Harold osservò il cellulare che squillava. Non era un numero
che aveva memorizzato, ma gli appariva molto familiare, era come se
avesse il nome del possessore sulla punta della lingua. Anche per la
curiosità di ricordare a chi apparteneva, il ragazzo
rispose. Se si fosse trattato di qualcuno con cui aveva problemi,
l'istinto l'avrebbe avvertito.
-Pronto?- a rispondergli fu effettivamente qualcuno che conosceva e
Harold si sentì abbastanza contento di poter di nuovo
collegare quella serie di numeri a un volto. -Quanto tempo! Avevi
bisogno di qualcosa?- le chiese amichevole.
Harold ascoltò cosa la ragazza aveva da dirgli, ma non era
convinto. -Mi spiace, ma non mi sembra opportuno. Non mi va di creare
casini.- il ragazzo sospirò e sentì le lamentale
della sua interlocutrice. -Sì, mi piaci e sembri una tipa a
posto.- confermò un po' infastidito. -Però non
puoi neanche aspettarti che una persona che hai ignorato si metta a
farti tutti i favori di questo mondo solo perchè tempo fa si
è dimostrato solidale nei tuoi confronti! Mi dispiace molto
ma...- il ragazzo si interruppe. I suoi sensi di vittima di bullismo lo
avvertirono di due occhi minacciosi e oscuri come pozzi di catrame
fissi su di lui. -Scusami un attimo, percepisco un intento omicida
talmente puro da muovere a commozione Vlad Tepes di Valacchia...-
-Non ho nessun intento omicida. Ti ho solo sentito dire cose
potenzialmente strane al telefono... chi sarebbe questa tipa a posto?-
domandò Leshawna.
-Forse potreste parlare voi due in effetti...- pensò il
ragazzo.
-NOOOO! NON CI PARLO CON QUELLA PSICOPATICA!- protestò la
voce al telefono talmente forte da essere udita chiaramente da Leshawna
e attentare al timpano di Harold rimasto mezzo traumatizzato.
-E' Heather?- domandò Leshawna improvvisamente interessata.
-Facciamo che ti metto in viva voce, così mi alleno anche a
fare terapia di coppia.- disse Harold mentre Heather continuava a
protestare.
Heather spiegò di voler andare con loro al cimitero
perchè era una sentimentale che voleva rivivere un po' i
vecchi tempi.
-Ah... molto divertente, ti aspetti che ti crediamo?- disse Leshawna
con un tono un po' aggressivo.
-Può darsi che dietro il tono angelicato da recitina delle
elementari...- Harold fu interrotto da un “Ehi!” di
Heather, ma continuò. -...Si nasconda un sentimento reale.-
finì il ragazzo, Leshawna lo guardò con
scetticismo. -Ma la sincerità è molto importante
in una relazione, quindi; Heather spiega a Leshawna come ti senti.
Parlale dei tuoi bisogni e della loro origine se vuoi davvero
trapassare la sua dura scorza.- Harold non nascondeva di essere
piuttosto divertito dall'espressione minacciosa di Leshawna e il
brontolio che percepiva da Heather tramite il telefono. -Allora
Heather, parlaci un po' della tua infanzia così che possiamo
comprenderci meglio. Hai qualche ricordo a cui tieni particolarmente?-
-Ci sarebbe quella volta di quando avevo otto anni che... EHI! MA CHE
DIAMINE MI STAI FACENDO DIRE?!-
Harold scoppiò a ridere mentre Leshawna aveva l'aria di
volerlo strozzare -T-tranquilla, ti avrei fermata io se fossi andata
troppo oltre, volevo solo giocare un po'. Perdono, Heather...- disse il
ragazzo cercando di calmarsi dalle risa.
-Mi sono stancata di questa pagliacciata.- sbuffò Leshawna.
-Non ti voglio portare con noi, punto!- dichiarò
irremovibile.
-ASPETTATE!- esclamò Heather. -Così la darete
vinta ad Alejandro...- disse subdola.
Questo attirò l'attenzione sia di Leshawna che di Harold.
Avevano sensazioni abbastanza diverse su Heather più o meno
motivate. Ma l'asiatica era certa che entrambi detestassero il
megalomane ispanico. Così la ragazza raccontò di
come Alejandro fosse certo che lei avesse pessime capacità
sociali e di come non potesse avere amici.
-Per quanto detesti ammetterlo; quando uno ha ragione, ha ragione.-
sentenziò Leshawna amareggiata.
-Che ti costa lasciarmi venire con voi e farmi dimostrare che il mio
odioso ragazzo si sbaglia?- disse Heather con la sua migliore voce
innocente.
-In che modo dartela vinta dovrebbe aiutarmi a fare un torto a quel
gran pezzo di carne... eh... carne putrida?- obiettò
Leshawna. -Senti, non mi va neanche di averti in giro a infastidire
Gwen e rovinare la giornata!-
-Ma sarò un angelo!-
-Della morte?- terminò la frase Harold.
