Lycoris radiata

di nozomi08
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Fiori d’acciaio nascono nelle vene,
i petali feriscono le interiora;
la rosa di carne
i due cristalli moventi
e le caverne dell’eco
versano sangue vulcanico,
fuoco liquido,
che chiamato da una creatura
partorita dagli inferi,
scorre veloce
accorrendo al suo richiamo
stridente di ossa e grida straziate,
deciso ad avvolgere il suo incantatore,
per avere un proprio corpo in cui respirare.
Rovi di ferro serpeggiano intorno
in una danza febbrile
felici di ghermire
e di nutrirsi
dalla bambola giocattolo
fatta di quella strana creta.
Il buio amplifica i pensieri,
voragini
dalle quali si affacciano
voci tonanti come fragori di tuono
volti ridenti plasmati
in maschere distorte
toccate da un acido invisibile
che ne ha divorato le sembianze.
Paure si nascondono in quei solchi,
anemoni in un mare oscuro
che ondeggiano pigri
alle correnti del gelido dolore.




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