In caso di
infortunio…
John scruta Daron con le sopracciglia aggrottate.
«Perché mi guardi così?» chiede il chitarrista.
«Si può sapere come cazzo hai fatto a fratturarti un dito?»
Il batterista sospira, accennando con il capo alla steccatura che imprigiona
l’indice sinistro di Daron.
«Ero troppo ubriaco per potermelo ricordare» borbotta.
«Credo di essere caduto.»
John inarca maggiormente le sopracciglia. «Ti sei sfondato
talmente tanto da avere dei vuoti di memoria?»
«A quanto pare.» Daron sospira affranto. «Ma Shavo quando
arriva?»
«Non lo so.»
«John?»
Il batterista si ferma in piedi di fronte al divano e
incrocia le braccia al petto. «Sì?»
«Non posso suonare, te ne rendi conto?» piagnucola il
chitarrista, fissando la mano sinistra.
«Sì, ti posso capire: una volta mi sono preso una brutta
storta alla caviglia destra mentre giocavo a football. Non ho potuto suonare
per almeno un mese, è stato terribile.»
«Come faccio?» Il chitarrista si passa la mano destra sul
viso e sbuffa.
«Riprenderai presto, tranquillo.»
Proprio in quel momento i due sentono il campanello suonare
e il batterista si avvia ad accogliere il nuovo arrivato.
Shavo irrompe nel salotto del chitarrista con un’espressione
allarmata e il fiatone. «Mi sono precipitato appena ho saputo! Fratello, come
stai? Cos’è successo?»
Daron si ritrova travolto del bassista, abbracciato e sommerso
di domande colme di apprensione.
«Guarda che non è morto, calmati» scherza John, ridacchiando.
«Sì, però…» Shavo si rilassa un poco e tenta di regolarizzare
il respiro. «Mi sono spaventato» mormora.
Daron si scioglie in un sorriso riconoscente e gli posa una
mano sulla spalla. «Tranquillo, sto bene. Anche se non potrò suonare per il
prossimo mese, senza contare la riabilitazione.»
John si accomoda su una poltrona di fronte al divano e
intreccia le dita sul proprio ventre.
Shavo scuote il capo. «Chi te l’ha detto che non puoi
suonare per un mese? Prima di venire ho trovato una fantastica app che ti
permetterà di suonare la chitarra direttamente sul tuo smartphone!»
John alza gli occhi al cielo. «Oh no, ci risiamo…»
Daron fissa il bassista con fare scettico. «Che tristezza,
Shavo, veramente.»
«Poi sicuramente è un’altra di quelle stronzate che solo tu
puoi trovare, come l’uomo di Damocle o come cazzo si chiama» prosegue il
batterista.
«Di Tamago, John! E comunque no, questa sembra molto
carina: si chiama Air Guitar, se mi passi il cellulare te la installo» spiega
Shavo con crescente entusiasmo.
«Se fossi in te non mi fiderei» lo avverte John.
«Io sono talmente disperato che accetterei anche di suonarla
con i denti come Hendrix» bofonchia il chitarrista.
«Non ne saresti capace» lo punzecchia John.
«Taci, guastafeste! Shavo, prendi il mio telefono, è sul
tavolino.»
Il bassista esegue e, dopo essersi fatto sbloccare
l’apparecchio, entra nell’app store di Google e in un attimo il nuovo
intrattenimento per Daron è pronto.
«Ma tu l’hai provata?» domanda il chitarrista, osservando il
menu iniziale dell’applicazione.
«Non ne ho avuto il tempo, ma ho visto che ha recensioni
molto alte! Magari è qualcosa in stile Guitar Hero. Non sarà come suonare una
vera chitarra, però…» Shavo si stringe nelle spalle.
«Ah, posso anche scegliere che tipo di chitarra voglio. Mmh,
facciamo elettrica» commenta Daron, armeggiando con il proprio smartphone.
«Non avevo dubbi» sghignazza Shavo.
John li osserva sempre più scettico, ben consapevole che le
idee del bassista spesso non portano a qualcosa di buono. Tuttavia vuole
godersi il momento ed è contento che stavolta non sarà lui a sprecare tempo ed
energie dietro a certe stronzate.
