chapter 35
Lia fumava apatica osservandosi intorno in modo critico.
Finchè
un rumore, una grande porta che veniva aperta, non la fece voltare solo
di poco con la testa.
"Lo stai incensando per inaugurazione?" le disse la voce
mentre lei
dava le spalle con aria amichevole e una punta di divertimento
"Ti piacerebbe che io facessi quelle cose..." andandogli
accanto,tenendo
la sigaretta tra indice e medio "scemo, non dovevi essere..."
"Si, ma sono qui" tagliò corto lui
"AHH!! Sei un quel periodo del giorno in cui appari serio, pragmatico,
composto ebla bla... sembri un navigato banchiere quando fai
così..." gli disse con uno strano pizzico nella frase che
parve
coglierlo
"le giornate sono lunghe e l'umore vira come una nave in balia della
tempesta" tagliò corto, spostandosi la frangetta nervoso
"Quando fai così sei anche poetico, che carino...! ma...
secondo
me sei troppo tirato. Mi hai rimproverata per il benvenuto dell'aquila,
in modo brusco, che... mh!"
"Lia... per acchiappare i Neri e fargli passare da quindici minuti
all'eternità di terrore e inferno come lo chiami, li hai
raggirati vestendoti da tirolese una volta e un'altra da perfetta
tedesca in abiti tradizionali, hai preso uno di quei robot che sembrano
criceti sotto steroidi, che non so per quale motivo dicano siano
carini..."
"Imogen afferma che è stato un piacere per lei e il suo
reparto
realizzarli... e tutto da miei schizzi mentre mi annoiavo di come
volevo
fosse un animaletto moderno da compagnia..."
"Compagnia" rise lui sempre in quella maniera composta facendo un gesto
con un indice verso la fronte, per for passare il dorso della mano
veloc sul ciuffo ribelle "quel robot non è carino,
è
inquetante... e oltre questo è stato dotato di denti che
solo un
kaimano può eguagliare, un vano interno in cui riporre
oggetti,
ed è capace di prendere a sberle e sederate le persone con
le
sue rotondità..."
"e capocciate... e rotola. Lo so, è un amore! E utile,
oltretutto.Sapessi come..."
"Preferisco i cani..."
"Tu... i cani! Intendo... quando... ti ho mostrato il prototipo, il
meepit blu, tu sembravi entusiasta..." fece lei con quel sorriso che
pareva sornione e seducente, ma era solo come se pizzicasse con
qualcosa
che però lui coglieva
"Non quando l'ho visto all'opera. Insomma... sei entrata con il gruppo
femminile di punta e hai mimato la scena seducente del benvenuto... e
che dire, noi commerciamo anche in piacere oltre a protezione e..."
"Milan, Milan, Milan...." gli disse ridendo "siamo niente e ogni cosa.
Siamo un piedino nella società, e tutto il corpo nel resto
che
no nconoscono neanche... e tu ti turbi per un robot che è
fedele
e utile, solo perchè ti sembra, adesso, inquetante...? Dai
rilassati, liberati dalla pesantezza che ti opprime e cancella il tuo
essere... mh... grave, profondo, autorevole, responsabile,posato,
riflessivo, sostenuto,contegnoso, ponderato, severo..."
"mi stai descrivendo?" ti va di fare due passi nel luogo che abbiamo
creato?" le disse sorridendo dandole il braccio, che lei
accettò
dopo avergli dato un colpetto con la tempia sulla spalla "so che hai
nella testa una frase o qualche descrizione non bella che no nvuoi
dire..."
"Davvero? E quale..:" fece lei stando allo scherzo ridendo
"sono sicuro sia in italiano e non è molto... lascia stare.
aspetta..." fece lui fermandosi un attimo con lei al braccio, al
fianco, che lo fissava senza capire.
Si accorse solo in quel momento di una cosa.
"E' Timeline, o come si chiama, The End of Timeline, il brano di di
quell'artista che fa musica elettronica,
rock progressivo utilizzando anche oltre chitarre Arpa laser e le
boline di tesla? Anche se non ho ancora capito come funziona l'arpa
laser..."
Milan ascoltava l'ambiente che credeva vuoto della Casa della Seta,
appena terminata.
presentava tre livelli, era situata all'interno della fascia a
mezzaluna che compneva i possedimenti dello Chateau, girando attorno la
montagna e si trovava poco distante dal Favo. Il livello interrato era
destinato ad "attività" più particolari e
private. Il
piano terra da salottini, stanzette e salette destinate per certe
attività metnre il piano superiore come vero e proprio
ambiente
da "maison close" ed era gestito partime da Madame. In quel modo con
tutto ciò e otlre che gli uomini e donne potesse desiderare
e
più, era sicuro che non andassero in giro nelle vicinanze o
chilometri a far casino per trovare "qualcuno con cui passare il
tempo". Evitando malattie e problemi e nel contempo, studiarli.
Non solo ogni piano ma ogni stanza aveva come molte cose ispirazioni
varie, dal bordello dell'ottocento ad ambienti dedicati a periodi
storici o d'epocae in esse vi si sviluppavano i servizi presentati o
richiesti. Per le cose estreme o piùsegrete vi era il piano
interrato, preso conforme da quello di Madame nella sua casa o meglio
villetta.
L'interrato della maitresse francese prevedeva delle sezioni
per diverse attivita, tra le quali quelle che schifarono Lia dal
profondo. Madame era una donna energica ma elegante, intelligente e
capace nell'imprenditoria, sopratutto privata, che l'aveva invitata per
procedere con gl iaccordi, di portare un pò di... del suo
lavoro
anche allo Chateau, così da evitare gli spiacevoli
inconveniente
che gli uomini combinavano nelle ore o giornate libere in cerca, come
detto da loro, di pollastrelle.
E così Lia avea visitato tutto
l'edificio scoprendo sopratutto, oltre le camere in stile bohemien,
liberty e classic con velluti rossi, blu, neri e ori, la parte segreta.
