Wands in Disguise
Disclaimer:
tutto appartiene a JKRowling. Io non ci guadagno nulla.
Wands in Disguise
Un urlo
squarciò il silenzio in cui era immerso Grimmaud Place
durante una piacevole domenica pomeriggio d’inizio agosto.
Harry, seduto comodamente
sul divano mentre si godeva il riposo del dopo pranzo, alzò
pigramente gli occhi dal Corriere del Quidditch che
arrivava ogni weekend in allegato col Profeta. Si
sistemò gli occhiali e aspettò che gli comparisse
davanti, come ogni volta succedeva, la versione preoccupata e disperata
di Draco Malfoy ad un passo dalle lacrime.
“Li ho
persi!”
“Di
nuovo?” domandò Harry sbuffando.
“Ho perso i
miei poteri, Potter! E’ inutile che sbuffi!”
strillò il biondo lanciando all’altro ragazzo un
legnetto.
“Ti ho
già detto che sei immune alla criptonite e che non puoi
perdere i tuoi poteri da un momento all’altro” gli
fece presente Harry.
Era la terza volta in un
mese che Draco lo raggiungeva terrorizzato perché non
riusciva più a compiere un incantesimo..
“Ma
è successo! La mia bacchetta non funziona più!
Non potrei trasfigurarci nemmeno uno spillo!”
piagnucolò disperato il biondo.
“Se ti consola
io non ho mai saputo farlo neanche con una bacchetta perfettamente
funzionante” cercò di consolarlo Harry.
“Che
c’entra, tu sei sempre stato una capra Potter! Io
no!” commentò acidamente Malfoy e suscitando una
leggera risata da parte di Harry. Neanche nei momenti di panico come
quelli, in cui era certo di aver perso tutti i suoi poteri, riusciva ad
essere sferzante, tagliente e soprattutto scortese con le sue risposte.
Ma in fondo ad Harry andava bene anche così.
L’ex Grifondoro
prese tra le mani il legnetto che Draco gli aveva lanciato in grembo e
lo studiò con cura, comprendendo dopo trenta secondi
perché nessun incantesimo sarebbe mai uscito da
quell’asticella. Si alzò e raggiunse la cucina
dove Draco lo sentì che, probabilmente, stava rovistando
nella pattumiera.
Quando tornò
teneva tra le mani un bastoncino identico a quello che il compagno gli
aveva lanciato poco prima. Il moro estrasse dalla tasca della felpa la
propria bacchetta magica e con un leggero movimento del polso e un
incantesimo non verbale, il banale legnetto che reggeva tra le mani si
trasfigurò, riportato finalmente alla sua forma originale.
Il moro si
chinò verso il volto dell’ex Serpeverde e gli
diede un immeritato tenero bacio a fior di labbra,
“Draco, devi
smetterla di ostinarti a trasfigurare la tua vera bacchetta in un
bastoncino quando mangiamo cinese. Lo sai alla fine ti sbagli e butti
sempre via quella vera!”
Note
dell’autrice:
Sì,
è una storia oscenamente idiota. Non sono neanche i Draco ad
Harry che immagino, ma ogni tanto mi prendono questi raptus
non-sense. Io volevo scriverci una long fiction seria, ma
non era il momento… Comunque lo farò, quindi
considerate questa un preludio di quella che potrebbe diventare una
longfic seria dotata pure di un titolo serio XD
Ad ogni modo…
l’ho scritta durante il mio secondo weekend ad Hamburg.
Doveva essere una drabble di 100 parole, ne sono uscite 400.
E’ palese che io le drabble non le sappia scrivere. Il titolo
della storia fa il verso ad una canzone dei Cinema Bizarre (Angels
in disguise), ma si adattava ^^
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