chapter 28
chapter 28
"E sono ancora qua...!"
dai resoconti di Lia
"Dimmi che va tutto bene..." domandò preoccupato Gask dal
basso, osservando i piani sopra, dove lei era sparita.
Rimase in attesa, camminando come un disperato, sentendo a
volte qualche
rumore ma nulla che potesse annunciargli che andasse tutto bene. Poi di
colpo alcuni rumori, come metallici, finchè voltandosi di
nuovo
per fare il suo giro nervoso, non sentì cascare qualcosa di
pensante, quasi sfiorandolo.
Come pioggia, vari oggetti iniziarono a planare a velocità
intorno a lui foschiando, finchè non la vide letteralmente
sbolognare al
vuoto cassetti interi, senza badare al contenuto e su chi finisse.
"Ehi, io sono qui sotto!"
"E spostati! Che sei, aspetti che il pero ti casca in bocca?"
"Cosa?" chiese lui sconfuso
"Senti" disse lei un pò urlando due piani sopra "sto
cercando di
trovare roba che possa servirci, ed è chiaro che abbiamo
poco
tempo. Tutta colpa di quell'imbecille del generale. Ti piace ravanare
ne cumuli di roba? Inizia a darti da fare, prima abbiamo qualcosa che
possa servirci, prima ce ne andiamo. non possiamo certo uscire
disarmati e senza nulla là fuori, con quella
gente..."
"Tu però vuoi ammazzarmi, è chiaro se svuoti la
roba così di sotto senza avvisare..:"
"Stai forse dicendo che sono stronza come le casalinghe che lavano o
scotolano, senza controllare di sotto? Sono una persona di
merda del
genere?"
"..."
"non ti ho sentito" fece lei, acquattandosi sul bordo franoso del piano
rimasto, contro il vuoto "vuoi davvero provare ad uscire
là fuori
senza un minimo che ci possa aiutare, senza sapere chi sta girando per
il casino che è venuto fuori da due teste di pisello?"
"... posso dire solo una cosa? Fà come vuoi..."
urlò lui
voltandosi, sedendosi su un pezzo di muro con i gomiti sulle gambe, ad
aspettare.
Rimase fermo come a riflettere, finchè non si accorse che
piovevano pentole e posate intorno a lui. Alzando lo sguardo la vide
con il broncio, intenta a prendere la mira verso di lui, che era
spostato dal cumulo fatto fino a quel momento.
"Che fai!"
"Che devo fare, ti mando roba utile. Altrimenti devi spulciarla dalla
cunetta e perdi tempo. Non sarà come avere armi vere che
sono
sparite, ma il metallo buono aiuta sempre. Non sono zombie, ma meglio
che ninete..."
"Mi stai tirando di nuovo forchette e coltelli!" mentre un coltello da
chef si impuntava vicino a lui, facendogli inghiottire aria "EHi, ma
che ti prende, scendi!"
Ma scomparve di nuovo, restò in attesa seduto, mentre
guardava
il semicerchio di roba poco davanti a se, chiedendosi se voleva
accopparlo veramente o che altro. IN lontananza, gungendo dal cielo
sopra di lui, si sentivano urla e spari, come esplosioni, e
si chiese
che cosa accadeva e chi gestiva la questione senza Kianta o lui, per il
suo gruppo. Poi di colpo si sentì chiamare con un "Ehi" e
alzò la testa.
"Acchiappalo, ci serve..." mostrando un valigetta, per lasciarla andare
appena lui si era alzato.
Gask
sussultò, fece per
andare a prenderla al volo ma si fermò
come se qualcosa gli avesse detto no, la vide cadere di angolo e
aprirsi con un rumore sordo, vedendo volare a raggiera coltelli, una
scacciacani o pistola vera e accette per carne. Qualcosa si
attivò e partì un colpo sonoro, che si
conficcò da
qualche parte. Gask istintivamente si buttò con busto di
lato
coprendosi torace e viso con le braccia, mentre Kianta si
acquattò a terra. Non era un vero proiettile ma qualche
fece,
perchè il rumore non era a salve.
Il cumulo di armi e valigetta restarono fermi e zitti, mentre Gask fece
qualche passo circospetto, per poi incavolarsi.
"Ma che fai, poteva beccarmi, o prendere te lì... ma che ti
prende!"
"Ti avevo detto di prenderla, invece ti sei inchiodato. Era ben chiusa,
evidentemente era difettosa o di scarsa qualità! Comunque
tutto
ok, prendo la cassa con il paracadute e scendo..."
"Che cosa fai?" iniziando a camminare nervosamente sotto i resti del
pavimento dove lei si muoveva, vedendo cassa e paracadute ciondolare, e
raggiunbili solo con un salto "fermati, ci accontentiamo con quello che
abbiamo...sei al secondo piano da qui, ossia al primo da fuori, ci
basterà per uscire in strada..."
"Eh, no! e sai perchè?! perchè cadendo non ha
preso solo
la parte centrale o pozzo luce, ma se noti già da
lì,
tutta la parte anteriore è andata, come un castello di
carte, e
per uscire da porte e finestre sulla strada, indovina...? Tempo e
casino. Dobbiamo raggiungere il secondo piano, dove pende quella cassa
e sperare che ci siano i nostri qui intorno..."
"Ma..." ma la vide tentare di salire ancora e la seguì con
lo sguardo, in ansia.
Kianta usò qualcosa che lui non comprese subito, sembrava
una
sorta di griglia metallica con denti in fuori, attaccata a una corda
larga, piatta e grigia. Pareva con intreccio fitto e fili robusti e
grossi. Usò questo collage di oggetti per fare una sorta di
rampino, agganciandolo da qualche parte che non vedeva bene, testarlo
per vedere se reggeva, pensando che lo volesse usare per issarsi
su.Invece lei si tirò abbastanza indietro tenendo la corda
per
fare poi una rincorsa, arrivare con la cordaa toccare con i piedi il
muro che non poteva giungere, perchè mancava parte
del pavimento
e con slancio, balzò ad afferrare la parte raggiungibile
sopra,
usando i piedi sul muro vicino per sistemarsi e rialzarsi.
La cassa pendeva sorretta dal paracdute, tenuto da una barra dei
pilastri in ferro divelta, dondolando poco oltre il pavimento
sopravvissuto.
"Di solito qui sono tutti in mattoni rossi, proprio la casa o quel che
è con cemento e barre di ferro dovevamo beccare..." disse
tra
sè gask con ansia
Poi lei entrò dalla porta raggiungibile per uscirne
pochi attimi dopo con una scopa, a cui era attaccato come un elastico
o una corda. Fece dei tentativi allungando la scopa e cercando di
infilare quel filo o altro a cerchio largo, legato alla parte in
plastica con
le setole. Appena riuscì a farla scivolare dal lato
più
stretto, seguendo quello lungo fino a metà, girò
la scopa
varie volte come un cappio ben stretto, tirando verso di lei. NOn fu
un'impresa facile e ci mise circa un quanto d'ora, ma era stata in
grado di prenderla verso di se, lasciando il paracadute come unico
problema. Dopo aver litigato con il tessuto che non voleva scivolare
via, questi cadde, e Kianta iniziò la ridiscesa.
Saltata al piano di sotto, una parte del pavimento ancora in piedi
cedette, inclinandosi mentre lei si caricava la cassa, che aveva
precedentemnete calato, rischiando di fare gli ultimi due piani di
schianto.
Per tenersi lei lasciò la cassa, ma non trovò
nessun
appiglio, si vide andar già seguendo sulla pancia la parte
di
pavimento obliqua, dopo aver ceduto, ritrovandosi ad
allungare le mani
in cerca di qualcosa invano, finendoil pavimento sotto di se.
sfiorò vicinissima il piano di sotto, ma non
ruscì ad
afferrare le parti sporgenti e voltandosi col busto, mentre cadeva,
vide sotto di se Gask con le braccia aperte, cercando di acchiapparla.
Seppur i tentativi e la ricerca mentale di soluzione, tutto accadde in
pochi minuti, lei non sapeva quanti. IN quegli attimi si chiese cosa
altro era possibile fare in secondi.
Cadde addosso a Gask, che si portò di lato per sbattere la
schiena, atterrando più verso la spalla destra. Si
portò
istantivamente il braccio e spalla opposti a coprire se e lei, sentendo
un grosso botto
intorno a loro e detriti. Poi qualcosa lo coprì gentilmente,
come una carezza di tessuto.
Si voltò, vedendo solo tessuto davanti ai suoi occhi, mentre
Kianta già si agitava per torglierselo di dosso.
Gask restò disteso sulla schiena a respirareprofondamente,
seppur vi foss epolvere intorno, chiedendo a voce alta, non a lei ma
come in generale,se fossero morti e fossero da qualche parte.
"Vedi lucine, tunnel di
luce, gente
ombra, puttini, angeli con ali giganti o cose strane?" gli chiese
agitandosi come un'anguilla per spostare il tessuro
"...Mh.. no!"
"E allora, siamo ancora qui! Ora so una cosa che nelle esercitazioni
non cè, se il pavimento sotto di te cade sbattendo su quello
sotto e hai pochi secondi, senza nulla a cui aggrapparti,
cè poco
da fare. Scivoli e basta. Volevo impuntarmi con le gambe e allontanarmi
ma sarei comunque caduta, sotto non ci erano parti, se saltavo dove
finivo se non qui sotto? Almeno dopo quella discesa cèra
solo un
piano fino a qui...Potresti aiutarmi con questo stupido tessuto?"
"Tu non hai momenti di spavento da scacciare? Io ho avuto paura di non
prenderti e vederti come un uovo rotto per terra..."
"Ehh!!! Esagerato! Fosse stato più in alto, potrei capire.
Io
che ci sono stata in mezzo, guarda... mi scoccia solo che sono tutta
sporca adesso..."
Gask si voltò a fissarla in queella zona che avevano creato
con le braccia, litigava con l'ampio paracadute della
cassa, cercando di uscirne, solo arrabbiata e urtata per la polvere e
sporco che aveva addosso.
"Non varrai lavarti di nuovo...:"
Kianta si voltò, sguardo arrabbiatissimo, abbassando le mani
per
girarsi meglio e guardarlo, ma il tessuto cadde mollemente
ri-adagiandosi
su di lei, facendola imprecare.
"Mi sono lavata perchè ero uscita da uno scarico
fognario. NOn
voglio pensare, NON VOGLIO, immaginare lo schifo che ho indosso e cosa
dovrò fare per evitare malattie e altro. Era una cavol odi
fogna! FOGNA! E tu cosa cosa cè nelle fogne?"
"Escrementi, ratti, liquami..."
"Appunto! Quello! Io non riesco a stare con lo sporco, seppur ho
cercato con la sola acqua di togliere il possibile, mi sento uno schifo
lo stesso, e ora sono sporca di polvere di vario tipo. E questo dannato
tessuto!!!" sbraitò, bracciando,
decidendo di andare carponi da un lato per
uscire definitivamente. Si acquatò sulle ginocchia
osservando
fuori dalla cupola molle del paracadute la situazione, mentre Gask si
era alzato i piedi, aveva afferrato la stoffa, iniziando ad
appallottolandosela fra le braccia. Kianta osservava fuori con il
tessuto sulla testa come fosse sotto le coperte e lo guardò
male
quando lui tirò anche quello che la copriva, lasciandola
senza.
"Siamo ancora in piedi senza grossi problemi, abbiamo la pellaccia
dura. Il problema sarà uscire abbastanz aarmati se quel
gruppo
è riuscito ad avanzare, visto che non sappiamo dove siamo..."
"QUello stronzo che correva... li ha lui le nostre cose. Devo
trovarlo..."
"Quel tizio, ha modo di attivare i nostri cellulari per avere
informazioni?"
"Di base no. Voglio dire, sono uno sviluppo alternativo solo dei
laboratori di Milan dei cellulari comuni, ecco il loro nome, ma no
nsono come quelli. In quanto a sicurezza i nostri sono ovviamente
livello militare. Corpo e componenti interni sono studiati
e testati per resistere a urti, cadute, danni anche da armi se
possibile. Ovviamente non di grosso calibro o particolarmente..."
"Io parlavo per attivarli e vedere cosa cè dentro..."
"... e io ti stavo per rispondere. L'OS è il Pandora. Basato
sulla storia mitologica, è una sorta di Crell muto, che
può contenere come il famoso vaso dati e informazioni con
crittografia e compressioni particolari, sperimentate solo da noi. Ergo
se non cè una mente brillante all'interno della gente che li
ha
fregati, capace come fu nella seconda guerra di tradurre i codici
crittografici e compressione, possiamo stare sicuri. Le chiavi non sono
conosciute ma di nostra ideazione, così come i sistemi di
sblocco secondari che vertono su iride, la blue box che abbiamo e
scansione, dove quelli comuni hanno quello delle impronte, di
particolari solo nostri che riconosce e sblocca. Ma appunto sono
sistemi..."
"Davvero? Cè questa possibilità?" chiese lui
stupito,
piegando il tessuto "cè un Crell dentro i nostri telefoni?
Fa
scansioni di cosa, nostri..?"
"Ma tu dove eri quando te lo spiegavano?"
"Veramnete lo hanno consegnato e basta. Nessuno mi ha detto nulla..:"
"Come sarebbe! Gli addetti alle consegne dai magazzini e..."
"Come ti ho detto. E comuqnue non sono stati loro. A me ha consegnato
alcune cose... Milan"
Lei fece come al solito quando cercava di controllarsi dall'esplodere,
gran respiro, movimento di mandibola come se stesse masticando,
osservazione di cose a caso. QUando lui pensava di ricevere una
sgridata, la vide invece alzarsi e andare alla cassa, che aveva
resistito all'urto.
"Mi auguro che tutto il casino per prenderla, non abbia dato invece...
roba inutile!" sbottò lui, anche se speranzoso
"Se hai un Dio, prega che ci siano armi! Perchè ho voglia di
impallinare come novelli gruviera due coglioni che si fanno
chiamare generali e poi sono ragazzini pronti all'offesa..."
"Su questo non posso darti torto... la cosa che mi preme è
uscire. Vedere da qui la luce e non decidere da che lato praticabile
uscire..:"
"Usciremo dall'ultimo
piano,
cercheremo di raggiungere edifici vicini
per ritornare fuori. Ho controllato la zona anteriore e non
è
messa nbene, perchè un edificio di fronte è
finito su
questo e rischiamo che cidava la facciata di questo o dell'altro
adagiato contro questo, addosso... E' chiaro che non possiamo
raggiungere la strada e
basta. Dall'alto avremo una migliore visuale per studiare la cosa...
quell'altro imbecille venuto da est potrebbe avere scagnozzi qua sotto
e rischieremmo di essere presi..."
"Le torture di quei gruppi militanti-religiosi non sono affatto un
passeggiata. Ma lo dico per te, perchè..."
"Cosa...! Anche io sono stata addestrata a sopravvivere alle torture
e..."
"Questo lo so. Jd ha anche detto per due volte,
anche se non
capisco, ma non intendevo a quelle normali. Io parlavo della loro idea
di prendere le donne, costringerle a convertirsi alla loro religione se
non lo sono già e di venderle, proprio venderle, ai propri
uomini o darle come premio ai migliori. E siccome Jd ha detto..."
"CHE COSA HA DETTO JD!" urlò lei, non guardandolo ma come
gelandosi mentre sbloccava i ganci della cassa, fermandosi del tutto,
come aspettando le risposte.
"...Ecco, volevo... dire..."
"CHE CAZZO HA DETTO JD!" sempre più adirata e piccata, con
quel
suo tono e modo di parlare tra i denti come s evolesse mordere.
"Ha... insomma, si parlava di Madame, dei vostri accordi con lei, di
cosa cè là e... chiedevo come mai questo. Di
solito
queste cose gli uomini dove io sono stato li cercavano... beh, Alaric
ha detto che era una trovata di Lia e Jd si era incazzato. Diceva che
Lei non doveva essere ricordata, mai, così come parlarne, e
quando ho chiesto del perchè...."
"..."
"Mi hanno detto che la conoscevi, avevi mantenuto
molte cose che aveva
messo. Che anche tu come lei credi che rendere l'animo delle persone
lieto e felice fosse un modo per gestirli meglio. Farli sfogare era
cosa buona..."
"Stai dicendo una cagata dietro l'altra! Io non la conoscevo. Quelle
cose sono rimaste perchè MIlan aveva visto chiaramente che
effettivamente tutti i programmi messi, comprensi le ragazze di Madame
Lalique, sortivano effetti positivi sulla psiche delle persone che
lavoravano per lui. Anche i gruppi o squadre erano più
coesi, e
sono rimasti. Che cosa cavolo significavo io nel discorso..."
"...Mh... " portandosi le mani dietro la testa, intrecciandole,
guadando
in alto "... Alaric ha detto che solo una matta come te e quella
persona potevate mettere certe cose in un gruppo militare, e siccome
cè anche la..., si, la controparte maschile per la sezione
femminile, ho chiesto se anche quel settore andava. Hanno detto di si,
che era idea sempre di quella persona perchè i diritti sono
per
tutti. E così ho... chiesto se ne usufruissi anche tu..e..."
La vide voltarsi con lentezza, come a scatti come quei personaggi dei
giochi e carillon che creavano in alcune botteghe, animati, dove
riuscivano a fare anche i busti riproducenti i richiedenti,
che si
alzavano dal basso scoperchiando, e con la musica giravano in
cerchio. Li facevano come doni prsonalizzati e anche per memento mori
per riprodurre le fattezze, fatte bene e con capacità di
riproduzione di volti e aspetti fisici, come ricordo delle persone
care. Ed era uno dei settori in cui si erano cimentati per guadagni
extra e andava molto, seppur la gente pensava che il futuro come
ricordo fossero pagine e siti in memroria delle persone. O i doni con
un sistema per riprodurre la voce della persona, come era per
orsacchiotti e simili, quelli erano doni speciali. Avevano progettato
anche statue di varie grandezze con il totale, busti o composizioni cn
cosa piaceva al defunto con o senza le loro riproduzioni, con effetti
visivi o sonori. E quel modo di muoversi di Kianta, lento ,
per
portare la testa e lo sguardo sulla persona che la faceva
incazzare, a
volte lo metteva a disagio. Mancava solo un sonoro di porta cigolante o
di meccanismo da film horror e lo spavento era completo.
Perchè
se faceva così, era così incazzata da volerti
menare.
"Non ho capito..."
"EH... voglio dire... Milan so che paga le ragazze di maggior pregio di
Madame, o che conosce ragazze specifiche con requisiti adatti
alle sue
apparizioni,e.... insomma, alcune sono anche sue compagne di piacere
per qualche periodo e... volevo solo sapere se anche tu usfruissi di...
insomma, le nostre colleghe di varie età parlano
tranquillamente
di... aspetta, Reth, Dante, Remy, Enver,Eitan... sono quelli
più
richiesti. Dicono alcune che sono meglio loro di tutti gli uomini che
hanno avuto... Ogni volta alle gradinate che gli uomini mettono un film
spinto le donne si offendono che ci sono solo troppe donne e un uomo o
due massimo, e..."
"Meno male che sono le
donne
pettegole! Gli uomini no! tu, Jd, Alaric, tutti gli altri con
cui
fai comunella non parlate, sparlate della
gente peggio delle donne peggiori che fanno versi che sembrano cigni
che vanno a morire..."
"Ma io volevo solo..."
"COSA, cosa volevi! Cosa te ne frega di me? E' dall'inizio, da quando
parevi l'uomo ragno sulla balconata di là sopra che rompi le
scatole!..."
"Veramnete ero curioso di vedere come andava a finrie tra te e quei due
che piantonavano la porta dell'ufficio del Capo. E poi..."
"GIà, poi quando sei venuto con lui e hai conosciuto MIlan e
lui
così... OOOHHH, questo tizio ha un feeling con me come
fossimo
fratelli, OOHHH" mimando quasi l'ulrlo di MUnch però stupito
"E
poi quando sei apparso a rovinarci la vita. Dove cè casino
ormai
ci sei sempre tu! Prima cèra Alaric, ora vi siete dati il
cambio. Cè festa alle gradinate fino a tardi? Ci sei tu. Gli
uomini fanno qualche cazzata? Pure che non sei presente, la prima cosa
che dicono è che avevano fatto qualche scommessa, gioco,
proposta con te e via... facciamo le boiate perchè tu hai
detto,
fatto..."
"NOn credo che facciano..."
"Cosa... hanno attaccato
un gatto
delle nevi con delle carriole in fila
per portare voi pazzi, dentro le carriole come sardine, fino alla
fattoria per la festa dei formaggi a fare il gioco "rotola il
formaggio", come quella festa... ti sembra normale? Con te
come
guidatore del gatto! A farvi ammazzare tutti! O siete andati in quel
laghetto lontano chilometri a ovest, quindi fuori dai nostri
possedimenti, a fare pattinaggio senza controllare e senza avvisare
nessuno, con te in testa, e avete fatto la fine dei baccalà
congelati. Siete tornati che parevate giunti a piedi dal polo nord, con
pure le mutande rigide che sono state tagliete via, tanto non piegavano
e scendenvano. Devo continuare? perchè cè anche
di peggio..."
"Ci divertivamo..." ceercando di frenare le risate
"Oh, certo!"
"Io non mi sono mai divertito tanto... non ricordo neanche quand'era
cheavevo fatto..."