-Harold, non vuoi aiutarmi a salvare questa relazione? Sei un terapista
di coppia terribile! Per cosa ti pago?!-
-Ah, ora ci vuoi stare al gioco? Comunque se volessi realmente pagarmi
non ti direi di no...-
-Sei licenziato, voglio il divorzio da questa qui!- urlò
Leshawna.
“Perchè mi sono portata dietro questa
qui?” si chiese Leshawna arrivata davanti l'entrata del
cimitero. Guardò Heather di fianco a lei che guardava con
interesse un'altra persona che non avrebbe dovuto esserci...
“Potenziale tensione di cui non sono colpevole...
è la mia preferita!” gongolò l'asiatica
nella sua testa.
Leshawna lanciò un'occhiata ad Harold. -Che c'è?!
Non è che se Heather ti sembra felice significa per forza
che sta per accadere una catastrofe.- si difese Harold.
“O forse Courtney è qui perchè la
gotica e la perfettina sono tornate amichette del cuore? Bleah! Che
noia...” vedendo Heather perdere entusiasmo, Leshawna si
rasserenò.
-Uhm... c'è Heather... non me lo aspettavo.-
constatò Zoey un po' dubbiosa.
-Beh, io non mi aspettavo che con te e Cameron si presentasse anche
Courtney... Comunque ciao. È la prima vola che ci vediamo di
persona, eh?- disse Leshawna.
-E già. Piacere di conoscerti.- disse Zoey amichevole.
-Piacere.- disse Cameron un po' più timido.
-Lui è...- Leshawna cercò di presentare Harold,
non sapeva se Zoey e Cameron avessero visto le stagioni di A tutto
reality, lei e Harold avevano visto All Stars solo per la
curiosità di vedere come se la sarebbero cavata le loro
vecchie coscienze.
-Ciao Harold.- disse Zoey e il ragazzo rispose come se la conoscesse.
-Ci siamo conosciuti mentre andavo a trovare Duncan.- spiegò
Harold.
-Duncan?- ripetè Leshawna guardinga.
-Beh, Leshawna... non puoi aspettarti che siano tutti gratuitamente
violenti, come te, verso le persone con cui hanno avuto dissapori.-
insinuò Heather nonostante un attimo prima avesse guardato
anche lei Harold come se fosse stranita.
Leshawna si voltò minacciosa verso di lei, la ragazza
sussultò e istintivamente andò a nascondersi
dietro un palo. Leshawna rise divertita facendosi guardare con dubbio
dai presenti, a parte Courtney che era rimasta tutto il tempo
concentrata sul suo cellulare.
“Sono finita tra degli estremisti del partito cuor di panna,
grandioso!” commentò infastidita fra sé
e sé. Leshawna guardò anche Harold, ma il ragazzo
appariva titubante. “E' diventato ancora più
noioso da quando si è messo a studiare per fare lo
strizzacervelli, incredibile...”
-Ecco... suppongo che il comportamento bizzarro di Leshawna e degli
spaventi senza conseguenze, possano far esorcizzare a Heather il
trauma...- disse Harold in un maldestro tentativo di fare un assist
alla fidanzata che gli era parsa in difficoltà e in
minoranza.
-Comportamento bizzarro?- ripetè Leshawna infastidita.
-Io non ho affatto paura di quella cosa!- esclamò Heather
uscendo dal nascondiglio. -Inoltre non credo proprio che quella possa
avere il nobile intento di de-traumatizzarmi!-
Leshawna fece un sorriso ferale e avvicinò a sé
la ragazza. -Bene carissima Heather! Sono molto, molto contenta che tu
non abbia alcuna paura di me...- disse la ragazza ghignando.
Heather perse improvvisamente colorito e sorrise nervosamente.
Harold sospirò e si massaggiò le
tempie. “E' meglio che non faccia più
niente.” pensò demoralizzato. Ma era abbastanza
sicuro che Leshawna non volesse nuocere alla ragazza.
-Dai ragazze, rilassatevi un po'. Mi sembra una buona occasione per
seppellire l'ascia di guerra!- disse Zoey avvicinandosi amichevolmente
alle due con un sorriso fiducioso.
-Rispetto all'aura inquietante da santarellina di Zoey, Lashawna
diventa quasi rassicurante!- disse l'asiatica abbracciando
improvvisamente la nemica rimasta inizialmente paralizzata dalla mossa.
-Eh, eh... ora mollami che sei tu quella inquietante.- disse Leshawna
ridendo nervosamente.
-Ma come? Non eri contenta di non spaventarmi?-
-Allora... Mi spiegate cosa ci fanno qui Courtney ed Heather?!-
esclamò Gwen, appena arrivata, facendosi notare. Courtney
alzò finalmente gli occhi dal cellulare.
-Perchè abbia deciso di portarmi dietro Heather,
è un po' complicato. Ma da un punto di vista morale
è tutta colpa di quello là!- disse Leshawna
indicando Harold.
In realtà dal punto di vista di Gwen anche Harold era un
intruso. Ma si sentiva un po' stupida ad aver pensato, complice anche
il periodo, che quando Leshawna parlava di portarsi dietro uno
spaventapasseri, parlasse di uno spaventapasseri decorativo
anziché del ragazzo.
