Tra le braccia del diavolo

di Fiore di Giada
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Implacabile, Spider preme il grilletto.
- No! - urlo. Connor non deve morire!
C'è ancora una speranza di riscatto per lui!
Devo proteggerlo!
Mi pongo tra lui e il proiettile.
Il bossolo, implacabile, dilania il mio petto.
Urlo di dolore. Cado.
Sento il sangue sgorgare dalla ferita e un gelo mortale invade le mie membra.
- Padre! -. E' la tua voce, Lucifer?
Sento i tuoi passi concitati e le tue braccia forti stringere il mio corpo.
- No! No! Che idiota! - urli.
Provo ad accennare ad un sorriso. Quale paradosso è questa situazione.
Lui, che è stato definito l'incarnazione del Male, sta sostenendo le mie membra in questi miei ultimi istanti.
Il suo tocco vibra d'un calore umano, ben lontano dalle aride speculazioni teologiche.
Nel cuore di Lucifero palpitano forti sentimenti umani.
- Che cosa pensavi di fare? - gridi.
Quanto dolore è nelle tue parole, amico mio.
Mi dispiace lasciare sulle tue spalle un ulteriore carico di sofferenza e disperazione.
Poi, la tua forte mano preme una stoffa sulla ferita.
Provo a sorridere. Tu stai cercando di strappare la mia vita alla morte.
Ma non puoi contrastare il Fato da me scelto.
Io ho scelto di rinnovare la mia esistenza nel servizio agli ultimi.
E, quando si sceglie un simile percorso, si devono accettarne le asprezze.
- Va tutto bene... Non ho paura di morire... - dico. Lucifer, non devi compiangere la mia sorte.
Il dolore dilania il mio corpo, ma io sono felice.
Vivere senza una fede non è vivere, ma vivacchiare.*
E io ho trovato in questi giovani la mia fede.
- Invece dovresti! Il posto in cui stai andando è noioso! - abbai. Cerchi di mantenere un tono fermo, ma io avverto un tremito nella tua voce.
Non vuoi piangere, amico mio, ma non riesci a coprire la tua sofferenza con la maschera dell'ironia.
- Mi sono divertito troppo per una vita sola.. - continuo. In questo cammino, ho trovato tante soddisfazioni.
Dio mi ha dato tanto, anche se mi ha tolto mia figlia, in quell'orribile incidente.
I ragazzi da me aiutati sono diventati miei figli.
- Forza Frank... Resta con me... Resta con me... - sussurri.
Provo a sollevare la testa e il mio sguardo si riflette nel tuo.
Hai degli occhi meravigliosi amico mio, ardenti di mille emozioni.
Sono felice di averti conosciuto.
Non mi importa di quello che dicono i miei superiori e le Scritture su di te, Lucifer.
A me interessano i tuoi occhi, nei quali risplende l'ardente generosità del tuo cuore.
Prima di spirare, voglio darti una luce, affinché tu possa trovare la tua strada e non ti smarrisca nell'abisso dell'assenza di senso.
Un'anima così limpida e nobile ha bisogno di una direzione.
- Non capivo... per quale motivo Dio ti avesse messo sul mio cammino... Ma poi ho capito... Potrebbe avere messo te sul mio... - sussurro. La mia bocca è umida di sangue, ma spero che tu mi abbia sentito.
Amico mio, se ci siamo incontrati, non è avvenuto per caso.
I piani di Dio sono oscuri, a volte, anche ai suoi stessi figli, ma non sono mai privi di senso.
- Non credo! Con il sottoscritto si è arreso tanto tempo fa! - replichi. Quanta pena vibra nelle tue parole, Lucifer...
Ti prego, non arrenderti alla tenebra.
- Ti sbagli Lucifer... Tuo padre ha un piano... - sussurro. C'è sempre un senso a quanto noi sperimentiamo.
Sbarri gli occhi e mi lanci uno sguardo confuso.
E' quasi divertente. Tu non comprendi la realtà?
Eppure, la tua è una sapienza millenaria.
- Frank... Ma allora tu... - mormori.
Ce ne hai messo di tempo per capire, amico mio.
Una nuova fitta di dolore scuote il mio corpo. Perdonami, Lucifer...
Vorrei poterti dire tante cose, ma il mio tempo si è concluso.
La morte non vuole più aspettare...
E l'oscurità cala su di me.

*frase di Pier Giorgio Frassati.










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