– Non
ce l’ha fatta. –
Le
parole della chirurga risuonano nella sala d’aspetto.
Daniel
è morto.
Un
collasso respiratorio è stato fatale.
Quasi
non ascolto le sue parole. Mi sembrano così vuote e insensate adesso. Qualsiasi spiegazione scientifica non
cambia la realtà del suo destino crudele.
Non
vedrà più nostra figlia, non avrà più la
possibilità di essere felice.
Il
dolore mi colpisce, implacabile, e quasi soffoco.
Non
meritava una morte simile.
Era
un uomo buono, nonostante i suoi errori.
Tutto
questo è accaduto a causa mia. Non avrei dovuto lasciarlo
andare da solo.
Quel
caso spettava a me.
E,
a causa mia, Trixie crescerà senza un padre, come è
accaduto a me.
Guardo
Lucifer e, nei suoi occhi neri, lucidi di lacrime, vedo riflesse le
mie medesime domande.
Come
le diremo che suo padre è morto?
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