-Courtney l'ho invitata io.- ammise Zoey un po' intimidita e confusa.
-In fondo nonostante vi siate riappacificate non avete avuto
più molto tempo da passare insieme per via dei vostri
impegni e Courtney mi ha confessato che si sentiva in imbarazzo a
rifarsi viva dopo tanto tempo.-
Gwen si voltò verso Courtney che aveva un'espressione
stizzita che si trasformò in un sorriso forzato.
-Vi eravate riappacificate, giusto?- disse Zoey nervosa, mentre
cominciava a mettere in dubbio la storia raccontata da Courtney.
“Che ingenua...” pensò Leshawna, poi si
accorse di Heather che guardava la scenetta tutta ghignante e la
guardò male nonostante avessero pensato la stessa cosa.
Gwen non voleva mettere a disagio Zoey, nè discutere con
quella causa persa di Courtney, ma non voleva neanche far pensare a
Courtney di poter tornare a fare allegramente la despota e non
sopportava il suo sorrisetto malefico...
-Apprezzo molto la tua fiducia nel prossimo Zoey, ma forse Courtney ti
ha dato una versione giusto un po' inesatta delle cose.-
-Senti, è una questione di principio.- sbuffò
Courtney. -Mi hai messa in ridicolo, mi hai fatto fare quello che
volevi dicendomi che in cambio mi avresti dato un'altra
possibilità che invece non è arrivata, quindi me
la prenderò ora.- disse sorridendo, convinta di aver ragione.
Harold si avvicinò a Leshawna e le bisbigliò
qualcosa all'orecchio. La ragazza ridacchiò e
annuì concordando con quello che stava dicendo il ragazzo.
-Già! Anche io credo che questa fissazione di Courtney sia
un'infatuazione!- disse con fare dispettoso Heather che li stava
origliando. La voce era tenuta ben alta per accertarsi di essere
sentita. -Erano troppo poco amiche perchè abbia senso che
Courtney si fissi così. Infatti Gwen non mi è
nemmeno sembrata così ferita da quella scemata della lista.
Sembrava semplicemente stanca di lei! Oh, oh, povera Courtney! Prima
quella melodrammatica di Gwen fa finta di darle importanza e di volersi
fare perdonare... Poi la scarica in quel modo!- nonostante
l'interpretazione vocale, mantenne un sorrisetto per tutto il tempo.
-Heather! Sei sorda o scema?!- esclamò Courtney infuriata e
paonazza. -Non me ne frega niente di quella là, è
una semplice questione di principio! Non mi piacciono le promesse
infrante e visto che mi annoiavo, ho pensato di fargliela rispettare
oggi!-
-Sì, sì... come no!- gongolò Heather.
Poi vide Courtney che le correva contro. -Ho scordato che Leshawna non
è l'unica psicopatica violenta!- gridò scappando.
-Allora... Uccido prima te o lei?- chiese Leshawna ad Harold.
-Eh?!- esclamò Harold distratto.
-L'hai detto tu che Heather felice non significa per forza guai!-
-Beh, non mi sembra tanto felice in questo momento...- le fece notare
Harold guardando l'asiatica inseguita dall'ispanica. -E comunque non mi
sembra sia successa una tragedia... anche se preferirei non essere
origliato.-
-Gwen è in imbarazzo... Guarda che facepalm, sembra Trent!
Non può essere una cosa buona!-
-Ma solo un pochino...-
-Il problema è il carattere di Heather. Per quella ogni
motivo è buono per rompere i...-
-Ok, mi arrendo!- dichiarò Courtney poco intenzionata ad
arrampicarsi su un palo per recuperare Heather. -In realtà
sono venuta per sorvegliare Gwen ed evitare che facesse qualcosa di
illegale.- si giustificò per togliersi di imbarazzo.
-Che?! È che dovrei fare? Non sono mica Duncan!-
protestò Gwen incredula.
-Che ne so! Comunque... Ti tengo d'occhio...- sibilò la
serpe ispanica.
Harold bisbigliò di nuovo qualcosa a Leshawna.
-Sono d'accordo, anche a me questa sembra ancora di più una
scusa rispetto alla “questione di principio”- disse
Heather che stava origliando di nuovo.
-Quando cavolo sei scesa?!- esclamò Harold.
-Prima della fine della giornata, ammazzerò qualcuno.-
annunciò Leshawna sospirando.
-Sempre che non lo faccia io.- disse Courtney incenerendo Heather con
lo sguardo.
-Harold, mi devi della solidarietà. In fondo non vieni preso
di mira solo perchè sei diventato il passatempo della
persona più spaventosa qua in mezzo.- gli ricordò
Heather.
-C-cos...? Non sarebbe tutto molto più facile se smettessi
di fare la squilibrata per qualche minuto?!-
“Perfetto, tra poco nemmeno Harold mi farà sentire
in colpa per il suo omicidio.” si disse Leshawna pensando
positivo.
-Ciao ragazzi.- disse una voce maschile, ma nessuno sembrò
farci caso, così il soggetto fece finta di tossire. -Ho
detto, ciao ragazzi!- disse più forte per farsi notare.
