Il salto quantico

di Spensieratezza
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Dean, Sam e i loro amici, avevano scoperto, grazie all’aiuto di Cedric, che il fratello della neo presidentessa era ancora vivo , ma barricato in casa. Una grandissima truffa. Gli avevano cambiato i denti e anche le impronte digitali, c’erano dietro grossi affari loschi dietro, storie di montagne di debiti per milioni di dollari.

“Ho visto tanti mostri nella mia vita, ma questo li batte tutti.” disse Dean, trovandosi di fronte un uomo dimesso con la pancia e vecchio.
“Voi non potete capire…sono stato chiuso qui..ma almeno respiro ancora! Che altro potevo fare?”

“Aiutatemi a portare questo verme fuori di qui.” disse Dean.
“No..voi non capite…non potete mettervi contro di loro..vi uccideranno..uccideranno anche me…”

In quel momento arrivarono gli uomini della Compagnia e cercarono di fermarli, sparandogli, loro riuscirono a sfuggirgli per un soffio, caricando in macchina l’uomo.
 
 
*

Si trovavano di notte, vicino un autogrill.
Sam si avvicinò per spiare Polinsky da lontano.
“Consegna Burrows e Scoffield, Cedric, tutto tornerà come prima, tutto sarà perdonato..lo sai che ci tengo a te.”
Cedric chiuse la linea e si trovò davanti Sam.

“Quelle persone…si fidano di te.” Disse in tono accusatorio.
“E te no, dico bene?”

“Siamo abituati alle fregature, soprattutto quando si spacciano per persone redente. Io..ci sono cascato una volta..con una donna..e non voglio più farlo.”
Evitò di dire che la donna in questione era un demone.
“Quello che hai sentito..puoi risentirlo, se vuoi.”
Sam prese in mano il telefono e risentì la frase:

“Consegna Burrows e Scoffield, Cedric, tutto tornerà come prima, tutto sarà perdonato..lo sai che ci tengo a te.” "Addio Carolyne." fu la risposta di Cedric.
Sam lo guardò con sguardo interrogativo.
“Quella non è il presidente Reynolds ma un’imitatrice.”
“Non capisco.”

“All’inizio non ci volevo credere, pensavo che avessimo un legame, pensavo di parlare con lei, ma poi..insospettitomi dalle parole di uno dei capi della Compagnia, che disse che io non facevo rapporto al vicepresidente, ma a lui.. ho cominciato a pensare che mi stessero fregando. Questa telefonata…non era lei.  Le ho chiesto la data del mio compleanno ma non ha saputo rispondermi. Era un’imitatrice.”
“Polinsky..”

“Ero innamorato di lei e mi ha solo semplicemente sempre USATO.  Quel messaggio è per ricordarmi come le sirene con il loro canto ammaliatore sappiano sedurre e ingannare.”
“Cancellalo.”
“Come??” Polinsky era atterrito.

“È una voce falsa..un’imitazione…quella donna si è presa gioco di te, come di noi..ha rovinato la vita di uno dei nostri amici…non gli importava di veder morire un uomo innocente..se sei pentito, se davvero lo sei, dimostralo. Liberati delle illusioni , liberarsene significa non guardarle più.”

Polinsky prese il telefono e fece un CLIC.
Messaggio cancellato.
“Grazie, Sam.”
 
 
 
*

Si fermarono ad un motel, dove cercarono di convincere l’uomo a dire tutta la verità alla stampa.
“E per quale motivo dovrei farlo? La prigione? Il disonore eterno?? No…preferisco MORIRE!!
Prese la pistola e si sparò in bocca.
“NOOO!!”
Ma era troppo tardi.

“Fantastico! Abbiamo perso la nostra unica prova!” gridò Cedric.
“Abbiamo sempre lui..” disse Dean.
“No..abbiamo un fantasma!! Un perfetto SOSIA. Non abbiamo niente!”






















capitolo ispirato a una puntata di Prison Break




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