Pianoforte a mezza coda

di Rosette_Carillon
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          Pianoforte a mezza coda
 
 











 
Sin da bambina, aveva trovato rassicurante ascoltare Rahul suonare, sdraiata sul coperchio superiore del pianoforte a mezza coda. Braccia e gambe allargate, sguardo rivolto verso il soffitto.
Si perdeva nei suoi pensieri per lunghe ore ascoltando la musica del pianoforte, percependo le vibrazioni dello strumento direttamente sul suo corpo.
Rifletteva su tutto e niente. Sul senso della vita, e sui compiti di matematica per il giorno dopo.
<< Secondo te, cos’è l’amore? Ci si può innamorare a otto anni? >>
Lucille era sempre stata una che sapeva ciò che voleva. Dagli altri, da sé stessa, dalla vita. Era sempre sicura di sé e delle sue scelte, se si metteva in testa qualcosa non si fermava mai prima di ottenerla. Era sempre stata così, e la fortuna non l’aveva mai abbandonata.
<< Quando saremo grandi, ci sposeremo e andremo a vivere in una grande città. Tu sarai un famoso pianista, e io una fotografa affermata. >>
Lucille era riflessiva. Molto. Non decideva mai nulla prima di aver valutato attentamente la situazione e, solitamente, le piaceva prendere le decisioni più importanti della sua vita con lo sguardo rivolto verso l’alto, e la schiena contro il pianoforte.
Negli anni, Rahul non aveva mai osato occupare il coperchio superiore con dei soprammobili o anche solo con un centrino, anche se ormai sapeva che quello strumento non sarebbe mai più stato suonato. Quel pianoforte per lui poteva essere considerato come un mobile qualsiasi.
<< Questo non l’avevi previsto, eh? >>
Lucille era sempre lì, sdraiata sul pianoforte, ora giovane donna, non più bambina, ma sempre con le idee chiare e la testardaggine dell’infanzia.
<< E allora? Chi ha detto che non possiamo cambiare i nostri piani? >>
Aveva smesso di suonare da sei anni. Era finito il liceo, era finita l’università. Loro erano cresciuti, erano cambiati, la vita li aveva cambiati.
<< Che idee hai? >> era curioso.
<< Sposami, e andiamocene a vivere in Provenza, a Saint Paul de Vence. >>
Lui scoppiò a ridere << va bene. >>








NOTE.
La ff è vagamente ispirata ai personaggidi Lucy e Schroeder dei Peanuts.

 




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