-Non ora Trent, sono occupata a guardare male Courtney... temo che le
mie occhiatacce da ragazza asociale si stiano un po' indebolendo...-
disse Gwen, poi si girò verso il ragazzo alle sue spalle.
-Trent?!- esclamò sorpresa. -Volevo dire... Wow! Ma che
bella sorpresa!- disse sorridendo nervosamente come il ragazzo.
-Non disturbo, vero?- chiese Trent.
-Ma certo che no!- rispose Gwen. poi cercando un colpevole,
identificò la persona nel gruppo che poteva essere
più correlata al chitarrista. -Puoi scusarmi un momento?-
disse Gwen a Trent.
-Harold!- lo chiamò la ragazza.
Il ragazzetto con gli occhiali e l'aria colpevole si stava alzando la
sciarpa come per nascondersi.
Gwen lo prese in disparte, anche se Leshawna ed Heather li seguirono.
-C'entri qualcosa con la presenza di Trent?- chiese con calma Leshawna
battendo Gwen sul tempo.
-Eh... l'ho sorpreso a spiarmi quando Leshawna mi ha chiamato per
avvertirmi che uscivamo con te oggi... Potrebbe aver captato qualcosa.-
disse rivolgendosi a Gwen.
-Dietro ogni ragazzo che sembra troppo gentile e perfetto si nasconde
uno squilibrato. Sempre saputo.- commentò Heather annuendo.
-C-come spiando?!- disse Gwen grattandosi nervosamente.
“Dejavù. Pensavo che senza me fra i piedi fosse
rinsanito!”
-Quando sente il nome “Gwen” la sua attenzione e il
suo udito si concentrano sulla fonte del suono e il suo discorso
automaticamente. Mi ero scordato di questa sua particolarità
perchè non succedeva da molto, quindi non ho fatto
attenzione mentre parlavo al telefono con Leshawna. Mi dispiace- a
giudicare dal modo in cui lo guardavano le tre ragazze, probabilmente
la spiegazione supplementare non aveva aiutato a rendere la situazione
meno inquietante.
-Allora, Trent non mi piace.- affermò Harold.
-Miracolo! Almeno questo non ti piace!- esclamò Leshawna.
Harold la guardò infastidito per un attimo, poi
continuò. -Ha una potente aura da perfettino, moralista con
la puzza sotto il naso...-
-E' anche ingenuo e piagnone.- aggiunse Heather.
-E allo stesso tempo geloso.- disse Leshawna. Gwen li guardava
perplessa e non era del tutto sicura che gli piacesse parlassero in
quel modo di Trent. Era combattuta.
-E' insicuro. Il suo modo di gestire lo stress è atroce,
è ossessivo e pieno di strane manie...- tornò a
parlare Harold.
-Ora che ci penso, è strano che non andiate d'accordo.-
commentò Leshawna.
-Già. Comunque, volevo dire che però, nonostante
tutto è un bravo ragazzo. Gentile, disponibile e corretto.-
ammise Harold sospirando. -Non credo darà problemi.
Probabilmente si è spinto a venire qui solo per... beh, la
curiosità da riunione con i vecchi compagni di scuola. In
particolare per quelli con cui sei uscito o per cui avevi una cotta.
Mai stata curiosa di sapere come andavano le loro vite o come erano
cambiate?- chiese a Gwen.
-N... non lo so...- non si era lasciata malissimo con Trent, ma lo
pensava e si chiedeva cosa stesse facendo molto raramente. Anche se a
volte era stata tentata di chiedere a Leshawna se Harold aveva notizie
sue. -Va bene, ormai lui è qui. Non è una
tragedia.-
-E se facesse troppo lo strambo, ci penserò io a
sbarazzarmene.- Leshawna sghignazzò, poi avvicinò
a sé Harold. -Dopo tutto tocca a me riparare agli errori di
questo qui, no?- disse accarezzando docilmente la testa del ragazzo
mettendolo inavvertitamente in imbarazzo.
-E' irritante quando qualcuno si sente così superiore a te,
eh?- disse Heather sorridendo al ragazzo. Leshawna parve non sentirla.
“Anche se è divertente, forse devo stare
più attenta a cosa dico se voglio sopravvivere.”
-Harold, non è che spunterà fuori anche Cody,
vero?- chiese Gwen infastidita. Non odiava o trovava particolarmente
irritante Cody. Poteva anche essere simpatico quando pur rimanendo
dalla sua parte le lasciava i suoi spazi, non l'annusava o chiedeva
biancheria intima, o si faceva guarda con gli occhiali a raggi x senza
avvertire che non portava le mutande. “Ma comincia ad esserci
troppa gente qui! Inoltre... più ci penso, più
metto in dubbio la mia simpatia per Cody... Uhm...”
-No, tranquilla. Ha perso ogni interesse per te. Hai fatto un ottimo
lavoro di recitazione in All Stars fingendoti il più
innaturale e sgradevole possibile per renderti poco appetibile per un
recast.- si complimentò Harold. Heather provò a
trattenersi dal ridere perchè non le andava di subire un
altro tentato omicidio, ma lei e l'espressione colpevole di Gwen misero
nel dubbio Harold. -Stavi fingendo per la maggior parte del tempo,
giusto? Perchè io avevo capito così...- disse il
ragazzo, poi venne portato via da Leshawna.
