2:45

di God_Eden_Imperial
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E’ notte. La sveglia posta sul comodino segna le 2:45.
Per la stanza regna il silenzio che viene improvvisamente interrotto da piccole lamentele. Il ragazzo nel letto si gira e rigira tra le lenzuola, agitato per il sogno che sta avendo. Terribili immagini del passato sono tornate a tormentarlo, rendendogli difficile riposare tranquillamente.
Non appena l’incubo termina, e il buio torna ad avvolgerlo, i suoi occhi si spalancano. Respira a fatica, è grondante di sudore e il cuore gli martella nel petto.
E’ spaventato.
Scattando a sedere, si guarda attorno, costatando che lì non c’è nessuno pronto a ferirlo.
E’ al sicuro.
Questa constatazione, purtroppo, non lo aiuta a calmarsi.
“Vince…”
Quel sussurro lo fa sussultare. Abbassando il viso, incontra quello assonnato di Gilbert che lo guarda. Si è svegliato a causa del movimento improvviso, e veloce, di Vincent.
“Cosa succede?”
Chiede sedendosi a sua volta. Il più piccolo esita; non vuole ricordare quell’orribile incubo, nonostante gli stia ancora invadendo la mente. Sa che deve solo rimettersi a dormire e pregare di riuscire a riposare senza che altri fantasmi del passato arrivino per torturarlo. Non appena sarà mattina, il sogno sarà solo un lontano ricordo.
“Non…non è niente…scusa se ti ho svegliato…torna pure a dormire”
Risponde sdraiandosi, dandogli le spalle. Nonostante la penombra, non vuole che Gilbert veda la sua espressione tesa e spaventata.
Era solo un incubo…solo un incubo…
Si dice chiudendo forte gli occhi, ricacciando indietro le lacrime e costringendosi a spostare i pensieri altrove.
Sente che anche Gilbert si è rimesso giù e rimane sorpreso nel sentire il suo, ora, unico braccio, cingergli la vita per tirarlo vicino a sé. Il suo corpo rabbrividisce non appena entra in contatto con quello del fratello maggiore che sorride contro il suo collo.
“Non preoccuparti”
Sussurra con tono dolce e amorevole.
“Ci sono io qui”
Quelle parole lo fanno subito sentire meglio. Sorride a sua volta, stingendosi felicemente a lui e facendo toccare le loro mani. Entrambi muovono le dita fino ad intrecciarle e sorridono maggiormente.
Vincent sa che finché ci sarà Gilbert, niente e nessuno potrà più fargli del male.

 




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