«The Politics of Dancing»

di AgathaEffe_HellWill
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Seremauwn è una città splendida: lo è sempre stata, anche al tempo della storia che stiamo raccontando.
Nelle sue infinite sfumature di colori, sapori, giochi di luci e materiali, accoglie il popolo Sayn in tutta la sua varia molteplicità.
 
Huun sembrava una bambina: teneva la mano del compagno (doveva ammetterlo: se non fosse stato per quel derelitto di Loo, sarebbe stata l’essere più felice del mondo in quel momento) e sgranava i sei occhi color arcobaleno in continuazione, indicando, con le tre mani rimaste libere, ora un edificio, ora una statua, ora un banchetto.
– Certo che si vede che non sei mai uscita da Modduhl, mia piccola Huun. – Commentò il vecchio amante, divertito.
– Ma quindi… Sei veramente un amico personale della Regina Will?! – Rispose lei di tutto rimando, incarnando oramai l’emblema dello stupore.
– Sono nato poco dopo di lei e ho sempre ritenuto giusto aiutarla nei suoi compiti di regnante. – Le sorride dolcemente, mentre il ricordo di tutte le avventure passate assieme alla vecchia amica gli riscaldano il cuore – Le nostre anime si rispettano profondamente, a tal punto che quando la situazione, nel nostro amato Regno, si stabilizzò, Will capì che Seremauwn per me non era l’ambiente ideale e mi permise di fondare Modduhl, assieme ai tuoi genitori e ad altri Sayn.
Un gruppetto di piccoli trotterellò allegramente accanto loro, intonando una canzoncina buffa che fece divertire entrambi.
– … Davvero ci darà udienza? – Domanda la giovane, il cui sguardo si frammenta in mille preoccupazioni – … Voglio dire, davvero la Regina Will non si adirerà, dopo aver udito il mio racconto?
– Non temere, mia Huun. ­–Gumbi le carezzò il volto, facendola arrossire – Sarà come avere a che fare con un’anziana del villaggio.
 
– Non… Ho capito…?
L’immensa, luminosa e accogliente sala in cui si trovavano ricordava a Huun qualcosa, ma non era in grado di capire con precisione di cosa si trattasse: con ogni probabilità, era semplicemente una splendida sensazione di casa.
La Regina li aveva ricevuti non appena udito il nome del suo amico: erano passati davanti ad alti funzionari e mercanti di materie magiche rarissime in un men che non si dica, scortati prima da un manipolo di guardie e poi lasciati procedere da soli nell’attraversare l’ultimo lunghissimo corridoio.
– Ecco… Sua Immensa… Grazia… Splendida Luce di Creazione… Ecco, Sua Maestà… – Huun sentì la voce venirle meno, la bocca fossilizzarsi: la Regina l’aveva accolta con un caloroso affetto, gioendo assieme al vecchio amico una volta saputo della loro recentissima unione.
La Regina brillava della luce dell’Eterno, il solo guardarla portava pace e, allo stesso tempo, meraviglia: esisteva da sempre e per sempre esisterà, Will era un essere di pura perfezione.
Eppure, eccola lì: lo sguardo corrucciato in un’espressione incredula, come a chiedersi se la storia che la giovane Sayn le aveva appena raccontato fosse vera.
– Will… Il ragazzo si è scopato una roccia e ora è incinto… – Gumbi prese la parola, vedendo in quanta difficoltà era la compagna.
– Vol… Volevamo portarlo qui da Sua Immensa Altezza Celestiale come… – Huun deglutì, cercando di farsi forza, non voleva apparire ridicola davanti al suo amato, non ora che aveva trovato il coraggio di confessargli i suoi sentimenti – Come siamo qui noi ora. Ma… Ecco… Sua Maestà deve capire che quando ho portato Gumbi davanti a Loo… Il Sayn che porta in grembo la prole della roccia…
– … Il ragazzo se l’è fatta sotto ed è scappato a tutta velocità. – Concluse Gumbi, poggiando una mano sulla spalla della compagna, come a tranquillizzarla.
– … Ha scopato una roccia. – Affermò improvvisamente la Regina, più a sé stessa che agli altri Sayn presenti, come a tentare di convincersi di questo fatto.
Huun era allibita: Will era un essere magnifico, eppure eccola lì, piena di stupore, proprio come loro.
Una di loro, in tutto e per tutto.
Come una vera Regina.
– Sua Altezza… Non sappiamo come sia stato possibile… Ma le posso garantire, il mio amico non mente… – La giovane Sayn si fece più coraggiosa – Non è mai stato un animo dalla logica brillante, non conosce il significato della parola menzogna.
– Insomma, Huun, quello scemo del tuo amico è incinto di una roccia. – Will diresse il suo sguardo unicamente verso la Sayn, facendola trasalire di una sensazione che si trova fra l’onore e la paura – Ed è pure così fifone che ha pensato di scappare, invece che venire qui da me a spiegarmi la situazione.
– Sì, Vostra Grazia. – Concluse Huun.
– Will, piccola Huun: chiamami Will. Il tuo animo risuona nel petto del mio amico e riconosco la tua nobiltà d’essenza. – La Regina le sorrise e poi sospirò, alzandosi e facendo ai due cenno di seguirla al piano superiore – A questo punto, devo mostrarvi una cosa. Ah, dimenticavo. – Disse rivolgendosi a Gumbi – Ti avviso, è un po’ che non vedi Raphael: gli ultimi eventi hanno messo a dura prova i suoi nervi, è un po’… Suscettibile.
– Quali ultimi eventi, mia cara amica dello spirito? – Chiese l’altro.
– Ve li dirà lui stesso. – Conclude la monarca.
 
