FRA CIELO E TERRA
E penso a Van Gogh ai suoi girasoli al campo di Ornago, giallo nel sole, giallo nel cuore stan qui sulla terra, ma guardan la stella.
Il campo di Ornago Ricordo un po' vago Di cieli dipinti Di sguardi un po' stinti Di giorni noiosi A tratti tediosi Il giallo nel cuore Il giallo nel sole.
E penso a Monet, Impression, soleil levant, mi ritrovo nei cieli riflessi aranciati
Che fai, t'impressioni? Di arance e passioni? Pennellate fugaci Violente, audaci Di gialli dipinti Cieli variopinti Impressionante Quel levar del sole Dolce, sognante Lo porto nel cuore.
In terra di nuovo ti guardo curioso le mani mi ammaliano mi spingono in su
In giù non guardare Sei nato per volare Ti afferro, ti spingo Di giallo ti dipingo.
Daccapo lassù, negli occhi tuoi blu in moto perpetuo che mai mi ci abituo un tuffo nel cuore profumo di mare
Abissi profondi Gocce di marea Lo senti? Affondi! Sei come in apnea.
Precipito giù, mi tuffo nell'acqua tu nuda nelle onde il corpo s'accende riflessi di sale tocchiamo il fondale
Son nuda, vòltati Non mi guardare Trattieniti, taci Non mi tentare!
Un attimo e via siam già sulla luna il mondo è piccino guardato quassù persino carino, un po' malandrino.
Dal blu degli abissi Alle stelle ammantate La luna ci eclissi Con mani guantate. Mondo sfrontato Pazzo, scellerato Appari carino Curioso, piccino.
Su questa altalena che ancheggia e folleggia dài spingi un po tu che poi tocca a me.
La luna ci ospita Tornar non dobbiamo Io spingo, tu spingi Fuggir non possiamo. Nemmen lo vogliamo Felici noi siamo Sull'altalena ridiamo Piangiamo Scappar non vogliamo.
Le B impazzite Di follia rivestite Di luglio caotico Bollente Dispotico.
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