-Beeene, torniamo dagli altri, forza!- disse l'afro-canadese,
portandosi dietro Harold e Heather.
Trent sembrava essersi ambientato perlomeno con Zoey. Cameron per
qualche strano motivo sembrava studiarlo prendendo persino appunti,
mentre il chitarrista cercava educatamente di non farci caso.
Apparentemente, l'outsider era Courtney che continuava a starsene per
conto suo col telefono.
Quando rivide Gwen, Trent le sorrise nervosamente, per un attimo
guardò anche Harold domandosi se avesse detto qualcosa di
compromettente sul suo conto, poi tornò a guardare l'ex con
un'espressione più sicura. -Allora, che ci facciamo qui, di
bello?- chiese Trent.
-Io in realtà dovrei trovare la tomba di qualcuno.- disse
Gwen cercando di rimanere il più neutra possibile. -Poi
possiamo...-
-Pranzo a sacco! Come in una gita scolastica!- disse Zoey stranamente
entusiasta. -Sarà divertente! Venivo sempre lasciata in
disparte alle gite! Neanche sull'autobus riuscivo a trovare qualcuno
che si sedesse con me... durante una gita di più giorni,
venni lasciata a dormire tutte le notti da sola...- raccontò
Zoey con una risatina vagamente isterica.
Heather non si trattenne dal ridere.
-Scusatela, è che ha avuto le stesse esperienze e per curare
il suo cuore freddo e solitario. Non può fare cosa migliore
che ridere.- puntualizzò Harold.
-Ma che stai...- Heather provò a protestare.
-Tranquillo, Harold. Riesco a leggere dietro ai modi di Heather.- disse
Zoey interrompendola.
-Leggere cosa?!- esclamò Heather.
-Temo che quel reality ti abbia reso meno temibile, gioia. Ormai le tue
vere capacità sociali le conosciamo.- le sussurrò
Leshawna con un sorrisetto compiaciuto che le ricordò
fastidiosamente il latino malefico.
-Ti assicuro che avevo e ho un sacco di sempliciotti come Lindsay ai
miei piedi.- le rispose Heather.
-Peccato che anche i sempliciotti come Lindsay mi sembrino
più che capaci di sbarazzarsi di te dopo poche settimane.-
continuò Leshawna. Heather sbuffò.
-Mia madre non mi ha mai permesso di partecipare ad una gita.
Così è un'esperienza nuova anche per me.- disse
Cameron zuccherosamente allegro distraendo le due dalla loro
discussione.
Heather si sentiva un po' infastidita in mezzo a quell'atmosfera.
-Alla fine, questa sembra una riunione degli sfigati anonimi.-
commentò Courtney annoiata. -Quello davvero fuori contesto
è Trent che nonostante alcune manie è capace di
attirare gli altri intorno a sé. Beh, stare in mezzo a
persone disadattate gli sarà utile se vuole diventare
avvocato.-
Trent guardò la ragazza con fastidio, anche Leshawna
sembrava piuttosto irritata.
-Giusto, pure Leshawna è molto brava a sembrare socialmente
gradevole.- disse Courtney fra sé e sé.
-E tu invece?- chiese Gwen con aria di sfida. -Che cosa saresti?-
-Una che se ne sta in disparte quando non ci sono persone che valga la
pena frequentare... ma in questo caso sono una sorvegliante. La storia
della tomba da trovare non mi convince...- disse dando un'occhiataccia
a Gwen.
-Ancora questa storia? Ma anche se fosse, cosa te ne fregherebbe se mi
mettessi nei guai?!-
Courtney aprì la bocca ma non disse niente inizialmente. -E'
una questione di principio.- affermò dopo qualche secondo.
-E-ehi, io intanto vado a cercare una buona zona del cimitero dove
sistemarci per il pranzo a sacco, ok?- disse Zoey, nascondendo il
disagio che le trasmettevano quelle due.
-Zoey, in realtà io non avevo previsto di...-
provò a dire Gwen.
-Io e Zoey invece sì.- disse Cameron piuttosto allegro. -E'
tutto a posto Gwen, abbiamo portato abbastanza roba.-
“Sembrano tenerci parecchio a questa cosa...”
osservò Gwen quasi intenerita. -Ma c'è qualche
persona in più rispetto a quelle previste.- fece notare Gwen.
-In realtà io mi sono portato un panino, ho pensato fosse
più comodo.- disse Harold. -E anche Heather si è
portata qualcosa per paura di essere avvelenata.- aggiunse con un
sorrisetto.
-Cosa?! Non è vero! L'ho fatto anche io per
comodità!-
Scelta la zona, Cameron e Zoey tirarono fuori dagli zaini insalate,
insalate di pollo, insalate di patate e cuscus di verdure.
-C-cavoli... è parecchia roba.- osservò Trent
perplesso. -Quante persone dovevate essere in origine?- chiese
guardando verso Gwen.
