299>>> 24. Una Pietra
Fraech sorrise e si guardò in alto. “Sono venuto da te, per il nostro addio…”
Lo spettro lo osservava, sembrava stanco, per quanto potesse esserla un’anima. Fraech lo salutò soddisfatto, forse percepiva la sua inevitabile fine?
“Sai bene che è colpa tua”
Ricordava il loro ultimo incontro, la loro ultima notte.
Quando il velo si era sollevato, quando Cáel aveva fatto la sua sceneggiata.
Era di nuovo irretito dal suo melodrammatico modo di coinvolgerlo. Sembrava il momento giusto per fare un passo avanti. Altre volte si era lasciato avvicinare, soprattutto da ubriaco.
Quando gli aveva urlato contro che non ne poteva più che voleva tirarsi indietro lo aveva seguito, scoperto il suo bluff e a quello aveva scatenato la sua furia.
Voleva distruggere tutto quello che amava.
E aveva scoperto che sentirlo gridare gli era piaciuto più di quanto volesse ammettere.
Ma era scappato ed era stato costretto a inseguirlo.
Arrivare a quel castello e vederlo sanguinante, era a un passo da seppellirlo per sempre quando aveva visto quel ragazzino. Se Cáel non si fosse frapposto di certo lo avrebbe ucciso, ma poi lo aveva visto cadere e Cáel gli aveva dato le spalle, per tentare di afferrare quel piccolo spione. Lo aveva afferrato ma poi gli era scivolato tra le dita.
Non ricordava esattamente cosa lo avesse fatto infuriare di nuovo. Voleva solo vederlo sparire in quella fossa. Gli aveva sparato alle spalle e poi lo aveva osservato agonizzare.
Vicino a quel bambino.
In quel momento aveva visto il filo che li levava. Sua nonna diceva che vedere la morte permetteva di vedere oltre il velo.
Per questo aveva salvato il ragazzino. Per capire come poteva quell’incontro legare due anime, il legame che nonostante tutto non si era andato creando tra lui e Cáel.
Aveva tenuto d’occhio quel ragazzo, e quando era arrivato il momento lo aveva attratto al castello. E aveva visto di nuovo il legame tra quel ragazzo e Cáel.
A nulla era servito anche tentare quel ragazzo, il legame tra lui e lo spettro si era solo rafforzato. Cáel lo stava rifiutando nuovamente. Restava solo un’ultima cosa da fare.
Distruggere i suoi resti mortali e sperare di cancellarlo dall’esistenza.
Fraech sollevò lo sguardo, lo spettro lo stava ancora osservando, sempre più sbiadito, triste.
“Potrei cercare di consolare il tuo ragazzo una volta che ti avrò spazzato via”
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