Lettera a me stessa

di shira21
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Una vita a cercare di rendere felici gli altri. Cercando di essere la versione più piacevole e amabile di te stessa. Cercando di essere presente anche per chi ti aveva più volte delusa e ferita.
Una vita buttata cercando di evitare quello sguardo di delusione.
Le scuole che hai odiato.
Il lavoro che ti ha prosciugato l'anima.
La casa che detesti.
Ti mordi la lingua persino per non parlare del tuo orientamento sessuale quando in realtà lo sai da così tanto tempo che pensavi fosse una cosa normale.
Ogni singola volta che fingi di sorridere, che scherzi su argomenti che in realtà ti stanno a cuore, che fingi di essere indifferente a tutto... ogni volta perdi un pezzo di quello che sei.

Finché un giorno ti fermi davanti a uno specchio e ti rendi conto di non conoscere affatto quella persona.
La guardi e vedi dai suoi occhi che sta annegando, non riesce più a respirare in mezzo a quella tempesta in cui l'hai costretta a vivere.
E ti rendi conto che è sfinita.
No, ti rendi conto che tu sei sfinita.
Una vita a cercare di piacere agli altri e ti sei dimenticata di essere felice.
Ti sei dimenticata cosa significa non doversi guadagnare l'amore delle persone.
Ti sei dimenticata cosa significa dormire senza incubi e svegliarsi senza il bisogno di vomitare.
Ti sei dimenticata cosa significa vivere senza attacchi di panico o disturbi alimentari.
Ti sei dimenticata se vale la pena vivere.

Forse è arrivato il momento di lottare per te stessa.
Di sorridere e piangere senza paura.
Di prendere quella boccata d'aria e iniziare ad essere felice.




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