Il buio tutto intorno si fa denso.
La notte è ormai calata.
La pioggia scende,
inesorabile,
goccia dopo goccia,
annullando ogni altro rumore che non sia il suo.
Lento lo stillicidio dei pensieri continua imperturbato
fino a quando,
buona parte di loro,
naufraga in quel vuoto fatto di aria,
che pare ingoiare qualsiasi cosa,
e dove le ombre danzano muovendosi sinuosamente,
come braccia pronte ad accogliere la malinconia
che ci avvolge in certi momenti.
Poi d’incanto il silenzio torna sovrano
e quelle stesse ombre,
testimoni della nostra tristezza,
svaniscono diventando sempre più inconsistenti,
permettendo di avvertire solo il quieto battito del cuore
il quale, piano piano, riprende il suo ritmo.
La pioggia notturna ha acuito sensazioni e ricordi,
mentre noi desidereremmo soltanto
che i pensieri molesti venissero condotti lontano,
lavati dalle gocce di pioggia che scivolano via,
donandoci l’opportunità di osservare,
con sguardo sereno,
l’approssimarsi di un limpido mattino.