PREMESSA
Questa mia nuova pazzia è
ispirata all’omonimo film “A knight’s tale” (Il
destino di un cavaliere in italiano). Il film ha come protagonista Heath Ledger, ma non è molto
famoso, quindi cercherò di essere più chiara possibile. Siamo nel Medio Evo in
Francia, quando i sovrani organizzavano giostre e tornei per far sfidare i
migliori cavalieri.
I protagonisti come al
solito saranno Zoro e Nami. Nami sarà una dama con il sogno di diventare
cavaliere e si camufferà da uomo per poter giostrare e Zoro niente di meno che
il futuro re d’Inghilterra che parteciperà ai tornei sotto falso nome. Inutile
dire che poi i due si innamoreranno! Zoro non ci sarà nei primissimi capitoli,
ma non disperate perché vedremo anche lui in tutto il suo splendore! Vabbè, credo di aver detto tutto ^^ Se ne avete ancora il coraggio… buona
lettura!
இCAVALIERE IMPROVVISATOஇ
NANTES-1345 a.C.
- Namiiiiii!!!!
Namiiiii!!!!-
Vide Usopp correrle incontro a tutta
velocità, e dalla faccia capì che era piuttosto disperato.
- Usopp, è successo qualcosa?- chiese angosciata.
- Dov’è Ace? E’ atteso in lizza tra
cinque minuti. Se non si presenta verrà squalificato!-
-Dannazione!- imprecò Nami contagiata
dall’amico. -Se non è ancora venuto da te per indossare l’armatura significa
che è stato trattenuto dal cerusico . Tu vai dall’araldo e convincilo a
concederci più tempo, io corro a cercare Ace!-
-Va bene, vedrò cosa posso fare.-
E detto questo Usopp ricominciò a
correre verso il campo di gara mentre Nami si affrettava a raggiungere la tenda
del chirurgo.
Ace era un nobile e un cavaliere, e
quando non andava in guerra con la sua compagnia, gli piaceva partecipare a
tornei e giostre. Per l’appunto Ace doveva affrontare la finale di una giostra
organizzata dal signore locale; finora era andato bene, ma nell’ultimo scontro
era caduto da cavallo…
- Ace!- gridò irrompendo nella tenda e
facendo prendere un colpo a tutti.
- Madama, vi prego di fare più piano- le
disse contrariato Chopper, uno dei migliori cerusici in Francia.
- Chiedo scusa, ma stavo cercando Ace, è
richiesto in lizza al più presto.-
- Temo che non potrò partecipare…-
Eccolo il cavaliere errante. Ace aveva una faccia che non prometteva nulla di
buono.
- Chopper mi ha visitato e ha constatato
che… mi sono rotto il braccio- concluse con aria lugubre.
- Maledizione!!- imprecò la ragazza.
-Ace, non puoi mollare, sai che in palio c’è molto oro, vero?-
- Madama, sir Ace non si muoverà da qui,
quindi mettetevi l’anima in pace!- intervenne prontamente Chopper.
- E va bene, va bene… Ace, tu pensa a
riprenderti, al resto ci penso io!-
E corse fuori dalla tenda.
- Chissà cosa ha in mente… quella
ragazza ne sa una più del diavolo- si chiese Ace esasperato.
- Non ci pensate mio signore, quella
ragazza è una scalmanata, ma sa quello che fa- lo tranquillizzò il cerusico.
- Eh sì, su questo non posso darti
torto…-
-Namiiii!!! Ci hanno concesso solo 10 minuti. Tu sei riuscita a
trovare Ace?- le chiese Usopp sempre più in ansia.
- Si, ma ha un braccio rotto-
- Oh, bene. Allora è tutto a pos… cosaaaa?!?!-
- Hai capito idiota! Ace non può
partecipare alla lizza!-
-E adesso?!?! Eravamo in vantaggio di
tre lance a zero, bastava che Ace non cadesse da cavallo per vincere, ma se non
si presenterà per noi sarà la fine!-
- Credi che non lo sappia?!?! Tutti quei
soldi…- piagnucolò Nami.
- Dobbiamo ritirarci, non c’è scelta…-
fece Usopp sconsolato.
- Aspetta, c’è ancora una speranza!- si
illuminò Nami. -Corri, vai a chiamare Rufy, io vi aspetterò alla tenda di Ace!-
- S-si-
balbettò il ragazzo un po’ scombussolato.
Nami entrò in tutta fretta nella tenda
del cavaliere, si spogliò del suo abito lungo e ingombrante, indossò le brache
di cuoio di Ace e si fasciò strettamente il seno prosperoso con delle fasce
bianche.
- Forza, aiutatemi ad indossare
l’armatura!- ordinò a Rufy e Usopp quando entrarono anche loro.
- Ma sei impazzita?!?!- la riprese
Usopp. -Cosa vorresti fare?-
- Parteciperò al posto di Ace. E adesso
aiutami, prima che il tempo scada.-
- Come ti chiami, Nami?- le chiese Usopp
con aria grave, ma lei lo ignorò.
- Ti sto chiedendo Nami Cocoyashi di dirmi qual è il tuo nome! Non è sir Nami, non
è duca, conte o barone Nami e di certo non è re Nami!!!-
- Davvero? Non lo sapevo!- gli rispose
con sarcasmo.
- Devi essere di nobili origini per
combattere, e soprattutto devi essere un uomo! Tu non sei né nobile né un
uomo!!! Come la mettiamo adesso?-
-Usopp, sono solo dettagli! Con l’armatura indosso non se ne
accorgerà nessuno, e l’importante è vincere l’oro! Vuoi mangiare sì o no? Lo
sai anche tu che abbiamo bisogno di quel denaro!-
- Se i nobili scoprono chi sei si
scatenerà l’inferno!- tento di farla ragionare un’ultima volta, ma il suo tono
era già arreso.
