Interi

di Rosmary
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Profumi di intero


Era una giornata come tutte le altre, finché
 
Rose aveva vissuto anni senza capire cosa fosse l’amore, aveva cercato emozioni totalizzanti senza mai credere di trovarle e s’era convinta che quel batticuore che la sorprendeva a intervalli sempre più frequenti non avesse alcun significato – cercava emozioni, non vertigini.
Qualcuno aveva provato a dirle di prestare attenzione all’universo, retto da equilibri precari e abituato a ricomporre interi in silenzio, ma lei aveva scartato i consigli e s’era detta certa di non aver frainteso alcun segnale – le vertigini non potevano essere emozioni.
 
«Sai che sei il mio migliore amico?»
«Certo che lo so.»
«E io sono la tua migliore amica?»
«Hai dubbi, dolcezza?»
 
Lorcan aveva vissuto anni senza mai accettare l’esistenza dell’amore, aveva fuggito emozioni totalizzanti senza mai capire di averle sottopelle e s’era convinto che quegli occhi che cercava in ogni dove non fossero altro che specchio di amicizia – intesa, non legame.
Qualcuno aveva provato a dirgli di non sottovalutare l’universo, scavato in trame ineluttabili e avverso alle metà disubbidienti, ma lui aveva tacitato le voci e s’era detto certo di essere immune a qualsiasi tremore – l’intesa poteva non essere legame.
 
«No, però mi piace sentirtelo dire.»
«A me piace che tu ci sia.»
«A volte sei sdolcinato, Scamander.»
«A volte mi sembra di tremare.»
 
tra le mani non s’erano trovati qualcosa, sconosciuta e
 
Sin dall’antichità si raccontava che l’amore, quello vero, fosse intessuto nella vita di ognuno – filato da arcolai mossi dal destino, protetto da fusi appuntiti – e che laddove le metà erigevano tra loro mura possenti l’universo strappasse parte della tela per mostrarla agli amanti refrattari.
Rose aveva stretto un pezzo di stoffa senza capire cosa fosse né da dove provenisse e aveva trascorso ore ad annusarlo, rapita da un profumo capace di evocare sensazioni, ricordi, visi – qualcuno.
Lorcan aveva buttato via un pezzo di stoffa senza chiedersi cosa fosse né da dove provenisse e aveva ugualmente trascorso ore a combattere con un profumo incastrato nelle narici, turbato da sensazioni, ricordi, visi – qualcuno.
 
«E ti spaventa?»
«Credo di sì.»
 
familiare al contempo. Avrebbero potuto ignorarla, ma
 
Lorcan l’aveva cercata prima che lei cercasse lui, ma Rose l’aveva sentito prima che lui sentisse lei – intorno era parso sbiadire tutto, mentre i sensi di entrambi venivano risucchiati dalle loro dita che si incastravano e dagli sguardi che si trovavano e da profumi che si mescolavano.
Si conoscevano da tutta la vita e forse era stato questo l’ostacolo più grande tra loro e il riconoscersi – diventare intero significava anche abbandonare gli equilibri delle metà, e non sempre gli innamorati avevano innata questa forma di coraggio, a volte era necessario che il tempo scorresse e gli eventi franassero per spingerli a oltrepassare remore e timori.
«Ti ricordi quando ti ho detto che a volte mi sembra di tremare?»
Rose aveva ingoiato a vuoto e in risposta era riuscita solo a mimare un assenso.
«Ti ho mentito.»
«Ti succede sempre di tremare, vero? Quando siamo insieme.»
Lorcan aveva serrato le palpebre e in risposta era riuscito solo a biascicare un sì.
«Succede anche a me.»
«Ho sentito il tuo profumo, dimmi che hai sentito il mio.»
Solo in quell’istante Rose aveva capito che una vertigine fosse l’emozione più intensa – che se lui guardava altrove era per il timore che fosse anche lei a farlo – e Lorcan aveva accettato che la loro intesa fosse legame – che se lei guardava altrove era per la delusione che fosse lui il primo a farlo.
 
avevano smesso di fraintendere e fuggire il destino – non metà, ma intero.
 
~
 
«Sai che sei ancora il mio migliore amico?»
«Certo che lo so.»
«E io sono ancora la tua migliore amica?»
«Sei il mio tutto, Rose.»
 






 
NdA: eccomi con il penultimo racconto di questa raccolta, per Lorcan e Rose ho scelto il contesto/prompt “ricevi un pezzo di stoffa con il profumo dell'anima gemella”, che credo di aver interpretato in maniera un po’ “personale” al pari dei precedenti.
Ancora una volta vi ringrazio per il tempo dedicato a questo progetto, vi sono grata per ogni lettura e ogni recensione. Spero che il racconto sia piaciuto a chiunque l’abbia letto!
Un abbraccio. ❤




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