"Questo non significa
che potete fare
casino, siete liberi di passare
il tempo come volete, fuori dagli incarichi e allenamento o
addestramento. Ma quell oche fate nei campi, nella palestra, nella
fattoria con gli animali e tante cazzate! Ci sono tanti programmi
per..." meno dura ma sempre
adirata
"Ma li facciamo... però a volte i ragazzi dicono che
facevano
questo o quello da bambino, e vorrei provare almeno una
volta io..:"
Kianta era chiaramente meno adirata, e Gask comprese che era stato per
il discorso del suo passato. Si era accorto che diventava malleabile su
argomenti del passato, cosa si è fatto e cosa no, cosa si
era
perso e il desiderio di fare qualcosa almeno una volta nella vita.
Aveva ancora il broncio e le sopracciglia contratte, ma pareva meno
incline a mozzicare qualcuno.
"Per i ldiscorso di te e
gli uomini,
prima si diceva tu e Milan, poi con Jd perchè a
volte lo
abbracci e..." e si accorse di aver sbagliato,
perchè di nuovo voltò il capo in quel modo verso
di lui
con occhi da omicida "... ecco, so che non sono affari miei, ma vedo
Milan che fa cose, e poi te che stai allo Chateau tranne alcune volte,
sei sempre da qualche parte a fare questo o quello ma nessun..."
"Cosa, nessun..." ribloccandosi, con lo sguardo su qualcosa e rigida di
nuovo
"Sei l'unica donna di tutta l'organizzazione che no nsta con noi
nelle gradinate, ne alle feste, in sala mensa, nelle
attività...
tranne le feste dove sei la ragazza in blu e con la maschera che balla
ma... nessuno sa di te. Se non fosse stato per gli anelli, il neo sulla
schiena, la cavigliera e me nesono accorto solo io... e la
tua complicità con Jd quando suona le
varie chitarre o quello strumento in legno con i fori, ballando a
ritmo, come se foste ormai abituati... bè Alaric mi ha fatto
capire una cosa dai suoi discorsi contro di te. Che tu e gli uomini
come l'argomento del..."
"Ma a te cosa importa? Vengo da te a chiederti con quale ragazza dell
Casa delle Sete sei stato?"
"Ah, uno di quei nomi. Avete uno strano modo di chiamare gli edifici,
qui. Sempre nomi particolari, definizioni da... Boh"
"Ringrazia Milan, per questo!"
"Lo so, anche quel cane lupo cecoslovacco che hai a volte con te... lo
chiami Bri, ma so che invece il suo nome completo è un
altro. E
io non saprei pronunciarlo..."
"Deriva dalla mitologia greca, se leggessi non saresti così
ottuso!"
"Io non ho mai letto perchè nessuno mi dava modo di farlo,
e..."
"Si, si. So la tua storia, la racconti sempre, ma credi che molti altri
non abbiamo storie quasi simili? QUi da noi, voglio dire... allo
Chateau, hai tutte le armi che ti servono per diventare una persona
nuova e migliore. Hai le Lezioni, la biblioteca con i bilbiotecari e
bramini a tua disposizione, cè Beppo che impara e molti
seguono
la scuola con lui..."
"Ci sono stato ma molte cose non le sapevo e capivo e..:"
"Mi stai prendendo in giro?"
"no... dico semplicemente che da quello che ho capito, Beppo
è
passi avanti a me su tante cose. Io dovrei iniziare da altri punti e
non ho voluto disturbare solo per me..."
"CAZZATE! Ci sono persone analfabete tranne le elementari, che sono
riusciti a ottenere diplomi, ovviamente validi in europa, ci
mancherebbe, e ora fanno i professori o bibliotecari. Quindi ituoi
problemi sono solo cazzate..."
"... mi vergono a dire che da un certo punto non ho più
studiato e..."
"Per favore, basta così! Le tue scuse, in questo anni,
secolo,
nel posto dove sei sono vergognose. Perchè pure MIlan esorta
la
gente a studiare e imparare. Vuoi restare un militare ottuso o quel che
pensi
di essere tutta la vita? Voglio dire, ci saranno settori che ti
richiamano per fare, studiare, sapere..." infilando la testa nella
cazza, tenendo alzato il coperchio un pò
"..."
"Mamma mia!" disse come se fosse disperata aprendo la cassa per poi
ridire "MammaMIALAMANNAGGIA!"
"Cosa cè... perchè parli in italiano?" Kianta era
visibilmente contrariata, fissando il dentro della cassa con rabbia
"Comunque per quel fatto dei gigolò..."
"Ancora! Per me non sono... AAHHH, sono persone che lavorano nel campo
dell'intrattenimento ravvicinato... basta!"
"E che vuol dire..." chiese lui avvicinandosi per guardare dentro la
cassa "... si prostituiscono, che intrattenimento sarebbe? Fanno gl
iaccompagnatori, se li chiedono non è mica come comici o..."
"..." fissandolo come fosse un idiota, dal basso "intrattenimento
ravvicinato! Non che fanno spettacoli comici o artistici. Nel senso..."
"Ma si prostituiscono! Ho capito, non sono scemo, cosa vuoi dire, ma
diamo a Cesare quel che è di sto tizio... che li chiami
accompagnatori o gigolò o artisti del sesso, sono sempre la
stessa cosa. E' come il senso di cortigiana che significa sempre
quello!"
"..." lo fissò come con una punta di interesse "per una
volta fai discorsi sensati, ma il nocciolo è che..."
"Che tu odi il sesso e non vuoi definire la gente come fanno quelli
della società là fuori, ho capito, ma la
verità
nuda e cruda è questa. E lo sa pure Milan, con le sue
amiche..."
"Quindi fammi capire.
Perchè
le ragazze con cui tu vai ti si
concedono, non meritano una definizione migliore, perchè
sempre
quel lavoro è... secondo me meritano rispetto,
mentre tu
usi quella base di stronzaggine che
danno tutti?"
"...eh... io non vado con nessuna ragazza. Ne all'inizio ne adesso...
perchè continui a dirlo?" come offeso, ma con sguardo quasi
triste
"Forse perchè sei uomo e ti ho visto al Teatro con gli
spettacoli e..."
"Si, ci vado con i ragazzi, ma sai anche tu che al Teatro non ci sono
le ragazze per prostituirsi, ma spettacoli di vario tipo, che sia
teatro, musical, burlesque... si chiama così? e vari tipi.
NOn
è mica la Casa delle Sete..."
"..." accigliata e imbronciata come prima
"... ammetto che per me non cè bisogno di chiamarle in modi
più decorosi, perchè loro stessi ammettono e
trattano il
loro lavoro come... quello che è. Sei tu che vuoi per forza
rendere giusti, corretti, puliti certi lavori... ma siamo militari,
facciamo a volte le stesse cose della feccia seppure lo so, per il bene
delle persone.... siamo più schietti della gente normale,
che
vuole vedere coniglietti, uccelletti canterini e l'eden che la
realtà. E capisco anche che odi vedere la gente giudicare
altra
gente, solo perchè più libera di fare
certe cose e..."
"..."
"Senti, se hai problemi con gli uomini e il sesso, non significa che
devi pretendere si che vedano le cose come le vedi tu..."
"COSA?"
"Volevo dire che..."
"Non ho capito la prima parte, innanzitutto..."
"Ho detto che se hai problemi con gli uomini e col sesso..."
"MA... ma si può sapere chi ti mette in testa queste cagate?"
"Ma i ragazzi hanno detto..."
"CHI, per qualunque DIo, CHIIIII!" alzandosi, dando una botta col piede
alla cassa, allontanandosi da lui.
"Non ti piace che si dicano queste cose, ma Jd ha detto..."
"ANcora, e ancora! Ma che cazzo dite tu e Jd?"
"Anche ALaric, e Lubo, come Milan..."
"Ah, sono tutti! Ma cosè, fate i pigiama party confidandovi
le cazzate sulla gente?"
"I cosa? No, alcune volte si è parlato di..."
"Alcune volte? Pure...!"
"..."
"Ascolta, te lo voglio dire adesso e mai più"
fermandosi
in un punto e fancendo un uno con un indice "io non odio il sesso, per
me la gente piò fare cosa vuole col suo corpo e le sue
esperienze. Odio solo una cosa, che si usino le carte della seduzione e
il sesso per i prorpi comodi, fare del male, ottenere delle cose!"
indicando con le dita gli altri punti"Seconda cosa, io non odio gli
uomini.
Smettetela di far girare le cazzate, perchè sono sicura che
ne
Milan e ne Jd dicevano questo. Seppur amici e tutto, e mi conoscono,
non credo che dicano queste cose. QUindi, a meno che non sia stato
Alaric o qualcuno della tua combriccola a spararle grosse senza sapere,
io rispetto tutti, a meno che non sia un bastardo su vari livelli.
Allora si odio tali uomini, oltre gli scemi e... AHH, ma anchele donne
con le stesse cose. Quindi il tuo discorso non ha senso..."
"Ma Lubo ha detto..."
"Lubo... io lui siamo amici ma come con JD e ancora di più
MILAN, non credo proprio che dica cose che no nsa! Capisce le cose
subito, è ottimo per parlare e mi fido, tanto da mettergli
in
mano la mia vita, ma non posso credere che possa arrivare a dire cose
l'opposto di cosa sa.... "
"Ma allora..."
"Allora cosa, io non odio il sesso. A te che cazzo te ne importa,
perchè mi parli e di cose personali?"
"Tutti dicono che tu odi l'amore, gli uomini, il sesso, le relazioni..."
"Io voglio conoscere la gente con cui parli... Penso che una relazione
debba
essere sincera e se vi sono giuramenti, vanno rispettati. Odio si gli
uomini, ma gli stornzi, che vogliono solo sesso e non lo dico
e
prendon in giro, che fanno giuramenti a Dio, davanti a tanti e poi
hanno amanti,
se ne vanno in questo o quel posto per fare roba, mentono, agiscono
alle spalle, prendono in giro le compagne o mogli. Forse era questo i
ldiscorso... per me un giuramento o promessa valgono, se li rompi senza
dire nulla, ma anzi ti ci diverti pure, se un pezzo di merda. Su certe
cose io non metto bocca però, perchè ci sono
tanti dei
nostri che hanno fidanzate, mogli ect e si divertono con le ragazze.
POsso andarmi ad immischiare in queste cose? Certo, se l'altro o
l'altra, nel caso di donna, sono dell'associazione allora è
diverso. Loro lo sanno che spezzo le gambe per stronzate del genere, ma
io parlo di chi ha famiglia fuori e fa porcate qui. Allora si, odio
questa gente. Ma non gli uomini in generale. Anzi, io sono quel tipo
che pensa che se io tizia x non posso dare qualcosa all'altro che
però vorrebbe, quindi per mia cosa io gli vieto o gli
impediscoqualcosa, ma per rispetto non spinge troppo, perchè
legarlo a cose solo per le mie cagate?... perchè
non accettare che abbia una sorta di svago con una persona che
però conosco e accetto, che non faccia stronzate, ma sia
chiaro,
diretto e non perchè si diverte a fare le corna?"
"In che senso..." dubbioso e incerto
"Compromessi! Ecco di
cosa parlo.
Tutti a dire che le unioni o
matrimoni sono pieni di compromessi. Bene. Esempio gusti, che so di
film, televisioni, cinema o hobby, ci sta benissimo la cosa. Anche se
per te non è interessante, si prendono i ltempo della
persona
che hai al fianco che magari vorresti vivere con qualcosa da fare
insieme... accetti perchè gli piace, non è
corretto
vietare nulla perchè come dicono molti, la vita è
una
sola, se si toglie cosa rende vivo l'altro, per tuo egoismo, sei
stronza o stornzo. Perchè togliergli
qualcosa perchè ormai convivendo, sposandosi e simili, non
deve
più esserci qualcosa negandogli delle cose? Come quelle che
appena mettono piede in casa buttano tutto ciò che lui ama o
gli
piace. Non cè una stanza fatta a gusto suo, devono buttare
roba
che contiene donne declamandola come segno d'amore... che persone
povere dentro..." scuotendo la testa "se non ti piacciono delle cose
dell'altra persona, non starci! E io parlo sia per parte
maschile
che femminile perchè è solo o sofferenza
finchè
non fai divorzio o scappi, o corna o bugie a vita...Cè gente
che
vieta
questo o altro anche se sanno che il partner ama i videogiochi, passare
il tempo con
gli amici, esempio a giocare al calcio, cose semplici, che
divertono, aiutano a stare bene.... Ma veramente
molti si vedono togliere queste cose perchè ormai sposati,
padri
o anche l'opposto, e deve essere normale? Se tu ti sposi e figli hai
finito di essere cosa sei e cosa ti piace..."
"..." cercando di seguire il discorso
"Una volta che ti sposi o peggi fai figli, tutto ti
è tolto. O promettono di dare tutto per amore dell'altro e
poi
urlano che hanno le corna o peggio, e la cosa di cui mi lamento
è che si prtende con le promesse cose che in
verità
l'altro non vuole fare. Ma le pronuncia per amore? No,
perchè la
società dice che deve essere in un modo e così
deve
essere, anche se poi fanno stronzate perchè si vedono tolte
tante cose... Io per esmepio non posso credere che se
all'altro
piace
fare determinate cose, non è possibile , sai
perchè? SOLO
perchè sono contro
Dio, contro la morale, contro tutte le loro cazzate e no nsi
è
persone per bene, farle. Che invece sarebbero alla fine innocenti,
però cè l'altra sponda di diagiate che poi dice
che
, e vedi due stronzi con
stronzate diverse che si sposano e poi PPPOOOOOMMMM, le cose che fanno
di nascosto! E non mi riferisco ad ammazzare qualcuno,
schiavizzare per esempio. Ma parlo di fare cose, da persone adulte,
consenzienti, in una relazione o rapporto sano.lasciare essere e fare a
quella persona cosa gli piace e tenere in casa ANCHE cose che a lui o
lei piacciono, chiedergli prima di sposarsi se accetta di non fare
certe cose e assicurarsi che l'altra persona non si
ritroverà con perdite e con rimorsi."
"Io..." scuotendo la testa confuso
"Dire no che schifo, a
meno che davvero non ti faccia schifo, vietare, dire che se lo tolga
dalla testa per motivi beceri, render equindi la persona con rimorsi,
desideri e voglie perchè con il cazzo di status di
fidanzato,
sposato, compagno o padre o anche la versione della donna, non esiste
più nulla. Io non voglio nessuno, ma no navrei permesso che
per
un concetto becero, l'altro si ritrovi con cose vietate, anche nel
sesso. Se ci sono cose che uno dei due non vuole, non gli piace, non
accetta fare, trovo vergognoso che si ci pari dietro le promesse fatte,
negandogli di vivere. IN quel caso niente relazione e ninete
matrimonio. Se non vuoi fare certe cose o fate in accordo e lui o lei
non fanno gli stronzi dopo di nascosto o si accetta che l'altro,
sapendo chi è l'altra persona e solo per cose che tu non
vuoi,li
abbia altrove, senza danneggiare il legame. Le promesse fatte
scritte su un libro, quindi non
veramente le proprie, ma come rito che dicono "questo è,
questo
devi dire". Se uno fa promesse, devono essere sincere, vere, volute e
di sua volontà, scelte da ll'altro, così come
trovo
vergognoso
che una volta che ottieni uno status sociale, tu sei privo di vivere
tante cose. Quella cosa no perchè è da ragazzini.
Quell'altro no, perchè la moglie o quel che è non
vuole.
Uscire con gli amici, scherzi? Altrimenti che ti sei sposato a fare, se
non passare ogni secondo con l'altro e basta? Regalare il proprio tempo
alla persona per cui si prova qualcosa è importante, ma
certe
cose che ho visto... orrore! Vuoi tenerti le cose che ti piacciono e
usarle edivertirti? NO, non puoi! Vuoi provare qualcosa di
diverso e intimo con l'altro? No perchè se ti sposi devi
fare
l'asessuato. Se hai figli, è una vergogna fare determinate
cose
da adulti e con una relazione... quante cagate! E io dovrei
vietare all'altro qualcosa fino alla fine dei suoi giorni, portandolo
magari a farlo alle spalle, quando posso accettare che ci sia del tempo
che possa usare per se stesso, o con qualcuno
che gli dia cosa non posso o voglio, ma che conosco e so chi
è e
solo questo, così da farlo o farla comunque felice? Fiducia
ovviamente, ma se le cose sono come nei matrimooni che ho visto, letto
e sentito... meglio la morte" girando smepre in tondo come faceva di
solito "Per me
questi legami co le parole già decise da altri, con obblighi
e
compromessi pur di aver l ostatus sociale, pur di non essere visto e
trattato da merdaccia, perdendo tante cose, non esiste! Ecco la
questione..."
"Credo di aver comprenso ma... avevo capito che odiavi il sesso eppure
eri positiva per la Casa della Seta, le ragazze, Madame..."
"Ma lo capisci
l'inglese? Ti parlo in
italiano? IN russo? Visto che li
parli... primo, sono fatti miei. E non ti riguarda, visto che no vado a
chiedere a te o ad altri certe cose, a meno che non facciano cazzate.
Questo è il caso in cui io vengo e ti chiedo che cosa stai
facendo, non credo che tu sia felice se ti faccio il terzo grado su
cavoli tuoi se no nfai male a nessuno... secondo, non odio il sesso, o
hai capito male tu o hai
parlato con un imbecille. Il fatto che io non abbia qualcuno,
perchè interessa tanto alla gente? Anzi, dici che non hai
nessuna, in nessun senso, sono fatti tuoi. Forse glialtri lo fanno, io
non mi intrometto nelle cose, ma ripeto si se noto che vanno in certi
siti, hanno relazioni con altri dell'organizzazione e fanno cazzate che
poi pregiudicano le situazioni... sono troppo focosi con le
ragazze... ma perchè sto parlando con te, pure
giustificandomi...."
"Prima si diceva che tu e Milan o con Jd..."
"Ma siete di coccio! Io non ho relazioni, e non ne ho avute, con
nessuno! E continuate... ma che cosa vi interessa..." voltandosi
offesa, a guardare i piani sopra
"Eppure ho visto i dipinti di Dorde che ti ritraevano e mi pareva che
sorridessero al pittore e..."
"Aspetta, cosa?" voltandosi di scatto scioccatissima "quali dipinti?"
"Quei quadri in quella stanza enorme in stile chiesa, con
tutte le
pareti piene di dipinti, che Milan ha detto essere di Dorde. Al centro
dipingeva e li appendeva, e..."
"Un attimo..." avvicinandosi "tu hai visto lo studio di Dorde?"
"Si... perchè, tu no?"
"Affatto, l'ho cercato tanto! Ho provato a vedere ovunque... dove si
trova!"
"EHm... non so se dovrei dirtelo..."
"Ma io di fatto, sulla carta, sono un tuo superiore!" stizzita
"I ragazzi dicono
appunto sulla
carta... per carità, sai quel
che fai e sai gestire le cose, ma dicono che tu non sei una di noi, e
MIlan mi ha portato là per amicizia e..." mentre la vedeva
sbattere il coperchio per chuderlo con rabbia, e passargli davanti con
su espressioni varie emozini. Offesa, rabbia, voglia di uccidere, poi
stupore man mano che sentiva. Era rimasto in piedi qualche metro da lei
e voleva in forza qualcosa da fare per sviare la sua rabbia e fingere
di non essere al centro della cosa
"Ripetilo. Dai, ti do cinque minuti massimo, per ripetermi cosa mi hai
detto, accettando le conseguenze!"
"... che... tu non sei... come noi?"
"Se potessi menare te e far risultare su di loro la stessa cosa!"
"Comunque se te lo dico, mi prometti di non dirlo a Milan? Mi sembra
strano che non te lo abbia mai mostrato..." vedendola inviperita contro
di lui "Ok, ma calma... quello che tu chiami studio, si trova sotto la
casa delle lapidi..."
"..." sbattendo le ciglia dallo stupore, facendo la solita U con le
labbra in certe occasioni "sotto la casa delle lapidi...? Ecco
perchè non lo trovavo..."
"E' come una antica chiesa decorata con rientranze varie, una forma
particolare e tanti dipinti, e poi cè la statua..."
"Cosa?"
"Si, cè una statua al centro, con una targa che parlava di
qualcosa al di fuori delle regole, e ti ritraeva seduta con le gambe in
un modo e Milan disse che erano, come altre statue ma fuori, una sorta
di promemoria, più che omaggio. Il ricordarsi che
cè
sempre qualcosa che sfugge dalle maglie delle regole. Che siano scritte
o non scritte. Ha detto anche qualcosa a proposito del fatto che eri
stata l'unica a prenderli a pedate nel culo per farli smuovere
dall'apatia, il fatto... delle foto? Che in fotografia sei
totalmente
diversa?"
"..."
"Quei dipinti erano tuoi, ho riconosciuto alcuni abiti che hai
indossato..."
"quali..."
"Quelli tutti ampi, come si chiamano, vaporosi non so, con i capelli
portati su una sola spalla... sembrava un'istantanea di un momento, con
altre persone..."
"Dalle forografie...?" domandò a se stessa, dubbiosa, ma
Gask comprese che non fosse rivolto lui.
"...forse, cèrano Milan e uno o altre persone e avevi abiti
diversi. Ma non c'eri solo tu, vi erano dipinti di persone che non
conscevo, Milan, non li ho contati ma credo che esempio su venti tu ne
avessi tra i cinque e i dieci. E poi cèra la statua...e..."
ma
la vide portarsi sotto i livelli da cui era scivolata verso il basso.
Kianta restò a riflettere con gli occhi puntati in un punto,
a
caso, ma con l'espressione di una che sembrasse osservare oltre,
assorta in qualcosa, e incazzata. Poi, tornò con gli occhi
su di
lui e disse semplicemente una cosa. Con un tono e una calma strani.
