Tu

di arya_90
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Non era in lei.  

Iniziava tutto così, lei accovacciata sulle sue gambe mentre cercava di decifrarlo e lui, intento a non capirla.  
Tutto era iniziato sei anni prima come per gioco, per incredulità di entrambi eppure tutto era divenuto così complicato, profondo e avvolgente come non si sarebbero mai pensati.  

Era dicembre, lei si era preparata frettolosamente, aveva accarezzato le labbra con il rossetto rosso ed era corsa via da casa. Durante il tragitto, non sapeva cosa immaginarsi. Alto, biondo, occhi verdi? Un cipiglio sulla fronte, magari. Era totalmente stordita da quelle emozioni speranzose che l’avevano travolta pochi giorni prima. L’avrebbe visto.  
Lui, non si era specchiato, era stato attento al vestiario e alla cura spasmodica della barba appena incolta. Emozionato? Tanto. Pensava a lei, quasi sempre durante la giornata e la sera le loro chiamate notturne lo tranquillizzavano.  
Era strano. Lui, così composto, non si sentiva più tale.  
Lei, dal canto suo, si era persa. Non sapeva cosa fare della sua vita ed aveva trent’anni. Aveva sofferto e soffriva di depressione ma quella mattina si sentiva, viva. 
Viva, che buffa parola. SI è tutti vivi. 
Corpi che camminano, vagano così con un obiettivo ben prefissato, uno scopo. Lei l’aveva perso. 
 
Lui, risoluto, aveva già chiaro cosa fare. L’avrebbe guardata, preso la mano per sentirne il calore e si sarebbe innamorato. Se lo sentiva.  
Non era da lui. Non era da lei. 
 
Si erano appena incrociati gli sguardi.  
Lei, aveva alzato il mento per guardarlo, non le era mai successo di avere di fronte un ragazzo così alto. “Casa” pensò. 

Lui, l’aveva trovata lì, con i capelli corvini e gli occhi incorniciati da una montatura retrò.  
SI sentiva completamente esposto, nudo. “ Mia” pensò.  

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