Noi, per la prima volta

di Dakota Blood
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Mi fanno schifo,
e tendo a chiudere gli occhi
su quelle risposte non dette.
Mi fanno ribrezzo le tue false promesse,
i baci allo zenzero e
le paure distanti dal cielo.
 
-No cribbio, non è la canzone giusta!-
Mollo la penna sul tavolo imprecando e sbuffando.
Mia madre è uscita da un’ora con Debra e Sarah, ed io non riesco a scrivere qualcosa di decente, di leggibile.
Leila mi ha chiamato di nuovo, stavolta dicendomi in lacrime che il suo cagnolino Flix è morto e per questo è giù di morale.
Io amo gli animali ma credo stia esagerando, anche se so quanto era importante per lei Flix.
Potrei cogliere l’attimo e regalargliene uno così da farla sorridere e riconquistarla.
Non riesco a smettere di pensare a noi, a me e lei insieme. Ma puntualmente si mette in mezzo Sarah, che detesto.
Sì ma allora perché mi diverte prenderla in giro e si spazio distogliendomi dal mio mondo, quello in cui ho sempre vissuto, il solo che voglio conoscere?
Dovrei stare con Leila, sfondare con la mia band fino ad arrivare a raggiungere il successo planetario. Sì ok sono impazzito forse, ma voglio per davvero conquistare il mondo e il cuore della ragazza che sento mi appartiene da tutta la vita.
Gli altri della band non capiscono quanto me l’importanza del successo, perché loro non sognano in grande, non vivono con l’anima la musica che compongono.
Se riuscissi ad essere polistrumentista o almeno a suonare un altro strumento oltre alla chitarra elettrica, farei tutto da solo, e sarei in alto, in vetta alle classifiche di tutto l’universo.
Perché ‘capelli verdi’ non vuole capire che non mi innamorerò mai di lei?
Il mio cuore appartiene già da sempre a Leila, e sarà così in eterno.
 
 
-Per oggi può bastare- penso a voce alta, da solo, nella mia stanza.
Fa caldo, ma se apro la finestra Sarah Smith potrebbe apparire da un momento all’altro, come un fantasma… come se con quegli occhi dolci fosse piovuta dal cielo?
 
Ma che sto dicendo? Sto assolutamente farneticando.
 
Olezzo di rose mi deve aver fatto un incantesimo, beh certo il fisico da strega non le manca penso ridacchiando e nel mentre sento la voce di Leila, quella voce inconfondibile , non nella mia testa, ma nella stanza. Lei è in cucina?! In casa mia? Adesso!!!
 
-Mike, ti stavo chiamando sul cellulare ma non rispondevi, così mi sono precipitata qua di corsa, spaventata-
 
Non è bella come la ricordavo… è strana, sembra più magra e sciupata. Ma che le succede?!
 
-Leila, non ti stavo mica riconoscendo, sei… cambiata tantissimo!-
 
-Lo so, ma anche tu sei diverso-
 
Leila mi conosce bene, e sa quando qualcosa non va in me, è come se fossimo connessi sempre, a qualunque costo e a qualunque distanza.
 
Mi sorride.
 
-Beh comunque, volevi parlarmi no? Eccoci finalmente-
 
Si avvicina e mi dà un bacio sulle labbra, dolcemente dischiuse. Sembra abbia un sapore fruttato, la prendo per i fianchi e assaggio di nuovo quella bocca che mi fa dimenticare qualunque cosa, davvero qualunque…
 
La porta si apre, e non so per quale motivo, mi stacco prontamente da Leila, a corto di fiato.
 
Tu?!-
 
-Chi è questa ragazza, Mike?- chiede Leila, giustamente.
 
-Ero passata solo per chiederti se ti andava di uscire con me uno di questi giorni-
 
Sarah Smith che mi chiede di uscire ? Mi sto per sentire male dall'imbarazzo che provo.
 
Ma che ca…? Non è possibile!
 
Vorrei davvero essere il più lontano possibile da qui, essere catapultato improvvisamente nel Medioevo o trasferirmi a Des Moines, che adoro!
 
 
-Mike! Chi è questa tipa??-
 
Leila è furiosa e rossa in volto.
 
Ed io l’unica cosa che riesco a fare è sudare e mettermi le mani tra i capelli in silenzio.
 
 




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