Pioggia di ricordi CAP 1 Fiore di Lethe (NAVIA)
Pioggia di ricordi
Capitolo 1: Il fiore di Lethe
https://www.youtube.com/watch?v=lMiJvj6gFg4
(questa è la colonna sonora di questa storia, vi consiglio di
leggere i capitoli con la musica di sottofondo se riuscite)
Tra l'altro, ci tengo a dire che questa canzone è molto
importante per me. Penso che rappresenti benissimo la mia
personalità ed essendomi sentita sempre molto vicina al
personaggio di Juvia, la trovo perfetta anche per lei.
Buona lettura.
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Ti è mai capitato di vedere la pioggia durante una giornata di sole?
La foresta di Magnolia non
era molto grande né particolarmente inagibile ma era un luogo
estremamente selvaggio rispetto al resto della città, il
silenzio e la calma regnavano sovrani forse anche grazie all'effettiva
lontananza di quest'ultima rispetto alla frenetica cittadina.
Juvia, essendo una ragazza di Oak Town, amava molto passeggiare nella
foresta. I piccoli corsi d'acqua che si accumulavano nella parte
più interna di essa riuscivano sempre a farla rilassare, il
candido rumore dell'acqua che scorreva inesorabile l'aiutava a regolare
anche lo scorrere dei suoi pensieri.
In poche parole, quando la sua mente faceva fin troppo rumore lei si rifugiava nel silenzio pacifico della foresta.
Quel giorno non faceva affatto differenza.
In seguito a una missione piuttosto frenetica la maga aveva deciso di
concedersi una tranquilla passeggiata che potesse rimettere in ordine
l'affollarsi dei pensieri nella sua testa.
Juvia era seduta all'ombra di un albero in una piccola radura, lo
scrosciare di un ruscelletto era l'unico rumore presente ad eccezzione
del canto occasionale di alcuni uccellini.
-Se tutte le giornate di Juvia potessero essere così...- mormorò la ragazza in un sospiro sognante.
Era ormai qualche ora che la maga era seduta lì a godersi la
calma attorno a sé, era finalmente ora di rientrare a Fairy
Hills anche perché avrebbe dovuto riposare per ricaricarsi un
po' dopo la missione.
Si alzò da terra e, dopo aver pulito in maniera approssimativa
la propria gonna, s'incamminò verso la città.
Mentre tornava indietro un fiore che non aveva mai visto prima colse la
sua attenzione: era un fiore dai grandi petali blu i quali venivano
percorsi da piccole venature dorate e luccicanti.
-Che meraviglia- mormorò la ragazza.
Juvia non seppe resistere alla tentazione, voleva cogliere quel fiore
così bello e portarlo nel suo dormitorio. Sicuramente sarebbe
stato bene con l'arredamento che aveva scelto per la sua stanza.
La ragazza si avvicinò e carezzò uno dei petali con la
mano, al tatto era proprio simile al velluto... Per non parlare del
magnifico odore che proveniva da quel fiore così maestoso, era
un profumo forte e leggermente vanigliato.
Juvia avvicinò il viso per poterlo cogliere con la cura che
meritava e, non appena lo fece, un getto di spore colorate la
colpì in pieno volto facendole perdere i sensi.
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Natsu ed Happy erano diretti alla gilda, sapevano che Gajeel era appena
tornato da una missione piuttosto importante e difficile ma Natsu
ricordava perfettamente che, prima di partire, Gajeel gli aveva
promesso che avrebbero lottato assieme.
-Non vedo l'ora! Sono tutto un fuoco!- esclamò mentre camminava a passo svelto verso l'interno della foresta.
Happy lo seguiva con lo stesso animo ma, mentre proseguivano il loro
cammino, non poté evitare di notare una sagoma piuttosto
familiare nel sentiero poco più in là rispetto a quello
che stavano percorrendo loro due.
-Natsu!- esclamò l'exceed.
Il Dragon Slayer si bloccò immediatamente dato il tono urgente del suo fedele amico :-Che cosa c'è?-.
-Guarda-.
Natsu voltò il capo in direzione del sentiero che Happy stava
indicando e sgranò gli occhi in segno di preoccupazione.
-Juvia!- esclamò correndo nella direzione della ragazza.
La maga dell'acqua era stesa a terra con una mano sul ventre e l'altra
a riposare accanto alla testa, sul suo viso era presente una piccola
macchia di uno strano colore violetto.
-Che cosa le sarà capitato?- chiese Natsu.
-Magari sta solo dormendo- osservò Happy.
Natsu assunse un'espressione confusa :-E' un posto un po' strano per schiacciare un pisolino, no?-.