"No. Quella non ero io"
"Non è possibile! L'ho vista, ti somigliava molto, anche
Milan
ha detto che eri tu e che Dorde aveva immortalato un momento in cui le
regole non avevano validità, secondo lui. Era..."
"No" ripetè lei, voltandosi così veloce che la
veste
frusciò sui pantaloni e i lembi del gilet sbatterono al
ritorno
peril movimento "Quella non ero io"
Gask rimase stranito dalla cosa, fissandola, ma lei si voltò
e
tornò a volgere lo sguardo verso i piani, studiando quella
sorta
di pozzo divelto che dovevano scalare.
"Ma la cassa..." vedendola studiare di nuovo il modo di risalire
"Non hai visto cosa cèra?"
Gask tornò alla cassa, la aprì e vide che
conteneva cibo,
acqua, medicamenti. "Grandioso, possiamo prendere riso al
curry e
roastbeef in faccia i nemici... che dici?"
"Tu hai la tua tecnica fantastichissima, figosissima che Milan voleva e
tutte cose, con tutti gli oggetti che vuoi... io sono per il classico."
"Impallinargli il culo?
Strattonarli
fuori dalle macchine? Picchiarli con le sedie?" rise ma lei no ndava
risposta alcuna e tornò serio "ma anche tu sei addestrata
per
usare ogni tipo di oggetto comune come
arma. QUi abbiamo imbecilli incazzati per faide socio-religiose,e
territoriali, con armi automatiche e fucili. Se cèra un
bisturi
era già divertente ma.. ci sono solo forbici!"
"IN ogni caso se sono le grandi appuntite prendile pure, sono facili da
tirare. Avevo trovato vari coltelli affilati, meglio che niente..."
"Ma si sa chi erano quei cretini che hai visto rubare le armi nelle
fogne?"
"Questa cittadina era un quartier generale di questo settore, vi
lavoravano dei servi, perchè qui le cose funzionano
così, parecchie persone, giovani o meno. Sembravano due
agili,
alti forse quanto me, scattanti... potevano essere lavoratori come
guardie o..."
"Se fossero stati anche solo parte dell'armata del generale, avrebbero
controllato le tue condizioni vitali. Invece hanno dato un colpo ai
corpi per vedere le reazioni e si on fregate le cose. Sono propenso a
credere che fossero teppistelli non superiori ai venti o
trenta
anni, per come li hai descitti nel muoversi, e non avvezzi a certe
cose. Hanno solo preso roba che sapevano gli interessava, mettendoli in
sacchi o qualcosa del genere. Presumo pertanto non sapessero usarle, un
altro soggetto come noi li avrebbe messi su di se in punti particolari,
come ben sai, per averli a disposizione..."
"Che lingua ricca e mente arguta... " voltandosi a guardarlo "Oh,
perdonami. Dimentico sempre quanto tu abbia imparato con noi..."
"In effetti si, ho imparato molto. Queste parole ricercate sono un
esempio..." ridacchiando come sfottimento, almeno così parve
a
lei che lo fissò accigliata e gli angoli della bocca
all'ingiù. Così lui le domandò.
"Ora che siamo mezzi armati, abbiamo cibo e acqua, e medicamenti, che
dici di preparci per salire? Star meglio, non stai affatto..."
ricevendo un'altra occhiata "sei bianca di faccia da far paura. Per
poco non ti prendo per un cadavere ambulante. Stai sudando, e non per
il tempo visto che non siamo in questa regione, in una stagione calda.
Se questa notte eravamo sotto i dieci gradi, di giorno non supereremo i
sedici. Era così che avevi detto no?"
"Io sono sempre bianca e sudo dolore dallo schifo che mi tocca vedere e
vivere..."
"no, tu sudi dolore, e basta..." guardandola in un certo modo "puoi
anche cercare di fingere ma tu come dice ALaric, mangi come un lupo,
scoli quella roba che bevi con gusto e stai sempre a ruminare qualcosa.
Sempre e ovunque. E dice che hai sempre le mani in cucina nelle ore in
cui sarebbe vietato, con la testa nel frigo o nel microonde. Che un
certo capo cuoco tiene appunto per te per le volte che hai da
sgranocchiare... E cè del cibo facilmente cucinabile e di
sicuro
di tuo gusto e non mangi, non ti appropri della cassa che non mangi da
ieri praticamente, ma fremi per scappare..."
"Quella roba non è cibo. Lia stessa la rifiutò
all'inizio, perchè mangiavano quella o andavano nei villaggi
o
in città, Parigi, per qualcosa di decente che non fossero
carne
e derivati animali che avevano a disposizione. Se ti piace mangiala, ma
io voglio cibo vero, non roba liofilizzata e simili"
"bugiarda, da quello che dicono gli altri, tu mangeresti o proveresti a
mangiare qualasiasi cosa. Basta che non abbia seppie, polipi, o siano
jellosi. Stai male come prima e vorresti vomitare. Vuoi che faccio di
nuovo come ieri..." avvicinandosi e alzando una mano
"NO! NO, puoi starti lì, mangia pure, io sto bene qui" come
terrorizzata
"Ma stavi meglio con..."
"Toccami di nuovo e ti storco le dita! Ti faccio un hotdog di tue
espremità, ti avviso!"
"Ok, ma sei tu che stai male... altrimenti potresti provare a fare come
gli orsi, magari aiuta..."
Lia si voltò lentamente di nuovo a quel modo,
alzando un
sopracciglio e lui spiegò a gesti. Si portò verso
un
muretto, vi si strofinò la schiena cme un orso, aprendo le
braccia come a dire .
"non so come definirti in questo momento, veramente..." sconvolta con
la bocca aperta
"Lo facevo per te,
magari funzionava
allo stesso modo. Alla fine non
eri così incazzata e non ti allontanavi, ero contento
perchè credevo che la storia del non farti toccare..." come
offeso dal suo diverso
comportamento.
"Muoviti" urlò lei tagliando corto "prendi cosa ti
interessa che saliamo" piccata, voltandogli le spalle
"E come. Ho avuto timore di fare casino col mio peso e lasciarti sola
qui, già con la cassa haiinclinato un pezzo di piano e..."
"Sei uno dei migliori, eppure cosa ho fatto poco fa non ti fa squillare
un campanello nella testa, per farti salire?" gl irispose con sguardo
freddo, stando di profilo col corpo ma guardandolo con la testa nella
sua direzione "cosa credi, che ho preso la cassa solo per il concenuto?"
Gask mosse le sopracciglia per il lavorio dle cervello,
guardò
la cassa, poi lei, che buttava gli occhi in aria dalla frustrazione,
finchè non notò il paracadute e la
fissò con
espressione seria, sicura, pronta.
"Ma sei sicura di star bene abbastanza per andare? NOn..."
"Taci e muoviti, non cè tempo. Devo andare a spelare il culo
di
quello stronzo e dell'altro, che è venuto a
braitare diritti che
glieli faccio sentire io, addosso!"
"Spelare in che senso..." quasi timoroso di sapere la risposta
"Mi servirebbero dello scotch americano telato nero super adesivo,
poi..."
"No... ok, basta" la pregò, prendendo il paracadute e
allargandolo, per recuperare il cordame resistente tagliando a picchi
il telo con uno dei coltelli recuperati. Poi dopo un pò,
mentre
lei girovagava senza capire che combinava, non le chiese una cosa di
colpo "Tu pensi che siamo... nel giusto, non so, voglio dire... in che
linea siamo noi tra il bene e male?"
"Che vuoi dire..." rispose lei, ma alle sue spalle e lui si
girò
con la testa sorpreso. Giurava di averla vista alla sua sinistra, lo
fissava dall'alto, essendo lui accovacciato a lavorare, con
un'espressione sdegnata ma anche interessata. Portava ancora quegli
abiti della zona e pareva un monello di strada pericoloso.
"...voglio dire, io... non uccidiamo, facciamo cose in nome in una
giustizia... non siamo giudici, giurie e carnefici come la pensano gli
altri. Senza uccisione non è così, giusto?"..."
"Qualè il tuo cruccio esattamente? Cosa fa girare il tuo
cervellino mentre lavori al cordame che ti tirerà su,
perchè anche sei un ottimo atleta, grandi riflessi, e tutto
q uello che vuoi, il tuo peso è chiaro che ti
farebbe finire giù, fino al Kraken.. o magari scopri il
petrolio per me..." con un sorriso carogno che conosceva.
"Il... non voglio sapere
cosè"
si lamentò lui, sapeva
troppo bene di alcuni uomini amanti del mistero, crime e leggende
strane su esseri allucinanti, che raccontavano storie con , poi creature alla Lovecraft e altri
autori
che lo inquietavano non poco.. E sapeva che lei li conosceva pure
perchè, seppe, molte storie le aveva raccontate, non tutte
ma
alcune, ai veterani, e una certa bocca larga per darsi un tono e
cultura, le aveva spifferate ai suoi leccapiedi infiorettandole per
farle
più macabre. Altri che si interessavano a folklore e storie
di
paura e fantasmi, demoni e altri si unirono e cèrano le
serate
di queste storie, dove lui non voleva partecipare ma lo tenevano
inchiodato alla gradinata perchè ne conosceva poco, e gli
dicevano che sapere era meglio di essere colto alla sprovvista. Era una
sera o massimo due a serata, alla fine si divertiva ma
cèrano
mometni e parti di storie che lo facevano turbare. Come quelle storie
di Chernobyl, vere, di persone che erano andate di notte là
per
fare urbex e avevano registrato strani esseri che si muovevano, che
dalle finestre delle cose li cercavano, o balconi o muri con tracce di
qualcosa di rosso che non pareva vecchio di anni.
E mentre lavorava ripensava a certe cose.
<"Il
capo dice
sempre così, la conoscenza è uguale a un
passo avanti rispetto agli altri...e sapere di esseri spaventosi,
città o paesi con avvenimenti strani o chi puoi incontrare,
aiuta..." gli diceva uno di dietro
"La conoscenza un tempo significava essere sopra gli altri, ti
qualificava come un signore e meritevole di essere parte della
società. Anche qui, le Lezioni sono per migliorarci..."
diceva
un altro
"anche la musica che qui è insegnata e praticata serve per
migliorare cervello, coordinazione di dita e mani e ottimo
passatempo..."
"A me divertono quegli strumenti strani. Quel kalimba, Sheng,guqin,
violoncelli, varie ocarine, pan a mano o hang, vari drums,
domra,
gusli, arpe varie anche a mano, flauri ti vari tipi per forma a tipo di
suono, e anche per materiale, celloridoo, tef o def tambourine,
kemençe,kanun o qanun, Kaval o altri strumenti asiatici,
turchi,
arabi e via dicendo. Li ho provati tutti ma sono una capra come dice
sempre lei. Sono negato con la musica" ne disse un altro facendo ridere
tutti, per poi voltarsi verso Gask "come con te, capitano, l'altro
giorno che ti fecero provare un violino..."
"Io ricordo quando ho provato un flauo in corno, a suonare il titanic,
era da piangere. Avevo cercato davvero di imparare e migliorare ma come
respirazione non riuscivo a tenere le note decenti, che
stonava tutto.
Sembravo un depresso con l'asma per cosa ne è uscito fuori,
e
lei che si metteva la mani in faccia per la sofferenza di sentire il
lamento del mio corno..." sghignazzando malamante uno
"Detta così suona molto male" rise Gask
"Ma mai come te con il violino" rispose di nuovo quello "lei
entrò nel Teatro, guardò tutti quelli con
strumenti in
mano, poi si fissò su di te e urò , era incazzata perchè era in una
delle
stanze attigue a controllare gli strumenti che possediamo egiuro dic
non averla mai vista così sconvolta. Incompatibili con la
musica
ne abbiamo, disse, ma mi ha fatto ridere che tu eri il
peggiore...">
"Giuro che appena torno per strada lo cercherò, lo
acchiapperò e lo suonerò così tanto
che i tamburi
che usiamo per lefeste e altro sembreranno esser mai usati..." la sent'
di copo sbraitare, mentre preparava non sapeva cose con dei pezzi
grossi di muri "userò la tecnica degli aghi nelle gengive,
sarà un generale con due fori nel didietro e nessuna
protuberanza maschile davanti. Se ama così tanto
sparacchiare
granate e siluri anticarro, prenderò un bazooka, lo
farò
tenereo ben tiraro e glielo..."
Gask fece un respiro, cercò di fermare le risa ma era troppo
divertente vederla pensare a ogni tipo di punizione per la gente che si
inventava e poi in realtò non era capace. Erano poche le
volte,
aveva sentito, che faceva da lei quacosa contro quella gente e far del
male era solo nella sua testa, e se agiva allora la persona era
veramente schifosa.
E ripensò a una cosa che non comprendeva mai.
Perchè a
Milan piaceva mettere in scena streghe per indurre i creduloni su
queste cose a fare ciò che voleva...
Quella sera, scura e senza luna, il gruppo di teppisti che erano
affiliati con la mafia italo-americana che stavano puntando, erano
baldanzosi nel loro quartiere a fare casino, mentre i loro capi erano
in nell'edificio che quelli
piantonavano.
Lui e
gli altri
dell'ave maria si appostarono in luoghi specifici,
visti ma senza far nulla. Furono visti all'inizio ma erano fermi alle
punte dei marciapiedi come ad aspettare un taxi e furono lasciati
stare. Ma il tempo passava. E alla fine quelli si innervosirono capendo
che qualcosa bolliva in pentola e urlarono. Chiesero. Minacciarono.
Gask vide loro agitarsi e poi buio. Luce. Buio.
Sfarfallarono
le
luci della strada ed essendo notte gli parve una delle storie
horror che i ragazzi si raccontavano, e Gask voltò il capo
alla
sua
sinistra e comparve. Era curioso di sapere che cosa sarebbe accaduto.
Si voltarono anche loro vedendo i quattro che puntavano una parte che
non era la loro, Gask e gl ialtri si avvicinarono, ma il gruppetto
osservò la
figura.
Una
sagoma nera
che si stagliava tra laluce e l'oscurità dello
sfarfallio, come se le lampade ammiccassero metnre avanzava. Un
impermeabile nero topo fino alle caviglie, col bavero largo e
mollemente
adagiato e non alzato, cravatta e camicia, giacca e
doppiopetto
visibili dall'apertura ampia dell'idumento superiore. Scarpe lucenti e
lucide come fossero nuove. Mani nelle tasche. Cappello Stetson
Vagabunden traveller da uomo con aggiunta una fascia in tessuto lucido.
la
nuova persona
si fermò, dopo aver camminato con pesantezza, quasi
dondolando
di lato in lato, portando tutto il peso su ogni piede oscillando molto
verso destra o sinistra, lentamente. Mise una mano
in qualche tasc a interna dell'impermabile e i tizi si agitarono,
mettendo
mano allearmi, ma Gask urlò loro di ascoltare. Guardate
disse, e
l'attenzione non
si spostò di molto, per controllarlo, ma poi andò
da lui
e gli altri tre alla figura che avev auscito qualcosa
dall'indumento.
Una lunga pipa fece capolino, pareva quasi piegata e con un gesto come
con un ventaglio, si allungò sollendosi una parte,
fissandosi a
quella più larga, diventando dai trenta ai quaranta
centimetri,
con una forma che sembrava il simbolo della Nike con la zona
più
larga senza la punta.
Il bocchino quindi seguiva la canna fino a questa
zona terminale che richiamav a quel simbolo senza punta, una pipa
strana, con un taglio
netto, non forma rotonda o bombata di quella classiche. Piccola e
sottile, lunga, la pipa Gask sapeva che era fatta non di radica, ma di
un legno ancora più pregiato e speciale, come faceva sempre
con
le sue cose, seppur era Milan a usare materiali pregiati e rari, ma per
quell'oggetto fece un'eccezione, mentre Milan le aveva particolari e
costose.
Le cose si pagano una sola volta, diceva. E metteva a
frutto questo pensiero in tutto. Perchè pagare poco una cosa
che
durerà niente e avrà basse performance, quando
paghi un oggetto
che vale e vivrà per molto tempo, dando soddisfazione?
Lo diceva sempre, per ogni cosa.
Guardò la figura con quella pipa tenuta tra due
dita,
tra metà del dito indice e pollice, mentre le altre tre
erano naturalmente
lasciate morbide.
Seppur il suo compito era fare da Ombra, controllo dei soggetti e palo,
non poteva che fissare e fissare solo la figura.
Quella pipa appariva scura per un motivo e pareva
esser stata aperta come un manganello di polizia moderno
perchè
era smontabile e a scatto. Aveva un perno, staccabile quindi
rendendola a due pezzi con la ciotola in legno nero la parte pi grossa
e lo stelo in legno di radica laccato che mandava bagliori color ambra
in contrasto l'altro. Si rischiudeva portando lo stelo a toccare la
parte bassa e si riapriva con uno scatto, come un ventaglio, prendendo
la ciotola tra le dita e facendo scattare il perno e
l ostelo, che si allungava e con un clic per il gesto secco, si fissava
all'altra parte. Era un loro lavoro e permetteva di portare quel tipo
di pipe senza smontarle e tenerele in un box. La ciotola per fumare era
detto , ricavato da un tipo di
legno fossile
divenuto pietra cristallizzando in silicato e quarzi vari,
dava
l'aspetto a volte della labradorite, mantenendo struttura del legno ma
con resistenza e durevolezza maggiori per la resistenza alla bruciatura.
E
amava la labradorite.
Uno dei tre dell'ave maria fece un fischio particolare e Gask
tornò al suo lavoro, che gli aveva dato Milan per quella
volta,
ossia controllare quei soggetti, ma non poteva fare a meno di vedere la
figura con impermeabile scuro, cappello scuro, con un abito sotto di
ottima fattura e il tenere quella lunga e piccola pipa con gesto
nobile, delicato, tenendola di lato per poi portarla alle labbra come
se dovesse baciare.
La figura tolse qualcosa da sopra il cannello e da una
tasca con l'altra mano accese uno zippo speciale, di loro
fabbricazione, accendendo la pipa alla fine. I prodotti erano
già nel cannello e il particolare cappuccio preservava la
fuoriscita così da esser acceso subito. Rimesso il non
necessario in tasca, la figura si portò la pipa trale labbra
e
la brace ardente illuninò, alnzando la testa nel mentre, dei
lampi per il riflesso negli occhi. Che guardavano loro. Poi
portò la mano sinistra sotto il gomito destro, la cui mano
teneva la pipa e con aria snob e superiore, rise alzando solo un angolo
della bocca, ma non era un sorriso gentile.
Kovacs
parlò nel silenzio elettrico dell'ostilità, con
forza "Questa persona vuole parlare con Donnie Papito, il capo dei
vostri capi. Portatela da loro o fate venire lui stesso,
perchè
cè un accordo da fare" in italiano, non perfetto, con un
accento
sbagliato ma comprensibile
"Chi cazzo è questo finocchio? Non vogliamo gente
straniera qui, qui sei nella piccola italia..."
"Stai attento con chi parli, questa persona vale più del tuo
capo, non farmi incazzare" disse gravemente Kovacs
" ma
sentiti
stronzo, non sei neanche italiano e osi venire qui a
ordinare? Vuoi che te lo spieghi io come si parla italiano? O
si ,
italiano..." ridendo facendo l'idiota ma la figura parlò e
questi si zittirono, fermando anche il pavoneggiamento. vestivano da
gangister vecchio stampo e credevano di essere pure fighi, mentre i
quattro che seguivano la figura erano più sportivi.
"Ordino che il tuo capo venga qui, adesso, perchè altrimenti
se
ne pentirà, e te con lui..:" pronunciò
per la prima volta
la figura eZidgi, Kovacs, Django si fecero indietro con un mezzo
inchino e quel
gruppetto rimase a fissarla. Con la mano libera si tolse il cappello
portando verso la sua destra, le dita su quell'angolo di tesa
e
tirandoselo verso sinistra, facendo cadere una cascata di sottili e
serici capelli biondo scuro con riflessi blu alla luce dei
lampioni, e
delle esterne delle case.
I capelli le scendenvano liscissimi fino alla vita, gli occhi verdi
come mezza bocca ridevano di cattiveria, mentre la pipa bruciacchiava
mostrando meglio l'angolo destro del suo viso, con le labbra che
avvolgevano il bocchino per poi lascirlo andare per fumare"
"ma
cosè,
carneveale?" ride uno di quel gruppo come intento a smorzare la
situazione e riprendere potere, ma si vide puntare contro la pipa da
lei.
"Chiamalo,
ora. E
digli che se non compare entro dieci minuti, Veròna,
colei che conosce la Salamandra e la Fiamma Cerulea, andrà
direttamente a casa sua, e sarà per traghettarlo
là, oltre
il vecchio Ponte. Io Manifesto la vita e la morte, e
riverisco la
luce
ardente accompagnando la Musa della fiamma della Via, per
i
morti
che devono oltrepassare. Sono conosciuta come l'Incantatrice e
raccoglitrice della
anime antiche, ma per voi sarò solo forse la Madona
Horiente"
disse la donna in abiti da uomo e la pipa, che li guardava come avesse
un fuoco negli occhi e sentendo l'ultimo norme, si spaventarono.
Smebravao confusi sul resto, ma sentendo l'ultimo appellativo parevano
aver timore.
"Andate da lui riportando quanto detto, non attenderò oltre
o
per voi Credenti ci sarà la punizione di una Benedetta da
Dio.
ora!" disse con rabbia, restando in quella posizione finchè
non
vide che invece di scappare, indietreggiavano terrorizzati "Cosa
cè, ancora!"
