A dio, a te.

di electric storm
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L’esercizio della tua maieutica
Per me è stata terapeutica
Il tuo viso da contemplare
Devo saper lasciare andare.
Nella nube dei miei sogni
Abbarbicati sugli scogli
Mi guardi e ci baciamo piano
Il tuo sorriso mi porta lontano.
Rime insulse riesco a creare
Quel poco d’estro lo lascio crepare
Scrivo soltanto rime carine
Facili facili e meschine.
Il bisogno che sento di te
Lo butto giù come amaro caffè
Che manco mi piace, che in fondo detesto,
Preferirei incontrarti nel buio pesto
E senza sapere il dove o chi siamo
Ti sussurro all’orecchio un dolce “ti amo”.
Ritorna la luce, ritorna la vita
Mi levo di torno, sono già sparita.
La vita è la tua, abbracciala forte
Io penso alla mia, e alla mia sorte
Insieme intrecciate non possono stare
Abbiamo altre anime da amare.





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