Maya - Un anno.

di Martina_Catrine
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Incubo e Realtà.

Maya correvacorreva come non aveva mai corso in tutta la sua vita, mentre loro le stavano dietro. Le sentiva, le sue emozioni non le lasciavano via di scampo. Lei voleva solo stare da sola, in pace senza pensare a nulla ma sapeva che era impossibile. Le emozioni negative di quel periodo tornavano sempre quando meno se lo aspettava: quando era felice, quando era in compagnia, quando sognava.
Voleva solo sbarazzarsene per sempre, non voleva più che quei ricordi la tormentassero, eppure esistevano dentro la sua testa, dentro la sua mente, e sarebbero rimasti lì per sempre. 
Ecco, le emozioni e i ricordi l’avevano ormai raggiunta e assalita. Voleva svegliarsi, ma non ci riusciva, perché in fondo essere sommersa dalla sofferenza era quello che si meritava e la sua di sofferenza non sarebbe mai andata via, come un segno indelebile dipinto con il sangue.
Sapeva che era solo un incubo e aveva meno paura di questo che della vita reale.
Maya non riusciva a svegliarsi, Maya non voleva svegliarsi.

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Forse pubblicherò altre storie sulla vita di Maya.





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