"Mia nonna parlava distreghe che servivano una
divinità con quel nome" fece uno "e mi
diceva di stare alla larga perchè contro Dio. Non sapevo che
invece era proprio una persona, una strega che..."
"Fino al milleduecento in effetti, il titolo era dato a Diana, l'antica
divinità romana, la mia figura vi si collega ma
è come
un titolo sacerdotale." disse sprezzante "Poi i preticelli
decisero che vi fosse intesa
anche la donna peccatrice e colpevole, e via dicendo. La mia figura
è simile ma diversa. Io non sono collegata alla Dea, ma io
sono
una sorta di incantatrice detta Signora del Gioco e della
Fiamma,
perchè io avvicino persone che voglio, e propongo un gioco a
chi ha l'onore di incontrarmi,
come la Morte con la scacchiera, e segue la via della Luce, indicata
dalla FIamma. Ma voi poveri scemi con le croci in collo che ne
sapete... solo il vostro capo, insieme agli altri, sanno
meglio di me.
Perchè hanno incontrato una delle Fiamme, la cinerea, e per
egli
io giungo...."
"E cosa, ecco, cosa devo riferire esattamente oltre il vostro nome,
titolo, controtitolo, e non so che altro" ricevendo un'occhiata, uno
spostamento d'occhi duro e fulminante, illuminato dalla luce della pipa.
"Ascolta moscerino, io con te non ho nulla con cui giocare,
perchè vali meno di zero, ma sarò
magnanima e invece di
eliminarti e passare al prossimo più sveglio, ti ordino di
riferigli la formula che nel Seggio, apriamo il Convitto per le feccia!
Il giudizio finale sta per essere emesso, ,nessuno al mondo
può
emendarsi dal peccato che scorre nelle vene. Ti accorgi delle Voci
senza voce che avete seppellito e cancellato? Ti accorgi dei tuoi
peccati, che io posso leggere come impresse sulla tua aura? Tu sei
senza peccato? Se no, quanto sarà pesante il mio castigo?
Come
Anubi che pesava il cuore degli uomini per emanare il suo giudizio, io
toccherò il sangue che hanno versato,
perchè è
indelebile, come se una farfalla si fosse posata si di esso,
impregnandosi le ali con l'oscurità che hanno creato,
così da decidere quanto peccato hanno commesso. Io parlo e
io
ordino, che vengano a me i Testa della vosta mafia, perchè
non
vi sarà un prossimo giorno, per loro..." urlò con
rabbia,
disgusto, tenendo la pipa lunga davanti a se.
Gask udiva quelle parole per la seconda volta. Dopo la prima aveva
chiesto ai veterani, i quali risero, si trovavano al focolare nel
bosco, e Jd spiegò la situazione.
"Guarda che Milan ti ha mandato con gli altri a farle da Ombra
perchè gli serviva mettere paura a quella gente.Credono a
cose ancora sentite in Italia e lui le sfrutta... Quelli sono
della mafia e poi cè una'alta organizzazione simile di altre
regioni
italiane, che sono tutti religiosissimi e credono pure alcuni a carte,
cartomanti e gente falsa del genre..."
"Ma anche le tizie, le Muse, allora sono truffatrici?"
"Mh, no. Almeno, a quanto pare davvero hanno quel qualcosa che Milan
definisce come legame con l'Oltre. Vedono fantasmi, o li sentono, gli
parlano o tutti insieme... percepiscono cose. Hanno quel uqalcosa che
gli consente di leggere le vibrazioni delle persone, dell'ambiente e
delle pietre. O Carte o altre cose, non so, non vado mai da
loro, ma a
quanto pare sanno fare cose, non sono come i cartomanti e sensitivi che
sono più bravi a leggere le persone e quel che viene
detto, e lo
usano a loro vantaggio. Aquanto pare davvero hanno dei doni, o
non sarebbero lì. Milan sta molto attento a queste cose."
"Capisco, ma allora Kianta perchè..."
"Come ho detto, volere di MIlan. Come gli abiti o le gonne che lei
indossa solo perchè lui preme perchè lo faccia.
La
personalità che lei intrepreta, Veròna
principamente, ma anche Dianora o in certi casi
Diondra, è solo stata ideata da Milan per l'Italia e non
solo,
cambiando il nome del titolo in latino e a volte neanche quello,
è possibile agire su superstiziosi per i propri interessi.
Aggiungici che a volte le accorpa esperti
maghi/illusionisti/prestigiatori che possono accompagnarla mentre lei
usa le proiezioni virtuali, perchè sia più
credibile. La
parte doveva andare a una che ora è Musa, ma non
perchè
la preferiva là ma perchè non era capace di
assumere
quell'atteggiamento, quell'espressione... quello sguardo carogno
accompagnato da atteggiamenti e pose regali e sfacciate, che invece
Kianta sa assumere, anche se non le va. Come guarda amle la gente..."
ridendo" Cèra una persona prima
che impersonava questa figura, perchè la divertiva..."
"Ah, lei di carogno aveva tutto, certo che era
brava" biascicò Alaric
"...Voleva
vedere la paura, il terrore, voleva che provassero lo stesso che
procuravano agli altri ed è da lì che
è venuta
fuori la presentazione dove è la Signora del Gioco. Lei
intavolava
un gioco con quella gente dove decideva che fine devono fare in base
alle risposte..."
"Insomma se le stava sul cazzo, ZAC" fece Alaric mimando un taglio di
gola, prendendosi le occhiatacce di tutti
"Cèra una persona prima di Kianta che lo faceva?"
accorgendosi
che Lubo rideva a crepapelle da un pezzo, non capiva da quando ma
pareva divertito, Alaric era
nervoso, Jd si grattò la gola con colpetti di tosse varie
volte
"Si... cèra, ha ideato lei le frasi, dopo che
Milan decise di usarla e come sai, paura della strega!"
"Io non credo esistano, ma ho notato che la gente si... ma
perchè la salamandra?" domandò allora Gask curioso
"La salamandra è legata al fuoco, ho capito che è
un
elementale e se evocato lì, non so... quando Milan spiega
non ne
so molto di queste cose, permette al soggetto di usare il potere del
fuoco, boh qualcosa del genere, è un elemento anche
dell'alchimia... Siccome lui usa il motivo della Fiamma come suo
stemma, crede nei fuochi fatui e queste cose, la salamandra era
l'essere perfetto..."
"Dicevo
io, Kianta
non ha mai indossato quella lucertola ma altri soggetti" fece Gask,
dimostrando a Jd che come aveva capito lui osservava molto
"Si,
infatti. I tre principali che adora come ciondoli o gioielli
compositi sono altri,... osservi troppo però, non vorrei che
lei si
incavolasse,... occhio a non dire niente davanti a lei. Quei tre
animali
sono quelli che adora indossare, mentre Milan dice che il Totem
è il lupo... non so..."
"lupi no, ma ho visto che ha ciondoli di libellule, cavallucci marini e
api... e usa molto il simbolo dell'alveare, ha due ciondoli con sezioni
di celle in successione di api, uno con lo smalto in alcune celle e
alla fine, una sorta di miele che scende..."
"Si, sono i simboli che preferisce. Quello con lo smalto color miele
con quelle gocce che scendono è il suo preferito. Api e
parti di
favo sono quelli più messi, ha sia ciondoli che piccoli
orecchini"
"Si, li mette come extra sul tubercolo dell'elice, mi pare che alle
Lezioni lo avessero descritto così"
"Si,
anatomia per
imparare zone letali e quelle no, sopratutto per
eventuale fuoco amico di copertura per mascherare gli intenti,
capita... così si sa dove colpire, che tipo di colpo va a
segno
e l'entità della ferita. Però siccome siamo qui,
anatomia
completa del corpo, che come diceva quella persona fa sempre bene.."
Concordò Jd ."Si,
indossa tipo piercing o un'apetta dalle forme arrotondate e bombate con
le zampettine in avanti , o un trio di celle d'apipiene, con due
martellate sui bordi, oltre gli orecchini al lobo. Anche se
ricordo voleva farlo nel padigione interno, sotto questo arco esterno
ma le avevano consigliato di no, aveva insistito per farselo e credo
dopo aver visto quelle apine... e che molti degli uomini hanno piercing
in
varie zone dell'orecchio. Credo che si farà fare anche la
libellula piccolissima, mentre so che le avevano offerto in regalo,
quelli della Raccolta che hanno iniziando a lavorare nerlle botteghe,
mini piercing con le foglie, due incrociate mi
pare smaltate e ombreggiate, e un bruchino color avorio con tante
zampette, sono belli, devo dirlo.. e senza contare la serie Scripta con
frasi o parole incise che adora, bombati cerchi o anelli con queste
grasi a giro per tutto l'oggetto...."
"E uno a forma di grappolo d'uva con due foglie aprte, i riccioli
intorno al tralcio e sotto i chicchi fatti di pietre a micro
perline..." aggiunge Lubo
"Vero" fece Jd "li mette, ma di solito le api e le cellette,
di
più... a lei piacciono questi orecchini micro
dettagliatissimi,
ma li vuole pagare, non ricevere in regalo..."
"Perchè?"
"Innanzitutto
per
lei il lavoro, o meglio il tempo impiegato, conta e va pagato. La
raccolta non è stata fatta perchè lavorassero
gratis
anche per lei e Milan. E' giusto che il loro tempo riceva quanto
merita, qui a meno che nonsia regalo tra persone, si retribuisce il
tempo impiegato e speso, che non torna più. QUindi gli
oggetti
hanno un valore in base al tempo. E poi cè una cosa che
Kianta
pensa. Non ama i regali... ma la storia è lunga, lascia
stare,
comunque questi mini orecchini sono... quattro millimetri? di
più tipo l'uva... e sempre in argento novecentoventicinque,
non
usa oro o altri."
"Tranne il rame, braccialetti contro il dolore"
"Il dolore?" domandò Gask a Lubo che aveva spiegato questa
cosa
"SI" gli rispose "il rame è indicato per queste cose, se vai
nelle botteghe trovi molti bracciali e oggetti, anche orecchini e
piercing in rame, a quanto pare aiuta ... a molti piace come sta, anche
sen vanno puliti più regolarmente... comunque basta che
chiedi anche
ai dottori e ti sapranno dire. loro ormai sanno anche queste cos eper
indicarti ovviamente se per te, specifico, può andare questo
gioiello o meno..."
"Capisco, non lo sapevo. Ma lei ne è felice di questa
finzione?"
"Mah,
non le piace
andare là fuori per come è la società
là,
ma se si tratta della Grande Caccia allora è diverso.
Più
si puliscono le strade, dice, meglio è per
tutti.L'abbigliamento, accessori, li ha accettati perchè non
sono femminili. Seconco lei, vestirsi da donna, è un'offesa
stessa aquegli abiti, accessori, perchè meritano di essere
portati, valorizzati, e... lei non ci si vede. Si veste con abiti
femminili solo quando
Milan preme perchè appaia come la Padrona della casa.
L'unica
eccezione è per i ritratti, allora asseconda l'artista, ma
è rarissimo che indossi gonne, abitini se non è
lei a
volerlo. Come le vacanze, chiamiamole così, che passa nel
suo
Casotto là in fondo con solo la gente che vuole lei.Allora
un
paio di volte è capitato che la vedessi stare in
quell'ambiente
a sezione ottogonale con vesti lunghe. Di solito d'estate e sono sempre
con
aggancio al collo tipo a X che scendono sul petto e in stile impero,
decorato e fermato sottoseno e poi ampissima gonna oppure
stile
romano, tutti però con mantella che scende dietro da collo o
spalle... o ancora con corpetto a bustier con maniche che arrivano
al gomito e girano dietro, creando una sorta di mantella... comunque
sempre questo tipo utilizza, con gonne ampissime e leggere e zone sopra
anche tipo greco, che non mostrano... "
"Si,
come quelli che ho visto nelle feste di Milan, strano tipo di abiti..."
"Lei
indossa,
Kianta intendo, sempre questo tipo di abiti perchè non le
piace
essere vista con cose troppo aderenti e considerate sexy. Trova assurdo
per esempio, che delle spose fanno capricci e casino per abiti che in
pratica sono
un inno al . E lei lo dice per mancanza di
considerazione
per lo sposo, e mi fa ridere perchè sbotta ...
è troppo divertente quando si incavola" rise Jd, mentre Lubo
sghignazza ancora di più assertendo ocn la testa "Questo non
significa che è bacchettona,
l'esempio del matrimonio è perchè in una
cerimonia del
genere la sposa deve apparire come una battona di lusso con abiti da
seimila euro, e non è carino per lo sposo. La
nudità non
lef a schifo e intendo nudità proprio, ma trova i corpi in
generale meno attraenti così che vestiti..."
"Quella
è
sempre stata al contrario, persone nude no, fa schifo! vestite si..."
borbottò Alaric "la gente vuole vedere i nudi, non..."
"Lei
preferisce
che il corpo sia presentato vestito, qualè il problema? Ti
ricordi quel personaggio di quel videogioco che lei impazziva per la
tuta?"
"E
come no..."
fece Alaric come se stesse sparlando di chissò
cosa
"cèrano scene del personaggio nudo, mi ricordo
perchè poi
Beppo ci ha giocato e non ho mai capito cosa le piaceva di quel
personaggio con quella tuta, ma non nudo. Le scene nudo bleah, quando
aveva quella tuta grigia stava là a fissare...
però ha
sempre da criticare con le mie ragazze "fece con cattiveria "I biondi
no, i biondi fanno
schifo ma quel personaggio lo adorava. E cosa rispondeva, piccata?
"
scimmiottandola "Ma vai a stare in mezzo ai maschi e non rompere il
cazzo!" sbottò indicando con una mano aperta la zona dello
Chateau dove sicuro si trovava
Lubo se la rideva alla grande,
facendo cadere roba dal suo piatto" non ho mai capito se il suo
incazzamento sia perchè gli ha detto chiaramente che quel
personaggio finto è meglio di tutti quanti o
perchè lui
ha compreso che di corpo fa schifo" partendo con una risata che pareva
quasi una scatarrata tanto era profonda, facendo ridere tutti tranne
Alaric
Cosìì
Jd ripresosi fece da paciere per evitare sbraitamenti di Alaric
"Kianta
non
ama quel genere di fisico, alla bodybuilder. Ok ad incudine ma non in
quella maniera esasperata come fanno da noi e altri per sport, anche se
sport..." rispose come sovrapensiero Jd, buttando alcuni pezzi di
grasso sul fuoco, cosa che Gask gli vedeva fare spesso "ha i suoi gusti
come tutti noi. E così anche per se stessa, non ama esser
vista
che una delle sue paure è il contatto con uomini, amen. Gli
abiti stessi dimostrano questa cosa. Se Lia vestiva con abiti a sirena
strutturati in un certo modo che parevano presi di antichi arazzi,
illustrazioni perchè regali e di un certo tipo, Kianta
preferisce in stile impero così che non si veda nulla, e
coperta
in caso da collane e simili nelle zone scoperte. Così le
mantelle che usa sempre, celando come le gonne enormi..."
"Cazzate,
dovrebbe
essere il contrario e tu lo sai. Doveva essere la pazza pima, a vestire
con
abiti che non mostrassero molto, eppure quel suo abito preferito con
tanto di corpicapo con livelli di veli... sembrava non so ancora oggi
se un'imperatrice o una sposa, e non iniziare " vedendo che Jd stava
per
intromettersi "me ne frego se inizi a dire che quegli abiti avevano
comunque una sorta di vedo e non vedo che rendevano il tutto
più
ricco e maestoso ma mezzo coperto. Doveva essere i lcontrario, non
è possibile che sia Kianta quella a coprirsi che neanche
negli
stati arabi , perchè non la si veda. Quelle camicie sopra i
pantaloni, che porta
alla vita molle così non seguono le forme, le mentelle e
tutto
il resto. SPiegami questa cosa, perchè se tu dici che gli
abiti
hanno un significato, allora non ha senso. L'abito stesso della Fiamma
Cerulea, simile al suo preferito, Lia lo portava senza pudore, magari
con roba per celare un pò, ma non come fa Kianta. Allora
cosa
è accaduto da una pazza ad un'altra se la seconda non doveva
avere queste scemenze isteriche più della prima?"
"io...io
credo che
sia questione di forza interiore, che però superato un certo
punto cede, e quindi si ha l'effetto che conosciamo che continua, nulla
si è cancellato da quel punto, e cè anche il
fattore
gusti... Una ama un tipo di abiti, l'altra quelli che indossa sempre...
certo è difficile la cosa..."
iniziò Jd come in dubbio sulla risposta da dare ma Gask
chiese
come altre volte chi fosse Lia e loro si zittirono, di nuovo avevano
iniziato a discutere di una persona che Gask non conosceva e la
confrontavano con Kianta. E poi continuò JD.
"Una cosa che tu, visto che già ti odia, non devi mai fare,
sopratutto se rischi che ti veda, è di non usare mai, mai
colore
rosa, qualunque sfumatura sia, anche oggetti che pensi di volerle
dare..."
"Ti ricordo cosa fece quasi a quella donna che rovinò quei
mobili con colore chimico e indelebile, rosa, rosa, rosa... se nota che
qualcuno le da, usa per qualcosa di collettivo e altro il rosa,
qualunque sfumatura le donne conoscano di questo colore, scappa!
Ros da solo intendo, ono tra altri, ma se da solo si incazza. Scappa.
Fortissimo! Non ha importanza per quanti chilometri, me se
cè
una cosa rosa che non ha motivo di esserci, e se è suo, che
hai
rovinato con questo colore... sparisci"! rise Alaric facendo snervare
Jd, che tornò a parlare.
"...e ancora di più, se vedi qualcuno che picchia,
maltratta, fa
del male in qualunque modo che siano donne, bambini, animali, o li
fermi tu, o chiama noi. Perchè chiamando lei, finisce
malissimo!"
"Come ho visto con i cavalli e i bambini?" domandò Gask
curioso,
riferendosi alle volte che aveva seguito il gruppo sia
perla Raccolta per certi lavori fuori.
"Alla gente, solo per aver fatto cose orribili ai cavalli...
non oso
immaginare come sia la loro vita adesso... Anche io ero sconcertato di
come trovammo quei cavalli. Quelli legati per le zampe su un fianco a
terra, e picchiati
perchè non obbedivano. Trascinati legati alle macchine col
rischio di farsi male perchè non volevano collaborare.
Frustati
centinaia e centinaia di volte tnato da poterle contare sulla cute,
chiuse, oltre le fresche, perchè si ammansiscono
così...
e quante te ne posso raccontare, come quei cani legati a due zampe
davanti e due dietro e buttati in un fiumiciattolo in mezzo al
fango
per giorni... quando ha preso questi soggetti, o come i cani ha
scoperto chi erano, gli ha fatto passare un quarto d'ora, disolito
è così, in un modo che l'inferno è
solo come i
quadri di Bosh e desideri quello..."
"CIoè" domandò Gask, guardando tutti e tre e per
tre militari, l'espressione era davvero di paura
"...A quello che frustava come un innemoniato i cavalli..." disse Lubo
"... lo fece prendere dai tre dell'ave maria, raccolse tutta la
famiglia e chi lavorava con loro, e fece prima una piccola predica. Ah,
per esser emaggiormente precisi sull'altra volta, Li chiamiamo quelli
dell'Ave Maria per due motivi. Ti abbiamo detto uno, adesso ti
svelerò l'altro. Si hciamano così
perchè solo a
leoo che la gnte prega se è lei a fare le cose, prega tutti
e
tre come tre madonne della pietà perchè la
fermino...
questa seconda la usiamo solo noi, ma sappi che, se vedi la gente
improrarli pietà, aiuto o altro, allora stai sicuro che
è
con lei che avea a che fare. E' raro, ma sono la sua Ombra per salvare
la gente da lei, non proteggere lei dalla gente..:"
"Ah!" fece Gask ridendo ma quando comprese che la gravità
della
cosa era altra, e che non scherzava ripetè la cosa con una
gravità diversa
"POi
fece portare i cavalli. Io cèro, quei cavalli avevano
terrore
anche solo a veder avvicinare un umano, tentavano di scappare
terrorizzati, facevano davvero pena, e il mantello oltre che mal
combinato, era pieno di segni... una cosa orribile. POi usavano
imboccature davvero punitive, tante che avevano nelle convessure
labiali e
lingua alcuni tagliate... da far paura. E lei prese tutte le testine di
cazzo, come le chiama lei, tutti quelli che aveva osservato nei video
di controllo che picchiavano e facevano del male, uno addirittura
durante la ferratura aveva dato una martellata sulla coscia del cavallo
che la camera, ad una certa distanza, aveva registrato come fosse stata
pochi centimentri. Bam, una botta proprio, non so ocme quel cavallo non
avesse subito gravi danni. Comunque li prese e li mise a cerchio, uno
spazio al centro e poi questi che si guardavano, e lei la chiama la
tavola rotonda. E poi disse, mostrando i video, quanto schifo
facessero. CHe indicarli come esseri umani e meritevoli di qualcosa...
era impossibile. E... non importava che vi fossero
bambini, donne,
ragazzini, ad osservare anzi. Parlò proprio a loro.
Cèrano bambini e
ragazzini che avevano i loro poni e cani preferiti e disse loro
"..."