- Allora prega che non lo scoprano-
rispose lei serenamente.
Nami, alias sir Ace, e i suoi due
scudieri Usopp e Rufy, furono accolti da applausi ed ovazioni; in fondo Ace era
già dato come vincitore, e la gente sapeva come apprezzarlo.
- Calati la visiera dell’elmo!- ordinò
meticolosamente Usopp.
In effetti Nami era stata costretta a
camuffarsi alla svelta, e non si sarebbe stupita se ci fosse stata qualche
piccola “falla”. L’armatura le stava larga, non aveva mai montato prima il
cavallo di Ace e per di più si era raccolta i lunghi capelli alla meglio,
sperando che non uscissero dall’elmo.
-Forza, è tardi!- li incitò Rufy, altro
scudiero nonché fratello minore di Ace.
- Il punteggio è di tre lance a zero in
favore di sir Ace- annunciò l’araldo appena furono arrivati in campo. -Sir Kuro
d’ Aragona, siete in assetto?- chiese rivolgendosi allo sfidante di Nami, e questo
rispose affermativamente alzando in aria la lancia.
- sir Ace, siete in assetto?- e anche
Nami sollevò la lancia.
-Pronta?- le chiese Rufy.
-Certo!- rispose beffarda. -Ho giostrato
contro Ace molte volte, lo sai. -
- Sbruffona, eri solo il bersaglio, e
durante le esercitazioni come bersaglio non ti era permesso colpirlo- le
ricordò Usopp.
- Non infastidirmi con i dettagli!-
- L’essenziale allora: resta a cavallo.
Se ti fai disarcionare perdiamo, invece se ti colpisce e rimani a cavallo
vinciamo lo stesso. Gli servono tre punti per batterti, quindi una lancia
spezzata non gli basta, dovrà per forza buttarti giù- spiegò Usopp.
- So bene come si calcola il punteggio,
ho aspettato tutta la vita questo momento!- si infervorò Nami.
- Hai aspettato tutta la vita che Ace si
rompesse un braccio?- chiese ingenuamente Rufy.
- No scemo! Ho aspettato di vivere il
mio momento di gloria, e finalmente ci siamo!-
L’araldo calò la bandiera sul campo,
segno che doveva essere pronta a partire, così i due scudieri si allontanarono.
Quando la bandiera fu sventolata Nami
spronò il cavallo, e così fece il suo avversario.
Il cavallo prendeva sempre più velocità,
e lei non riusciva a sistemare bene la lancia sotto all’ascella, come se non
bastasse l’armatura le era di impiccio.
- Lancia in resta, lancia in resta
maledizione!- borbottava Usopp, vicino all’infarto.
- Lancia in resta!- urlava di rimando
Rufy, come se Nami avesse potuto sentirlo.
Per un momento Nami si concentrò solo su
come posizionare correttamente la lancia, e quando sollevò di nuovo lo sguardo
si ritrovò l’avversario molto, molto vicino.
Sir Kuro riuscì a colpirla in pieno
sull’elmo, mentre lei lo prese solo di striscio, senza neanche spezzare la
lancia. Beh, perlomeno non era caduta da cavallo…
Rufy e Usopp corsero da lei esultanti:
avevano vinto!
Rufy cominciò a saltellarle intorno, ma
fu fermato da Usopp che era sbiancato di colpo.
Nami aveva la testa che ciondolava di
qua e di là, il colpo era stato così forte da farle perdere i sensi.
- Nami! Nami!- la chiamava Usopp
disperato mentre Rufy la scuoteva.
La ragazza alzò la testa di scatto,
aveva l’elmo tutto ammaccato.
- Sto bene, sto bene…- mormorò
intontita.
Sapendo che l’amica stava bene Usopp e
Rufy cominciarono a saltare e urlare di gioia.
- Ce l’abbiamo fatta!!! Ahahahah! Ho sempre creduto nelle capacità di quella
ragazza!- Usopp, il solito bugiardo…
- Siiiii!!!!
Adesso potremo mangiare fino a scoppiare!!!- Rufy, il solito ingordo…
- Sir Ace…- cominciò il conte Iceberg,
nonché organizzatore del torneo. Il nobile
era un po’ contrariato perché Nami, ops… sir Ace, non
si era tolto l’elmo.
Vedendo il suo sguardo indignato
l’araldo si avvicinò al vincitore.
- Sir Ace, levatevi l’elmo!- ordinò.
- Ehm… mio signore, temo che il colpo finale
me lo abbia incastrato sulla testa- e come prova si batté l’elmo ammaccato.
- Vi presento il campione, mio signore-
annunciò l’araldo un po’ stranito.
Il conte annuì compiaciuto e porse al
cavaliere una sacca piena d’oro, il premio del vincitore.
- Io ho gareggiato, quindi a me spetta
una somma più alta!- esclamò Nami, mentre tornavano alla loro tenda.
- Ma neanche per scherzo! Ci divideremo
il denaro in maniera equa, come al solito- sentenziò Usopp.
- Equa un corno! La fatica l’ho fatta
tutta io!-
Stavano discutendo animatamente su come
dividersi il denaro e non si accorsero che qualcuno li stava osservando
contrariato.
- Nami?- la chiamò Ace con un tono così
pacato da mettere i brividi. - Puoi spiegarmi, di grazia, dove sei stata tutto
questo tempo con i MIEI scudieri?-