Cara libertį

di Lady Moon
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Soggiunse in punta di piedi dinanzi alla porta, bussņ una o due volte, nel mentre il cielo andava dipingendosi dei colori delle stelle. Il vento era gentile come i suoni della cittį, che pareva solo in quel momento essere in apnea.
Lei, melliflua, mi parve allora sussurrare "sono qui".
Quanto cara mi č costata, la libertį.

Me la immaginavo spietata, non l'avevo mai conosciuta, o meglio, mi ero dimenticata del suo reale sapore.
Ora che si era ripresentata, come un fiore che rigermoglia, l'avevo riaccolta prima ancora che mi rendessi conto realmente del perché.





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