Writember 2021 ( December )

di Allen Glassred
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Day 17: Farina
Storia: Soledad
Personaggi: Tristàn e Saya

 

Il giovane dalla chioma corvina si desta di soprassalto: stava dormendo tranquillamente quando, improvvisamente un forte rumore lo ha destato. “ Ma cosa… “. Mormora solamente, riflettendo: sono in piena guerra con Bianca, chi gli dice che qualcuno dei suoi accoliti non si sia introdotto a palazzo per poterli cogliere di sorpresa? Il giovane principe riflette: non è il caso di svegliare suo padre e sua madre, sicuramente anche lui saprà cavarsela da solo. Afferra il proprio pugnale e, facendo molta attenzione a non fare troppo baccano scende le scale per poi dirigersi al luogo da cui, di lì a poco, avverte altri rumori inconsulti.

 

La luce della cucina è accesa: allora aveva ragione, pensa colui che si rivela essere Tristàn Baskerville. Lì dentro c’è qualcuno! No, pensa: non ha tempo da perdere in precauzioni inutili, non ha tempo di fare nulla: può solo agire seguendo il suo istinto. Senza pensarci su entra in cucina, tenendo il pugnale ben saldo tra le mani. “ Fermo o ti ammazzo, chiunque tu sia! “. Grida, pronto ad affondare un colpo. Ma una voce femminile cambia radicalmente i suoi piani: una donna si mette a strillare, lanciandogli addosso della farina, la prima cosa che le è capitata a tiro.

 

“ Tristàn!! Mi hai spaventata! “. Grida la fanciulla dalla chioma argentata, mentre lui ferma il fendente ad un millimetro da colei che, ora la riconosce, non è altre che sua cugina.

 

“ Saya! “. La chiama a sua volta, mentre lei lo osserva: i suoi capelli così come quelli del cugino sono ormai coperti di farina, così come parte dei loro vestiari.

 

“ Dì un po', sei matto?! Pensavo fossi un aggressore, mi sono spaventata da morire! “. Fa la fanciulla, con quel temperamento che, di certo ha ereditato dal padre. Da parte sua anche Tristàn inizia ad infervorarsi, rispondendo a tono.

 

“ Anche tu mi hai fatto venire un colpo! Anche io credevo che fosse entrato qualche esiliato! Si può sapere che diavolo ci fai qui, a quest’ora di notte?! “. Sbrocca alterato l’erede di Ace ed Alexis, mentre la figlia di Zwei e Diva incrocia le braccia con fare contrariato.

 

“ E che ti importa, di ciò che faccio io di notte?! “. Chiede tagliente, mentre l’altro si trattiene dal darle un’altra risposta al vetriolo. Di lì a poco punta lo sguardo sulla farina e sul forno aperto, capendo che la cugina stava preparando dei biscotti.

 

“ Biscotti? “. Chiede stupito: non si aspettava certamente che la “ principessina “ si mettesse a cucinare dei biscotti, questo è poco ma sicuro. Ma la risposta di lei lo spiazza decisamente.

 

“ Beh, domani è Natale: voglio mangiare dei biscotti con tutta la famiglia, così mi sono fatta insegnare da Amelia come cucinarli. Avrei dovuto farlo domani, ma non ho resistito, così… “. Borbotta, arrossendo lievemente: ci risiamo, pensa. Perché? Perché ogni dannata volta che si trova con Tristàn, finisce per comportarsi da perfetta sciocca dopo essersi arrabbiata per un nonnulla? Non riesce a capirsi, mentre lui osserva tutta la farina sparsa a terra.

 

“ E comunque, pensavi davvero di difenderti lanciando della farina addosso agli aggressori? “. Chiede perplesso, mentre lei avvampa come un peperone.

 

“ E che altro potevo fare? Il mio potere è ancora instabile, non so difendermi come voi altri… “. Mormora, mentre lui la osserva qualche momento. Notando il rabbuiamento della fanciulla, lui le si avvicina lentamente per poi afferrarle il mento tra due dita, guardandola intensamente. “ T… Tristàn? Cosa…? “. Mormora, percependo il cuore accelerare i battiti all’impazzata e le guance imporporarsi. Lui sorride lievemente, per poi accarezzarle il viso: in quel momento mille e più pensieri passano nella mente della secondogenita di Zwei e Diva, tra cui quello nel quale il corvino si avvicinerà con il proprio viso al suo e la bacerà. “ T… Tris… “. Non finisce la frase: con una lieve carezza lui le pulisce il viso dalla farina, per poi allontanarsi di qualche passo e facendola avvampare ancor più di prima.

 

“ Avevi della farina sul viso “. Fa, mentre di lì a poco pulisce anche il proprio volto con un canovaccio. Lei balbetta alcune cose incomprensibili, mentre lui la affianca di lì a poco. “ Coraggio: in due finiremo prima. In oltre, non voglio essere avvelenato dalla tua pessima cucina “. E le fa una lieve linguaccia, mentre lei gli lancia addosso ancora un po' di farina.

 

“ Scemo! “. Fa, per poi mettersi a ridere a sua volta e capendo che comunque, il cugino sta solo scherzando. Da parte sua, Tristàn ride lievemente per poi afferrare il sacchetto della farina.

 

“ Forza! Abbiamo un sacco di lavoro da fare “. Fa, mentre lei annuisce ancora rossa in viso, mentre il suo cuore non pare aver idea di diminuire i battiti. Il perché? Nemmeno lei lo sa, o forse si ma non se ne rende ancora conto del tutto.





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