La ballata di Hashitaka

di Calendula
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"Vorrei essere sposo, per chiamarti sposa. Tu che stai nella montagna ombrosa, dimmi: che risponderai?
Non prenderò anelli per intrappolati le dita, ma ad amarti spenderei la vita.

Oh Principessa selvatica, ma piena di gentilezza... che darei per poterti sfiorare con una carezza. Tu che sei fanciulla ma ti pensi lupa, te ne prego, non rimaner ora muta! Se vorrai farti amare, guidami per il tuo bosco e io per conquistarti farò più di quel che posso.

Tra le fronde Principessa, ai miei occhi Regina, vorrai dare il tuo cuore a chi, conquistato, a te si inchina? Nulla qui pretendo, nulla dó per scontato, ma da qui alla morte sarò di te innamorato. 
Chiamami col vento, io lo saprò seguire, chiamami colla neve e verrò, a costo di morire"

E tra le chiome verdi spuntò una mano tesa,
La strinse Ashitaka e non mollò mai la presa
Furono sposi al cospetto del creato
E crebbe ogni giorno, il loro amore inaspettato.




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