Pace

di hapworth
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Ma buonasera! Torno a questi due adorabilosi, su cui non scrivevo da un po'. Non ho creato chissà cosa, ma mi andava di tornare a parlare di loro, perché continuo ad adorarli moltissimo e quindi...
hapworth

Questa storia partecipa al "Writober" indetto da Fanwriter.it.
prompt: kaira | lista: word

Nota: la storia è ambientata qualche mese dopo la fine di "Termini di Servizio", secondo libro della serie.


Pace

River amava gli spazi aperti, aveva sempre adorato passare le sue giornate fuori e, da quando aveva ritrovato non solo la gioia di essere felice, ma anche di uscire fuori e respirare l'aria di montagna... era ancora meglio.
Sua sorella gli aveva detto che la cosa più importante era che si sentisse felice, non importava affatto che tipo di rapporto ci fosse tra lui e Phil e River... amava andare avanti giorno per giorno con l'uomo che aveva scelto di amare, con cui aveva forse corso un rischio, ma con il quale, anche a distanza ormai di mesi dal momento dell'inizio della convivenza, non si pentiva di un solo attimo.
Vivevano in una casa che definirla tale era un complimento, ma a River piaceva; piccola, raccolta, in attesa di qualcosa di meglio una volta che entrambi avessero avuto più liquidi e non avessero più avuto obblighi lavorativi. Sognava una grande baita, ma sarebbe andato bene tutto, bastava la presenza di Phil.
«River?» la voce del compagno era morbida, mentre lo raggiungeva e gli si affiancava; Phil non era una persona molto espansiva, aveva ancora qualche problema a essere fisico al di fuori del sesso, ma stavano migliorando, erano di più i giorni in cui Phil lo lasciava avvicinare e in cui il loro rapporto era meno stringente, che non i momenti in cui l'altro uomo si relegava in se stesso.
«Mi piace qui.» si riferiva al panorama, a quella particolare vegetazione e ambientazione da cartolina che distava a soli pochi minuti di passeggiata dal loro piccolo rifugio: un ampio spazio, un bosco vero e proprio, su sui scorrevano quasi in parallelo due piccoli corsi d'acqua. Non erano propriamente fiumi, più torrenti o ruscelli, ma River li adorava, adorava sentire l'odore di bosco, di natura, essere immerso in un posto che era casa come non si era mai sentito in città.
«Anche a me.» ammise Phil, le dita che si posavano sul dorso della sua mano in una carezza dolce, mentre River lo guardava di sottecchi e sorrideva, sentendo irradiarsi da quel punto tutto il calore possibile. Era bello, starsene in pace così.


Fine




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