Estate 2020 - Spin Off

di Il cactus infelice
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IL PRIMO APPUNTAMENTO


Teddy si fermò con l’auto poco prima di risalire il viale di Villa Conchiglia; avevano fatto tardi e non voleva disturbare gli abitanti della casa con il rumore del motore.
Spense tutto, inserì il freno a mano e si girò verso Victoire seduta nel lato del passeggero. 

I due rimasero in silenzio per qualche momento sotto la tenue luce dell’auto. 

“Ti sei divertita?”
“Sì, molto. Grazie, Teddy. E grazie della cena”. 

Il ragazzo sorrise e le diede un bacio sulla fronte. “Prego”. 

“Pensi che diremo che stiamo insieme prima che io parta per Hogwarts?” domandò la ragazza.

“Lo dobbiamo fare?”
Vicky ridacchiò. “Che c’è? Hai paura che mio padre ti faccia del male?”
“No! Cioè… Forse?”
“Ma Teds, sai che i miei ti adorano”.

“Lo so. Però è diverso, ci hanno sempre visti come amici e ora... “. 

Vicky si tolse la cintura e appoggiò una mano sul viso del ragazzo, guardandolo dritto negli occhi ambrati. “Sono sicura che i miei apprezzeranno molto di più che io stia con te piuttosto che con qualcuno che non conoscono”. 

Teddy, a quella affermazione, rilassò le spalle. Forse era vero. Forse si stava facendo troppe paranoie. In fondo, Teddy e Vicky si conoscevano da quando erano molto piccoli, avevano sempre passato molto tempo insieme, anche prima di mettersi insieme. Non era diverso. Solo che ora c’erano molti più baci. 

“Comunque, mi mancherai quando sarai ad Hogwarts”. 

“Anche tu, Ted. Lo sai. Sarà una sofferenza senza di te e sarà anche… Strano”. 

“Ti verrò a trovare ad Hogsmeade”. 

“Ci conto!” 

I due si avvicinarono per quanto lo spazio nell’auto glielo permettesse e si baciarono appassionatamente. Restarono a scambiarsi piccoli baci a intermittenza, il silenzio interrotto soltanto dai loro respiri. 

“E’ meglio che vada”, disse infine la ragazza. 

“Ti accompagno fino a casa”. 

“No, non ti preoccupare. E poi, lo sai che mio padre ha l’udito fine, si sveglierà sicuramente”. 

“Sicura?”
“Sì”. 

Erano solo pochi passi quelli che separavano Victoire da casa sua, ma a Teddy non piaceva che camminasse da sola nella notte. Tuttavia, sapeva che non le piaceva quando insisteva troppo, quindi la lasciò fare come voleva lei.
Rimase però a guardare finché non la vide entrare dalla porta. Quindi, si rimise la cintura, riaccese la macchina e si allontanò. Mancava una settimana alla partenza di Vicky per Hogwarts e già gli pesava il cuore.


*** 


Ehilà! Eccomi qui.

Era da un po’ che non aggiornavo questi spin-off. Oggi, mentre studiavo, mi è venuta in mente questa scena e ho deciso di buttarla giù. Uno dei primi momenti della relazione di Teddy e Vicky, la mia coppia preferita di tutta la fanfic. 

Molto leggera e innocente, ma un po’ di romanticismo non impegnativo ci vuole. 

Che ne dite? Spero di avervi alleggerito un po’ la giornata.


Fatemi sapere,

C.






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