Il Golfo dei Cinque Poeti

di Baudelaire
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Su un cielo trapuntato di rosa
La giovane luna si posa
Da Venere affiancata
Dagli uomini ammirata.
Così gli orrori io dimentico
Sconvolta, strabiliata
Alla luna fo il solletico. (Baudelaire)

 
E poi ti ringrazio, per ogni cosa.
Per essere, anche oggi, la mia sposa.
Per avermi la verità svelata,
da sempre e da chiunque agognata.
In montagna, a Milano, nel Baltico..
In una tavola apparecchiata,
o nel Circolo Polare Artico..(Nerve)

 
Nessuna luna a me mostra le falci
sol di una gonna contemplo gli squarci
e mentre si parla di rime e altre cose
quelle due gambe contemplo preziose,
quelle due strofe tornite e gioiose
che non richiedono rime noiose. (Bilbo)

 
La luna ha abitanti alquanto strani
come la principessa allevata dagli umani (*1),
su un posto del genere non mancano prodi
Astolfo riscatta il senno d’Orlando in tutti i modi.
La luna splendente un occhio ha, l’altro offeso
da George Méliès per un malinteso. (Hiril Underhill)
 

Ed è su questo mondo favoloso,
un po' nuovo, un po' diverso,
in cui vorrei piantare un nuovo seme;
quello dell'amore vero,
un sogno che non s'infranga nel vuoto
di questa spiaggia affollata di spettri,
una certezza che, per sempre, resti. (Alessandro)
 
 


(*1) mi riferisco a "La Storia della Principessa Splendente" dello Studio Ghibli, basato su una storia popolare giapponese.




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