Le camere erano
ovviametne controllate con telecamere nascoste e altro sia per
sicurezza per le ragazza e la padrona ma anche.. no nsi sapeva mai.
Sebbene Madame fosse scelta per essere discreta e sicura, le armi in
mano in quel mestiere per certi versi pericoloso erano necessarie.
E quando la condusse nel seminterrato Lia capì
perchè.
Tutte le persone che avevano desideri e bisogni estremi e non solo,
frequentavano quel luogo. Erano tuttavia stanze che Madame poteva
riservare a persone... così influenti che era meglio che
nessun
cliente li vedesse in alcun modo e un'entrata segreta esterna
permetteva a questi clienti di sfuggire ai radar, per vita pubblcia e
non solo, e frequentare le sue ragazze in un ambiernte in cui nessuno
tranne Madame o i suoi clienti speciali dietro però
accompagnatori ben armati o ospiti come Lia potessero raggiungere.
La sezione sotterranea comparve agli occhi di Lia come una sorta di
doppio contenitore. La sezione da dove entrava privatamente, ancor
più dei clienti, Madame era una sorta di corridoio intorno
alle
stanze, un pò come i passaggi segreti allo Chateau di cui
Milan
aveva dato una mappa precisa, o almeno disse, di ciò che lui
sapeva. E mentre camminavano in quel corridoio con un lato la parete
dell'edificio stesso, dall'altro invece un quadrato o rettangolo in
base alla stanza trasparente ma solo apparentemente. Quelle stanze
erano moderne e molte come Cyberpunk interiors, con appunto
pareti che sembravano dall'interno tali o specchi, a molti piacevano
molti specchi nelle stanze del genere, ma da fuori si poteva assistere.
"Utilizzo queste stanze anche per altri scopi. Quando chiedo o lo fanno
loro stessi, di mettersi delle maschere di vario tipo che
rendiamo disponibili io posso,s apendo che mai le toglieranno
finchè no nsaranno nel bagno privato di là, fuori
dalla
vista, diciamo sfruttare altri settori che questo lavoro mi
permette. Scienziati, studenti di varie classi mediche, psicologi e
psicoterapeuti che devono scrivere libri e articoli su... determinate
questioni..."
"Si, ho capito" dille lei
veloce come a cancellare la questione
"Chi assiste qui,
è...
interessato alla materia da vari punti di vista" fece la donna,
indossando i suoi Tailleur o completi gonna elegantissimi, perfetti per
lei, con spille o accessori di gusto ma antichi
"E accetta anche
guardoni?"
"NOn come li intendi tu.
I... voyeurs,
che possono entrare qui sono persone fidate e sicure che.. come dire,
hanno altri bisogni oltre il fisico..."
"ho capito, sono quelli
che si
eccitano guardando... certo che ne fai di soldi tra i ricconi che
vogliono fare roba in segreto lì dentro e la gente che li
fissa
e non lo sanno, da qui fuori..."
"Questo, mia cara,
è come tu
hai detto l'altra volta che ci siamo incontrate. Sesso e morte sono le
attività lucrative che mai vedranno un tramonto. E avevi
ragione. Più l'essere umano continua a provare
ciò che il
sesso può dare, e più ne vuole. Così
come ci sono
uomini o donne, da alcuni anni anche loro vanno alla carica come
clienti,che invece desiderano riprovare qualcosa perduto nei meandri
del tempo e abitudine, matrimonio e vita sociale... le prime volte."
"Come i turisti del
sesso... bah!
Comunque, come mai mi hai portata qui? Vuoi portare questa roba allo
Chateau? NOn abbiamo gente IN che paga cifre assurde per giumente di
alta classe, in luoghi futuristici nel pieno anonimato... si fa per
dire, ma... ho convinto Milan a creare la Casa della Seta
perchè
così la gente possa sfogarsi..."
"Come con il Teatro e le
attività varie? Così come le classi di
che hai messo" rise la donna
"Ride? Lei sfrutta un
aspetto che fa
sfogare la gente dai suoi pruriti. Non è la sola cosa che ho
pensato
di introdurre e lo sai quindi..."
"Sono rimasta sorpresa
però da
come alcuni hanno trovato interessante la cosa. Georgian, greek,
Cossack, Hungarian, Caucaus, russian, bulvar o comunque Turkish dances... ossia i vari
tipi di
danze di quei paesi, sia a solo che a gruppo, che permettono di
migliorare la muscolatura, combattere introducendo dove non
cè
il comb attimento in scena, ampliando quello previsto e
facendoli
sfogare mentre si divertono. Così mi ha inviato scritto
Milan. Armi vere, premiazione per quelli che
riescono a migliorare esecuzione e prestazioni, scene di combattimento
dove lo spettacolo e l'apparenza e bravura sono premiati ma non le
ferite... feste a tema serali o notturne..."
"Vedendo Milan con i suoi
contatti nei vari paesi o seguendolo quando mi invitava per vedere il
mondo, come
dice smepre, ho assistito a quegli spettacoli la seconda settimana che
sono arrivata. E ho pensato
"E ora che sei qui nel
cuore della mia Maison, ti sei pentita nella valvola di sfogo su questo
ambito?"
"No, perchè
finchè so
che è controllato, seppur pensano di fare e sfogare tutto
ciò che vorrebbero provare, sicuro e non pericoloso per gli
altri... mi va bene anche questo. Sarà Lei a gestire quel
luogo,
Madame, l'importante è che resti nelle linee guida che ho
chiesto. Sicurezza, igiene e zero rischi in primis..."
"Se non fosse
così non sarei
una professionista... ma chiamami Lalique, per favore. Altra cosa,
Milan mi ha detto che ti ha chiesto di far visita in sua vece e mettere
in campo cosa hai imparato, ad alcune persone che vorrebbe unirsi
all'organizzazione. E' la prima volta che sento di qualcuno a cui
affida qualcosa."
