When the Sleep fell in love

di Khailea
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Al termine del racconto il principe rimase in silenzio, immobile con la testa bassa e lo sguardo serio, mentre Hypnos continuava a sorridere, con quel suo modo di fare sereno, fuori dal mondo.
-Ci deve essere un modo per ritrovarla…-
-Ci abbiamo provato ragazzo.- rispose il divino Hades alle sue spalle. -Non si può ritrovare un’anima reincarnata… si frammenta, si sparge e si ricrea, diventando qualcosa di completamente nuovo, senza più alcun legame con il passato.-
-Che mi dite di padron Chaos? Lui saprà come fare!-
Chaos era l’entità più antica dell’universo, originaria di ogni cosa. Nyx ne era una discendente, e solo recentemente i due si erano rimessi in contatto.
Forse avrebbe potuto ritrovarla, o almeno era questo che il principe si ripeteva, nel tentativo di riuscire a trovare un lieto fine a quella storia.
-No figliolo. Le leggi dell’universo sono chiare in merito. Non si può tornare indietro.-
Hades non lo chiamava mai in quel modo, se non in eccezionali occasioni, e il fatto l’avesse appena fatto rendeva le sue parole terribilmente reali.
Il principe sentì come un macigno cadergli sulla schiena.
Non aveva mai conosciuto quell’anima, ma conosceva Hypnos, e conosceva il sentimento che si provava nel perdere qualcuno, anche se aveva avuto la fortuna di ritrovarla.
Se era stato in grado di aiutare tutti, perché non poteva fare lo stesso anche stavolta?
-Ehi amico, va tutto bene. Te l’ho detto, non c’è bisogno di fare quella faccia!-
-Ma…-
-Niente ma! So quello che dico, e per una volta faresti meglio a darmi retta! Lei non c’è più, ma i suoi ricordi sono ancora con me.-
Era difficile, ma il giovane principe riconosceva avesse ragione. Per quanto gli fosse difficile doveva accettare di farsi da parte, e di lasciare andare quel racconto.
Rallegrato nel vederlo capire Hypnos sorrise ancora di più.
-Sai quando parlavamo, c’era sempre una chiara differenza tra di noi, nel modo di approcciarci alla vita, e paradossalmente anche alla morte. Era qualcosa che io non potevo capire, perché sono immortale, e la mia vita non può spegnersi, come era successo con la sua. Non capivo tutta l’importanza che dava alle cose più banali, o al perché metteva tanto sentimento in ogni cosa, adesso invece lo so. La vita dei mortali è così importante perché a un certo punto finisce, e ogni attimo potrebbe essere l’ultimo.-




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