"Alla negazione di questi lei mise davanti tramite
tablet i video orribili che mostavan cosa facevano gli adulti con cui
vivevano, diceva . Poi tornò al centro e chiese
che
strappassero loro camicie e magliette e fece accomodare vicino a lei un
cavallo che a vederlo faceva pietà. Il pettorale era
così
messo stretto, con i bordi taglienti, così come le zampe e
il
sotto... lascia stare, spero di non vederne più
così, ma
lo mostrò, dicendo
"Un pò eccessivo, ma torto non ne aveva, no?"
domandò Gask curioso
"Da un lato si, da un lato per me è no. Attenzione, lei lo
fa su pesone che nonostnate le leggi a protezione degli animali, come
quella del Soring o Licking, l'andatura che è il risultato del dolore dello schifo che
fanno sugli zoccoli dei cavalli, tanto cche questi devono stare tutto
giorno buttati a terra perchè sulle zampe non possono
più stare. E se cerchi di salvarli togliendo i pesi che gli
mettono, ci vogliono anni perchè quelle povere bestie
riprendano un posizionamento corretto. TUtto i lcorpo è
distrutto da questa pratica e nonostante le leggi contro, la gente
continua a farlo. E così che con loro lei fa ancora peggio.
Li ha presi, ha raccattato le misture corrosive che guarda, non voglio
nenache sapere che cosa ci mettono dentro ma sono così
corrosive che quando lei ha detto e lo ha punito facendogli la stessa
cosa, quello è stato parecchio tempo in ospedale. Qualcuno
la chiamerebbe criminale..."
"a volte lo è..." si intromise Alaric
"... ma posso assicurarti che le condizioni di certi poveri animali
fanno vomitare davvero per cosa ti provocano nello stomaco. Quando ho
visto la radiografia di quegli zoccoli per il Big lick e tutti quei
chiodi che arrivavano all'osso, la pelle distrutta dalle sostanze...
Lei non agisce con un occhio per occhio, anzi, ma quando vede certe
cose perde la testa e gli stronzi devono sentire su di se cosa hanno
fatto! E ogni volta lei gli dice . Ha torto? Lei punisce
duramente con cosa hanno fatto solo la gente schifosa, e qualcuno dice
che lei agisce in stile robin hood, come modo di agire per il bene di
alcuni contro altri. Se lo facesse sempre, allora farei di tutto per
fermarla, ma è solo su alcuni che dimostrano non solo di non
capire, ma accampano stronzate per cosa hanno fatto o urlano che gli
animali sono di loro proprietà. DA noi gli animali sono
fratelli e li trattiamo, curiamo, li vediamo in modo diverso, tanto che
nessun nostro cavallo subisce nulla di quello che vediamo e
così nella fattoria. Sono tutti liberi tranne la notte e
l'inverno, che scorazzano, giocano, fanno casino. nessun piccolo
è tolto alle madri, usiamo più proteine vegetali
così da usare meno carne, molti adorano tutti gli animali
che ci sono là, sopratutto i lama e alpaca..."
"Si, ho notato" fece Gask ridendo
"Quindi lei non è vendicativa e stronza come sembra, solo
che... come posso dire, la voglia di fargli male è
così tanta che molti meritano la fine che fanno. Non muoiono
ne altro, ricevono dal governo un avviso di non toccare più
animali, gli vengono proprio tolti e sono controllati se ne hanno e in
che condizioin sono. Così come un ragazzo che è
diventato famoso perchè prendeva i cavalli, soprauttto di
pochi mesi, e li metteva in strada cavalcandoli e addirittura
mettendogli pesi e attrezzi per il big lick. Una crudeltà
assurda, sopratutto perchè i cavalli non vanno mai montati
prima dei tre anni, o si rovina la loro crescita sceltrica naturale.
Inutile dirti che quel tizio, recidivo con tanti animali, si
è trovato con la stessa roba addosso a
come si sente la povera bestia di turno. E
così lei se vede davvero troppo e quella gente ninete, per
loro è normale... io non la fermo. Perchè dovrei?
Li rovina un poco, ma se vedi stanno benissimo e tentano sempre di fare
stronzate. .. Lei dice che in un mondo dove la prepotenza, la forza
bruta, la
sottomissione, non cè possibilità di cambiare le
persone,
perchè rovinati fin da piccoli e per loro ciò che
vedono
è normale, l'unica cosa da fare con quelli con il male che
proprio gli scorre nelle vene è fare come fanno loro agli
altri e agli animali. Tu addestri gli animali con i collari elettrici?
Lei ti elettrizza fino ai gemelli di famiglia, e non scherzo. E, non le
importa come viene vista, come sull'uomo
che legò le zempe dei cani in quel modo, come tutti quelli
che
aveva catturato che avevano fatto orribili cose... punisce, dice.
Omertà e silenzio sono il danno della società e
lasciar
correre è il modo di permetteono la continuazione di queste
cose stando zitti.
RIpete che il cambiamento non può avvenire senza bruciare le
cose negative. Si può regalare un mondo
diverso che ha fatto la pace con la sua crudeltà, che deve
portare il giusto e
le Lezioni ai piccoli perchè per ogni cosa vi sia il giusto
rimorso e consapevolezza da non farlo,
che nasce sbagliando, accettando la punizione e comprendendo il bene e
male, che conferma la forza di ogni seme di
umanità dentro la
gente. Ma che le società hanno imbruttito..." dise Jd
"E quindi..." confuso dall'ultima parte, proteso in avanti con un
gomito su una coscia e una mano su un fianco
"QUindi.." continuò Lubo "lei ha fatto punire a malo modo,
dando
a chi aveva commesso cose, la stessa situazione... insomma, ha dato
cosa avevano dato. A chi taglia code e orecchie a cani, e code ai
cavalli? Tagliamo qualche cosa anche noi..."
"... le... orecchie?"
"Quello normalmente. Ai veterinari e gente che si improvvisava
macellai facendolo, orecchie, punte del naso... perchè
comprendessero cosa provassero quelle potevere bestie solo per le mode
di merda, così risponde. Un veterinario è stato
ricevuto dalla polizia senza la punta del naso e per contorno i
poliziotti si sono ritrovati questo con una lettera letteramente
graffettata sulla fronte con cosa aveva fatto, con in tasca le foto. Lo
so, ma come dice lei, o le cose le fai bene o niente. ma una volta... "
si fermò, come
quasi disperato al ricordo
"... cosa..." niziò Gask ma Alaric che era vicino a lui si
voltò e disse agitato
"quella pazza scatenata si è imbestialita così
tanto con
un gruppo di organizzatori di lotte tra cani, che li maltrattavano, li
amputavano per apparire minacciosi o capitava, scoprimmo che
ad alcuni
toglievano parti di zampe così, zac, per vedere come
lottavano... a loro fece fare la stessa fine di quei ragazzini che
erano feccia veramente... e... ha ragione, ma mai,mai mai lasciare che
sia lei a fare le cose. Ecco perchè chiede a quei tre di
fare al
suo posto, e loro lo fanno subito perchè sarebbe molto
peggio se
lei si incazza davvero..."
"perde già la testa così con uomini che picchiano
e fanno
stalking alle donne, che le uccidono, o per religione fanno cose
orribili a quelle che non lo accettano..." sussurrò Jd "Non
so
se occhio per occhio sia lacosa giusta ma per la prima volta, dopo aver
visto alcune cose, non ho potuto biasimarla Come militari nelle guerre,
ancora oggi, resto più sconvolto da cosa sanno fare i civili
a esseri che no nsanno difendersi, che molti che abbiamo combattuto e
cosa visto. Ci sono stati ragazzini
che hanno tentato suicidio per certa gente col bullismo, che come una
persona ne
erano usciti male, anche se lei non era arrivata al fisico, ma gliene
combinavano con gli oggetti... lei stessa non vuole far del male, per
questo nelle scuole insegna cose importanti che in questo secolo non ci
sono, chiede maggior controllo sulle famiglie, da dove inziiano le
cose... e ok, capisco la sua rabbia, la voglia di far sentire sulla
loro pelle il male fatto. TUtti quei cani sotterrati che avevano di
sopra segni orribili. Donne seviziate, abusate e tutto ciò
che
sai che trattiamo, per fermarli, ma molte volte quando la seguo per
controllarla, o rivedo le cam che usiamo, non posso fare a meno di
volerla fermare, a volte..." disse Jd quasi tra sè
"cosa stai cercando di dire?"
"Che ci sono state volte in cui lei stessa ha preso mano per rabbia
folle e... ad alcuni ha fatto incidere, e toglier la
pelle, delle lettere
di frasi che indicavano cosa avevano fatto. A volte prorprio come
lavoro
di fino di coltello così che curati le croste avrebbero
mostrato la scritta, altre volte marchiati a fuoco e poi lasciati di
notte legati alla bella mostra, con tanto di lettere a giornali anche
grandi, così che si parli della cosa. Ad addestratori di
cavalli
è venuta la strizza veramente, tanto che ora non osano
più far nulla perchè hanno scoperto da lettere e
micro
chip con video di cosa facevano da varie angolazioni, che erano
controllati. E hanno smesso, così speriamo. A quei tizi dei
combattimenti tra cani che amputavano orecchie, coda, zampe ect... ,
per ocme abbiamo trovato i cani ormai morti, era così
furibonda
che li presi e ha tagliato il pene per metà della lunghezza,
sonoserio, era incazzatissima, dopo essersi messa guanti da cucina di
silicone, cosa importasnte, e usando un
coltello non proprio affilato. Lei fa così, e usa questi,
pe4r non to0care la feccia.."
"lei e i suoi germi" buttò lì Alaric
"Ed era la prima volta che metteva mano
a organi maschili, tra l'altro..." sudando tantissimo con una risata
che fece scopiare di nuovo Lubo
"Nel senso... non capisco l'ultima parte..."
"niente..." fece Jd a Gask come se niente fosse "però,
quando tornò qui e si
calmò, Milan le parlò. E lei disse che non aveva
tolto
assolutmanete nulla a quella feccia. Rispose che all'ninzio era sua
idea tagliare tutte e tre le cose, e hai capito, poi però
l'avrebbero tacciata tutti di cose brutte, perchè tutto ma
non la possibilità di figliare. Per la gente quiello
è troppo e si è dovuta limitare, ma fu solo per
qujella gente, perchè la scena che scoprimmo era
veramente... non puoi capire, e quanto pagarono quelli c he
scommettevano e vedevano le cowse e pure si divertivano! Se lo
ricorderanno tanto... Voelva che si
sentissero come i cani e cavalli che eviravano molte volte senza
davvero
un intervento chirurgico decente e dovevano sentire cosa si provava...
un pò con le industrie della carne dove tagliano le pance
dei maialini e tolgono i testicoli così, secondo loro non
provoca nulla, io la prima volta... lascia stare..." arrossì
Jd ma Alaric fu pronto
"Si è toccato perchè diceva che sentiva pure lui
il dolore mentre qwuelle bestioline urlavano, e su questo nulla da dire
alla pazza, perfino per me è troppo toglierli..."
"sono vivi, ovviamente, e questo mi ha fatto stare male. Lei invece
è partita in quarta e immobilizzandoli gli ha conficcato a
onguno di loro che l oavevano fatto, grossi spilli su tutta la zona del
pube e pure perineo. Credo che ora sappiano almeno in parte cosa
provavano i maialini con alcuni organi estirpati... . Con un nostro
mezzo anonimo con targa falsa
fatta da noi, li abbiamo lasciati proprio davanti le porte
dell'ospedale con una borsa termica con i... loro mezzi membri in
ghiaccio o con gli kspilli grossi da carpentiere che uscivano. Con un
biglietto scritto da lei a mano, quindi perdendo tempo
mentre questi avevano i lacci emostatici o urlavsano... a quelli senza
mezzo coso, ha preteso di..., mh,
cauterizzare la ferita con crosta di sale..."
"Cosa?" rimase lui sconvolto
"Era così incazzata... non come quella volta, lo so la volta
che
hai assistito a quella cosa che temiamo, dovendo usare il Tomioriol...
ma non era quella! Comunque non era lunga, ma una pagina a penna e
inchiostro nostri, dove si spiegava cosa avvano fatto, con allegata
micro sd con foto e info per i ritrovamenti, e pregava che le pene
fossero servere, perchè cosa avevano subito non era una pena
corretta. Dovevano finire come i poveri animali in gabbia, sia per
pellicce che per l'orribiole pratica di accoppiamenti indiscrimati per
vendere cuccioli..."
"A quella persona veniva sempre il magone al pensiero degli animali da
pelliccia. Diceva che molte volte da piccola aveva visto imamgini in tv
di questi allevamenti dove prendevano le gabbie aperte e mettevano le
povere bestiole sotto la pioggia o in mezzo la neve senza
proteggerle, al gelo dell'inverno e li aveva visti
lì tremare come disperati, appallottolati soffrendo, oh se
soffrivano diceva, su quel musino che cercava di riscaldarsi
in una
palla, in quella pila di gabbie di ferro aperte, e quella visione le
era rimasta fino all'ultimo giorno. Tutte le ansie e i terrori venivano
dalla consapevolezza del mare che cèranel mondo, da quella e
altre immagini, e diceva che doveva vedere le cose, non
nascondersele per capire che il mondo fa veramente schifo..." dise come
tra sè Lubo, scuotendo il capo con una smorfia
"Di chi parli?"
"Di una persona di tanto tempo fa, che iniziò molte cose e
Kianta le continua per sua volontà, ma non importa quando
cazzi
può tagliare, quante volte faccia provare su quella feccia
cosa
avevano fatto a persone o animali, non hai idea delle cose che abbiamo
fatto come . NOn uccidiamo se non nei casi estremi, convertiamo la
feccia
in aiuto per l'umanità delle Fosse di scavo, portiamo a
galla
alla stampa cosa la gente fa di schifoso, come quelli che mettono cam
nascoste sotto o dietro le cose per riprendere donne e bambini nudi o
in altre situazioni. Una volta uno aveva messo online certe cose e
quella persona per l'incazzamento aveva preso questo stronzo, aveva
fatto circolare sue foto nudo sia per la piccolezza di... certe sue
parti, sia mentre faceva determinate cose, lui che viveva in un
ambiente molto religioso... inutile dire che erano false, non
cèrano vere, costruite ad arte mentre era mezzo drogato
mentre... faceva o gli facevano cose, e sembravano reali, come se le
facesse lui con il sorriso. E che sorriso ebete" ridendo di gusto "O
quando sempre quella persona, prima di
Kianta, aveva assunto determinate persone, affette da ipopituitarismo,
grave malattia dell'ipofisi, che impedisce loro la cresciuta
restando... bambini. Così visto che nella società
come
persone esempio affetti da nanismo non sempre hanno strada facile, li
ha reclutati e ha dato loro denaro per vivere e avere cosa gli
occorresse, per svolgere vite normali, che là
fuori non avevano. Quanto sono felici ora e si sentono utili, preziosi,
e sentono di fare del bene potendosi finalmente godersi le
cose.
Ma chiedeva loro sono due compiti da svolgere, niente di orribile.
Spacciarsi per bambini, adescare online in vari modi i
pedofili
oppure apparire in certe foto, tipo quelli che ti ho detto prima
drogati, che appaio felici ma sono foto e brevi video finti,
con...
questi di mezzo. Se non è Maometto
ad andare
alla montagna, che sia essa ad andare da lui, ripeteva. Ma mai
con
persone innocenti, sia chiaro. Anche Kianta non farebbe mai cose del
genere, non siamo come certi individui con distintivi che
perchè
qualcuno per l'istinto è colpevole , o ne hanno bisogno per
chiudere un caso scottante, falsificano cose. Noi inchiodiamo la
feccia, se non è possibile per quello specifico caso, eccone
altri, ma sempre se colpevoli e si sa , le prove n
un tribunale non lo
inchioderebbero, con le nostre si. Ormai le cose sono così,
scagionati nonostante le prove...
e così, oltre alla gogna mediatica, manette e toglierli
dalla
società!"
"Ok Lubo, ma non è smepre qualcosa di cattivo che facciamo?"
"... se non facciamo qualcosa, questi continuano. Cosa è
meglio,
ripagarli con la stessa moneta e portarli là dove non
possono
più far del male, senza mai uccidere, oppure tenerli
liberi e
vedere schifo ovunque.. io non lo, nessuno di noi sa, ma è
sicuro per molti esperti che così facendo molte persone son
ostatre salvate.... resta il fatto che mai devi fare qualcosa con
lei intorno con il rosa, e non permettere che faccia lei di
persona... può essere più terribile della morte
stessa ed è stat a proprio la società
là fuori, a crearla..."
"Che vuoi alla fine" la
sentì
intorno a lui, girare e osservarlo, e tornò a lavorare
invece di
pensare alle cos eche gli venivano in mente.
"Senti..." vedendola
fermarsi dal
girare con una tigre in gabbia, si era portata al solito l'indice
vicino un angolo della bocca, con sguardo altezzoso e interessato
"quelli... gli stornzi che prendiamo, o fermiamo in base a, sai... e
giudichiamo,sono degni di essere puniti? Sono o si meritano quello che
facciamo loro? Possiamo ritenerci nel giusto facendo questo?"
"mh... tu, per quell oche eri prima, che vieni a chiedere a me se siamo
nel giusto ad essere giudici, giuria e mezzi carnefici?"
"Già, io... stando con voi ho imparato molte cose e come ha
detto Jd, ho capito anche molto... però mi chiedo se facendo
soffrire loro come fossero in un quadro di Hieronymus Bosch, sia o...
vada bene anche alle vittime, visto che le vendichiamo e..."
"Una persona..." iniziò lei "amava un libro, il primo libro
che
avesse letto oltre i classici, un thriller... ebbene il protragonista
che aveva lo stesso nome del pittore, e quella persona trovava
interessanti quei quadri da prima, parlava con una ragazzina
prigioniera in un walkie tolkie e il
modo in cui la trattò fece colpo su una collega di lui, che
subito gli disse quanto fosse gentile e di stampo paterno, nei suoi
modi
di fare. Ma lui pronto rispose che no, non era istinto o tratto
paterno, ma perchè sapeva da sue esperienze interiori e del
passato, che cosa significava essere e sentire l'oscurità...
dentro e intorno... era
al pari della ragazzina e sapeva cosa si provava... Il buio oltre la
notte... quel libro, con il gufo e i
significati, fu il primo e quello che la colpì tantissimo.
La
notte può non fare paura, ma è
l'oscurità oltre
essa e dentro di noi, che si nasconde il peggio. Ecco perchè
le
Lezioni, il Teatro, le attività che fanno mostrare il vero
IO
della persona perchè nessuno può fingere,
recitare per
sempre e in ogni istante... ed è vero che le persone non
sempre
cambiano, se è possibile bene, ma ci sono quelle che noi
cacciamo che ci portano ad emette un giudizio finale, nessuno
può emendarsi dal peccato che scorre fin nelle nelle vene.
Non sempre aiuto, riabilitazione e supporto tolgono quel male. Nel
passsato si
pensava che il male potesse essere ereditario, scivolare nel dna come
il sangue giù e su per vene e arterie, quindi questa
oscurità non è solo nell'anima, ma
così prepotente
che macchia anche la carne... e più si fanno cose aberranti,
più il sangue si lorda... "
"Quindi..."
"Noi lavoriamo per evitare che vi siano altri come il protagonista che
si è ritrovano ad affrontare l'oscurità non solo
personale, ma
quella che la feccia creava per altri, come per quella ragazzina.
Perchè non vi siano altri che arrivano a dire che sanno cosa
significa stare e vivere nell'oscurità..."
"E noi... nel senso... so che cè stato un cambiamento
radicale
allo Chateau, dove tutti hanno... dovuto fare un cambiamento anche
interiore, diventando un pò come dei motociclisti che
però salvano gl ianimali maltrattati..."
"Ma chi li fa 'sti paragoni?" suotendo la testa e alprando le braccia,
fermandosi dalol'iperattività
"..." la fissò come colpevole "una persona... comunque,
alcuni
dicono che Milan voleva che diventassero quello che non erano..."
"Ohhhh, si! l'idea dell'uomo macho, con muscoli inguardabili, che fa
azioni da duro, capace di sterminare e sforacchiare sempre e ovunque
uscendone vincitore, che ama guardare video porno di donne con
donne, ma
che vomita per un parto o due gay maschi, per i lrisultato naturale di
alcuni loro
fetish o altra cosa naturale come l'amore tra sessi uguali... che
uomini! A mostrare i gommoni artificiali son buoni tutti, ma provare
empatia, vicinanza e desiderare proteggere invece didistruggere no,
quello no..."
"Ma perchè devi far vedere loro cose schifose..."
"Guardami! Io sono uscita da una cazzo si fogna con...no so cosa
cè dentro, ma sono qua, pronta a prendere quella piccola
testina
di cazzo del genereale, mettergli un robo per tenergli la bocca aperta
per un tot di gradi e usarlo come sgrana pannocchie" con rabbia,
facendo gesti che a lui parvero comici, tanto che rise, ma che sapeva
che erano invece atti di punizione di massa, il cinquanta per cento
all'idiota, il resto ai suoi e nostri uomini.
"Comunque, tutti e due ci siamo fatti una sorta di doccia, quindi
impropriamente stai..." trovandosela vicino che si zittì
"perhè i miei atti di sbattere sotto il naso agli scemi
l'altra
faccia di certe cose, e quanto cè di molto, molto
dure sopratutto
per le donne è troppo o sconvolge??... facile, l'ho
dimostrato anche io che che è facile farsi i muscoli con
allenamenti e addestramenti specifici e poi prendere a pugni un idiota
di turno, che ha le mani che prudono e vuole passarsi
mezz'ora di
prenderle... un'altra è avere lo stomaco di vedere e
sopportare
certe cose, di farsi carico di tutte le facce delle cose che ci sono a
questo mondo, e sapere che non dobbiamo mai abituarci e
reggerle, ma se
vediamo qualcosa di orribile, schifoso, vergognoso perchè
siamo
umani, alzarci e fare quanto possibile per fermare ciò..."