"Questo perchè
non si fida, come
suo fratello di nessuno, non crede nella divisione del potere e io,
come ha detto, sono uan delle poche persone che non permette a niente
di corromperla o comprarla. Di fatto mi ha dato le chiavi, non quelle
ma comuqnue le chiavi dell'organizzione per fare ciò che lui
non
vuole... gestire ed organizzare. Ma se continua a detenere il potere
solo, senza fiduciari, non andrà lontano ma non vuole
capirlo. E
tuttavia non può certo dividersi tra utti i luoghi e le
persone
che deve incontrare. QUindi ha deciso di sfruttarmi anche per questo..."
"Se solo non fosse
così
immaturo e infantile a volte..." fece la donna con un sospiro "Si
è come acceso, come una lampada a incandescenza ormai
obsolete,
quando ha pensato di giocare con te a quella storia della strega dello
Chateau... e dice che vuole ingrandire le cose"
"Ammetto che è
divertente
vedere le facce degli ospiti quando provo il sistema delle proiezoni e
quegl iabiti ottocenteschi"
"ma secondo i tuoi, di
gusti... quindi lui non ha il pieno controllo"
"Se per questo neanche di
quella che
chiama performance..." ridendo "lui assiste come a teatro per uno
spettaccolo già visto ma come per tutto, nuovo allo stesso
tmepo
ogni volta. Come il tè giapponese, ogni spettacolo
è
sempre diverso e mai uguale all'altro perchè gli umani
seppur
proponendo un'opera conosciuta, san mettere in ogni esibizione del
proprio e cosa sentono al momento e
del diverso che si coglie e apprezza. Altrimenti non sarebbero
magnifici, no? E nel suo lavoro, Madame?"
"Mia cara, ci sono cose
che conosco
ormai più della mia stessa vita, eppure come dici ogni...
spettacolo, è diverso e mai uguale dal precedente. Per
questo ho
accettato, per vedere e capire se avevi ragione anche con gli uomini
dell'organizzazione. Per loro sarà una cosa nuova e
interessante
a lung adata, o si annoieranno rischiando di uscire fuori dalla scatola
che tu hai creato per loro? Non so cosa pensare a questo Pandora's box
che utilizzi contro i vostri... conigli, per circoscrivere il male
dentro certi confini... ma funzionerà anche con loro senza
annoiarli ne desiderare di evadere?"
"Provare che costa? E'
con i tentativi
che l'umanità ha progredito in barba alle religioni che
vorrebbero tutto uguale a cosa credono. QUindi madame, attesa... questo
serve. Guardare, aspettare, osservare e valutare. Ma tra le vostre
ragazze e le nuove che avete nella lista, le persone
con ipersessualità o dipendenza sessuale a cui dare
non
solo diamo aiuto economico e supporto, ma anche uno sfogo come per gli
uomini... così nessuno sfruttamento, ma tutte persone che
vogliono, credono, amano farlo e che... sfruttano però i
loro
problemi e disturbi al meglio, senza pena e senza nascondere. Se il
mondo girasse così... possiamo solo tentare e sperare che ci
siano meno persone perse, vuote e via dicendo..."
"E cosa mi dici sull'effettiva validità della Casa della
Seta?
Non si rischia come i siti porno di renderla un'ossessione,
perchè il cervello vedendo certe cose e certe diciamo
qualità, è portato ad avere abitudini uguali o
superiori a cosa ti dà
piacere dai video e foto che visioni? Questo significa.."
"che le donne normali, con imperfezioni o i caratteri ben distanti dai
personaggi delle attrici saranno scartate e ignorate, prefendo un certo
tipo di soggetto femminile. Lo ben so... tuttavia, Madame, la CAsa
della seta non è solo uno dei modi per legittimare qualcosa
che
per molti è un tabù o qualcosa da usare come
giudizio ma
anche per dar loto tutto e di più che là fuori, s
elo
trovano... è un potenziale rischio per tanti fattori, ma Lei
lo sa
già. E' anche uno studio su costumi e gusti sociali,
comportamenti, attitudini o preferenze... così come la
comprensione dei gusti fisici delle persone per avere un rapporto con
esse. Altezza, aspetto... alle donne interessano gli uomini che in due
fattori sono vincenti. Aspetto fisico e capacità di
eccelelre ed
essere un maschio se non alfa, almeno beta, e di provvedere ai figli.
La genetica e la sicurezza di figli vincenti già
dall'aspetto
sono un elemento animale che perdura, ma è interessante
vedere
come uomini e donne si comportano alla ricerca dei partner. Come fa
Lei, Madame, anche alla Casa delle Seta ci saranno soggetti fidati che
studieranno le situaizoni per la scienza."
"E per tu capire qualcosa che non conosci"
"Anche, ma se veramente voglio la realtà, io nel suo
ipotetico
esmepio dei siti porno, non cerco i filmetti recitati e studiati prima,
ma gli amateaur originali.. non avrebbe senso, altrimenti. Per questo
è meglio chiedere alla gente comune che risponde seriamente
e
per davvero e non uomini che sbavano dietro a sederi a forma di Otto
come le migliori secondo i canoni attuali... ma che nel
cervello hanno
sterpaglie. Se fossero come Hedi Lamarr ne sarei felice, le terrei non
come amiche ma almeno persone di interesse. Con cui poter parlare e
interagire senza pensare sempre a maschi, trucchi, profumi, evestiti e
scarpe e cazzatine varie..." disse in itaiano l'ultima parte della
frase arrabbiata."Comunque, come le ho chiesto, mettere ragazze
più normali che le top class che tratta Lei,
aiuterà il
cervello a non restare legato agli stimoli artificiali, mixare le donne
o uomini permette di sviare questo cervello..."
"Lo farò, non è di ogni giorno avere un'occasione
del genere,
proposta da una donna. Anche gli spettacoli di vario tipo dal moulin
rouge e burlesque style al resto...sono
curiosa, vediamo cosa accade, allora. Mi auguro che continueremo a
incontrarci per chiacchierare..."
