Fiori sgraziati, amanti adorati

di Hiril Underhill
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Sotto una calispera
al calare della sera
cala, sole, a mezza via
non la mia malinconia.
 
Si contrae il mio cuore
al tuo far da beffatore
ed al tuo desio si piega
nel dolore poi annega.
 
Il tuo modo da furfante,
da bastardo stuzzicante,
smuove la mia fantasia
per coltivare una bugia.
 
Mi contempli con lussuria
e la brama in me infuria,
i tuoi muscoli guizzanti,
miei gli occhi anelanti.
 
Il mio amore te lo svelo
in un mondo parallelo.
Imbrunito s'è il cielo
Sotto candido asfodelo.

 
Angolo dell’autrice. La calispera e l’asfodelo sono due fiori non particolarmente affascinanti, possono incarnare l’imperfezione di cui ci vestiamo di fronte all’idolo inarrivabile della nostra infatuazione.

Devo dire che il carissimo ilbilbo, con i suoi attenti commenti non ha fatto che aumentare in me la voglia di cimentarmi ancora una volta negli ottonari, impresa sicuramente non facile. Avrò di certo sbagliato qualcosa, ma scrivere questa poesia mi ha aiutato, nel cuore della notte, a scaricare un po’ di tensione e a trovare un po’ di riposo. Spero vi piaccia, in qualche strano modo.





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