-Io, Cam, Gwen e Leshawna.- rispose Zoey.
“...Si erano completamente scordati di me.”
pensò Harold sapendo che Leshawna aveva avvertito della sua
presenza.
Vedendolo a irrequieto, Leshawna lo avvicinò per
bisbigliare: -Piccolo, stai bene? Ti angoscia la vista di troppo cibo?-
-No, hai completamente frainteso... ma grazie della tua
preoccupazione.- il ragazzo le sorrise, poi notarono la testa di
Heather molto vicino a loro, forse in attesa di altro da origliare per
passarsi il tempo.
L'asiatica mostrò un sorriso innocente e mormorò.
-Chi mai può essere angosciato alla vista del cibo? Harold,
quali turbe ti...-
-Come diavolo fanno ad essere così disorganizzati? Quella
roba era per quattro persone? Cosa ci vedrà mai Gwen in
quegli sprovveduti?- rimuginò Courtney. -Che avete voi tre
da guardare?- Heather, Leshawna e Harold fecero finta di niente. -Oggi
sembrate andare d'accordo...- commentò Courtney sospettosa.
Leshawna in particolare sembrava quasi offesa da quella dichiarazione.
Mentre si dividevano le cose, Gwen sospirò. Si sentiva un
po' spaesata in mezzo a quell'atmosfera tutto sommato calma e familiare
che in nanetto occhialuto e la rossa avevano creato. Non era sicura se
quella che provava era una sensazione positiva o negativa, forse si
sentiva un po' estranea.
“Vediamo se riesco ad immergermi in questa situazione... Ti
verrò a cercare dopo.” mentre formava quel
pensiero, si immaginava una lapide generica e non la persona che vi era
sotterrata. “Ma è tutto così
irreale...”
-Gwen, tutto a posto?- chiese Trent.
In un primo momento gli sorrise istintivamente. -Certo...- ma venuta
alle parole risultò schiva.
-Bene...- rispose Trent un po' disorientato da quell'atteggiamento.
-Quindi vuoi fare l'avvocato?- domandò Gwen. -E come mai
Courtney...-
-Non voglio farlo, ma non ho piani di riserva migliori. Così
mio padre, da fiero avvocato, mi ha indirizzato a legge.- rispose Trent
con rassegnazione, ma senza disperazione. -Courtney lo sa
perchè le ho chiesto qualche consiglio.- precisò
intuendo la domanda incompleta della ragazza.
-Ah... ok...- rispose Gwen. Non le veniva molto da dirgli.
-Posso chiederti di chi è la tomba che cerchi?- chiese Trent
in tono neutro. Non poteva sapere se si trattava di un conoscente, un
amico, un parente o un artista mai conosciuto che stimava.
-Nulla che valga la pena raccontare.- rispose Gwen con un sorriso
indecifrabile.
-Ok...- “E' diversa, ma allo stesso tempo non lo
è... è diventata abbastanza socievole da invitare
delle persone a venire con lei... ma non si sente abbastanza pronta ad
aprirsi su cose del genere...” pensò osservandola
incuriosito. “O forse sono io il problema ed è con
me che non vuole aprirsi?!” acqua passata o meno, quel
pensiero gli faceva un po' male. Lo sguardo di sospetto e fastidio
acquisito da Gwen in quell'istante, invece era direttamente una
pugnalata.
-Ho qualcosa in faccia?- chiese Trent nascondendo la sua inquietudine
meglio che poteva.
-Hai uno sguardo molto poco promettente per essere un ex.-
-Beh, ci siamo frequentati per così poco tempo e ci siamo
lasciati così frettolosamente, per motivi così
stupidi che mi fa strano vederti come un'ex.- vide che Gwen questa
volta sembrava direttamente un gatto spaventato. -Scherzavo! Pazienza
non ha funzionato e non c'è nessun rischio che pensi di
poter tornare a frequentarti, ok?- la gatta azzurra continuava a
sembrare molto guardinga. -Tranquilla Gwen. Stavo solo puntualizzando
una mia sensazione, non c'era nessun sotto-inteso.- il chitarrista
sospirò. -Continui ad essere il mio tipo, ma voglio
conoscere altre ragazze.- cercò di trasmetterle
tranquillità. Poi le fece segno di battere il cinque. Lei lo
guardò dubbiosa, poi gli colpì il palmo della
mano con il pugno.
-Quindi cosa pensavi quando mi fissavi con quell'aria da
baccalà sofferente?-
-Uhm... riflettevo semplicemente sul perchè ti fossi portata
dietro tanta gente, tutto qua.-
-Perchè Duncan riesce ad essere un piantagrane anche quando
non fa niente.- sbuffò Gwen. Vide che Trent
approvò istintivamente e con tutto sé stesso.
Allo stesso tempo, i suoi occhi smeraldini erano avidi di informazione.
“Sarà anche acqua passata, ma sentire Gwen parlare
male di Duncan è terribilmente soddisfacente... ci si
potrebbe fare un audio asmr...”