"Certamente. Lei, Madame, è una donna che merita rispetto e
considerazione. Non è come molte che prendevo ad esempio,
altrimenti no nsarei qui. Certo, è un
pò.... meh...
vedere e discutere del suo lavoro, ma abbiamo parlato delle risorse
energetiche e le funzioni di centrali geotermiche cotnro quelle
nucleari... con chi tra le sue ragazze sarebbe possibile? ovviamente
togliendo le ragazze che con questo lavoro si pagano
l'università, ma loro sono occupate, e anche le rispetto.
Invece lei
è interessante, e andiamo d'accordo, non sarà mai
lontana
dalle mie conoscenze, stia tranquilla. Anzi, mi piacerebbe passare
altro tempo a discernere sul mercato e le possibilità di
questo
lavoro. Le va un tè più tardi? Anche per...
digerire
questo..." fece, vedendo clienti e ragazze che si strusciavano tra loro
"è uno strumento musicale in grado di riprodurre canzoni
schermando manualmente la luce laser di un dispositivo cooperato con un
PC. La canzone o brano viene suddivisa in base ai laser e l'effetto
attivato al comando manuale, quindi viene
suonata in base al movimento della mano e l'esecuzione della musica,
consentita interrompendo il laser con un buon tempismo..."
"Tu e i tuoi tentativi, introducendo anche la sezione musicale" rise
Milan
"Mi hai chiesto tu di rendere questo luogo diverso e meno monotono,
fermo a qualcosa di freddo..."
"Vero, ragazza, Touché! Comunque il proporre agli uomini di
imparare strumenti facili, classici, difficili o addirittura antichi
come quelli cinesi e celtici... come si chiamano alcuni?"
"Irish bouzouki, liuto, yckelharpa, Aerated, Autoharp, Dobro, vari
strumenti africani originali, vari tipi di tamburi e casse, mbira,
Theramin,Thelharmonium,L'armonica a bicchieri, Singing Arc, Crwth,
Sharpsichord, Wheelharp, Gamelan, Array Mbira, Idrolofono,
Sursringar, Handpan, Ravens drone flute..."
,
"beata tu che li ricordi tutti" disse lui osservando l'ambiente
finchè non si girò "Ma... ma li stai leggendo! Ma
dai, ma
che scherzo è...!!?!" vedendola leggere dal suo cell, serio
e veramente sorpreso e offeso
"AH aha ah "ridendo di gusto "tu mi fai gli scherzi, io ricambio.. come
ti sembra l'ambiente?"
"Mah! Non so, mi da un senso di... tra l'ottocendo e bollywood... e
intendo vedendo le porte delle stanze aperte"
"opulenza e ricchezza, ma solo in certi ambienti... da tua gentile
concessione... mi indispettisce solo il fatto che le ragazze di madame
e quelle che ho trovato con quella patologia sessuale
possano......"
La raggiunse davanti una camera che prendeva ispirazione da un
rivoltante, per lei, aspetto da principessa disney sui toni pastellosi
e zuccherosi, rouches e altro che avrebbe fatto sognare ogni amante del
genere. Se cèra.
"Tu e Madame vi siete accordate per dare in questo ampio luogo, un
gusto per ogni persona che lo desidera. E il sotterraneo?"
"Come da Madame... è solo che..:" fece lei scuotendo la
testa
mentre passava per il corridoio con le porte aperte mostrando l'inteno,
sempr diverso e mai uguale
"Cosa ti angustia, amica mia"
"Non capisco davvero cosa si prova a lavorare facendo questo. Ti prego,
senza presa in giro, comè fare questo mestiere? Cosa si
prova n
el farlo in questo ambito"
"Ah" fece lui stringendole la mano sul suo braccio con l'altra sua, per
fare una camminata nel corridoio guardando ogni stanza passandovi
davanti fino alla fine
"ti offende che riprenda questo discorso?"
"Oh, no. E' solo che dopo mio fratello, che non mi comprese quando lo
seppe... Quel primo giorno qui da noi, mi è venuto naturale
raccotnarti molte cose, compreso come ho fatto a rancimollare le prime
somme per creare tutto questo... itnendo l'organizzazione... andando
più indietro ricordo bene da cosa nacque... Dorde era stato
preso dal generale, all'epoca ancora non tale, e io per trovare il mio
posto mi arruolai appena maggiorenne dopo di lui... ma se lui era stato
preso sotto l'ala di quell'uomo, non io. Eravamo in luoghi diversi,
sotto superiori diversi, in ambiti diversi... le brutte esperienze le
ho vissute io, dei due. Ho visto il brutto del mondo, sia per i miei
camerati nei vari anni che proprio per il lavoro che feci dopo e... mi
ritrovai al centro di qualcosa che da ragazzino nella mia cittadina
natia non immaginavo. Quando si parlava di soldati, l'ambiente
militare... non cèra negatività tranne quando si
parlava
del loro operato in guerra, sai cosa fanno... E Dorde iniziava ad
odiare l'essere il braccio
destro ed esecutore per molti ordini del generale. Per
carità,
lo stima, è un grand'uomo ma... molte, molte cose non gl
iandavano. Quando quell'uomo salì di grado, anche lui lo
seguì. e
così i suoi sottoposti divennero ciò che era lui.
Noi
come militari abbiamo fatto cose di cui ci pentiamo ma non
è così per chi ci ha ordinato di eseguirli. Per
loro
erano tutti atti dovuti e impossibili da cambiare. Le volte che
incontravo mio fratello, scoprivo dai suoi racconti... non potevamo
farlo in teoria, ragazza, ma nessuno lo dirà mai... comunque
ci accorgevamo sempre di più che stavamo diventando i
fautori
del
peggio dell'essere militari. Dorde letteralmente come diresti tu
sbolognava il peggio che non voleva più fare a quelli sotto
di
lui, e loro ocn sua sorpresa non facevano una piega. E io finivo in
incarichi rognosi e vergognosi, dal mio punto di vista...
così
guardandoci negli occhi ci accorgemmo che le cose erano andate fuori
dal nostro controllo e nostri intenti. E da l', da quel tavolo
circolare del mio appartamento... è partito il piano. E come
ti
dissi quel primo giorno, dovetti decidere che fare per guadagnare soldi
per investirli in cosa era necessario. E voi vidi il giornale..."