"Ok... e i video perchè sono educativi, esattamente?"
ricevendo
un'occhiataccia, osservandolo inclinando la testa verso la spalla
"A quanto pare non ti è chiara la cosa, e siccome sei uno
dei
nuovi, anche se non proprio di una settimana ma sorvolerò,
ti
dirò le cose in modo che un demente possa capirle... quante
volte gli uomini sono felici che hanno uno o due figli, pretendendo poi
cose dalle donne con cui stanno ma schifandosi perchè... la
natura slabbra le cose, a volte!" facendo gesti con le braccia
e
assottigliando le labbra come se pensasse qualcosa "e cercano poi altre
donne che non hanno sfornato nulla e quindi, oltre le feticiste di
certe cose che magari hanno provato molto diametri, possono riportarli
secondo la loro testa a cose più soddisfacenti..."
"EH?"
"Si lamentano che il figlio ha creato la caverna di Platone, testone!
Che non cè più un buco, cè
un afiteatro! Hai mai
visto a scuola organi riproduttivi anche in figura e poi hai... diciamo
guardato le donne con cui vai?"
"Io no nvado con nessuna..."
"Prima, molto prima, non ha importanza, qualunque donna con cui sei
stato, era in quel modo e poi immaginati.... ecco, immaginati
un
preservativo della tua dimensione, preciso, calza a pennello e poi
prendi quello che vogliono gli sboroni che fanno i fighi con gli xxl,
facendo credere chissà che, e poi sembra di vedere
quelle bimbe che camminano a cavolo con le scarpe della madre...
capisci che la cosa non è più accattivamente, no?
Però prima vogliono i figli, poi si pentono oltre
perchè
sono rompiballe e altre cose, non possono più divertirsi
perchè la moglie per tante e tante accade,
ha bisogno di andare da
un plastico di queste zone lì, che fa un restringimento..."
"un restringimento... di quella cosa? Non ho capito"
"Si, quella... ci sono chirurghi plastici che possono, taglia e cuci,
fare qualcosa per la piscina che queste donne si ritrovano, e molte lo
fanno appunto perchè l'uomo poi si lamenta che si trova nel
largo... a loro vedere l'effetto del loro divertimento si schifano, ci
passa un bestio che hanno fatto metà loro... e
veramente
alcuni vomitano a vedere queste cose, l'effetto che fa cosa fanno! E
poi sarei io che li traumatizzo? O quando fanno ricerche per
i
loro pensierini e cercano come parola chiave enema, vedendo solo certi
video. Alcuni commentano anche, sai? Robe del tipo insomma hai capito. Loro veramnete credono che io non
sappia
che combinano? Mah... però se io mostro loro gli effetti di
quelle cose durante la Lezione, parte C, sull'educazione sessuale
perchè molti sono proprio zero, se non che A entra
in B e si
diverte solo lui, allora sono cattiva io a far vedere cosa
può
capitare a fare certe cose dal vero. Seriamente cè gente che
ha tutti questi sogni sessuali e poi resta rotta dentro scoprendo le
conseguenze di cosa pià capitare!
Perchè, visto che fai le
domandine, te lo hanno mai detto alcuni di loro che hanno combinato con
alcune ragazze che prima dell'accordo di Madame..."
"intendi che hanno voluto mettere in pratica la cosa?"
"Si! Ora, sono stronza io, o sto facendo la cosa giusta
perchè
aprano gli occhi? Perchè gli dico, anche se gli
piace vedere due
donne che si baciano, per finzione in quei video porno o per altro,
devono accettare anche altra roba, non si discute. Il prossimo come
fossimo noi. Ecco il cambiamento che abbiamo cercato di portare
già dallo Chateau.."
"..cioè accettare il sesso tra i gay?" chiese
perdendo il filo
"NO! intendenvo accettare le diversità!.... però
arrivi tu, fanno i cucciolini
traumatizzati dalla strega cattiva che li frusta perchè
è
sadica... non per cose che hanno combinato. Come quella volta che hanno
buttato i preservativi negli scarichi dei bagni maschili, e non intendo
solo il water, e non so se immagini cosa ne è venuto
fuori...
Sono cattiva io?"
"Beh... messa così no, però tu butti proprio le
cose così, tipo cerotto strappato di botto e..."
"Ma sono uomini o bambini? Perchè questi piagnistei me li
apsetterei da ragazzini che ancora non hanno visto neanche il corpo
femminile nudo..." poi si fermò "o almeno una decina d'anni
fa,
almeno. Adesso a undici e dodici anni fanno roba che sono rimasta
schifata, per davvero! E no sapevano neanche cosa stavano facendo,
chiaro..."
"Cioè" chiese lui, ma lei si accorse che il suo
comportamento era cambiato
"Cioè ho visto video che... la sezione..." sembrava quasi
contrariata "la seizone di controllo e ricerca nel web di certi tipi di
materiali, avevano trovato video fatti da ragazzini di undici e massimo
quattordici anni che facevano roba tra loro, e intendo femmine con
maschi, che ti aspetteresti non so dagli ultimi due anni del
liceo,
almeno..."
"cioè parti le ricerche di prima che..."
"ma quali ricerche... i maschi facevano fare cose alle femmine sulla
loro parte genitale, imitavano dei video che i maschi facevano vedere
dai telefoni in mano, e la cosa triste era che per quanto potevano
provarci le ragazzine, non accadeva nulla... zero, dormivano..."
"Ma chi, i ragazzini?"
"Ma tu hai capito di cosa sto parlando?" guardandolo come se fosse scemo
"Se parli per enigmi..." intrecciando tutti i fili in uno solo
"...AAHHH... allora, questi bambini, perchè sotto i
quattordici anni sei bambino..."
"Fai meno di tredici, ormai già a undici anni li
chiamano ragazzini..."
"ragazzini..." con rabbia "facevano vedere delle cose dai loro
telefoni, questi telefoni dati a ragazzini, e loro dovevano fare la
stessa cosa al coso dei loro amichetti... hai capito?"
"Ah, ora si..."
"OOOHHH. Il problema è che quei... cosi, non
volevano saperne di... svegliarsi, ecco..."
"scusami, perchè stai parlando così come avessi
ragazzini
davanti, siamo tu e io e di certo qui non c nessuno che ti sente
parlare di sesso..."
"..."
"..."
rimasero un pò a fissarsi, lei verso lui in cagnesco, e lui
che continuava a intrecciare.
"Sia come sia..." tornando a camminare a cerchio o facendo con il
percorso il simbolo dll'infinito, cosa che lui aveva notato altre volte
"tutti quelli che erano nella sala di quella sezione e io eravamo...
mh... "
"schifati? arrabbiati?"
"...depressi per la scena, quanta tristezza. Compativamo non tanto lui,
non tanto lei, quando il coso che non voleva sapere e direi pure io, a
dodici anni per quanto hai ormoni a mille, cosa... AAHHH, la cosa
allucinante è che questi ragazzini senza controllo, postano
cose
che..."
"ma comè che siamo finiti a parlare di ragazzini che cercano
di
fare sesso, ma non gli alza neanche a piangere in tutte le
lingue del
mondo?"
"..." assumendo un'espressione in viso schifata "... se mi lasci
parlare, fors earrivo il punto invece di bloccarmi sempre..." vedendolo
chiedere scusa e calare il capo "allora, dicevo... aspetta il punto
principale era... ah si. Prima dicevo che mi aspettavo questi
comportamenti infantili da questi ragazzini che si, sanno
comè
ormai il corpo femminile granzie a tv e genitori idioti, ma che possono
ancora ridere nervosamente e scandalizzarsi se si tocca l'argomento. ma
noi abbiamo a che fare con uomini, e ripeto uomini sopra i diciotto
anni,
che fanno cose solo perchè il pornazzo di turno gli fa
vedere
che certe cose sono fighe, eccitanti e via dicendo senza mostrare
davvero il dopo o le conseguenze senza accortezze... per poi
trovarsi la
camera dell'alberghetto dove erano, invasa dai risultati di
quei
esperimenti... e vuoi sapere chi hanno chiamato in preda alla
disperazione? Non lo so, fai un tentativo..."
"... non lo so, sono addestrati che in caso di qualunque..."
"falla breve..." accoccolandosi su una pietra, fissandolo
"Ok, prima gli amici, poi i Capitani, infine te e Milan..."
"Eh... e se fanno esperimenti mentre noi veterani siamo nel nosto
angolino, nel boschetto a cenare, e ti squilla un gruppo disperato
perchè le tipe con cui erano hanno dipinto, letteralmente,
pitturato una parte e mezzo letto, secondo te, cosa devo fare io che
sono, per le mie cariche che il tuo caro amico mi ha dato... se no
correre a prenderli a sberle, almeno ulteriori Lezioni per
dir loro, NO! Prima di fare certe cose,
richiederle, si deve essere preparati a cosa... cosa vien fuori!"
"Aspetta" ridendo da piegarsi in due "mi stai dicendo che la sparata di
quella sera quando sono venuti quei quattro, con quel video delle tizie
che creavano... nutella da una certa zona, era perchè fanno
cazzate?"
"Non ne hai idea! Alaric dice che una volta lo avevano chiamato
perchè a uno era, mh, risultato un Twinkies al cioccolato e
il primo era stato lui che era il suo Capitano del gruppo e che diceva
essere disponibile per tutto...."
con la faccia come per dire "e fosse l'unico. Alcuni sono andati da delle mistress
che
alla terza volta hanno avuto certi trattamenti, al ritorno con il van
dello Chateau, abibamo dovuto smontare tutto, per snidare cosa avevano
fatto esplodere..."
"intendi..." restando con la bocca aperta
"si, a loro però! Ecco perchè dico che sono
cattiva io,
ma loro capiscono solo se li picchi forte, finchè
il concetto non
gli entra in testa! Jd dice perchè sono adulti, io ne
dubito.
Perchè se chiedi a una tizia o il tuo compagno di turno o
meno,
di fare certe cose, peggio in stanze che paghi, e poi chiami disperato
perchè non sai cosa fare, o sei scemo o sei ancora un
bambino! Direi cche con internet ormai pagine serie che ti speigano ci
sono, ma poi abbiamo psicologi, esperti di madame, chiunque... chiedi
prima! e quella povera anima di Jd una volta
ha dovuto dare un rimborso per sistemare... la camera... per no ndire
poi cosa lasciano in generale. E siccome vanno nei villaggi o cittadine
vicine e ci conoscono, devo sempre andare là, chiedere scusa
io
inchinandomi per il dispiacere di avere certistronzi che dovrebbero
dare l'esempio..."
"non voglio sapere cosa lasciavano, mi è bastato questo. No,
non
mi hanno mai raccontato queste cose. Dicevano invece qaunto i Capitani
fossero sempre disponibili e pronti ad aiutarli, e..."
"E ci credo! A molti ancora togliamo una parte di stipendio per i danni
che abbiamo dovuto pagare, e non solo per questi.. incidenti, ma per
pub, bar, discoteche... e questo perchè? Perchè
io devo
evitare che si spargano certe voci, e così mi presento dove
so
che sono andati, facendo una sorta di presentazione e chiedendo che, in
caso di casini, mi chiamino per sistemare insieme la cosa! Quindi ho un
numero sicuro solo per queste cose, che viene dirottato in caso a Jd o
gli altri, per andare là di persona, vedere i video e
zittire la
cosa. Ora capisci perchè si è dovuto fare Accordi
con
Madame? E questo oslo da quando sono con loro... immagina prima...
almeno però con le nuove regole e diviti, qualcosa si
è
sistemato...non tutti da dover mostrare quei video, ma almeno ora sanno
molto di più..."
"Quindi sono cambiati. A volte dici che lepersone non cambiano..."
"il cambiamento che
cè
stato...è avvenuto perchè loro lo hanno
accettato,
è come lo spirito della vita o il cambio di rotta o strada,
l'accettazione è la chiave, altriemnti si resta come
Alaric.Fermni piantati nella vita che si odia, non piace e via dicendo,
non volendo accettare i cambiamenti. Almeno, quelli che non li
accettano. E'
un pò come i governi tirannici o totalitari. Fai le cose per
paura e covi sempre qualcosa, mentre da noi la gente dopo le mie
dimostrazioni ha capito e ha accettato, ha scoperto che si vive meglio
ridendo e facendo sfide in amicizia, più che
prendersi a botte
incazzati o fare gli orsi..."
"Io non cèro, non so come...."
"Tu vedi più gente come quelli che avevi intorno, con il tuo
capo?"
"... in effetti no, io... è vero. E' come stare non so, in
quei
posti da film dove gli scontri e le incomprensioni sono risolti in modo
diverso, ci si saluta e si hanno ottimi rapporti..."
"Si, si, tutti cuoricini, gattini e prati verdi. Strano, vero che
esistea un modo per vivere in modo sano, umano, e appunto
incomprensioni, odi e altro siano affrontati in modo diverso,
e senza
cosa succede là fuori? Ripeto, questo perchè vi
è
accettazione e consapevolezza delle cose per come lo facciamo,
così che differenze e oncflitti non vi siano come avviene
là. Il problema è che poi diventano uttti
amiconi, e se
fanno cazzate si sono abituati a fare i cagnolini colpevoli che
hanno..."
"si sostengono, si considerano molte volte come fratelli di primo
sangue, salutare e aiutare, comunitò e condivisione e tante
cose" la fermò, sapeva che stava per dire altro "L'ho visto,
ecco perchè ancora adesso mi sembra
così strano questo posto, ma vero. Tutti dicono grazie a
Milan
che ha aprto loro gli occhi parlando e mostrando le cose..."
"Si...!" si lagnò lei con amarezza "su idea di chi,
però?"
"Sempre di Lia?"
"..." facendo il brocio, posando il peso su un braccio solo, mentr ele
gambe erano di lato
"
sarà pur un mio diritto sapere perchè la gente fa
strane facce quando si parla di lei"
"... tu sei troppo cuorioso, comunque... Esatto. Lui aveva lasciato
l'amministrazione in mano ai CApitani, sembrava di essere in qualche
campo di disperati alle porte di una città bombardata
araba...
così scriveva. Annotava che pure i boy scout quando stanno
immersi nella natura o gli escursionisti, con tutto sullo
zaino che
scoprono zone isolate, disabitate e in mano alla natura, sono
più sistemati... "
"ma perchè lei ha aiutato allora Milan e tutti
loro, se odiava la gente?"
"... all'inizio, fino alla scuola media lei non odiava la gente"
rispose apatica " anzi, sperava di avere amici, cercava di interagire
con gli altri ma sia per il modo in cui viveva in casa, isolata dalla
gente tranne scuola e musica, e sia perchè era diversa dagli
altri, finì per essere odiata. Lo sai no, si odia cosa non
si
capisce. Era sincera, diceva quel che pensava e faceva sempre domande
per capire. Le piacevano cose diverse dalle altre bambine. per esempio
adorava giocare con cose tipo lego, trenini di legnoe altro dei
fratelli, voleva un microscopio, quei set per bambini con cui fare
esperimenti scientifici... invece bambole, vestiti, mostrarsi edicata
come una principessa, anche quando la trattavano da schifo. E
così lei cambiò, il suo carattere la
portò poi a
odiare e allontanare. Si fece sempre più dura, vedeva
comportamenti allucinanti che non capiva perchè non erano da
lei.
La cosa che le fece più male era vedere gli adulti in primis
che
la etichettavano in modi negativi, che la credevano capace di
chissà cosa, che lei non faceva, che invece erano di norma
in
quelli che elogiavano. Le dicevano sempre . E appena
gli adulti non cèrano questi facevano proprio le cose che
buttavano
indosso a lei , perchè non come doveva esser,e ma che lei
non
faceva. le era rimasto come un dolore enorme quella volta che chiese
all'insegnante peggiore delle medie di andare in bagno.
Aspettò
il suo turno perchè cèrano due porte ed erano
occupate,
appena tornata fu aggredita da quell'insegnante che le gridò
contro, davanti alla classe, sbraitando che aveva passato tanto tempo
in bagno, quando erano sicuro dieci minuti, e che sicuro era
andata al
piano di sopra a farsi i fatti suoi. Cosa che nona veva mai fatto.
Siccome per come era lei le cose assurde la facevano ridere,
rispose con un sorriso amaro del tipo
affermando che no, aveva aspettato che se ne liberasse uno. Invece
quella donna inveì contro di lei, sbattè il libro
che
stava usando per la lezione e le disse che se non le diceva dove era
andata veramnete le avrebbe fatto la nota. Lei scrisse che rimase
così basita e sconvolta, vicino a quel banchetto a
solo, dove
stava sempre in fondo, isolata, che pensava fosse uno scherzo. ma
quella era inviperita e vedendo che lei confermava il no,
perchè
avrebbe dovuto farlo, la vide sedersi, urlarle di rimettersi a posto e
non farlo mai più. Quella, tante altre cose, le segnarono
parecchio e i compagni, che erano feccia ma sapevano rispetto a lei
mostrarsi come angeli, gliene facevano di ogne. Questo per dire che si
ritrovava sempre sola a casa perchè i suoi odiavano le
persone,
mai nessuno invitato tranne la cavolo di famiglia, e litigi e veleni
pure là, e fuori sempre trattata come inutile, ignorante
quando
non lo era, scema e capace di chissà cosa. SOlo
perchè si
entusiasmava per le cose, parlava e chiedeva tante cose, era sincera e
non si metteva la maschera che usavano tutti. Quanto schifo intorno a
lei ma sempre lei sola, trattata male in vari modi. Quanto ha
sopportato ma per lei la fine non arrivava mai. Deisderava, pregava
pure perchè le dicevano tutti che solo le preghiere facevano
qualcosa. Ma nulla mai accadde, e mai nessuno volle aiutarla a trovare
pace..."
"mi sembra che qui non sia molto diverso, ne lei e ne tu siete
considerate militari, loro pari, sei qualcosa solo per la carica e le
responsabilità che Milan ti ha dato..."
"NOn solo per quello, mA a me sinceramnete poco importa. Mi fa strano
solo il come esattamente
sono vista, sono gentili pare, mi riservano rispetto e considerazione,
se per davvero o meno, resto nelle cose che mi piacciono, le persone
che mi dimostrano che sono loro amica e basta. non ho voglia
come
fu per lei, di soffrire e star male da desiderare di fermarsi...."
"Intendi quei quattro?"
"Si. Forse perchè ce la intendiamo per i vari trascorsi...
poi
cèJd, Lubo, anche Milan , anche se avolte trovo fastidioso
il
loro continuo confronto con lei. E non è perchè
lei fosse
speciale o chissà che altro. Semplicemente fu la persona che
li
guardò, diede loro una pedata nel didietro e diversamente
dagli
idioti là fuori, aprirono gli occhi ed ecco cosa tu hai
trovato.
lei vide persone perse e vuote come lei, e cercò di salvare
almeno loro. Chi poteva davvero essere salvato fu spronato a fare un
passo avanti, invece della ferma
staticità di cosa facevano, non
vivevano... ed ora quel posto sembra una città,
cè
rspetto, considerazione, umiltà, convivialità,
fratellanza, ci sono valori che erano perduti. Educazione che non
significa fingere o mostrasi per cosa non si è, e
come gli altri
vogliono vedere, ma l'educazione di salutare, i vari saluti, la
consapevolezza che altre persone vicino sono qualcosa di bello, che i
malumori possono essere superati, può nascere amicizia dove
prima cèra odio... porgere una mano è buono, star
zitti
se accade qualcosa di brutto è sbagliato per tutti. Guardare
a
ciò che cè là fuori e migliorarlo...
ecco
perchè stanno sempre lì a parlare di lei,
perchè
rispetto a me lei stava sempre in mezzo, a controllare e dire la sua,
discutere finchè non si chiariva una questione, non si
trovava
una rispota, non si faceva qualcosa per qualunque problema... a lei non
stava bene la staticità, la cavolata che fanno tanti di fare
come le tartarughe con la testa e nascondere i problemi chiudendo gli
occhi. Il
torto scriveva, che si fa è anche verso tutti. E le ultime
cose
che scrive va, erano che sembrava bello vederli tutti camminare
insieme,
ridere e scherzare quando prima quasi si azzannavano e si piacchiavano,
pensare alle feste, vestirti e prepararsi e condividere vino e cibo
insieme, gli stessi che prima si sarebbero sparati. Le feste che si
fanno per la natura e quelle grandi, sono sempre attese con ansia e
felicità. Chi quasi arrivava a pugnalare gli altri per odio,
finiva per ballare o suonare con gli stessi e cancellare ogni cosa. Non
ho capito bene questa cosa, io quando sono... arrivata, ho trovato
già le cose fatte. Ho visto però i nuovi che
facevano
tipo i pavoni e fighi e tutti gli uomini insieme, come mai fratellli
veri di primo
sangue, a portare pure questi nella grande famiglia. Certo i
battibecchi ci sono, ma accade dice Milan, adesso come fu nei salotti
parigini prima della rivoluzione, dove si esponevano tante
idee e
linee filossofiche, si riunivano senza astio e discutevano,
bevevano
insieme, passavano il tempo e lasciavano che fossero le parole
a scontrarsi. Era un pò come i politici adesso, amicisissimi
privatamente ma battaglieri nel pubblico. E così sono
diventati
là, anche se piegarlo così è tanto
difficile, lo
capisco ma io stessa sono arrivata quasi cinque mesi prima di te...
però rispetto a là fuori, quando ho voluto
capire, ho
trovato città dove oguno per se, distanti, divisi, solo la
famiglia e a volte divisioni anche lì
dentro, ma la
facciata del smorzava le cose. Che
posto
freddo e deprimente. Trovavo solo calore, unione, aggregazione sai
dove?"
