Ho un suono mellifluo
che mi porto dietro,
che fino a un po' di tempo fa
per me ascoltarlo
non era che una routine.
Ma adesso l'ho nascosto
in una delle mie scatole,
adesso so
che le mie orecchie
lo guidano fino al cuore,
coniando nella mia mente immagini pacate,
facendomi scivolare sulla carta parole gentili.
Diventa miele
il mio tentativo di riviverlo.
È questa la beautitudine...
Il suono di te che entri da quella porta,
un giro di chiavi, uno basta.
E la preoccupazione s'accomiata
perché significa che sei qui.
Ti prego,
fammelo riascoltare.