"Milan, quello che conosco, che legge un banale giornale e trova
qualcosa che cattura la sua attenzione..." ridendo di gusto
"In effetti la cosa è questa... all'epoca potevo solo ambire
ad
essere cosa sono ora, sai che io... sono più... meno
classico di
mio fratello, non intendo gli abiti, ma di sicuro lui non leggeva
giornali comuni..."
"Dorde non legge giornali comuni?"
"preferisce quelli specializzati, di un certo valore, senza giornalisti
e tendenze a cavalcare le stupidaggii..."
"uomo tutto d'un pezzo! Se tu sei così nei momenti... come
dire,
fastidiosi della giornata, tuo fratello è peggio..."
siringò lei guardandolo, ma Milan teneva lo sguardo avanti
"Si è più serio e più maturo
interiormente. E'
più ligio, serio, è colui che rispetta le regole
i
principi, ha le sue opinioni e rispetta le altrui opinioni , pur ..."
"Capisco... mi avevi promesso che lo avresti convinto a venire almeno
una volta a controllare questo luogo, portando ocn sè alcune
sue
opere..." cambiò discorso fissandolo in viso "ne hai parlato
tanto della sua arte, il suo hobby, le sue capacità che
utilizza
nel tempo libero ma non è ancora mai venuto a salutare,
controllare... "
"Quando potrà, verrà..."
"Eh.... uff, va bene. Ma che mi dici del suo parere su questo posto?"
"Non è molto convinto, non lo era per la mia decisione..."
"Già, hai detto che ti rimproverò tantissimo
dopo... il
giornale" sorrise, mentre lui pareva quasi scazzato, così lo
percepiva
"Lui ha... ho agito secondo quanto credevo ma Dorde non l'ha presa
bene. Quel giorno vidi, mentre discutevamo, un giornale sul tavolo e
sfogliandolo in cerca di qualche aiuto, vidi un annuncio. Un quadrato,
come poi vide Dorde, che proponeva ottimi compensi per donare..." come
se la cosa gli desse fastidio nel raccontalra
"Come mai a Dorde non andò giù?"
"Lia, proponeva un compenso per i soggetti di sesso maschile che
donassero il proprio sperma ad una banca del seme, per le
inseminazioni artificiali di donne da single a sposare ma infertili, o
tramite surrogazione di madre. Accettavano solo soggetti con
determinate caratteristiche e..."
"ok, ma tu oltre ad essere perfetto sei davvero stato preso, quindi
perchè ti scaldi tanto su una cosa che hai fatto?"
"Eh... già, perchè mi scaldo? pensavo..:"
passando da
stupito ad offeso "pensavo a come mi trattò mio fratello... "
"Si, ma tu alla fine hai deciso nonostante il parere contrario di tuo
fratello, Dorde, di essere un... contribuente. E sei stato pagato
parecchio. Anche se le foto avevano la censura molte donne hanno
richiesto te come padre dei loro figli, finendo per essere... uno dei
più richiesti e quindi ricevevi belle somme. Dal mio punto
di
vista non ci vedo niente di orrendo, sporco o altro. Hai dato a chi lo
voleva, qualcosa che desideravano pagando... anche se accidenti,
desiderare figli così tanto da pagare... bah, chi considera
i
figli così tanto buon per loro che dire, con le stesse somme
per
farsi ingravidare artificialmente aprivano una casa famiglia o un
istituto di supporto e aiuto per minori... ma a parte questo,
cosa cè cnhe per tuo fratello non andava? Questioni
religiose?"
"No, semplicemente..." come trattenendosi "pensava che dare
così
il prorpio dna e senza protezione per il nostro codice genetico... non
ne era entusiasta per tante cose. E poi, tutti i figli che ha-ho avuto
sono una sorta, per me, di lavoro fatto per il mondo senza rischiare il
matrimonio..."
"Ah ah aha" facendo una risata divertita con un pizzico di
Veròna "questo si che è parlare, dare
ciò che il
mondo vuole sbolognando il proprio cappio al collo..."
"da quello che ti disse tua madre, che hai odiato..."
"Ah, quel momento... descriverlo per me è... impossibile?
Difficile? Quando senti una madre che ti dice con rimprovero
... ho già fatto il mio, dovere intendeva... e poi
la gente si chiede
perchè odio le famiglie... ma tu!... Ah, sei padre di
chissà quanti bambiin, tu li segui anche se non ti fai
vedere e
simili, e per te è... lavoro eseguito. nel mondo
cè
già abbastanza me da non aver bisogno di sposarmi a meno che
non
l odesideri davvero un giorno. Ed è da te che ho preso lo
spunto
dei miei ritrati, per questo " gli rise in fare complice "e ancora
comunque per te sono figli tuoi quanto quelli che nel caso potresti
avere, perchè lo so che tu come tutti hai bisogno
inconsciamente
di riprodurti in... maniera normale..:"
"tranne te..."
"vero... non so le madri dei tuoi figli in provetta, cosa ne pensano
del tuo ma... per me anzi non
cè
niente di orrido. Anche se tu avessi che so pagato la festa del tuo
matrimonio, per fare un esempio, con i soldi ricevuti da un...
prelievo, così da esser felice tu e la tua
metà... e nel
contempo far felici altri con il tuo dono... non ci vedo nulla di
brutto. Certo, per la questione dna posso capire tuo fratello, ma
finchè nessuno saprà mai nulla e ancora di
più
dopo che hai acqusitato fette di quell'azienda e quindi col tuo potere
hai fatto sparire i documenti, o meglio, modificato un pò
tali
dati, lasciando i tuoi vecchi lasciti ancora disponibili... io non mi
preoccuperei. Preoccupati se saranno identici a te..." ridendo
"in effetti..." fece lui rigido
"Dai, tanquillizzati. Non è un problema, anche se un giorno
dovessi decidere di incontrarli per qualunque ragione, non saprebbero
altro che ciò che vorrai dirgli e non mi sembra attualmente
un
problema grave da temere... quello che mi turba però
è il
lavoro successivo..."
