Nel mio cuore, vedi, non c'è niente di niente, se non il ricordo di una Primavera ormai appassita, il fantasma dei tuoi occhi languidi e felini e la cenere di un sentimento che ogni tanto ancora ustiona le fibre del mio essere, un altro sospiro mi sale in gola, troppe cose mi fanno pensare a te, vittima di una realtà che non accetto fino in fondo mi chiedo quando sarò in grado di mettermi l'anima in pace davanti a questa questione senza domande e senza risposte, proprio oggi che ti sento così distante vorrei crollarti addosso e trascinarti nel mio piccolo Inferno personale, vorrei mostrarti il caos che è la mia vita, senza maschere e senza filtri, vorrei che le parole non dette si conficcassero con violenza nel tuo petto, chissà se è vero che anche su ciò che marcisce e si decompone germoglia la speranza, allontanarsi da te è così difficile eppure tu sembri riuscirci così bene, sei davvero bello, ma non ti posso avere, anche se piango di certo non cambia nome l'universo, è inutile continuare a camminare alla cieca in un buio infinito, per cui rimango qui, a luci spente, in attesa dell'ennesima notte insonne che ingoierò come un boccone amaro, mentre cerco qualcosa di te che in nessun modo riesco a trovare e mi torturo un po' con quel briciolo di amore mai esistito che hai lasciato dentro queste gelide mura.
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