C'era
sempre qualche attimo di confusione e malessere quando tornava
padrone del suo corpo ma quel giorno era peggio del solito. La testa
gli girava come non mai e sentiva uno strano ronzio nelle orecchie,
ma soprattutto un dolore intenso e bruciante che si irradiava dal
braccio sinistro.
Sbatté le
palpebre nel vano tentativo di schiarirsi la vista e lentamente mise
a fuoco, per quanto possibile, un ragazzo sconosciuto che lo guardava
stranito. Era bello, si sorprese a pensare, ma aveva anche qualcosa
che lo metteva stranamente a disagio. In condizioni normali, forse,
avrebbe cercato di allontanarsi stando attento a non irritarlo, ma
non era il momento di fare tanto il difficile. Non capiva cosa gli
stesse succedendo ma aveva le gambe molli come gelatina e sapeva che
non avrebbero retto il suo peso ancora a lungo. Non essendoci altri
nei dintorni, doveva per forza chiedere aiuto a lui.
Si
fece coraggio e aprì la bocca ma non ne
uscì alcun suono e i
suoi occhi si spalancarono per la paura.
Per fortuna
il ragazzo si mosse comunque nella sua direzione, circondandolo con
braccia calde e forti a cui Ryou, senza volerlo, si
abbandonò
completamente. Si sentiva stanco come non mai e il dolore gli
annebbiava sempre di più il cervello.
«Sei
pazzo. Che ti è venuto in mente?»
sbottò infastidito lo
sconosciuto, trafiggendolo con quegli occhi esotici così
particolari, sottolineati dal trucco.
Lo guardò
senza capire e si domandò, con un certo disagio, se poteva
riferirsi
al suo alter ego. Probabilmente sì e immaginò
anche che lo Spirito
dell'Anello sapesse fin troppo bene la ragione di un simile
malessere, che di sicuro si sarebbe guardato bene dal spiegargli.
«E tu non
dormire! Non ho intenzione di portarti in braccio!» aggiunse
in tono
duro, rivolgendosi sicuramente a lui questa volta mentre lo scuoteva
con poca delicatezza.
«Fa
male...» si lamentò debolmente Ryou con una
piccola smorfia. Il
gesto brusco aveva diradato in parte il torpore che lo avvolgeva,
regalandogli però una fitta lancinante.
«Lo so ma
cerca di stare sveglio mentre sistemo quel braccio» disse
sbrigativo
l'altro, facendolo intanto sedere a terra con la schiena appoggiata
al muro di una casa.
Lo lasciò
fare senza opporre resistenza, cogliendo solo dopo un po' il senso di
ciò che aveva detto. Avrebbe voluto seguirne i movimenti,
visto che
si era allontanato da lui un
attimo dopo, ma la sua vista era troppo sfocata e lentamente
si girò per dare un'occhiata al braccio, pentendosene appena
si rese conto della situazione. Era coperto di sangue per
un
motivo che ancora non capiva ma questo spiegava fin troppo bene il
dolore e la debolezza crescenti.
Gli sfuggì
un gemito
e l'istante
successivo il misterioso ragazzo era di nuovo al suo
fianco
con un coltello sporco di sangue in mano.
A quel
punto fu preso dal panico e con un ansito di terrore nel vedere
l'arma vicino al suo viso, cercò disperatamente di alzarsi.
Molto
probabilmente sarebbe stato ucciso prima ancora di completare il
movimento ma doveva provarci. Si era forse sbagliato a incolpare lo
Spirito dell'Anello?
«Sta'
fermo e zitto o sarà peggio per te» lo
minacciò intanto lo
sconosciuto, trattenendolo per il polso con tanta forza da farlo
ricadere seduto mentre il coltello si avvicinava.
Era in
trappola e Ryou non poté trattenere un lieve lamento.
Chiuse gli occhi cercando di prepararsi a un'altra ondata di dolore.
Era evidente che non sarebbe uscito vivo da quel vicolo e
sperò che
almeno quel pazzo facesse in fretta, senza farlo soffrire troppo. Che
morte stupida, il degno coronamento di anni passati in balia di uno
spirito vendicativo che abitava un vecchio manufatto egizio...
Sentì un
rumore di stoffa lacerata e strinse di più gli occhi,
trattenendo a
fatica una disperata richiesta di aiuto che gli sarebbe probabilmente
costata la vita. Il dolore che si aspettava però tardava un
po'
troppo e dopo lunghi secondi di terrore osò aprire una
fessura,
scoprendo di essersi girato dall'altra parte senza neanche
accorgersene.
Prima che
potesse fare altro, gemette
forte sentendo qualcosa stringersi intorno alla ferita.
«Fatto. Ti
avevo detto che ti avrei sistemato il braccio, no?» disse lo
sconosciuto con uno sbuffo
e Ryou si girò piano incontrandone gli occhi prima di
abbassare i
propri sulla fasciatura improvvisata. Il tizio aveva davvero molto da
imparare su come si medica una ferita, visto che il suo lavoro era
stato semplicemente avvolgergli un pezzo di stoffa - terribilmente
simile a un lembo della sua giacca - intorno allo squarcio ancora
sanguinante, ma se non altro non l'aveva ucciso, né colpito
di
nuovo.