"Si, la brillante idea di fare l'accompagnatore" fece lui con astio
come una cosa vergognosa e Lia sorrise compiaciuta senza dire niente
"Madame fu una sua..."
"collega, lo so" sorrise a lui direttamente con monelleria " vi siete
incontrati per il giro che frequentavate. Come ti ho chiesto prima...
non riesco a immaginare e pensare a come sia e cosa sia essere... una
sorta di impiegato di qualcosa che abbiamo costruito qui "alzando la
testa verso la zona del tetto del corridoio, in legno lavorato a
cassettoni e bordature e pennellate d'oro per quella sezione. ogni
sezione era divisa da una porta e una decorazione sopra la porta come
un segnale in legno lavorato o legno e vetri colorati a formare disegni.
"E' stato un lavoro nascosto. E rischioso. Se i superiori scoprivano la
cosa, erano... Non so proprio che punizione avrebbe ricevuto. Le regole
militari, peggio di alcuni settori e agenzie sono restrittive....Molte
donne che richiedono
questi... accompagnatori non sono casalinghe o comunque media fascia...
avere un accompagnatore, o come li chiami tu, gigolò,
è
un rischio se scoperte... almeno, quelle che temono le dicerie e lo
fanno di nascosto. Pagano bene, donano con il cuore chi come... me non
pensava al guadagno facile e truffare... molte ancora le incontro e ho
una bella amicizia, oltre che mutare quel lavoro in altro... m altre
solo a guardarle veniva la pelle d'oca ma dovevo chiudere gli occhi...
è
stato un capitolo che... mi è piaciuto e non lo nego. Non lo
nego
mai ma anzi affermo che è servito a crescere. Come uomo, in
vari
sensi, e come lettore delle persone, come approcciarsi e gestire le
persone, è da lì che ho avviato le basi per..."
"comprendere e manipolare la gente senza passare per tale, lo so. E'
solo che... davvero, oltre a stimare quelle donne che non gliene
importava della gente che parlava e diceva ..."
"che termine orribile..." fece lui con una smorfia
"Ok, non lo userò più... e poi cè la
frattura...
dare rispetto allo stesso modo anche a voi che avete fatto quel lavoro
per motivi x e chi li continua a fare e farà per altri
motivi
ma... lo fanno. NOn posso che dare rispetto, sia chi sopravvive nelle
strade o sfruttate nei modi peggiori per sopravvivenza e sia quelli
come voi... ma non capirò cosa possa portare qualcuno a...
non
so, io non ne sarei capace al punto di non avere rimorsi dal, non so,
gettarmi dalla finestra anche da un grattacielo. Meglio spiaccicata che
usata come utero per piacere..."
"M-ma capisco la tua questione, è solo che il mio scopo era
trovare guadagno maggiore e altrettanto pulito con ciò che
potevo dare, e per pulito intendo non come i miei camerati e
commilitorni che vendevano roba di vario tipo in maniera illegale in
modi truffaldini... e nel contempo sfruttare i legami sociali che ne
venivano dal frequentare quelle donne, le loro cerchie e più
in
là. Ammetto che quanto fatto ha dato i usoi frutti, se non
ti
butti e non ti insinui in certi luoghi nei modiche comprendi servano...
E' però, questo mio passato, qualcosa da tenere celato,
nessuno
qui sa di questo, tranne madame ma lei è adesso mia
collaboratrice presnete anche qui... ti ho raccontato come ho scalato
la scala che mi conduceva lassù, verso il mio sogno per
farti
capire quanto ho dato e fatto nella mia vita per cambiare delle cose
che altri... non desiderano mutare. Conviene lasciare tutto come viene.
Fermare determinate cose, celarle... perchè secondo te i
livelli
sociali sono rimasti anche in questo mondo moderno e cè un
divario enorme tra la sezionepovera, benestante e ricca ancora oggi
visibile? Il concetto della giungla che ancora oggi persiste per cui
devi lottare con ogni mezzo, anche sporco basta che no nti scoprano...
ma già lo sai e odi. Utilizzare quello che si è
fatto nel
passato per esser e dvientare al livello di quelle persone che prima
pagavano per quelle prestazioni per rivotlarle con tutto ciò
che
proteggono..."
"Questo lo capisco, è solo... adesso da domani ci
sarà
questo luogo attivo e funzionante. Ci saranno donne, e anche uomini,
che saranno impegnati in un mestiere così antico che non si
ha
notizia veramente di quando... è nato come lavoro. Ma che
significa e cosa si prova o meno nel... davvero, non riesco a
comprendere come sia facile per tanti, e come fu per te, dare
letteralmetne te stesso in due modi diversi, per avere ciò
che
serviva per quello che desideravate. E queste ragazze e ragazzi, che
verranno qui e... lavoreranno come se.. non so, facessero i commessi...
quanto è facile quindi dare ciò che si
è
fisicamente? Questo non comprendo. OK, so cheper me è come
per
il concetto di figli... al oslo pensiero mi viene non... non
è
una negazione, è qualcosa di profondo, come un NO urlante e
disperato, come qualcosa che non deve accadere perchè
terribile.