-Ci-.
Il Dragon Slayer avvicinò il viso a quello della ragazza, c'era
qualcosa che non andava... Natsu non riusciva a percepire il suo
profumo, era come se fosse diventata totalmente inodore.
-Happy... C'è qualcosa che mi preoccupa- mormorò il mago del fuoco.
Il gatto blu gli rivolse un'espressione inquisitoria :-Che cosa?-.
-Non riesco a sentire il suo odore-.
Natsu si guardò rapidamente intorno, c'era un'altra cosa che lo
preoccupava... Riusciva a sentire distintamente una nota vanigliata
tutt'attorno a loro ma non riusciva a capire da dove provenisse con
esattezza.
-Che cos'è quello?- chiese Happy indicando un fiore poco più distante.
Natsu concentrò tutta la sua attenzione sulla pianta e quel vago
sentore di vaniglia penetrò a tutta forza le sue narici :-Non
toccarlo-.
-Perché?- chiese Happy.
-Non ne sono sicuro...- disse pensieroso il giovane Dragon Slayer :-Portiamola da Porlyusica-.
-Ci!-.
Natsu si caricò la propria compagna in spalla con poca
delicatezza e iniziò a correre in direzione della casa della
donna.
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Porlyusica stava osservando il corpo senza sensi della giovane maga ora
distesa sul letto della sua infermeria, c'era una strana macchia sul
suo volto e la donna aveva anche una vaga idea di che cosa potesse
averla causata.
-Strano, non è periodo di fioritura...- mormorò fra sé mentre esaminava la ragazza.
-Sai che cosa le è successo?- chiese Natsu.
Porlyusica annuì distrattamente :-Se è quello che penso potrebbe essere un bel problema...-.
Happy abbassò le orecchie, era vero che Juvia non aveva
particolari interazioni con lui o con Natsu ma gli dispiaceva davvero
molto che stesse male.
-Non è a rischio di vita, vero?- chiese allarmato il mago del fuoco.
-No, per fortuna no. I suoi parametri vitali sono nella norma e, in generale, gode di ottima salute- spiegò la donna.
-Allora che problema c'è? Sta bene, no?- incalzò Natsu.
-Com'era fatto il fiore che avete visto?- chiese la donna, ignorando totalmente la domanda di Natsu.
Il Dragon Slayer le lanciò un'occhiataccia, solitamente non
amava essere ignorato ma sapeva che contraddire Porlyusica non sarebbe
stata una mossa saggia così lasciò che Happy rispondesse
alla domanda.
-Come temevo...- mormorò la donna :-Dobbiamo portarla alla gilda, ho bisogno di parlare con Makarov-.
-Ma Juvia sta bene, giusto?- incalzò nuovamente il mago del fuoco.
Tutta quella segretezza non gli piaceva affatto e il fatto che
Porlyusica si rifiutasse di rispondere per una seconda volta lo mandava
su tutte le furie.
-Vecchiaccia- sibilò il Dragon Slayer caricando nuovamente Juvia in spalla.
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Makarov rimase in silenzio ad ascoltare la donna dinanzi a lui.
-Il fiore di Lethe...- mormorò l'uomo.
Natsu stava ufficialmente perdendo la pazienza, basta con tutti questi segreti!
-Qualcuno vuole spiegarmi che cavolo è successo a Juvia? Sta bene o no?- ringhiò.
Happy annuì prontamente :-Ci! Nessuno ci dice nulla eppure siamo stati noi a trovarla!-.
Makarov sospirò :-Non è facile da spiegare... Juvia sta bene, in teoria-.
-E in pratica?- incalzò Happy.
-E' stata colpita dalle spore del fiore di Lethe, questo particolare
tipo di fiore spunta solo in un certo periodo e non dovrebbe nemmeno
crescere qui a Magnolia ma non è questa la cosa importante ora,
la cosa importante è l'effetto delle sue spore: la perdita della
memoria-.
-Vuol dire che Juvia si sveglierà e non ricorderà nulla?- chiese allarmato Happy.
-Esattamente- rispose Porlyusica annuendo appena.
-C'è una cura?- chiese Natsu incuriosito.
-Sì, esiste un antidoto... Farà effetto durante la prossima luna piena-.
-Tra un mese- aggiunse Makarov.
-Sarà meglio fare un annuncio ufficiale, potrebbe essere un
problema per Juvia adattarsi se ha perso la memoria- ragionò
Happy.
