SE FOSSI QUI
Asgard era esplosa. Avevano riportato in vita Surtur per provocare Ragnarok.
Tutto questo per eliminare Hela, la primogenita folle di Odino.
Quella che lo stesso padre aveva rinchiuso perché troppo potente e assetata di sangue.
E poi dicevano di Loki. In confronto, il Dio dell'Inganno era un angioletto.
La città era collassata su sé stessa, ma Thor era riuscito a far salire i superstiti sull'unica nave spaziale rimasta.
Avrebbero ricostruito il loro regno in un luogo sicuro.
Erano salvi.
Una volta lontani dal pianeta, il Dio del Tuono e legittimo re di Asgard aveva percorso in lungo e largo, a passi misurati, l'intero perimetro della nave, cercando con lo sguardo un volto.
Un volto che non vide.
Sospirò. Doveva prevederlo.
Nel migliore dei casi, suo fratello era riuscito a fuggire ed era di nuovo a briglia sciolta, in grado di combinare chissà che disastri.
Nel peggiore dei casi, e a Thor venivano i brividi solo a pensarci, era rimasto su Asgard.
Scosse la testa con decisione. In ogni caso, doveva andare avanti. Aveva un intero popolo a cui badare.
Si sistemò meglio la benda sull'occhio destro, quello che aveva perso in battaglia.
Poi, nello specchio, un riflesso lo fece voltare di scatto.
Il suo sguardo si incatenò, incredulo, a quello di ghiaccio del fratello, le cui prime parole furono:
-Ti dona -
Thor non sapeva se prenderlo come un insulto o come un complimento.
Osservò Loki per qualche istante. Per lo meno non gli aveva fatto piangere la sua morte una terza volta.
Quello che aveva davanti era un clone, senza ombra di dubbio, ma perlomeno gli aveva fatto sapere che era vivo, che stava bene.
Era un bel miglioramento.
-Sai, forse non sei poi così male, fratello - disse il Dio del Tuono.
-Forse no - ribatté Loki con uno strano scintillio negli occhi.
-Grazie - disse ancora Thor, e Loki non capì bene a cosa si riferisse.
Al complimento per la benda?
Ad aver contribuito a salvare tutti dalla fine del mondo?
O a non avergli fatto credere nuovamente nella sua scomparsa?
Quelle riflessioni vennero interrotte dal biondo, che proseguì.
-Se fissu qui potrei anche abbracciarti - e prese la prima cosa che gli capitò sotto mano per lanciargliela, certo che fosse un'illusione.
Peccato che Loki la afferrò al volo, un sorriso furbetto che si faceva strada sul suo volto nell'osservare l'espressione incredula di Thor.
-Sono qui - disse semplicemente.
L'abbraccio lo travolse, talmente irruento che Loki quasi cadde a terra.
In un primo momento rimase spiazzato, poi ricambiò lentamente, appoggiando il viso contro la spalla del fratello, godendosi il contatto.
-Resterai? - chiese Thor.
Loki annuì semplicemente.
-Sai fratello - disse Loki qualche ora più tardi. - Per un attimo ho creduto che volessi stritolarmi, tanto sei delicato -
Thor ci mise un istante a decifrare il messaggio, poi scoppiò a ridere fragorosamente.
Che pretendeva?
Magari un po' più docile... ma Loki era sempre Loki.
FINE
Non c'è niente da dire e niente da fare, mi sono fissata all'inverosimile con Loki e con lo splendido rapporto che ha con il fratello, nonostante cerchino di ammazzarsi un giorno si e quell'altro pure, ma mai seriamente!!
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