Dark Sirio

di _Atlas_
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Intermezzo

 

 
 

 
Nella regione dello spaziotempo la gravità non è quantificabile e ogni tentativo di oppormi ad essa si rivela un fallimento. Qui non ci sono uscite d’emergenza e sono destinato a cadere per sempre, fino a quando la mia esistenza non si confonderà con l’oscurità eterna.
D’altronde la scienza lo sostiene da anni: ciò che finisce in un buco nero è destinato a rimanervi, senza alcuna eccezione.
Dunque non resta che arrendermi e subire il viaggio.
 
 
L’eco dell’ambulanza adesso è più assordante che mai e col fiato spezzato rivivo ancora quel momento, il sangue, la pioggia, i battiti impazziti durante una corsa persa in partenza.
La mano di Jenna aggrappata alla mia non è più quella che mi aveva accarezzato leggera per mesi, ma disperata, in cerca di una risposta che io non riesco a dare, mentre l’ultimo ricordo di Jake si stampa per sempre nella mia memoria.
 
 
  

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NdA
Buonsalve!
Piccolo aggiornamento (a tempo di record!) per introdurre la seconda parte della storia.
In realtà non ho molto da aggiungere, se non qualche parola per giustificare il richiamo al prologo e al tema dei buchi neri – Sono fissata? Sì, sono fissata.
Ovviamente la questione è molto più complessa e ci sono numerosissimi studi sul tema che sarebbe impossibile incastrare nella storia; qui ho mantenuto almeno le basi, ovvero che da un buco nero non si esce, senza se e senza ma. Tuttavia ci sono studi, anche non troppo recenti, che ipotizzano una teoria opposta, ma a quello ci arriviamo a tempo debito u.u
 
Detto ciò, ringrazio leila91 per la scorsa recensione e chiunque sia passato di qui a leggere.
 
A presto,
 
_Atlas_

 




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