Makarov annuì e intimò ai due di precederlo al piano di
sotto dove gli altri membri della gilda erano già ammassati,
tutti avevano visto Natsu entrare con Juvia caricata in spalla seguito
da Happy e Porlyusica ma nessuno di loro si era fatto troppe domande,
nessuno eccetto Gray e il resto del team Natsu.
Per questo motivo, quando Natsu e l'exceed scesero al piano di sotto
iniziarono a tempestarli di domande. Natsu, però, li
bloccò tutti spiegando loro che presto avrebbero avuto tutte le
risposte dal Master.
E fu così, il Master spiegò la situazione a tutti i suoi
figli raccomandandosi di essere gentili e pazienti con Juvia al suo
risveglio anche se non aveva dubbi sul fatto che tutti lo sarebbero
stati, ciò che lo preoccupava era la loro irruenza in
realtà. Temeva che potessero frastornarla con le loro domande o
con la loro voglia di rendersi utili.
Juvia si svegliò poco dopo la fine del discorso del Master e non fu affatto un risveglio tranquillo.
-Calmati ragazzina, calmati- esclamò Porlyusica trattenendola saldamente per le braccia.
La maga dell'acqua la guardava con gli occhi pieni di smarrimento e
paura, era chiaro... Non sapeva chi fosse né tantomeno dove si
trovasse.
Per qualche bizzarro motivo, però, la presa della donna sembrava
tranquillizzarla e il suo odore era familiare anche se non familiare
come la sensazione di calore che aveva sulla pelle.
Quando Juvia fu sufficientemente calma Porlyusica prese coraggio per parlarle e spiegare la situazione.
-Il tuo nome è Juvia, Juvia Lockser. Sei una maga e appartieni alla gilda di Fairy Tail guidata dal Master Makarov-.
Juvia annuì lentamente :-Juvia Lockser- ripeté sottovoce.
-Purtroppo hai perso la memoria e hai perso la memoria perché non sei stata intelligente- disse la donna con durezza.
Juvia sgranò gli occhi, un'espressione offesa sul suo viso pallido.
-Inutile offendersi, è la verità. Non ti hanno mai
insegnato che non si toccano le piante senza conoscerle?- la
sgridò la donna.
-Non saprei... Non ricordo- mormorò la maga.
-Ah, che strano non sentirti parlare in terza persona- mormorò la donna.
-Mh? Parlo in terza persona?-.
Porlyusica annuì.
-Devo essere proprio una tipa strana allora... Oltre che poco sveglia, a quanto pare-.
In quel momento, Makarov entrò nella stanza accompagnato dal team Natsu al completo e da Gajeel e Luxus.
Juvia portò le gambe al petto, non si aspetteva certo di
trovarsi davanti tutte quelle persone e, soprattutto, tutte in
una volta.
-Come ti senti?- chiese Gajeel.
Juvia fece spallucce :-In realtà bene... Perdonatemi ma... Non mi ricordo di nessuno di voi-.
Lucy le rivolse un sorriso rassicurante :-Non ti preoccupare, è normale...-.
-Lui è Gajeel, il tuo migliore amico e il gatto insieme a lui
è Lily- iniziò Gray :-Io mi chiamo Gray e... Ehm... Siamo
buoni amici io e te, parliamo spesso insieme...-.
Juvia sentì il battito del proprio cuore accelerare anche se non
capiva davvero perché, decise di sopprimere quella sensazione di
familiarità e concentrarsi sulle presentazioni.
-Io mi chiamo Lucy e loro sono Natsu ed Happy, sono stati loro a portarti qui-.
Juvia annuì :-Natsu, Happy... Gray, Lucy e Gajeel- sussurrò meccanicamente indicando ciascuno di loro.
Erza sorrise caldamente :-Io sono Erza e lei è Wendy, la gattina bianca si chiama Charle-.
-Luxus- disse poi il Dragon Slayer del fulmine.
Juvia afferrò la propria testa con le mani, erano così
tante persone da tenere a mente e chissà quante altre ancora ne
sarebbero arrivate!
-Non preoccuparti se ti scordi qualche nome, ti aiuteremo noi- offrì Lucy.
-Mi dispiace, davvero... Immagino che abbiate tutti di meglio da fare
piuttosto che starmi dietro tutto il giorno- mormorò la maga
dell'acqua.
Notò immediatamente gli sguardi confusi dei presenti, era come
se qualcosa non andasse mentre stavano in piedi lì con
l'espressione più strana che Juvia avesse mai visto.
-Ho detto qualcosa di sbagliato?- chiese.
-No, no... Solo che... Ehm... Ecco, siamo abituati a sentirti parlare in terza persona- spiegò Lily.
Juvia si diede un colpetto sulla testa, certo. Avrebbe dovuto immaginarlo.