«Andiamo
adesso. Abbiamo già perso fin troppo tempo»
aggiunse poi il
ragazzo, afferrandolo in malo modo per il braccio sano per rimetterlo
in piedi.
Una manovra
che lo fece quasi svenire ma
non protestò, limitandosi a un lieve lamento a malapena
percettibile. Non aveva davvero la forza per fare altro, al punto che
accolse con gioia le sue braccia che lo avvolsero per impedirgli di
cadere. Avrebbe dovuto spaventarsi, lo sapeva, - soprattutto
perché
lo sconosciuto, anziché chiamare un'ambulanza, voleva
portarlo
chissà dove - ma non ci riusciva ed era strano come quel
ragazzo gli
facesse cambiare idea sul suo conto così velocemente. Colpa
del
dolore, di sicuro, o magari dell'eccessiva perdita di sangue, ma per
il momento il contatto era ancora piacevole e in fondo lo sconosciuto
non poteva essere così pericoloso se aveva fatto del suo
meglio per
fasciargli la ferita, no? Certo, il particolare del coltello non
deponeva a suo favore, ma c'era sicuramente una spiegazione...
«Ehi! Ti
ho detto di non dormire!» lo scosse di nuovo il ragazzo,
risvegliandolo bruscamente dai suoi pensieri. Non si era nemmeno
accorto che le palpebre gli si fossero abbassate, ma a quanto pareva
sì.
«Cammina,
devo portarti dai tuoi amici; e scordati di arrivarci in
braccio!»
lo esortò ancora e Ryou lo guardò confuso.
Avrebbe voluto
chiedergli tante cose ma poteva solo lottare per tenere gli occhi
aperti mentre metteva a fatica un piede davanti all'altro. Aveva
freddo e non sapeva che avrebbe dato per potersi rannicchiare da
qualche parte e dormire un po' ma ad ogni minimo cedimento lo
sconosciuto gli parlava brusco e lo scuoteva leggermente,
impedendogli di lasciarsi andare. Per fortuna la sua stretta, oltre a
delle fitte sempre più frequenti, gli regalava anche un
minimo di
calore e una strana sicurezza che più tardi forse lo avrebbe
allarmato ma per il momento erano altri i pensieri che attraversavano
la sua mente confusa.
Gli sembrò
di aver camminato per ore prima di cogliere delle voci amiche che lo
chiamavano preoccupate, chiedendogli cosa fosse successo.
Semisvenuto,
Ryou probabilmente rispose con le pochissime informazioni in suo
possesso ma quello che catturò davvero la sua attenzione fu
il
cambio d'atteggiamento dell'altro ragazzo. La sua presa si era fatta
più delicata, e lo stesso i lineamenti del suo viso e il
tono della
voce. Molto strano e sospetto ma
doveva ammettere che così apprezzava anche di più
la sua vicinanza,
e la presenza dei suoi amici era comunque una garanzia.
Qualunque cosa fosse accaduta, era salvo ormai, ma mentre il nonno di
Yugi lo aiutava a raggiungere un taxi, quasi gli dispiacque staccarsi
dallo strano tipo che forse l'aveva salvato da una morte terribile in
un vicolo. Avrebbe voluto chiedergli almeno il suo nome prima di
abbandonarne il fianco - non era riuscito infatti a cogliere nulla
del breve scambio di battute svoltosi poco prima intorno a lui - ma
era troppo debole, e appena toccò il sedile cedette al sonno
sentendo ancora quel profumo particolare e la stretta delle sue
braccia mentre una voce sempre più lontana lo chiamava
preoccupata.
Prompt:
Gelatina + Ferita da lama e Deathshipping (Yami Marik e Ryou) per la
“6 ship challenge”
Angolo
autrice:
Ciao
a tutti e grazie per essere arrivati fin qui! È
la prima volta che scrivo su di loro (e su questa serie in generale)
e spero di averli resi al meglio. Fatemi sapere che ne pensate, se vi
va, e grazie a tutti per il tempo che mi avete dedicato anche solo
leggendo. <3
Come
ho accennato nell'introduzione, la fic partecipa alle iniziative
“Advent Calendar 2021” e “6 ship
challenge”
indette dal gruppo fb Hurt/Comfort
Italia - Fanart & Fanfiction.
Venite a trovarci se anche voi amate questo genere! ;)
Se
a qualcuno interessa, ho
fondato tempo fa un gruppo facebook principalmente su Fairy Tail,
Edens Zero e il nuovo Gate of Nightmares (manga basato su un
videogioco che Mashima ha contribuito a creare disegnando
ambientazioni e personaggi), ma anche sugli anime e manga in
generale. Se volete conoscere altri fan di queste bellissime opere,
saremo ben felici di accogliervi qui
(attenzione ai possibili spoiler se non seguite le scan online
però,
anche se cerco di stare attenta). Vi aspettiamo numerosi! :)
Penso
di non avere altro da aggiungere, quindi per ora vi saluto,
augurandovi una buona serata e un felicissimo anno nuovo per voi e i
vostri cari.
Bacioni
e alla prossima!
Ellygattina
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