Questo sneto nel profondo e so che così, anche descritto
così, non... non descrive cosa provo dentro al pensiero di
quello e i figli. E poi so di te, so di Madame che come te da
quell'inizio ha fatta tanta strada e si è avviata in un
ottimo
lavoro... su quello non ci piove, no nci sarà mai moria di
clienti e domanda... mai, ovvio... però, so di voi e tutti
quelli che fanno questo mestiere, comprese le cam girl per fare un
altro esempio e... anche il discorso di ogni ballerina,
spogliarellista, artista e cam girl o altri ruoli nell'ambito del
sesso, per cui tutte loro sono convinte e ci credono, che sono loro ad
avere il potere sugli uomini e che loro non sono vittime, non son
schiave, ma sono loro che tengono il coltello dal manico e hanno
potere... peccato che son otutte lavoratrici che dopo i dindi devono
continuare a lavorare e dare e fare pe altri dindi da altri... questo
potere dove lo vedono? Chi ha potere davvero ha davvero la
capacità e possibilità di manipolare gli altri...
mentre
loro si agitano, sculettano, fanno le gattine sexy, danno cosa il
cliente vuole per ricevere la somma minima e via al prossimo. Che
potere hanno, davvero? Certo, tu, Milan, sei risucito ad andare oltre,
ma sono pochi casi. A volte riescono tantissimo appunto i manipolatori
e chi per l'aspetto e le capacità davvero è in
grado di
ottenere molte cose semplicemente accavallando le gambe... ma il potere
resta comunque a chi lo detiene da prima e per altre cose. Tra una
spogliarellista e un cliente di un certo livello, non si ha potere in
quelle quattro mura ma sempliceemten lei è quel che lui
vuole,
simulare e... non è potere perchè alla fine sono
loro che
fottono te, non tu che lo fai, perchè non prendi altri che
il
prezzo base, massimo qualche gingillo costoso ma resti sempre
l'oggetto. E poi ci sono quelle che dicono . Solo?" fece lei com
stupore, facendolo ridere
"Sermpre punti di vista, Lia. Per loro è semplice e non
perdono nulla. e' uno scambio"
"Si, e poi ci sono le cose che non capisco. Le donne... tutte tranne
quelle che magari sono così d'alta classe che pretendono
certi
ivelli altrimenti niente, sono più gli uomini in questo
lavoro
che
fanno gli schizzinosi "facendolo ridere di nuovo "ricordo con quella
collega, che lei li contattava, quanto volessero e premessero per foto
per decidere che... tipo di lavoro fare. insomma, se non gli andava a
genio per varie cose la tipa, non si prestavano a tutto, ma solo come
accompagnatori... perchè questa
disparità? Ho visto
io stessa uomini che non avrebbero attirato normalmente nessuna ma per
soldi e loro cariche tutte pronte... e uomini che fanno gli schizzinosi
dicendo no, questa no! Questa forse..."
"NOn so che dirti, posso azzardare solo il fatto che magari le donne
hanno meno pretese perchè lo considerano un lavoro in toto,
anche
accettando uomini che non va loro a genio ma stringono i denti,
pensando
a mettere da parte i soldi per voi ridere di quel periodo, mentre...
gli uomini per loro natura solitamente non vogliono avere rapporti con
donne che..come dire, non creano attrazione... "
"Mh... quindi l'uomo fa sempre quello che vuole, se la tira e giudica
le donnne che nel caso per avere qualcosa devono pure pagare... insomma
cornute e mazziate due volte per l'aspetto, l'età,
perchè
non fanno provare niente, e quindi niente... bel ragionamento..."
"Lia, le cose sono così da sempre. So che hai fatto piangere
malamente sopratutto in america quegli uomini e ragazzi accusati di
stupro, con le prove, perchè la giustizia non solo non aveva
fatto nulla o si era inceppata nei suoi controsensi, ma aveva
rivoltato la colpa dandola alle vittime... e sai che io non approvo
comportamenti troppo..."
"Si, troppo invasivi e tragico-teatrali... ma lasciami ricordare, non
fosti tu a ridere a crepapelle applaudendomi perfino, al ritorno
raccontando l'accaduto? E non fosti tu a invitarmi quel giorno al
Groove per portare il risultato della Caccia?" disse in un certo modo,
come se volesse intendere qualcosa o fare una frecciata.
"..." Milan non rispose, ma sembrava quasi arrabbiato ed lei
ripensò a quella notte
"Quindi? Cosa facciamo qui facendo un volo così lungo in
questo paese di controsensi e democrazia NON esportata?"
"Ehi, bimba. Non fare quella faccia. So che per te gli stati uniti sono
un luogo di controsenso pauroso per molte cose e ti fa rabbrividire per
tante cose che la storia racconta, ma oltre ad averti chiesto di
aiutarmi per gli Accordi con certe persone, vedendo come te la cavi, ho
pensato di renderti partecipe di un altro progetto con cui... collaboro
da tempo. SI può dire che qui, io trovi accordi, alleati,
denaro, favori perfino e possibilità... tutto in un sol
luogoin
giorni specifici dell'anno o del mese"
"Ok, ma posso dirti che questo Bohemian è... inquenta
già dall'esterno?" osservando l'entrata composta da muro,
siepi
e un cancello in vecchio stile con arco con nominazione del luogo.
Sembrava una sequenza da brividi di un film
"Hai paura per caso?"
"Tu sai quali sono le mie paure..." guardandolo neglio cchi
Si trovavano d'innanzi all'ingresso di un luogo che Milan frequentava
in determinati periodi, da una sola notte a vari giorni in base al
periodo, seppur non pernottando all'interno, ma er aun socio ed ospite
d'onore.
"Certo, così come tu i miei. Ma prima... non ti sei accorta
di
niente?" muovendosi come pavoneggiandosi davanti lo specchio
"mh" sospirò lei fissandolo.
Indossava un completo da uomo di finissima fattura, ma non
con tessuti
soliti ma particolari, dalla cravatta Plastron solitamente da cerimonia
come altri tipi ma che lui usava normalemnte alternando il tipo con i
modelli, al completo, camicia, tutto.