«Oh, c’è anche Iron Man come brano da poter suonare!
Però, per far contento John, proverò con Smoke On The Water.» Il
chitarrista sorride e preme ancora sullo schermo del cellulare.
John si china appena in avanti e appoggia gli avambracci sulle
cosce divaricate e nota Daron che, mentre preme con le dita sul cellulare,
aggrotta sempre di più le sopracciglia.
«Che succede?» chiede Shavo stranito.
«Non funziona» borbotta il chitarrista.
«Io te l’avevo detto» interviene John divertito.
«Fa’ vedere.» Il bassista prende il cellulare tra le mani e
prova a muovere le dita, senza però ottenere alcun risultato. «Cazzo, perché
non suona? Ma hai aumentato il volume?»
«Che ne so?»
John si alza e si avvicina ai due, mettendosi in piedi
accanto al divano dal lato di Shavo. abbassa lo sguardo sullo schermo e si
ritrova di fronte a una sorta di pista da bowling che ricorda a malapena il
manico di una chitarra.
«Non è che hai scaricato un’app per buttare giù i birilli?»
ironizza, picchiettando sulla pelata di Shavo.
«Ma sta’ zitto, lasciami fare…»
John osserva Shavo che si assicura che i volumi dello
smartphone di Daron siano tutti aumentati, che la connessione internet funzioni
e riprova a usare Air Guitar senza alcun successo.
Daron solleva gli occhi e incrocia quelli di John,
mostrandosi esasperato. «Forse avevi ragione…» esala.
«Senza forse, Malakian. Ti ricordo che questo qui mi ha
fatto dare un milione di colpi a un uovo virtuale per niente. E ha pure
coinvolto Serj in una stupida sfida a chi tiene più a lungo il dito attaccato
allo schermo del cellulare» gli fa notare il batterista.
«Zitti, così non ci capisco niente! Allora, la provo anche
nel mio, dato che tu hai un sistema Android e magari non funziona per questo»
prosegue Shavo, ignorando le parole di scherno dei suoi compagni di band.
Afferra il proprio iPhone, scarica Air Guitar e si ritrova a non ottenere alcun
risultato. «John, provi con il tuo?»
Il batterista sbuffa. «Non mi lascio più coinvolgere da te»
replica.
«Dai, fratello! Voglio solo capire se è un bug generale» lo
supplica, guardandolo dal basso.
John estrae il proprio smartphone dalla tasca dei jeans e
rapidamente cerca Air Guitar nello store.
Prima di installarlo, dà una veloce occhiata alla
descrizione e scoppia a ridere.
Chitarrista e bassista lo guardano straniti.
«Dammi il cellulare di Daron» dice John.
«Perché? Che succede?» si allarma Shavo.
«Tu dammelo e vedrai.»
Il bassista glielo passa e lo fissa sempre più confuso.
John tiene stretto il cellulare e, rivolgendo un sorrisetto
sghembo ai suoi amici, comincia a scuoterlo.
Proprio in quel momento dall’apparecchio proviene un suono
che pare quello di una chitarra elettrica distorta, che dovrebbe ricordare il
riff principale della famosa canzone dei Deep Purple.
«Ma che cazzo…» farfuglia Daron, sgranando gli occhi scuri.
«Se il qui presente Shavo Odadjian avesse letto la
descrizione dell’app, forse non avreste trascorso un quarto d’ora a schiacciare
senza senso sul cellulare» spiega John. «Puoi suonare la chitarra solo
scuotendo il telefono – spazio, due punti esclamativi» conclude, restituendo l’apparecchio
al suo proprietario.
«Ma è impossibile, cioè…» Daron prova a muovere il braccio
destro a ritmo, ma il risultato è veramente orribile.
«Eppure sembrava fantastica!» si lamenta Shavo.
«Dove le hai viste le recensioni alte? Non raggiunge neanche
le tre stelle» commenta John, continuando a scrutare la pagina dell’app store
dedicata a Air Guitar.