"Credo di aver capito, l'ho visto quando Milan mi ha spedito a seguirti
per la Raccolta..."
"Già... dove ci sono persone che la gente chiama , che magari hanno un tetto, ma molti neanche quello,
dove stare ma devono campare con
i soldi che guadagnano appunto per strada e via dicendo. Si aiutano,
coalizzano dividendosi i magri guardagni se ci sono, se vedono qualcuno
di nuovo fanno quel che possono... certo, ci sono gli stronzi di turno
pure là oltre quelli che se ne approfittano, ma ho
visto come
sono più di cuore e gentili, disponibili, caldi come si
comportano e sono grati per l'aiuto che si rtrovano e non si
aspettavano... che cosa strana. Una città intera o due terzi
che
vive nel , pure gli amici se
sei nei guai
ciaone... ecco perchè nonostante tutto i nostri sono signori
in
confronto. QUando Benny si ritrovò con quel parente con il
cancro, quanti dello Chateau hanno fatto il possibile sia per aiutarlo
con le cure, standogli vicino in molti modi perchè
no
nsoffrisse solo. E invece là fuori? Tutti che voltano lo
sguardo, se hai problemi cavoli tuoi e quanta freddezza, e finendo i
soldi finisci pure per strada. Scontri e
disasrti nelle strade per il calcio, uno sport che dovrebbe unire e
invece quello che cè..."
"quindi lei ha aiutato Milan facendo queste cose?"
"Lei non ha aiutato MIlan perchè voleva aiutare Milan..."
rispose lei guardando in alto, con tristezza "lei voleva aiutare chi
come lei sarebbe potuto finire in un limbo dal quale non sapeva uscire
se non fermandosi. Il dolore che provava era così grande che
ormai era rotta dentro, corrotta dalla solitudine, prima data
dagli
altri e poi autodeterminata, come la trattavano anche se aveva i pezzi
di carta, ossia si attestava che era più che qualificata
ma...
siccome non si sa per quale motivo, guardandola,
alla gente non piaceva,
proprio la giusdicavanosubito solo esteriormente, aveva finito per
perdere gli ultimi barlumi di interesse per la vita. E senza avere
motivi, sogni, speranze....non è vita, è solo
sopravvivere o , come accade alla
gente con
tante di quelle disabilità e malattie gravi da essere
vegetali,
mezzi vegetali e incapaci di essere autonomi... li lasciano esistere
così, senza
chiedere loro nulla, stare nel niente in cui vivono perchè
finchè respira si vive. Ma per lei non era così,
anzi.
Non voleva che ad altri accadesse l'odiare così tanto
vivere, che
spronò quelli che non facevano un cazzo a
smuoversi, a
interessarsi di cose. Lei stessa aveva tanti interessi mas e da un lato
la solitudine e fare le cose da soli è una benedizione, alla
lunga è sol odeleterio per il tuo Io. Ecco perchè
il
Favo, il Teatro, le attività che ci sono, le botteghe, le
Torri... ognuno da noi trova almeno un qualcosa da fare, che
può
fare, che riesce a fare, magari che vi è portato,
ci sono
tanti passatempi e impieghi seguendo le inclinazioni o provando qualche
mese che non ci si annoia, e si ritrova se stessi. Cosa che lei non
riuscì a fare. ALl'inizio quando era con loro, e intendo la
famiglia, non poteva mangiare cosa le piaceva. Cucinavano malissimo e
senza sapore. Niente gelati, niente dolci o cose che le piacevano come
il torrone classico, lo zucchero filato come esempi. O scriveva che
d'estate voleva tantissimo, ogni momento della giornata angurie, ma ne
prendevano così poche in quei pochissimi mesi che se ne
mangiava
tre in totale era u regalo.NOn aveva nulla e le si toglierva un piccolo
piacere. E per tre intenednva uno diviso per tutta la famiglia.
I polpettoni. Le patate fritte, la pizza. Cose che normalmente la gente
mangiava perchè classici, e invece lei guardava sempre le
pubblicità e doveva ingozzarsi delle cose che le
davano, che
aveva iniziato ad odiare perchè sempre le stesse ogni mese,
ogni
periodo dell'anno. Per le feste si mangiava la stessa cosa, tranne gli
spiedini messicani che la zia comprava perchè odiava cosa
cèra a tavola, perchè era sempre la madre e i
lpadre di
Lia a invitare. Si deve fare, ma la solita cucina insapore, sciapa,
sempre uguale. E meno costoso possibile. non si godevano nulla,
urlavano per le tasse che pagavano e poi se per esempio avevano bisogno
di andare dal dentista, piccolo esempio, per potersi godere almeno il
mangiare, già che compravano schifo, non se li facevano
curare o
sostituire e lei non capiva come si vivesse così. Spendere
meno,
poco, sempre meno. Uno direbbe ok, come da noi cè chi sa
cucinare così bene che non cè bisogno che esci e
vai a
comprare questo o quello, ma loro neanche quello. Se lei per miracolo
era sola a pranzo non poteva cucinarsi una carbonara, una torta o altro
perchè tutto era contato o proprio gli ingredienti non
cèrano. E molte volte a
leggere quelle cose mi viene tristezza, perchè alla fine io
rispetto a lei vivo una vita... bella. A me va bene, sono soddisfatta e
tranne il sapere come mi vedono realmente e capire che sono contenti
della mia presenza o meno, io... VIVO. Ho tanti interessi che mi
rendono viva. Vado a fare cose che mi rendono viva. mangio cose che mi
rendono viva..."
"Alaric dice sempre che sei con il cibo in bocca sempre, non
cè
momenti in cui ti si scopre che mozzichi roba. E in effetti anche io ti
ho visto..."
"Cosa vorresti dire!" freddisima
"Ninete, è solo che a volte mi sembra che tu mangi tanto
rispetto al normale..."
"Si me lo dicono i ragazzi, Jd dice sempre che magari è solo
perchè è una sorta si compensazione col prima.
Che me
loson portata dietro, chi lo sa. Ma io quando sono scoperta a mangiare
non è che mangio fuori pasto, quelli sono i miei pasti..."
"Vero, ogni tanto il capo della cucina si lamenta che non mangi mai ai
pasti regolari..."
"Non ho tempo, o meglio potrei anche lasciare le cose e andare a pranzo
o cena come tutti, ma mi piace mangiare quando ho voglia nei momenti
liberi. Che colpa ne ho se la gente mi becca sempre quando mi gusto
qualcosa... "
"Ma tu cosa pensi di lei, alla fine? Dici che non l'hai conosciuta, i
ragazzi tra loro ne parlano ma poi quando capiscono che lo fanno senza
accorgersene sembrano sempre di malumore. Da come parlano pensavo fosse
non so, tipa da meritare come Milan quel gigantesco quadro o ritratto
come si chiama, all'entrata dello Chateau.Sopra le scale. Insomma, se
ha contribuito così tanto..."
"Come ti ho detto lei ha contribuito per fare qualcosa che altri non
hanno fatto con lei. DAre la Mano, aiutare, così come si
riceve
per delle cose, darle per altri, ad altre persone che non ne
hanno, non
possono goderne ectettere. Ma poi le sue speranze e aspettative si sono
diradate man mano che veniva trattata sempre peggio. Lei non era una
persona negativa, assolutamente, diceva la verità, era
schietta
e sincera, credeva in cosa faceva, ragionava sulle cose e credeva nelle
regole. Una cosa buona va fatta, una che non va bene no. Non le piaceva
quando la gente infrangeva le regole, lo trovava poco rispettoso per
se, per altri, in generale. Ecco perchè tutte le
regole, qui
tanto presenti, spiegate sia alle Lezioni che in altri frangenti. Sono
un beneficio per tutti, e hanno un significato, non sono
certo create a
cavolo, senza dire nulla. Scriveva sempre che nella vita non aveva
avuto guide di vita, nel senso che avrebbe voluto degli adulti che
prima le spiegassero tante cose, cosa si fa, non si fa ect, anche se
non era accaduto nulla. nel senso che se accadeva che lei faceva o
diceva
qualcosa che secondo loro non andava bene e invece di dire
NO. La rimproveravano, la picchiavano, la
mettevano
in punizione urlando e sbraitando, che era stronza,
imbecille, la
loro dannazione, era nata per farli disperare e tanto altro e lei
restava come una scena, sempre nella solitudine, a chiedersi
perchè. Perchè, come, quando, chi, date a questa
scema i
connotati per creare la persona del domani, scriveva. Essere tristi era
un male, chi si consuma nel proprio dolore, muore prima di morire, e
lei si sentiva un vegetale che respiravano, punto. Non era cresciuta
con speranze e sogni, tutte le sue lotte erano finite in male... Invece
di ottenere qualcosa dal suo lottare, era
cresciuta nella totale paura di ricevere urla, diceva che l'incazzatura
in casa durava una settimana e tornava per ogni cosa, aggredeondola per
farla sentire ancora più uno schifo, senza ancora capire le
cose. Imparò da sola a riconoscere bene e male, e odiare chi
faceva cose negative trovandone benefici, mentre lei che era corretta
ma non tollerava di essere trattata male e magari si ribellava, era la
figlia quasi del demonio, lei che non faceva neanche un terzo di
cosafacevano gli altri. E sceriveva, Lei si sentiva gettata,
anche per
come viveva in casa, all'avventura tra stronzi, non
preparavano la
gente di merda che poi bullizzava a stare con persone normali, non
insegnavano come trattare con civiltà ed educazione la gente
perchè si è tutti fratelli. No, si insegna alle
differenze, alle distrinzioni ect... qui in compenso, siamo come
nell'Eden, posso dire..."
"Si ma, nessuno parla di lei o la conosce a parte i veterani , e ho
capito quei quattro che sono tuoi amici, e Madame..." vedendo osservato
male solo con gli occhi "non esiste foto del prima, tra quelle che
Milan mi ha mostrato, che la ritraggano, ne dipinti, come si
usa fare da
noi. Milan ha tanti ritratti di bravi pittori, poi cè quel
quadro gigante sopra le scale, che lo qualifica come Padrone di casa,
ma lei non si vede ne si sente mai. Non riesco a capire che persona
fosse, perchè da come la descrivete a volte sembra una cessa
con
problemi fisici tipo le donne che venivano dal Capo per le loro
organizzazioni di beneficienza, che sono vestite e combinate malissimo.
E non riesco a farmi un'idea di lei solo descritta così,
perchè ha messo parruchciere, estetisti, barbieri che sono
capaci di fare certe cose tipo da centro benessere, massaggiatori,
trattamenti con l'acqua... e mi chiedo che aspetto avesse..."
"non capisco cosa possa interessarti se fosse bella o brutta, magra o
grassa, libertina o monachella...se ti ho detto che la gente la
definiva in due secondi e basta, nonostnat epoi cosa sapeva fare, dire
o altro, buttandola da parte come se no nvalesse, che senso ha il mio
discorso se ora vuoi sapere come era fatta?...e poi tu l'hai
già
vista..." alzandosi, puldendosi gli abiti
"..EH?... in che senso l'ho già vista?"
"Allora, hai finito?" domandò fissando la corda che aveva
quasi ultimato mentre parlavano
"Un minuto ed è fatta. Ma mi spieghi perchè hai
detto che
l'ho già vista? NOn è morta? Era in qualche foto?
Aspetta...." finendo la fine della nuova corda unica, alznandosi e
guardandola "Ho capito. Era una di quelle donne che come fisico
massiccio e aspetto del viso sembrano uomini, senza nulla togliere a
quelle come lei, e nelle foto non l'ho riconosciuta! Qua portano
capelli anche lunghi fino al sedere, quindi se avesse avuto i capelli
lunghi e un apsetto all'apparenza da uomo forse ho capito..."
"TU non hai capito niente! Lei non appare nelle foto, non cè
mai
stata nelle foto, almeno quelle che Milan conserva. Se ci sono foto,
non le ha lui"
"L'avete cancellata fino a questo punto?"
"No, è lei che voleva essere cancellata! Lei si odiava
perchè era un niente. No volevas essere ricordata
perchè diceva che quella c he era non era la vera lei, era
solo il risultato di dolore e lo schifo della società,
ricordarla non avrebbe fatto emergere lei... Ogni giorno in
quella casa dove stava, da
sola, ad odiare urla e baccano che sapevano fare, tanto da desiderare
un mondo di sussurri, si sentiva vuota e con meno valore nella vita di
un insetto molesto. Che sembra che non serva a niente a questo mondo,
ma lei si sentiva ancora meno di questo esserino a caso che sembrava
esistere solo perchè l'uovo fu deposto, non einteressante
o di utilità come una coccinella, che usiamo contro quelli
fastidiosi per frutta e
verdura. lei si sentiva niente, desiderava finirla là, ma la
morte non veniva mai. Non voleva che scoprissero se si era tolta di
mezzo e aveva terrore che qualcosa andasse storto e restasse,
buttata in mano a strizzacervelli. NOn l'avevano aiutata
prima e
l'avrebbero distrutta ancora di più dopo. L'aiuto che
sperava
non lo ebbe mai, perchè non ebbe mai amici e che potessero
aiutarla se le volevano davvero bene. Rò sembrava volerle
bene,
una persona che smebrava esser contento della sua compagnia, ma quando
lei per le sue paure e terrori del sesso e di tutta quella merda, non
riusciva a dare cosa lui voleva, divenne così insistente e
pericoloso che dovette allontanarlo e non contattarlo più.
Lei odiava il fatto che lui non aveva capito per tutto il tempo che la
conosceva, non si era accorto delle sue paure, di come l'aveva trattata
e peggiorato tutto. Lei odiava che lui la odiasse o trovasse stronza
solo perchè lo aveva allontanato. Non
ha mai avuto niente, ma non era affatto come pensi tu, no sembrava un
uomo o altre stronzate che ti vengono. Non ci sono foto,
perchè
le uniche esistenti sono nel caveau come i suoi dipinti.
perchè
nelle foto veniva sempre uno schifo e odiava le foto. La mostravano per
come era, sguardo disperato, triste, non amalgamata agli altri,l mentre
altri sorridevano e lei non
riusciva. Lei veniva sempre una merda, come dice Alaric e le foto,
mai..."
Gask rimase un attimo interdetto dalla cosa, mentre ascoltava e
sembrava riflettere. La vide prendere l'estremità a terra
della
corda, legarsela alla vita e iniziare di nuovo la scalata, lasciandolo
là a pensare a qualche frase che aveva già
sentito e il
discorso.
Dieci mesi prima
la lezione dell'anno
scolastico stava finendo. Diverse dalle Lezioni classiche che
prevedevano materie specifiche per i lavori. Si svolgevano
anche per
Beppo ma non solo, il sistema di scolarizzazione di sei anni,
più, più tre. I primi sei anni si equiparvano
alle
elementari, tre di scuola media e tre di medie. Tuttavia loro non
dividevano in quel modo ma in base all'anno. Se si era all'ottavo di
studio, per la gente normale di studiava un programma che
corrispondeva al secondo anno delle medie.
Beppo stava
intraprendendo lo studio in maniera avanzata perchè
molto intelligente giungendo al settimo anno, avendo bruciato senza
fatica gli
argomenti degli anni passati che non aveva finito nel suo paese.
Essendo Lezioni aperte a
tutti, bastava presentarsi al Tutor facendosi
scrivere e mettendo la presenza con la firma, e chiunque poteva
partecipare e se lo richiedeva , poteva seguire la scolarizzazione
ottenendo un diploma valido in ogni paese, con cu ierano convenzionati
loro, per metterli al pari con altre persone fuori. Tutto il giorno,
ogni giorno, vi erano lezioni di varie materie e così invece
di
una settimana soltanto di mattina normali, una persona poteva seguire
le
materie necessarie tutto un giorno e superati gli esami poteva superare
gli anni come aveva fatto Beppo.
Invece di scuole serali
oltre la mattina, le aule erano aperte sempre,
ogni lezione poteva durare da una a tre ore e se militare, poteva
chiedere una dispensa particolare purchè fosse presnete alle
Lezioni, così da bruciare le tappe e apprendere tutto al
pari di
ragazzi più piccola di auella fascia scolastica.
I settori di studio
avanzati erano dopo, ed erano presieduti dai
Bibliotecari o Bramini, figure distinte tra loro con funzioni
diverse nelle biblioteche che avevano, che presenziavano al pari di
docenti universitari per chi voleva studiare in maniera approfondita o
prendere l'equivalente della laurea, ma sempre per svolgere funzioni
all'interno dello Chateau.
Tutti se ne erano andati
e il Tutor avvisò loro che avrebbe
cambiato aula per la nuova lezione, che richiedeva materili
presenti
nell'altra, avendo alcuni più settori di insegnamento. Di
solito
erano due i tutor a lavoro che facevano lezione insieme, o
unjo in una e l'altro in una aula
più grande, divisi se il livello I o II doveva
essere impartito
a due gruppi diversi.
Rimasto solo in aula per
attendere il nuovo tutor e la lezione
successiva, Gask era intendo a guardare il libro di chimica, che
proprio non digeriva.
"Litighi ancora con la
chimica?"
Gask
sussultò, voltandosi alla sua sinistra, essendo nel banco
stile antico che usavano, trovati da vecchi edifici, vicino
il muro. Il muro aveva parlato? No,
aveva riconosciuto la voce, così si voltò veso la
stanza
e la porta, ma erano ancora vuoti, sentiva voci fuori ma ancora
nessuno. Poi di colpo la porta si chiuse, grazie al
meccanismo in
alto che veniva impostato per richidere la porta se nessuno la teneva o
chiuderla in un determinato momento a piacimento. E di solito quei
comandi li aveva qualcuno...
"Dove sei..." le chiese
Si aprì un
passaggio nascosto nei pannelli di legno, una porticina
rientrò nel muro. Tutte le
stanze dello Chateau, in basso,nel corpo principale, erano arredate con
pannelli rettangolari e vari decori in legno, sete o altrei tessuti
alle pareti, o pittura murale parete in stile broccato e
simili
in rilievo, o varie carte da parati che davano a ogni stanza un ostile
diverso.
E in molte vi erano
nascosti dei passaggi segreti.
"Un altro passaggio
segreto..." disse lui con un sospiro, vedendola
sbucare con il viso dall'apertura, ridendo come una bambina che stava
preparando qualche scherzo.
"Sei arrivato al settimo
anno. COmplimenti, in così poco tempo! Ma con la chimica
nulla, vero?"
"Già, sono
come te. Comprendo misture, soluzioni, tipi di reazioni ma il calcolo e
le formule, nulla..."
"CApisco. ANimo, adesso
ci sarà storia dell'arte. Magari comprenderai quanto l'arte
pittorica e scultoria sia amata tanto da me
e Milan, e perchè. Devo farti conoscere quel pittore che mi
piace tanto in russia. QUanto un'opera umana possa parlare
più delle parole, a volte..."
"Ma con le parole
è possibile intessere così tanto..."
"Mh.." sorrise in
maniera sbarazzina Kianta, fissandolo "Milan come
sempre ha occhio fino, diceva smepre che potevi fare molto e ci stai
riuscendo. Magari, cosa vorresti potresti ottenerlo, ma dovresti
giungere al dodicesimo anno e diplomarti..."
"Penso di riscirci... se
non cè troppa matematica in giro" sorrise lui
"Ah, ma tu di matematica
sei più bravo di me..." rispose lei
quasi offesa girando per la stanza "potresti anche colmare le mie, di
lacune..." se ne uscì, voltandosi a guardarlo con un mezzo
sorriso monello, fancedo la sua solita camminata quando si divertiva,
come se saltellasse un pò verso l'alto perchè
faceva sempre la rollata, cosa che molti con le scarpe moderne non
facevano mai.
"Senti io starei
aspettando..."
"Oh, sono un
attimo impegnati là fuori, ero solo venuta per
vedere come te la cavavi e... darti questo..." disse facendo una
corsetta di nuovo verso la porta del passaggio segreto e prendendo da
una nicchia vicina una cosa.
In una cassettina in
legno di quindici centimetri per lato, vi erano
tanti fiori rossi ammonticchiati di due tipi, che porse a Gask.
"Per sistemare i
giardini e le zone paesaggistiche si è deciso
di fare un pò di pulizia delle zone delle piante troppe
vecchie
o secche, essendo state solo travasate e non piantante da seme.
Così ho visto che cèrano questi Lycoris e secondo
me sono
il fiore adatto a te, così come ti piace fare
con i libri,che li metti dentro un libro che ti piace ed
è tuo, mi
raccomando non della biblioteca, e li fai essiccare lì
dentro.E
poi ci sono alcuni fiori di Grevillea Robusta. Hai detto che
l'odore e come vengono ti piace tanto e questi sono molto
scenografici...il rosso è il tuo colore, questo effetto che
danno questi fiori Lycoris è davvero bello, ma le sezioni
che
hanno tagliate non erano al meglio, così hanno preferito
toglierl. E invece di mandarle a Milan come ogni giorno per
la sua
tavola quando mangia..." minando qualcosa che Gask non capì
ma
era troppo comico, parlando come se stesse recitando una presa in giro
" e ho preferito che l'avessi tu. Secondo me è
il tuo fiore, adatto, e poi potresti regalarlo a quella
ragazza che ti
piace, la figlia dell'avvocato, come si chiama..." cercando di ricordare
Gask guardò
quei fiori con petali rossi arricciati e queli lunghi pistlli che
sembravano un fuoco d'artificio e sorrise.