– UN ALTRO?! – Il Sayn inizia a sbottare ancor prima che la storia sia terminata. Huun si nascose dietro il compagno che, invece, pareva oltremodo divertito – MA LO SAI, GUMBI, CHE TRE LUNE FA SI È PRESENTATA QUI UNA DEFICIENTE CHE AVEVA MESSO INCINTO UN FIUME?! – Battè un palmo sulla scrivania – E QUELLO CHE IERI È ARRIVATO LAGNANDOSI DI AVER PARTORITO NON SI SA BENE COSA DOPO ESSERSI UNITO PER GIORNI CON UNA PIANTA LASSATIVA?!
– Mia Luce, calmati… – La Regina provò ad accarezzare la fronte dell’amato – È evidente che la Natura ci sta dicendo che il tempo dell’evoluzione è giunto e siamo ad uno snodo import…
– UNO SNODO DI MENTECATTI CHE GENERA APPARATI RIPRODUTTIVI CON IL SOLO SCOPO DI FICCARLI IN OGNI ANFRATTO DEL CREATO! – Il colore della sua pelle si fece più chiaro, come se fosse un fuoco pronto a scoppiare – IO NON POSSO ANDARE AVANTI IN QUEL MODO, WILL: UNA VOLTA C’ERANO LE ORGE DELLE ANIME ED ERANO TUTTI FELICI, COSA ACCADE ALLE NUOVE GENERAZIONI, COSA ACCADE?!
– Raphael. – La Regina puntò lo sguardo sul suo compagno, facendolo calmare – Il Mondo sta subendo importanti modifiche e la pace va mantenuta. – Respirò profondamente, per poi aggiungere – Ho deciso che ti unirai a Gumbi e alla sua compagna Huun per andare alla ricerca di questo Loo. Una volta trovato, parlerò all’animo di tutti i Sayn, per assicurarmi che ognuno accetti questi cambiamenti.
Huun sussultò: una missione! Una missione in cui era richiesta la sua presenza dalla Regina!
Non voleva deludere nessuno.
– E va bene, andiamo a cercare questo scopasassi. – Tagliò corto Raphael, cambiando immediatamente aspetto, per non essere riconosciuto fuori dal Palazzo Reale.




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