Vorrei riposare tra la palpebra e la sua pupilla
Che diventa prigione e mi trattiene
Errante in un deserto disperato
Passeggio Nell attesa,
Divine oasi di luce verde
E poi di nuovo barcollante
Senza fiato a disperare,
così fu firmata la mia condanna
In ogni attimo, gioia e dolore
Pativo la sete, mi ristoravi
Ad ogni battito di ciglia.
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