È Lui,
come l’abbraccio caldo che ti manca,
l’abbraccio di tua mamma.
Il sorriso di chi ti ama,
che va via, e si disperde nel tempo.
Un secondo si dilata nell’eternità.
Una foglia nel vento che vola,
e va via, lontana,
che non fa più ritorno al punto di partenza.
È Lui.
È l’assenza di gravità,
volare senza peso,
in bilico fra l’oscurità del vuoto,
e la luce della salvezza.
Una costrizione dei limiti mortali,
un grado di separazione dalla vita.
È Lui.
È l’attesa del ritorno,
la speranza di chi non si arrende,
la battaglia di chi continua a combattere.
Una guerra senza freni.
Un nemico mortale,
che brama la tua vita in modo silente.
Attende.
Colpisce.
E quando meno te lo aspetti, ferisce.
C’è il dolore.
E poi il dolore addotto.
Lo senti che non fa male in superficie,
ti logora dentro,
sbriciolando la tua anima.
Ed oggi è come ieri, che è come domani.
Un incubo senza fine.
L’eterno ritorno dell’esanime.
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