Over the Rainbow

di ClostridiumDiff2020
(/viewuser.php?uid=1152558)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Prologo


 
L'aria che gli fischiava nelle orecchie.
 Freddo, per la prima volta percepiva il mondo precipitando verso la materia e il dolore.
L'impatto e quella dolore trafiggente alla testa, quel liquido caldo dal forte odore metallico.
Il primo colore che vide fu quella purpurea chiazza che si allargava attorno a lui, spazzata via dalla pioggia.

Le gocce che cadevano incessanti sul suo viso. Il suo respiro che si appannava nell'aria gelida dell'inverno. Il cielo sopra di lui che si allontanava lasciandolo respirare per la prima volta.

Il terreno duro contro la sua schiena, i vestiti inzuppati di pioggia che gravavano sui suoi arti prostrati davanti a tutte quelle improvvise sensazioni nuove.
Un insetto inchiodato al suolo, sanguinante, ebbro di felicità e vivo come non mai.
Voleva assaporare ogni sensazione. Quel dolore, quel gelo che percorreva il suo corpo e anche quel senso di mancanza.
Le ali che erano svanite per sempre. Mai più puro spirito, era dolorosamente materiale, mentre la vita lo scuoteva con forza.
 
 
...
 
 
Quando si destò la luce gli ferì gli occhi.
Percepiva per la prima volta ogni fibra del suo essere.

Rumore di passi, molte persone in bianco volteggiavano attorno a lui.
Angeli in forma umana.

Qualcuno doveva averlo raccolto da terra, un uccellino ferito da accudire e lo aveva portato in quel santuario. Quei luoghi nel tempo avevano assunto molti nomi. Santuario della salute, ospedale.
Dove dolore e speranza si mescolavano come le acque di torrenti in mare.
Chiuse gli occhi e la rivide.

Era sdraiato sotto la pioggia scrosciante, solo, sanguinante e quella visione era giunta da lui, come evocata dai suoi ricordi, bella come un sogno. I capelli ramati le incorniciavano il volto, occhi verdi color di foglia, labbra di rugiada dischiuse. Un intenso profumo di rosa le aleggiava attorno. Era come se in tutta la sua lunga vita avesse inseguito quell'istante, inseguendo quel sorriso. Un paradiso terreno al profumo di rosa canina.
Una ballerina elegante e leggiadra. Il mondo aveva danzato con lei e non importava quanto ci sarebbe voluto, lui l'avrebbe ritrovata.
 
Voleva amare, ridere sorridere e anche urlare forte al vento.
Era caduto, rinato. Quella vita umana era ciò che più desiderava, condividendola con lei.
Se amore avesse risposto...


[ Capitolo Revisionato in data 26.08.2021]




Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3987766