«Parlami di lei.»

È una richiesta a cui Emma pensava di non dar voce, eppure accade.

Per tre volte.

E, senza essersi messi d’accordo, i suoi interlocutori iniziano con la stessa frase a parlare di lei:

«Lei mi ha salvato.»
 

Phil è tenero quando sorride dando voce a quelle parole, perso in ricordi che Emma non ricorda di aver vissuto. Sono memorie irraggiungibili per chi avanza – o gira attorno senza meta? – in mezzo a  fitta nebbia.

«Non sono sicuro di essere la persona più adatta per parlarti di lei.» mormora, guardandola con i suoi grandi occhioni azzurri «Ci siamo separati per molto tempo quando avevo solo quattro anni e-»

«Ma tu l’hai conosciuta e ti ricordi di lei.» ribatte Emma «Per favore, permettimi di conoscerla come l’hai conosciuta tu. Forse… forse potrei ricordare qualcosa.» pausa, respiro profondo pieno di speranza e poi un sussurro «Forse potrei ricordarmi di me.»

È silenzio per un attimo, poi…

«Tu mi hai salvato.» ripete Phil, specchiando il sorriso che vede nascere sulle labbra di Emma nel sentire il cambio di soggetto «Mi hai promesso che saresti tornata e mi hai salvato.»

Vorrei essere riuscito a fare lo stesso,  ma non so come fare.

Phil le tende la mano e inizia a raccontarle ogni episodio che la mente riesce a ripescare nella sua memoria, condividendo i propri ricordi con chi, in realtà, ne è protagonista, ma lo ha dimenticato.

Spera che così lei possa capire quanto sia sempre stata speranza e salvezza.

Sono tornata e ne sono felice ♥
Nei miei piani doveva essere un unico capitolo, ma non sono riuscita a rientrare nei tempi (ora sono le 23:54 e ho appena finito la parte di Phil, giusto per farvi capire), quindi (spoiler) Norman e Ray arriveranno nei prossimi giorni.
Non so nemmeno se il prompt sia effettivamente messo a fuoco, ma va bene lo stesso - anche perché ora sono le 23:58. .-.
Marty