-Mi spiace frenare il tuo entusiasmo, ma quando dico che non ha fatto
niente, intendevo sul serio.- disse la ragazza un po' divertita. Dopo
avergli spiegato quel che sapeva, aggiunse maldestramente;
-Praticamente ha avuto lo stesso effetto che ha avuto su di te.- la
Gwen che capiva benissimo perchè Duncan potesse suscitare
invidia nei ragazzi e ammirazione nelle ragazze, le sembrava ormai
un'estranea. Poi si chiese se avesse detto qualcosa che poteva
suscitare fastidio in Trent, ma vide che il ragazzo sembrava sereno.
Anche troppo, aveva ripreso a guardarla con un'ammirazione sospetta.
-Tranquilla Gwen, stavo solo pensando che sei diventata piuttosto
socievole e altruista a rinunciare alla tua visita solitaria per
confortare un'amica.-
Gwen lo guardò un po' disorientata e imbarazzata.
Distogliendo lo sguardo da lui, ebbe l'impressione che l'ispanica
seduta in mezzo ai due rossi che stavano poco distanti da loro, li
stesse osservando, forse addirittura ascoltando.
Incrociando il suo sguardo, Courtney guardò da un'altra
parte.
-Grazie di quello che credo sia un complimento, Trent.- disse Gwen con
un sorriso aperto. -Tieni presente che se ti fai venire anche la mezza
idea di riprenderti una cotta per me, farò intervenire
Leshawna.- scherzò.
Trent rispose ridacchiando. -Ok, lo terrò presente.
Comunque, hai fatto la scelta giusta. Zoey mi sembra molto serena oggi
per essere una che ha appena rotto.- “Oppure l'esagerato sono
io?” si chiese infastidito e si sentì abbastanza
in colpa per l'invidia che provava per quella ragazzina così
allegra nonostante le avversità.
-Già...- mormorò Gwen osservandola. Era un po'
sollevata. La ragazza le aveva confessato di essere intimorita da
Leshawna e dai suoi modi. Le ricordava alcune ragazze molto invadenti e
sicure di loro anche quando erano nel torto marcio con cui aveva avuto
vari scontri e fraintendimenti. Invece ora vedeva la rossa interagire
amichevolmente con Leshawna. “Zoey ha molto più
carisma e abilità di quel che pensa...”
rifletté.
-Sei più bassa di quel che pensavo.- disse con fare allegro,
Zoey a Leshawna. Quest'ultima non sapeva come prenderla.
-E' colpa delle spalle massicce, il suo atteggiamento e la sua
capacità di spostare cose pesanti. La fanno sembrare
più imponente e minacciosa.- commentò Harold,
divertito, posando le mani sulle spalle di Leshawna. -E' come quando
vai a controllare la reale altezza dei Nidoking nel Pokedex o le misure
dei pesci abissali. Anche io inizialmente tendevo a scordarmi della sua
reale altezza, invece è così piccola e carina.-
disse affettuosamente causando un po' di ilarità in Heather
e Courtney, un “Aw” in quella dannata caramella
della rossa e un po' di riflessioni sulle percezioni illusorie in
Cameron.
Leshawna aveva un'ottima opinione di sé stessa, ma sentirsi
chiamare “piccola e carina” era assurdo, oltre a
non essere per forza positivo per lei...
-Già, da una persona così piccola non ti
aspetteresti tanta ferocia, potenziale dannifico e la tendenza di
buttare persone appena conosciute da scogliere.- scherzò
Heather mentre strofinava la spalla di Leshawna approfittando dello
stordimento causato da Harold. Nonostante la frecciatina, nel complesso
appariva più giocosa che malevola.
-O-Ok, cosi secchi e spilungoni, restituitemi i miei spazi personali!-
disse Leshawna allontanandoli con fare stranamente impacciato.
-Sono proprio contenta.- affermò Zoey. -Questa atmosfera da
gita scolastica mi piace troppo! Questo è il mio ultimo anno
e non è in programma nessuna uscita con la scuola quindi
sono contenta di avere un'occasione come questa.-
-E noi saremo fortunati se usciremo da questa situazione senza il
diabete di quando sei sdolcinata.- disse Courtney infastidita.
-Sfigata, guarda che non hai bisogno della scuola per passare del tempo
fuori con gli amici. Odio quelle fighe che fanno le perdenti
piangendosi addosso.-
-E'-è un modo carino per dire che devo avere più
fiducia in me stessa?-
-Bleah!- esclamò Heather.
-Concordo con la psicopatica.- affermò Leshawna poi rise.
-S-scusa, è che sei troppo buffa e allo stesso tempo
disagiante.- spiegò divertita.
Zoey si guardò intorno un po' imbarazzata. -Scusate...-
-Anche avere una che si scusa di continuo è molto
fastidioso.- disse Courtney con aria severa.
-Anche avere a che fare con una che da per scontato che sia facile
farsi degli amici o avere fiducia in sé stessi.-
commentò Cameron a braccia conserte. -Non ti viene nemmeno
in mente che comportarsi in modo esageratamente allegro possa essere un
modo per distrarsi da qualcosa di triste?-
-Ah, sa parlare quindi.- disse Heather fingendosi stupita. Leshawna le
diede una gomitata. Cameron tornò timido.
