A Proserpina

di GladiaDelmarre
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Cosa resta del nostro giardino?

Cieca e ingenua
Tanto a lungo l'ho curato in solitudine.
Ho piantato semi sotto le stelle
Senza vederne mai la fioritura.

Hai sparso sale sul terreno fertile
Bruciato gli alberi da frutto.
Mai più vedremo la ricchezza delle melagrane
né sentiremo il profumo del gelsomino.

Resto al di fuori,
Seduta a capo chino.
Le mie mani sporche di terra
Si stringono sul vuoto dei ricordi.





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