-Mi spiace ma... Proprio non ricordo di aver mai parlato così-.
-Non importa, ci abitueremo- disse Natsu interrompendo il silenzio teso che si era venuto a creare.
-Ci!- esclamò Happy di rimando.
-Se vuoi ti lasciamo riposare- offrì Gajeel.
-Sì, sarebbe meglio- disse Porlyusica :-Per oggi sono anche troppe informazioni-.
-Ma io non sono stanca- lamentò Juvia.
-Tranquilla, forzarti non servirà a nulla- disse Erza.
Juvia però voleva forzarsi, avere la mente completamente vuota era tremendo. Non ricordava nulla, assolutamente nulla.
Non ricordava nemmeno i dettagli che la riguardavano!
Sentirsi così vuota la rendeva irrequieta, senza i suoi ricordi
non era praticamente nessuno. Come se non fosse mai esistita...
Per non parlare di quanto sarebbe stato facile per gli altri
approfittarsi di lei data la sua amnesia, chi non ricorda nemmeno chi
è non è certo una minaccia.
-Non mi piace non sapere nulla...- mormorò Juvia.
Improvvisamente, avvertì una sensazione strana dentro al petto
:-Che cos'è questa sensazione?- chiese a nessuno in particolare.
-A cosa ti riferisci?- chiese Porlyusica avvicinandosi a lei.
-E' una specie di calore... E' molto strano...-.
-Deve essere la tua magia- ipotizzò Luxus.
-Ah, è vero... Sono una maga...- mormorò la ragazza osservandosi i palmi delle mani.
-Non preoccuparti, arriverà naturalmente- la rassicurò Gray.
Il suono della sua voce era così familiare... Di nuovo
quell'accelerazione del battito cardiaco. Era così strano per
lei, sapeva di conoscere quelle persone ma proprio non riusciva a
portare a galla nessun ricordo che le riguardasse.
Juvia sospirò prendendosi nuovamente la testa tra le mani.
Natsu si avvicinò a lei :-Non stare a pensarci troppo- disse.
Juvia alzò lo sguardo per guardarlo negli occhi, conosceva quegli occhi e ne era certa ma... Lui chi era?
Sapeva che si chiamava Natsu perché le era stato detto, sapeva
di conoscere i suoi occhi ma non sapeva chi fosse quel ragazzo.
-Ci stai pensando troppo- disse lui dandole un pizzico sul braccio.
Juvia sgranò gli occhi e gli rivolse un timido sorriso :-E' difficile non pensarci...-.
-Lascia stare, lui ha la sensibilità di un toro che sfonda un recinto- disse Gray alzando gli occhi al cielo.
-Ha parlato proprio lui! Ma se sei sempre sgarbato con lei- sibilò Natsu.
-Io sgarbato? Senti un po' fiammifero hai voglia di litigare?-.
-Non resisteresti nemmeno due minuti contro di me, mutandone!-.
-Vuoi scommettere?-.
-BASTA!- gridò Erza.
Quel baccano incessante... Le risultava un qualcosa a cui era abituata,
qualcosa che aveva già sentito molte volte ma non ricordava
davvero in che occasioni e, in quel momento, di certo non lo gradiva.
-Juvia ti lasciamo riposare, vedrai che domani ti sentirai un pochino meglio- esordì Wendy.
-Ah, Wendy... Aspetta, vorrei parlarti per un secondo- disse Makarov osservando intensamente la ragazzina.
La Dragon Slayer dell'aria annuì facendo cenno agli altri di uscire.
-Di che cosa voleva parlarmi Master?- chiese Wendy una volta che tutti lasciarono la stanza.
Juvia stava ascoltando distrattamente i due mentre parlavano fitto davanti a lei.
-I tuoi poteri curativi potrebbero essere utili- osservò l'uomo.
Porlyusica annuì :-Faremo delle piccole sessioni ogni giorno-.
Wendy annuì :-Inizio subito?- chiese.
-No, meglio se oggi la lasciamo tranquilla- disse Makarov.
-Lo sapete che posso sentirvi, vero?- commentò Juvia con un'espressione annoiata in viso.
Wendy si grattò la nuca rivolgendole un sorriso imbarazzato :-A
dire il vero non è che stessimo cercando di nasconderti nulla-.
Makarov, un sorriso simile a quello della ragazzina sul volto ben più rugoso, annuì prontamente.
Juvia non sapeva bene cosa pensare di quelle persone, di sicuro erano
bizzarri ma, onestamente, si sentiva a casa insieme a loro.
Ora doveva solo ricordarsi chi diavolo fossero.
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