Un po' di magia (NAVIA) Pilot
Un po' di magia
Pilot
Qualcuno di grande una volta
disse che "la vita è quella cosa che accade mentre siamo
impegnati in altri progetti", cavolo se aveva ragione!
Ci sono tante cose che portano una persona a scoprirsi, più che altro si tratta di destino.
Non tutti credono al destino ma, per fortuna, lui ci credeva intensamente.
La festa era sfarzosa e frenetica, gente che si muoveva di qua e di
là senza fermarsi nemmeno per respirare. Sembrava una gara a chi
parlava con più persone, chi ostentava di più e a lui non
era mai piaciuto ostentare.
Da quella festa però non poteva fuggire.
-Amore mio, finalmente sei arrivato. E' tutta la sera che ti cerco!- la
voce squillante della sua promessa gli giunse alle orecchie come un
freccia arriva al bersaglio.
-Mi hai trovato- scherzò bevendo un sorso di qualsiasi cosa avesse nel bicchiere.
La ragazza roteò gli occhi :-Amore, non sei emozionato? Una festa tutta per noi!-.
-Lucy, era davvero necessario? Tutta questa gente... I fotografi...- borbottò il ragazzo.
-Natsu Dragneel, ti ho chiesto più e più volte di
approvare gli invitati. Lo hai mai fatto?- ovviamente non voleva una
risposta, riprese a parlare subito dopo :-No. Non lo hai fatto. Certo,
sei troppo impegnato con il tuo lavoro per prestare un po' di
attenzione alla tua fidanzata...-.
Natsu sospirò :-No, non è vero amore lo sai- disse prendendole il viso tra le mani.
-Non ne sono più tanto sicura, quando mi concederai il regalo della tua presenza?-.
-Sono qui o no?-.
-Voglio la tua presenza completa, sei qui ma è come se volessi trovarti altrove-.
Lucy aveva quell'espressione sul viso, la solita faccia che faceva quando era triste per qualcosa.
Natsu la osservò attentamente, indossava una parrucca blu e un
lungo vestito bianco semitrasparente. Sapeva che se l'era messo solo
per scoprire il corpo magnifico che aveva e distrarlo da ogni possibile
ripensamento sul matrimonio imminente.
Indossava anche una maschera in pizzo nero che scopriva solo le sue labbra carnose e i suoi grandi occhi... Azzurri?
-Hai messo le lenti a contatto?- chiese incuriosito.
-Mh... Me lo ha consigliato Mira-chan. Non ti piacciono?-.
-Secondo me sei già perfetta con il tuo normale colore di occhi amore mio, ma se a te piacciono...-.
Mirajane, proprietaria del locale dove si teneva la festa,
arrivò poco dopo davanti ai due fidanzati e li salutò con
un sorriso caloroso e un abbraccio.
-Lucy, vieni con me. Ti ho comprato una cosina, Natsu non ti dispiace
se te la rubo per qualche istante vero?- chiese con voce dolce.
-Eh? No, no... Nessun problema Mira-.
La donna non se lo fece ripetere due volte e, con vigore, si trascinò dietro la futura sposa.
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-Mamma guarda! Il circo!-.
-Sì Asuka ho visto, ora sbrigati però. Papà ci sta aspettando-.
-Ma io voglio andare al circo!-.
Poco lontano, una ragazza dai capelli blu stava ascoltando il discorso
delle due. Con un sorriso caloroso si avvicinò alla bambina e si
abbassò alla sua altezza.
-Ciao, come ti chiami tesoro?-.
-Asuka!- esclamò la bambina.
-Asuka, ti piace il circo?-.
La bambina annuì vigorosamente.
La ragazza dai capelli blu si alzò e si voltò verso un uomo con il viso pieno di piercing :-Gajeel-kun!-.
L'uomo si alzò e camminò in direzione della sua amica,
rivolse un sorriso distratto alla madre della bambina per poi
focalizzarsi su quest'ultima.
-Lei è Asuka e le piace il circo- spiegò la ragazza.
Gajeel sorrise caldamente :-Un biglietto gratuito per lo spettacolo di
domani allora- disse tirando fuori un biglietto turchese dalla tasca
dei jeans.
-Oh no, non possiamo accettare. Pagheremo come tutti gli spettatori...- disse la madre.
-Non sarà necessario, Juvia ha voluto farvi un regalo e mi fido
sempre delle sue prime impressioni. Devi essere una bambina speciale
Asuka- disse Gajeel carezzando i capelli della ragazzina.
-Sono speciale mamma!- gridò Asuka saltellando su e giù dalla gioia.
-Grazie mille- disse la donna.
-Ci vediamo domani sera-.
-Juvia, non puoi continuare a regalare biglietti a tutti i mocciosi che
vedi- ringhiò un uomo muscoloso e dai fiammeggianti capelli
biondi.
-Che vuoi farci Luxus? Ameonna è così, lo sai- rispose Gajeel.
-Finirai per farci punire di nuovo, ma non ti stufi mai di prenderle?-
sbottò un ragazzo con uno strano tatuaggio in viso.
-Hey! Guai a te se le urli di nuovo in faccia Jellal. Poi non
sarà il padron José quello di cui dovrai preoccuparti-
ringhiò Gajeel parandosi tra i due nel tendone.
-Juvia sa di aver sbagliato ma... Juvia adora vedere il sorriso sui
volti di quei bambini...- mormorò tristemente la ragazza.
Il silenzio calò pesante nel tendone, tutti conoscevano il
passato della ragazza in quel circo e sapevano anche del suo amore per
i bambini e il loro sorriso. Nessuno si azzardò a dirle
più nulla quel giorno.
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