La compagnia della papera

di Sia_
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18 Sentiero

Hermione picchietta i piedi per terra: è da più di venti minuti che stanno camminando a vuoto per il castello e le sta venendo la nostalgia del suo amato fuoco in Sala Comune. “Se non sapevate la strada, perché non siamo rimasti ai Tre Manici di Scopa a studiare la mappa?” 

Il gruppo è fermo alla fine di un corridoio senza uscita. “Sapevamo la strada, ma non avevamo messo in conto che ci fosse un muro a bloccare i nostri piedi.” Fred si gratta la base del collo e allontana lo sguardo dalla pergamena: in sette anni di carriera il suo istinto non l’aveva mai tradito. Gli occhi del prefetto indugiano su di lui e quando la scopre, la strega alza un angolo della bocca divertita: è stranamente calmante assistere ad un loro piano che va in fumo. 

“La nostra cara Hogwarts non potrebbe farci un torto simile, ci ha sempre permesso di percorrere qualsiasi sentiero.” Si lamenta George, infilando la mappa nella tasca del gemello e cominciando a tastare i mattoni del muro. 

“Vuol dire che la nostra cara Hogwarts ci sta offrendo il sentiero del ritorno.” Neville sembra scovare la soluzione di quel pesante – perché è una parete – problema. Luna si mette a sorridere al suo lato: ha trovato l’osservazione dell’amico particolarmente divertente e anche le altre due sembrano pensarla così. 

Lee scrolla il capo e alza gli occhi al cielo, “Siete così limitati, voi giovani.” 

“Io non sono limitata.” La più piccola dei Weasley incrocia le braccia al petto e serra la mascella. 

Ron le dà due pacche sulle spalle, “Lo sappiamo tutti che non lo sei, non serve ribadirlo.” Adesso Ginny arrossisce un po’ sulle guance, preoccupata che Harry l’abbia sentita o che, peggio, lo pensi anche lui. Invece il Prescelto sta guardando dietro un grosso arazzo sul lato del corridoio e presto sparisce sotto il drappo appeso alla parete. 

“Lui sì che non è limitato!” Lee si mette a ridere e lo segue nel passaggio segreto.

È Fred che si offre di tenere il telo per far passare i compagni nel foro ed è forse per questo che Hermione esita e lascia che sia Luna ad entrare prima di lei. Si concede un paio di secondi per riprendere fiato: un conto è prenderlo in giro da lontano, un altro è passargli talmente vicino da sentire il suo respiro sulla propria pelle. Su quel sentiero, lo sa, è la più inesperta dei due.

Quando il prefetto si decide a mettere un piede dopo l’altro, il gemello pensa ad un modo per attaccar bottone: ultimamente parlarle è un passatempo che lo diverte molto. “Dimmi un po’, Harry è sempre così?” Le sussurra, abbassandosi verso il suo orecchio. La strega non si ferma a guardarlo, procede lesta nel passaggio che perde la luce appena Fred lascia andare l’arazzo. 

Sempre così” 

Lui ride e l’affianca, mentre alza un braccio per segnalare agli altri che stanno arrivando. “Come diavolo fate ad essere ancora vivi?” 

 
Salve! 
Sono un po' in ritardo con gli aggiornamenti oggi, perdonatemi (e perdonatemi anche se sono rallentata con le recensioni, più tardi recupero). Intanto ringrazio le persone che stanno seguendo questa storia, mi riempite il cuoricino! 
Ora scappo, 
Sia 

 




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