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di la_pazza_di_fantasy
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-che ansia- disse Michele uscendo dalla macchina di Hallam mentre quest’ultimo si era già diretto verso la porta della sua abitazione per aprirla.
-non dire così, andrai alla grande- gli sussurrò il biondo sulle labbra prima di aprire definitivamente la porta per poi far entrare Michele. Non era la prima volta che il moro entrava in quella casa visto che altre volte avevano passato intere serate li con la comodità della tv che nel suo monolocale non c’era.
-lo spero, tuo cognato mi ha già minacciato- borbottò Michele posando la giacca nell’ingresso e notando che gli altri ospiti erano già arrivati proprio come si era aspettato. La sua ansia aumentò esponenzialmente. Era vero che aveva già visto il fratello di Hallam ma un conto era parlarci come medico e un conto come fidanzato. Da quello che poi aveva capito parlando con il mezzo francese il fratello di Hallam era anche molto protettivo dopo quello che era successo con lo stronzo.
Hallam non gli aveva mai detto il nome del suo ex, trovandola una cosa superflua, e gli aveva spiegato solo a grandi linee com’era andata la loro relazione soffermandosi però molto su come era finita. Allora Michele aveva preso a chiamare mentalmente stronzo il coglione che aveva fatto del male al suo Hallam.
-finalmente- Michele spostò lo sguardo dall’attaccapanni per incrociarlo in quello dorato del rosso che aveva parlato. la sua espressione incuteva davvero tanto timore, ma avrebbe fatto spaventare molto di più Michele se solo in ragazzo non avesse tenuto in braccio una bambina ricciolina che appena vide Hallam iniziò a ridere felice.
-c’era traffico- spiegò Hallam sorridendo a sua volta alla bambina e avvicinandosi per lasciarle un buffetto affettuoso sulla guancia.
-piacere, sono Michele- decise di presentarsi il moro porgendo la mano al rosso. Rosso che parve inizialmente sorpreso ma poi gli strinse la mano lasciando sparire la sua espressione corrucciata e sorridendogli.
-Kian- poi sistemandosi meglio la bambina in braccio aggiunse -e lei è Charlotte-
-ciao Charlotte- disse allora Michele salutando con la mano la bambina che iniziò a scrutarlo curiosa. Chiedendosi chi fosse il nuovo arrivato che le stava sorridendo.
-gli altri sono di la- aggiunse poi Kian facendo corrucciare la fronte a Hallam.
-altri? Parli di Thibault e Philipe vero?- chiese quasi timoroso il biondo ed ebbe ragione ad essere preoccupato visto il ghigno che si impossessò del volto del fratello minore.
-Marvin ha scoperto che oggi veniva il tuo ragazzo e quindi si è autoinvitato- spiegò il rosso mentre Michele lanciava uno sguardo interrogativo ad Hallam. Chi era ora Marvin?
-è un nostro amico, e immagino ci sia anche Remco con lui- aggiunse poi Hallam rivolto al fratello che annuì mentre entravano in soggiorno dove c’erano gli altri quattro.
-oh l’italiano è arrivato- disse Thibault ghignando mentre dentro Michele saliva l’istinto di gridargli in faccia qualcosa ma si trattenne. Non voleva di certo far assistere ad Hallam a un omicidio.
-buonasera- si limitò a dire scrutando gli altri due uomini presenti nella stanza. Uno mulatto e con capelli nerissimi e occhi ancora più neri se possibile mentre l’altro pallidissimo, come se non vedesse la luce del sole da mesi, e con gli occhi azzurri.
-Miky loro sono Marvin e il suo ragazzo Remco- presentò i due Hallam sospirando -ragazzi lui è Michele, il mio ragazzo- aggiunse poi guardando male soprattutto Marvin.
-è un piacere conoscerti anche perché io al posto tuo non gli avrai mai concesso una seconda uscita dopo il bidone che ti ha tirato- disse il moro ridacchiando.
-MARVIN!- urlò indignato Hallam mentre Michele scoppiava a ridere.
-per mia sfortuna mi sono innamorato e quindi non sarei riuscito a dirgli di no- rispose il moro sorridendo in direzione di Hallam che aveva messo su la sua faccia imbronciata che tanto gli piaceva.
-sfortuna?- chiese poi Hallam accorgendosi di quello che aveva detto Michele.
-be’ mi hai fatto pensare per un mese intero di essere solo un amico quindi si, all’inizio sfortuna- gli disse tranquillamente Michele dimenticandosi di essere in presenza del fratello del biondo che lo stava scrutando curioso al fianco del marito.
-coglione- Michele sgranò gli occhi.
-e questa da dove esce?- chiese infatti curioso. Non aveva insegnato una parola di italiano al suo ragazzo. Hallam rise soddisfatto mentre gli altri li guardavano confusi.
-ho cercato molti insulti nella tua lingua e sappi che mi divertirò ad usarli- spiegò il biondo per poi sparire in cucina lasciando Michele alla mercè della sua famiglia.
-o no adesso potrà insultarmi in italiano e io non lo capirò- disse Marvin mettendosi le mani nei capelli quasi disperato. Poi alzò lo sguardo verso Michele che era rimasto in piedi non sapendo cosa fare. -che ti ha detto?-
-che sono un coglione- rispose Michele con un mezzo sorriso. Il libro che gli aveva regalato Hallam stava dando i suoi buoni frutti.
-concordo con lui- disse Thibault ricevendo poi un’occhiataccia da Michele.
-ehi voi due non iniziate!- si intromise Remco preoccupato. -so che tra italiani e francesi non scorre buon sangue ma non litigate va bene?- continuò il biondo sotto lo sguardo confuso del suo ragazzo e di Kian che non avevano capito il perché di quella faida tra i due.
-è lui che ha iniziato- disse Thibault mentre Philipe annuiva come a confermare le parole del padre anche se non le aveva capite.
-ma non ho detto niente- si difese Michele incrociando le braccia al petto.
-vieni a darmi una mano tu- spuntò fuori dalla cucina Hallam tirando per la manica il suo ragazzo per toglierlo da quella discussione. -dammi una mano a cucinare- gli sussurrò poi.
-non volevi farmi conoscere la tua famiglia?- chiese Michele anche se era grato al suo ragazzo di averlo tirato fuori da quella discussione.
-non voglio che ti uccidano- sussurrò Hallam baciando poi sulle labbra il suo ragazzo -cuciniamo qualcosa di italiano-

 




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