The White crow

di dragun95
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PROLOGO



La notte era illuminata dalle fiamme che si alzavano dal villaggio, totalmente avvolto dal fuoco che da molto lontano sarebbe apparso come una grande pila di fiamme.

Sulla collina vicina si poteva osservarlo per intero ed era esattamente quello che Valtur stava facendo, osservare imperscrutabile ciò che lui aveva appena fatto. Nonostante il suo volto fosse coperto da una maschera nera a becco di corvo con i fori degli occhi protetti da lenti rosse.

"Un'altro villaggio dato alle fiamme" non provava niente in quel momento, rimorso, tristezza o disgusto per ciò che aveva fatto. Nonostante avesse spezzato delle vite di ciò che un tempo fossero persone, era la cosa più giusta da fare.
Se non lo avesse fatto la piaga si sarebbe propagata altrove, provocando altra morte, più di quanto aveva dovuto portare lui. Ormai gli abitanti di quel villaggio erano perduti per sempre.
Si portò le mani ad abbassarsi il cappuccio nero della sua divisa liberando i lunghi capelli bianchi come la neve che iniziarono a venire mossi dal vento che soffiava sulla collina e che stava facendo propagare le fiamme.

Dal cielo un volatile planò fino ad atterrare sulla sua spalla. Ma non era un vero uccello, ma bensì una macchina a forma di corvo.

«Hai finito Valtur?» una voce uscì dalla bocca del corvo meccanico, dovuto al comunicatore posto dentro di esso. Di solito gli Inquisitori li usavano per comunicare con i loro membri.

-Si....ho finito- rispose lui continuando ad osservare le fiamme.

«Era necessario! La piaga deve essere contenuta» disse l'interlocutore dal corvo, intuendo il possibile stato d'animo dell'uomo. La piaga di cui stava parlando era meglio conosciuta come "Piaga verde" o "Piaga delle spine", una malattia incurabile è contagiosa apparsa misteriosamente da più di un secolo.

-Non c'è bisogno che me lo ricordi- precisò lui portando la mano al manico della lunga spada che teneva legata al fianco, la sua arma principale. Sapeva che se avevano mandato un corvo messaggero erano per due motivi: informazioni sull'andare della missione o per comunicare altre notizie.

-Dunque, dovete affidarmi un'altro incarico o posso riposarmi per almeno un giorno?-

«Mi spiace deluderti ma devi dirigerti in un posto» lui sospirò sotto alla maschera, sapendo che sarebbe finita in quel modo.

-Dove devo andare questa volta?- chiese infine, non poteva certo rifiutare una missione, più tempo passava e più la cosa poteva peggiorare a livelli spaventosi se non si agiva subito.

«Nidolan» mase piuttosto stupito di sentire quel nome, poiché era di una delle poche città e forme una delle più grandi del mondo o almeno così aveva sentito. Se avevano segnalato una possibile infezione lì allora doveva essere una cosa seria.

«Abbiamo già una squadra in città. Ma vorremmo che ti unissi a loro per dargli supporto» lui annuì, in un luogo grande più si era e meglio era.


Viaggiare non era certo una novità per lui, lo faceva sempre per eseguire gli incarichi che gli passavano. Anche se di solito li raggiungeva a piedi, per questa volta aveva deciso di usare un mezzo di trasporto. 

Il mezzo in questione era una vera novità. Era una lunga carrozza che poteva portare almeno trenta passeggeri, trainata da un grande cavallo corazzato alto più di tre metri completamente in ferro, si trattava di un costrutto artificiale o chiamato anche Golem. 
Si sporse leggermente fuori dal finestrino per vedere meglio la marionetta, trovava incredibile che riuscissero a crearne una di quella dimensione.

"Di certo stanno puntando a fare le cose in grande" pensando a quanto doveva essere grande la pietra magica che lo alimentava, non che la parte vitale del costrutto.

Spostando lo sguardo nel resto del mezzo vide di essere solo. Probabilmente gli altri passeggeri avevano preferito allontanarsi da lui, dopo aver visto uno degli Inquisitori sedersi in quella parte della carrozza.
Dato che i loro metodi per combattere la piaga risultavano molto violenti e sanguinari, non erano visti di buon occhio. Per lui però non erano nient'altro che punti di vista, lui aveva la sua visione la quale era diversa da quella degli altri, ma infondo non gli importava visto che tutti erano diversi.

"Chissà che cosa sta succedendo là?" Si chiese sistemandosi meglio sul sedile della carrozza cercando di rilassarsi. Ci avrebbe messo ancora un po' per arrivare, ma alla fine avrebbe avuto tutte le spiegazioni quando sarebbe arrivato a Nidolan.





Note dell'autore

Nuova storia di genere fantasy, con un'altra già in lavorazione forse non dovrei ma non ho resistito, la storia potrebbe essere un po' cruda e anche Horror.

Come penso si sarà capito, il mondo è afflitto da una piaga mortale, come la peste nera se vogliamo fare un paragone. Facendo inoltre la conoscenza del protagonista: Valtur.
Su di lui per ora sappiamo che fa parte degli Inquisitori e che dal suo abbigliamento ricorda un medico della peste.

Ma per il resto sul suo passato e di cosa sia questa letale "Piaga delle spine" contro cui dovrà combattere, dovrete soltanto aspettare e continuare a leggere. 




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