"Come mai questa idea?"
"Te l'ho detto, quando
li ho visti ho pensato a te, che è il tuo
colore, sembra scoppiettante e appariscente e tutto il resto..."
"Appariscente... come
Milan?" doamndsò perplesso
"Oh no" rispose lei non
offesa ma quasi "intendevo che sei appariscente
in modo diverso, lui per l'eccesso..." come se volesse dire altro ma si
era fermata "l'ho visto, e intendo questa ciotola piena, e ho pensato
che ti rappresentasse. Jd disse qualcosa le prime volte che lavoravi
ocn noi che non so, mi ha fatto pensare a questa cosa, comunque non so
secchi come verranno, ma puoi sempre provare. Sono molti scenografici e
magari puoi usarli come dono per la tua amica,
perchè possiamo
mettere il fiore sotto vetro o sotto resina."
"ma verranno bene sotto
vetro?"
"mH... Si disidrata
lasciando la
sua ampiezza intatta, quando è pronto si ingloba in una
decorazione di vetro a cui è stata tolta l'aria, quindin hai
questa sezione vuota con il fiore a cui hanno tolto l'aria e diventa un
bell'oggetto e quasi per sempre. O sotto resina...
decidi
tu, seocndo me a lei piace..."
"Grazie, farò
una prova" sorridendo
"Perchè
sorridi?"
"Nulla, pensavo che se
qualcuno ti vedesse darmi dei fiori, chissà che
penserebbe..."
"Perchè che
dovrebbe pensare?" dubbiosa e inclinando la testa verso la
spalla
"Beh, di solito i fiori
si regalano alle donne..."
"Che concezione idiota.
I fiori sono belli per tutti. La bellezza dei
fioriè planetaria, mondiale, è per ogni persona
che
può vedere e gioire della loro bellezza. Se non fosse stato
per
sistemare la pianta, non le avremmo staccate, ma te lo ho donate
perchè ti piace pressare i fiori e veder come vengono dopo,
perchè ti piace il rosso e ti sta bene, e
perchè magari
facevi colpo su di lei. Inoltre è triste pensare che i fiori
si
regalino solo alle donne. E che gli uomini li ricevino solo in una
occasione ufficiale in tutta la loro vita, per il loro funerale.
Secondo la gente i fiori li danno solo agli uomini morti, massimo
all'ospedale se hanno problemi. Che tristezza di vita devono avere, se
un dono O un presente deve essere solo roba da DONNE e non cose belle
che già esistono per tutti. Che vita grigia devono
avere! Anche tu la pensi così?"
"Beh, io osno quello che
ti ha portato un orologio da uomo, delle
pietre, dei giochi da tavolo di vario tipo... anche quello da pesca per
i laghetto! Per te i fiori devono stare attaccati alle piante se non
servono per mangiare, come i frutti, o per sistemare la pianta per il
suo bene. Non sei tipo da fiori, e poi questi hanno un buon odore,
visto che mangi la loro radice come niente" ridendo ma lei lo
guardò come se la prendesse in giro
"Hai capito che questo
con i pistilli lunghi è un Lycoris
radiata, e non una pianta di Liquirizia, vero? non sono la
stessa
cosa..."
"Ah... dal nome pareva
quello. Comunque ti porto anche la radice di
liquirizia, quindi niente cose con etichetta . Prima
dal Capo usavamo i deodoranti a spray, ma tra te e Milan ho iniziato ad
apprezzare più fiori freschi in camera e profumatori che si
fanno qui naturali, che quelli chimici. QUindi anche se mi regali fiori
a me va bene. Sono belli da pressare, alcuni di quelli che faccio li
porto alle botteghe per alcuni loro lavori, fanno un bel profumo e
secondo gli Addetti alle Pulizie, in base a mansioni, compiti e
responsabilità, è meglio avere fiori e profumi
naturali
cambiando aria almeno due ore al giorno, come si addice a una casa per
bene. E mi riempiono la camera di queste cose..."
"Credo lo facciano
perchè in alcune camere e camera sembra di essere in una
riserva di formaggi" borbottò lei stizzita
"Alaaric dice che
servono meno dei chimici, troppo volubili, no... solubili è
un'altra cosa... insomma perdono subito l'odore per l'aria..."
"Se..."
"comunque, i ragazzi o
le ragazze della pulizia mi hanno detto di avvisare se li voglio
cambiati o fiori o profumatori particolari, così la stanza
sembrerà per bene..."
"Che vuol dire per bene,
cominciamo con queste cavolate religiose?
Rispetto a me Milan usa tanti fiori freschi al giorno nelle sue stanze
e sulla sua tavola,
quindi sicuro te li mettono apposta. E il fatto che tu ami la pulizia
è una cosa buona, nelle camerate è come entrare
in una
camera a gas, le casette delle capre e le stalle a confronto sono
più sicure, entrandoci..." mostrando parecchio disgusto a
casi
avvenuti dove scappare era l'unica opzione per gente che rispetto i
Capitani, pulivano e gestivano le stanze in comune da se.
"Sulla pulizia ne so
quanto loro. Io avevo una stanza piccola, piuù di quella di
adesso, che sistemavano gli altri..."
"Si" disse lei piccata "
me ne sono accorta da quando ti sei
parcheggiato nella mia, di stanza. E hai iniziato a prenderti il
pavimento, il bagno, zone tra i mobili e poi dentro i mobili, il mio
divano e vuoi pure farmi la compagnia quando leggo sul letto"
fissandolo come un rimprovero
"... da quando sono qui
mi sento oslo in quella stanza, mi piace stare con tante persone con
cui mi trovo bene. Per la prima volta mi
sento... felice credo.MA quella stanza nella sezione dei Capitani
è vuota, distante da tutti, così mi annoio. E
visto che
ora mi parli e mi aiuti, vorrei farti compagnia, considerando che
rifuggi la vicinanza degli altri. Non capisco perchè non ti
unisci a noi per..."
"Non mi va. Ora devo
andare, mi auguro vivamente che seriamente quei
fiori che ancora non avevi, ti aiutino nei tuoi esperimenti
di pressare
fiori con le presse, i libri, le cose... anche questa cosa che ti
è venuta nell'ammirare gli alambicchi e e i pressatoi per
oli
ederivati di piante e fiori, non dirmi che vuoi fare profumiere o
esperto in..."
"Non ci penso neanche.
Come te che adori guardare i meccanismi a nudo,
il funzionamento, gli orologi muoversi, io adoro vedere da fiori e
piante, cosa nasce per i prodotti che si fanno qui. Saponi, candele,
prodotti per corpo e igiene, profumi di qualità, altre robe
che
non so, o i cosmetici come quella linea che Milan vuole fare per le
donne..:"
"Ah, ti prego. Adesso
gli è venuto in mente di accalappiare le
donne in altri modi oltre la galanteria, la sua avvenenza, il suo
essere, il suo prima confonderle con la sua luccicanza di soldi e
presenza, e poi a letto... e ora sta facendo prodotti naturali
perchè lo seguino anche in altri modi con quelle boccette
che sembrano la sua stanza in miniatura...... mah! Diventa sempre
più eccentico con questo fatto dell'antico rinnovato e il
naturale. Fa bene, non dico questo, ma mi sembra che si diverta troppo
a vedersi desiderato e inv entarsene pur di non dover sedurre pure le
donnone.."
"Ah, le donnone inteso
come donne potenti, ricche o altro che non rientrano nella facia entro
i trenta...Vuole ancora ibridare fiori per creare una nuova specie che
porti il suo nome?"
"Se accade, come le rose
blu che mi ha gentilmente donate, e quelle che
sembrano il gelato spagnola, buono..." disse lei sospirando "che ha
dedicato a te per la vostra fratellanza, sarai il primo ad avere quei
fuori per i tuoi lavoretti botanici. Bramino Ernesto è
felice
delle piante che gli hai portato per studiarle e farne un Codex con
molte più piante e loro studio, con disegni, manoscritti e
tutto, per ampliare quelli antichi. Ti diverti noto, ora che magari hai
questo fiore che secondo me ti rappresenta, potresti non so..." andando
verso la porta, aprendola e piazzandosi sotto "fare con quella ragazza
e con le altre colpo, non so... doni loro quei fiori, anche pressati,
anche in gioielli con quelli dentro, le stranisci con presenti
particolari e poi fai come Milan, ti atteggi tipo divo anni trenta o
quaranta..." poggiando le mani in lato sui telai laterali imitando divi
da film, atteggiandosi credendosela molto "e poi
magari, fai come gl istronzi, ti atteggi, le dici cose che fanno
rincoglionire le donne e poi, fuuum, svanisci come eterea figura da
film
muto..." uscendo indietro, svanendo di lato i modo
aggraziato
"Il cosa?" fece lui
ridendo come un matto, rivedendola comparire solo
di testa e una parte del fianco, sicuro poggiata con la schiena
"Come Milan che se la
sente Rodolfo Valentino e fa il giochino di
sparire per farsi desiderare... anche se ti direi, quella ragazza
sembra troppo brava per stronzate del genere ma se... trovi un fiore
che le piace o che per te le somiglia, regalale i gioielli in stile
moderno che i ragazzi fanno, poi ti inventi un lavoro
importantiiiissssimo, ed esci via così, come un film antico
lasciando suspance... fa molto maschio, dicono. Non so ocme con Milan
va sempre bene, sarà che sono tutte sceme. Ora svanisco, ho
cose
da fare, non farmi prendere colpi stasera se ti passa la testa di fare
ocme un furetto. la tua stanza cè, usala no?" e ridendo si
portò il braccio all'altezza degli occhi con la mano aperta
come
in una posa di danza e scivolò via di lato, come portata via
in un
soffio.
Lui rise,
guardò l'orologio e si accorse, perdendo gl iangoli in
su della bocca, che stranamente erano ancora tutti fuori dall'aula. Si
affacciò, e li vide a una finestra in fondo accanto il
portone,
o proprio davanti il portone aguardae. Si avvicinò
auna di quelle che aveva
davanti a lui del corridoio, e notò che stavano caricando
delle camionette sui
mezzi di trasporto a pianale aperto. Perchè davanti lo
chateau?
Chiamò così Jd che rispose subito.
"AH, sei tu... dove sei,
io sto controllando le fasi di spostamento di
alcuni mezzi sui portacarro... come? Ah, sono qui davanti
perchè
Kianta ha preferito far uscire dal cancello principale,
perchè
è in direzione della zona più nascosta della
strada
statale. Se usavamo quello normale, percorrono la strada civile,
mentre lei vuole che raggiungano una zona meno trafficata per
imbarcarli tramite la spiaggia privata, la nostra, che abbiamo un mezzo
per portarli via mare in... Eh, si l'ho vista adesso, usciva dal
portone. Sembrava di buon umore, penso che sia perchè i
nostri
hanno trattato e tenuto questi mezzi in ottime condizioni nonostante
gli ncarichi movimentati , e quindi i costi sono risultati veramente
bassi. Basterà solo caricarli sui pianali, bloccarli e
portarli
sul mezzo, nella pancia. Senza costi ulteriori ulteriori ha
detto
che non cèra bisogno di ulteriori spese e comprarne altri, e
poteva mettere la
somma predisposta per altre cose, tu tutto ok? Ancora a lezione? Bene,
bene, si... oh, rieccola. Cosa... Si sto parlando con Gask che dice che
è a una finestra... Ehi, Kianta vuole sapere
perchè sei
così curioso di normale mobilitazione dei mezzi..:"
"Sarà che mi
odia sempre" disse Gask ridendo, per reggere il gioco
dell'amica "tutti sono davanti le finestre o al portone a guardare la
situazione. E' raro che siano smobilitati qui davanti..."
"Lo so, ma sono
camionette blindate mascherate da quattroperquattro,
non carriarmati. Carichiamo per la dimensione del pianale due
camionette per volta e quattro camion del trasporto avranno portato
quelli in più qui , dove serve... ah, lei ti ha adocchiato,
è infastidita per la tua troppa curiosità, se la
vedi
guardarti torvo, non farci caso" rise Jd al telefono mentre Kianta
girava intorno a controllare la gente che osservava se erano in pausa o
dovevano andare a lavorare, invece di restare imbambolati.. " Beppo mi
ha detto che ci sono le olimpiadi delle materie, tu parteciperai? Ti
senti prparato abbastanza per parteciparvi? Lui rientra per
età
per fare quelle nazionali mascherato da alunno normale di una scuola,
ma tu non credo. Ma per quelle che facciamo qui, che farai..."
"Veramnete non so, Beppo
è troppo in gamba, vale tre di me.
Alcuni dei ragazzi mi hanno detto che si sentirebbero al mio posto un
pò imbranati e un pò pieni di vergogna,
in caso di
fallimento..."
"Rasserenati, molti di
quelli che sono qui non è che andavano a
scuola, loro che potevano, e son bravi solo a sparlare. Alcuni
studisano pure ma con meno impegno. Seguono le Lezioni ma non
quelle che frequenti tu scolastiche. Per fortuna non sei Alaric, anzi
faresti un figurone e lui si mangerebbe il fegato. E poi io stesso
trovo divertenti queste sfide intellettuali e di abilità,
come
scacchi e altri sport di cervello, e non conto quelli di forza o le
giostre. Lì sei già troppo bravo, buttati su
qualcosa di
nuovo per te..."
"Ci proverò.
E poi... cosa?"
"Kianta è
arrabbiata perchè ha ordinato ad alcune guardie
che non facevano nulla, ma fissavano ebeti i
lavori, di fare un cordone e
controllo per allontanare quelli che dovrebbero fare qualcosa e invece
stazionano a osservare. Cosa...! AH, dice che non siamo ai cantieri coi
vecchietti, dovremmo... CAZZZO!" avvertendo un botto pauroso
Gask, che guardava la
zona dove lui e Kianta si trovavano, si
voltò per lo sgomento dell'amico verso la direzione che
guardava,
e notò una camionetta che dopo aver salito il pianale dei
veicoli portacarro, che usavano anche per trasportare altra roba, a
metà aveva mancato la direzione e si era cappottato di lato,
e
molti urlavano ,
indicando
come il mezzo era finito sul lato laterale , sbilanciatosi verso destra
come una capra rigida di paura. Vi fu confusione mentre le altre in
fila per salire smarmittavano e suonavano i clacson.
"Smettetela, andate a
prendere le cinghie, muovetevi..." urlava Jd, e Gask osservò
dove si trovava, con Kianta che sbraitava a tre guardie
in tuta da turno e armi, che per eseguire si voltarono di colpo,
rinciamparono e finirono faccia a terra tutti e tre con le armi o
sotto, o in alto sopra la testa ancora stretta o l'altro che volava
lontano. E Jd che urlava con ancora il cell collegato "Ferma,
sistemiamo tutto, non ammazzare nessuno. Cose che
capitano, dai..."
Ma mentre
alcuni con le cinghie cercavano di agganciare la
camionetta accappottata di lato, un'altra camionetta si apprestava a
salire la pedana e sembrava esserci riuscita con urletti di tutti di
trionfom, ma un colpo di gas verso
la fine della piccola pedana inclinata, per terminare la manovra, fu
troppo e questa slittò in avanti andando a sfacciarsi sulla
cabina del portacarro, sfrantumando tutta la parte davanti.
Gask si portò
una mano sulla faccia. NOn era la prima e l'ultima
volta che facevano cazzate, sia prima del suo arrivo, che durante.
Gente che era una capra con le armi, ma più idonei ad altri
settori, che in addestramento erano terrificanti. Inciampavano sempre,
sbattevano ovunque come fossero ciechi,
spari a caso che scappavano nelle esercitazioni di parata tutti in fila
e volavan cappelli, alla levata,
dimostrazioni di coordinazione con armi o senza.
Lancio di bombe e
flash, stordenti e ogni volta facevano casini. Kianta urlava sempre e
si frenava dallo strozzarli perchè lei comne una iena,
prendeva una
bomba, la lanciava bene e sbraitava
Chi dava taglie diverse
dalla propria, quindi
più piccole, e poi si aprivano i pantaloni sul chapet mentre
si
muovevano o arrampicavano, gente che aveva la giacca larga per sbaglio
loro di taglia,
e si metteva le armi là dentro come i canguri.
O come Kross che dentro
vi teneva bottigilie o cibo e si esercitavano come se avesse un
pancione da birram, per poi urscirli per un goccetto o offrire.
Quelli che no nsapevano
aprire
le porte con un calcio, chi faceva volare le porte con un salto a gambe
unite contro cadendo poi come u nsalame, una volta per ariete o
martello usarono uno di loro con il casco da motociclista. E ancora
scivolate continue in allenamento. Dimostrazioni di
abilità marziali finite in comicità o facevano
scherzi
tra loro durante gli allenamenti.Gente che montava mitragliatrici e
armi, che faceva cazzate e le cose cascavano mentre si usavano. E tanto
altro.
Pure lui combinava le
cose e Kianta voleva sempre fare sterminio,
perchè perdeva facilmente la pazienza. Una volta era entrata
in
una camerata perchè la gente faceva casino e tutti stavano a
fare scommesse su chi riusciva in piedi dal letto più alto
di
uno dei letti a castello, a fare un flip all'indietro perfetto
atterrando
sui piedi. Tutti disastrati per le cadute, e Kianta che voleva far loro
male per
davvero. Erano bravissimi nel loro lavoro, ma erano tutti presi dal
ridere, scherzare, fare comunella ed essere poco seri che lecazzate
fioccavano.
Erano così e
luji ci si era trovato bene perchè nei momenti seri poteva
invece fidarsi, ma Kianta invece voleva serietà,
perchè diceva che anche nelle sessioni varie poteva
scapparci il ferimento o peggio. E questo era vero, ma era troppo
divertente, pensò Gask.
Quelli che mostravano
compiìaciuti le armi nuove ricevute, e si
pinzava parti di mani nei carrelli slitte di caricamento. Ancora per
guidare sembrava di essere a
Monza con la formula uno, facendo la con un
lato posteriore di un altro mezzo svoltando, e uno è pure
riuscito a fare doppio giro con la macchina blindata e ritornare sulle
ruote, senza farsi ninete, la macchina si, lui si buttò
fuori urlando e alzando le mani al cielo.
O preparavano le scene
di addestramneto e gli
imbecilli con lo scenario facevano cazzate,, o come sagome avevano
preparato roba che prendeva in giro molti di loro. Non prestavano
attenzione
agli agganci delle funi e finivano per imitare TOm Cruise del uso
famoso film, perchè bloccati a certe altezze e
dovevano tirarli
guù, o pimbavano di testa, meno mano il casco
cèra, con le gambe in su, attaccati in verticale.
o ancora gli addestramenti di coordinamento delle squadre e
sembravano ubriachi, cadevano, partivano copi a caso o si mettevano a
urlare roba assurda cantando.
Quelli che avevano preso
il trenino della fattoria che portava la roba
sui carrellini, trainati dalla mini locomitiva davanti e
avevano
simulato, rubandolo durando lo scarico, le montagne russe, rischiando
di danneggiarlo. Chi faceva scii sull'erba trainati dai cavalli o i
lama, chi per le feste addobbava gli animali con vestitini fatti
apposta e ghirlande del periodo, op se ubriachi se li portavano fin in
camera a dormire.
O facevano troppo nelle
guide sicure e si chiantavano, cappottavano,
slittavano da qualche parte e saltavano fuori dal mezzo, mentre quello
procedeva peggio se in discesa, e alzavano le braccia ridendo,
perchè non era la
prima volta e lo trovavano divertente e mostravano la loro braavura di
salvarsi il didietro. Erano riusciti pure col carro armato. E in tutto
questo anche le donne si davano da fare.
E dimenticavano
smepre il fattore denaro che qualcuno doveva sborsare. E il suo
incazzamento.
IN palestra poi era
inutile, scherzi a mai finire.Salti sbagliati,
finti aiuti a reggere pesi che sembrano cose porno, per non parlare dei
più
giovani che dovevano fare flessioni e senza chiedere aiuto o
altro, sembravano stupratori che si
allenavano il bacino e tanto altro.
Per lui era magnifico,
si divertiva un mondo.
O alcune trovate di
arrampicata su alberi e sfide di altezze e poi sederate a terra, quando
andava bene, e Kianta odiava quando lo
facevano, rischiando di danneggiare gli alberi, oltre farsi del male.
O alcune volte aveva
assistito a scherzi dove la gente si spaventava ma
invece di urlare e scappare, facevano tutti tipo Bruce Lee.
Gask ci rideva da matti,
si divertiva e poi aiutava a sistemare op controllare i feriti finendo
a ridere e scherzare alle greadinate come se fosse stato un giorno
normale. NOn si facevano mai male, non troppo, e si sentiva davvero
bene là.Ed erano troppo divertenti come quella
scena, di
due scemi che avevano mezzo distrutto due mezzi e un trainacarro, e per
tutti cèra sol oda ridere, dire
e fare come se niente fosse lavorando a prendere le macerie. Ma non
tutti erano d'accordo. Ancora dal cell si snetiva Jd urlare, ma non
parlava con lui.
"Fate uscire quello
scemo, non mi interessa se è bloccato
dall'airbag, fatelo uscire e poi scendete di nuovo la camionetta. NO,
NOOO! Ferma, non spari a nessuno tu, sono scemi, stanno sempre a
giocare ma non trucidarli male..."
Gask rise ma
cercò di contenersi e corse fuori, perchè sarebbe
finita male per alcuni, con punizioni dove dovevano fare cose
allucinanti per capire la lezione.
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