«Beh, diciamo che ci ho gettato soltanto un’occhiata
veloce…»
«Mi sa che devi andare da un oculista, Odadjian» bofonchia
Daron, continuando ad agitare il telefono e rischiando che gli cada a ogni
movimento.
«Che merda!» esclama Shavo offeso. «Io volevo soltanto
trovare un rimedio per Daron, invece anche stavolta mi è andata male…»
Il chitarrista lascia lo smartphone sul divano alla sua
destra e si sporge verso sinistra per schiacciare le labbra sulla guancia di
Shavo. «Grazie lo stesso» dice, ridacchiando.
John ride a sua volta, notando il viso del bassista farsi
paonazzo per l’imbarazzo.
Poi getta un’altra occhiata al cellulare e scorge alcune app
tra le suggerite e correlate a Air Guitar.
Esplode in una nuova risata e scuote il capo. «Beh, visto
che questa è una cagata, che ne diresti di quest’altra?»
Daron lo fissa scettico.
«Vi presento Kitty Guitar. Pronti a giocare?»
Tutti e tre si scambiano occhiate tra il divertito e
l’esasperato, poi scoppiano fragorosamente a ridere.
«Facciamo così: so che non è lo stesso, ma se vuoi posso
suonare io la chitarra per te. Ti faccio una serenata, eh, fratello?» propone
Shavo, indicando una chitarra classica appoggiata su un supporto poco distante
dal divano.
Daron sorride pieno di gratitudine e annuisce.
John torna a sedersi sulla poltrona e si rilassa, pronto a
godersi il vero spettacolo di quel pomeriggio.
Anche stavolta Shavo è stato in grado di trovare
l’applicazione meno adatta e più inutile: il suo dev’essere un talento
naturale, non c’è altra spiegazione.
«Ed ecco a voi Smoke On The Water!» strepita il bassista, tornando a
sistemarsi accanto al padrone di casa sul divano.
«Con l’acustica?»
lo interroga Daron dubbioso.
«Non lamentarti:
sempre meglio di Air Guitar!»
😊 😊 😊
[Prompt 27: “Ero troppo ubriaco per potermelo
ricordare.”]
AUGURI DAROOOOON *______*
Per il quarantaseiesimo compleanno del nostro amato
chitarrista, potevo non sfruttare ancora una volta un’app inutile e
completamente controproducente?
Certo che no, anche perché dopo averla scoperta tempo fa
tramite il video su YouTube di Mark The Hammer (che vi linko di seguito) io non
ho proprio saputo resistere alla tentazione di buttare Daron in mezzo a questa
faccenda, visto che forse tra i System è il meno tecnologico ^^”
E l’app consiste esattamente in ciò che avete letto: suonare
la chitarra semplicemente agitando il telefono! Ma vi consiglio di godervi la
spiegazione di Mark in questo video, dove troverete anche altre quattro app
raccapriccianti (tra cui Kitty Guitar che è davvero TROPPO):
https://www.youtube.com/watch?v=PnneAc_fFEg
Ma povero Daron, gli ho fatto anche prendere un infortunio
all’indice sinistro! Qui ho preso spunto dalla real life, dato che da poco
anche a me è successo di chiudermi l’indice nella portiera della macchina e,
nonostante non abbia avuto alcuna frattura, ho fatto un mese con il dito
indolenzito e non potevo neanche scrivere come volevo… quindi, Daron, I feel
you :D
Per quanto riguarda le canzoni che ho citato, vi lascio
qui i link per poterle ascoltare se siete curiosi:
Black
Sabbath – Iron Man
Deep
Purple – Smoke On The Water
La foto che trovate in cima è stata pubblicata sui profili
social dei System e degli Scars On Broadway (altra band di Daron) per
augurargli buon compleanno *___*
E niente, spero che anche questo disagio vi sia piaciuto
almeno un po’, e come al solito ringrazio le giudici delle challenge a cui
questa storia partecipa e tutti coloro che si fermeranno a leggere/recensire ^^
Alla prossima e ancora buon compleanno al nostro scapestrato
chitarrista ♥
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