-Non abbassate la guardia, potrebbe baciarvi quando meno ve lo
aspettate.- disse Courtney un po' risentita. Cameron si fece ancora
più imbarazzato. -Hai anche messo in crisi il mio neonato
rapporto con Scott. Ma non sono sicura che sia stata una cosa
così negativa...- l'ispanica sbuffò.
-In realtà questa situazione è nostalgica anche
per me.- ammise Harold rilassato, seduto su di una lapide. Cameron e
Zoey si sentirono un po' grati di quell'intromissione. -Non ne sono del
tutto sicuro.- continuò il rosso. -Ma forse la scuola mi...
manca? Un po'?-
-Ma se l'altra notte ti sei svegliato per un incubo in cui ti trovavi a
scuola chiuso in un armadietto?- chiese Leshawna ridacchiando.
-Infatti ho detto di non esserne sicuro... è un sentimento
complicato, ok?-
-Io invece sono sicura di odiarla.- affermò Leshawna. -Ma
odio l'università ancora di più... mi sembra di
non avere più un momento libero.- continuò con
una palpebra che ticchettava.
-Perchè ti lamenti? Non eri obbligata a sceglierla. In ogni
caso, questo accade perchè non sai organizzarti.- disse
Courtney compiaciuta. -Mah, in fondo non è male stare qui,
fa molto epoca vittoriana. Ho anche portato i libri per studiare, forse
farlo all'aperto sarà rilassante e faciliterà il
mio cervello all'apprendimento...- sospirò la ragazza con
aria beata.
Heather, Leshawna e Harold si scambiarono un'occhiata sorpresa, vedere
Courtney in quel modo era anomalo.
-Oppure mi sentirò irritata perchè i rumori
ambientali mi faranno sentire distratta o il mio subconscio
lotterà contro il rilassamento, perchè rilassarsi
è sbagliato! Sopratutto quando si dovrebbe studiare!-
sbottò Courtney improvvisamente. Cameron e Zoey
indietreggiarono guardinghi.
-Ah, ora la riconosco.- disse Harold sollevato. Leshawna e Heather
annuirono. -Beh, mi sento una persona orribile...- constatò
Harold con aria seria . Leshawna e Heather annuirono di nuovo.
-E' bello sapere che anche tu hai una coscienza.- disse Leshawna.
-Cos... non è vero! Ti stavo imitando per sbaglio!- si
difese Heather.
-Inoltre, solo io mi sento osservata?- chiese Courtney infastidita.
-Da Heather? Nah, tranquilla!- disse Harold.
-N-no...- balbettò Courtney visibilmente a disagio,
guardandosi intorno.
-A-aspetta... ti riferivi ad una specie di piccola damina bianca con
orecchie da elfo e i lunghi capelli argentei, che girava fra le lapidi
con una specie di catenina che pendeva da una mano?- disse il ragazzo.
A differenza di Leshawna che sospirava pensando “Oh no,
ancora la sua fervida immaginazione” e Heather che sembrava
compatirla, Courtney annuì deglutendo.
-Meno male! Pensavo di essere impazzito!- esclamò Harold con
sollievo.
-Ragazzi, s-smettetela di scherzare, odio le storie di fantasmi...-
mormorò Cameron sentendosi il target di uno scherzo.
-A me invece piacciono!- disse Zoey allegra.
All'improvviso sentirono un urlo acuto e femminile.
-Oh, no! È Trent!- esclamò Harold.
Angolo dell'autrice:
Lo sapevo che non avrei finito entro il ponte!
In ogni caso, mi sono divertita scrivendo questo capitolo. Anche se,
per quelle che sono le mie capacità, gestire più
personaggi che reagiscono anche senza parlare, cercando di non farli
diventare troppo invisibili quando hai una narrazione scritta
è un po' infernale... Spero di aver ottenuto un risultato
decente...
Devo confessare riguardo a Trent che lui mi piace a causa di Azione
(così come molti personaggi in realtà... e la
serie in generale... Azione è la mia stagione preferita!
Sono strana...) la sua storia con Gwen in realtà non era
malvagia, era una buona cotta adolescenziale per qualcuno che conosci
poco ma ti sembra figo (poi sarebbe anche potuta diventare altro) ma
Trent come personaggio in sé era facile da dimenticare per
me (forse sono troppo poco etero per diversi personaggi maschili?) la
prima volta che ho guardato la serie ho saltato la puntata della sua
eliminazione e non mi sono accorta della sua assenza per gran parte del
cartone... Scusa Trent? In ogni caso, questa confessione era per
contestualizzare perchè mi diverto a caratterizzarlo in un
certo modo, ma in generale mi piace scherzare un po' su tutti i
personaggi e i loro rapporti. Questa volta mi sento piuttosto
soddisfatta dell'interazione fra lui e Gwen. Spero possa risultare
gradevole anche per altri, così come il resto della storia.
Se avete letto fino a qui, vi ringrazio e mi fa piacere se avete
qualcosa da dirmi.
Spero abbiate passato un periodo positivo!
A presto!
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