"Cosa dovrei vedere? Sei
un figurino
come sempre. Sembri pronto per
incatenarti all'altare, per lo meno non hai quei pantaloni da vomito,
ma davvero, come si fa a uscire e pretendere di essere ben vestiti
senza calzini , gambe dei pantaloni che stringono fino alla caviglia e
strettisttimi che fanno schifo. Dal mio punto di vista un uomo che si
veste così, stertto ma che si veed il davanti e hai
capito,
più di tutto il resto , per far vedere queli che crede
muscoli e
culo...." sorrise malignamente finchè no nle venne un colpo
di
tosse e si sentì come se i suoi polmoni emettessero brutti
suoni
"Calmati e respira,
innanzitutto o
starai peggio...Poi, Carina... sai
bimba, le tue frecciatine non mi fanno arrabbiare perchè
come le
dici, a me, fanno sorridere. E non metterei mai pantlaoni del genere.
il decoro nel vestirsi ed è diventato un optional e le
persone
non riconoscono più il dress code e quando adottarlo...E il
buon
gusto è finito come dici sempre, nel water. E per il
come lo fai, forse...ma prima non ti sei accorta che indosso una
cravatta in fine seta di loto e un completo in lana di Vigogna o
Vicuña?"
"Milan... ah, io non conosco tutto sulla moda come fai tu. Ma so cosa
son oe non voglio sapere, seriamente, quanto hai pagato. Cè
bisogno di spendere un capitale in abiti? Sono tessuti costosi e
rari..."
"Vero, ma qui ci stiamo per gettare nella bocca del leone. Se non hai
virgole e puntini del melgio del meglio, ti sdegnano, nel migliore dei
casi. Cosa devo fare, entrare come sei abituata tu? So bene che tu
vesti abiti particolari spòp perchè te lo chiedo
e ti prego di farlo.
Anche per la camminata in stile floating dance che ti ho chiesto di
imparare è.."
"Ah, quella! Tu e le tue
manie
dell'apparenza!Come si fa con gonne lunghe o con abiti normali ma di
classe, a camminare come se stessi sviolando sull'acqua
perchè
ti denota classe ed eleganza, regalità così come
per la
controparte maschile... Apparenza!" accendendosi una
sigaretta curativa o fitoterapica, ma senza bocchino anni trenta
regalatole da Milan, realmente antico "Io sono più per la
sostanza, ma alla gente piacciono le illusioni... mi sembra la
favoletta del pene grosso o che uomini e donne
si
cantano tra loro. Una dice che la sostanza è più
importante, l'altro ribatte che è chiave come si usa...
anche se
da neutra a uomo, lasciami dire che non capisco che vuol dire saperlo
usare... quello... quando la natura ha detto nel dna che cè
un
modo di farlo e basta..."
"Ah aha ah" rise di gusto Milan alzando la testa "quindi che fai, tu
fai la voce della donna sulla sostanza e mi butti con gli altri sul
saper usare?"
"No... ma voglio dirti che paragonando a quella cantilena sull'usare
che non ha senso, quando si scopa, lasciami parlare in volgare,
è... scopare. Per accontentare te e Madame ho seguito lei
nel
suo lavoro per un giorno intero e cosa ho visto lo sanno solo gli Dei
se esistono... cosa ho visto!" mostrando qualcosa che a Milan parve
disgusto "e lasciami dire, ce ne fosse stato uno otlre i vetri che
facesse diversamente. i movimenti sono sempre quelli, al massimo ti
prendi un pastiglietta o un ritardante e si parla del tempo impiegato,
anche se di oslito non si soddisfa mai la donna ma si è
fatta la
danza dei dementi, quindi..."
"la cosa?" ridendo come un bambino, mentre ossrevava la macchina che li
aveva
accompagnati andar via, lasciando solo i tre che seguivano Lia e le
Fanciulle che erano le sue guardie del corpo. Solitamente la macchina
si fermava nel luogo stabilito per l'accoglienza, ma per parlarle e
spiegarle determinate cose, avev apreferito restato un pò
prima
del cancello d'entrata, parlando in russo, anche se lei mischiava
italiano con il russo per certe parole
"Con il tuo ex lavoro avrai capito... ok, non ti prendo in giro, ma
posso dire che dai filmati di reati e con Madame ho visto abbastanza
maschi e come si comportano da dire che... i movimetni sono sempre
quelli. Questo ... ah! paraculata!"
fece
inspirando dalla sigaretta e trattenendo, tenendo la sigaretta con il
pollice e l'indice della sinistra, poi passandola alla mano destra tra
indice e medio
"posso dire la natura? E' così per ogni creatura
vivente..."
"Bleah"
"E comunque, sai bene che così facendo, muovendosi
così, anche la femmina dovrebbe provare piacere. Si, so che
ridendo stai obiettando la cosa, visto il lavoro di Madame ti
avrà raccontato di tutto, ma..."
"Ascolta. Io posso solo
dire cosa so,
è vero, ma parliamoci
chiaro... si tratta di elementi creati dal cervello per quell'atto.
Cose fisiche. E cosa dicono alcune persone dai racconti di Madame? Che
farlo può alleviare solo poco, perchè
tutto poi
torna
peggio di prima e per avere un buon efetto dovrebbe durare molto tempo
o essere stratosferico. E Rò che mi diceva che si faceva
sesso
per
dimenticare il brutto, condividere l'intimità... come se
l'intimità fosse quello! Tutti scopano e tutti fanno sesso,
non
l'amore, è diverso... E' solo un palliativo che la gente
rincorre per gli ormoni che vengono rilasciati, ma lo schifo
resta
ancora intorno a loro. Non aiuta, non fa altro solo che scaricare un
pò i nervi e dare appagamento cerebrale temporaneo...
infatti
cercano donne come non ci fosse un domani... quindi puoi dirmi tutto
ciò che vuoi, ma piano piano l'interesse e l'eccitazione
diminuisce, si cerca qualcosa che attizzi di nuovo o di più,
ci
si stufa della stessa persona, si cerca di provare quella cosa che
dura... , tanto" schioccando le dita "ma tu e io sappiamo che
il solo sesso o muoversi come una tarantola sotto acidi non
dà
veramente ciò che serve, è solo un placebo
temporaneo.
Non cè felicità in molte cose nella vita, che
tutti
vogliono.La gente può fare tutto il sesso che vuole anche
tutto
il giorno, se riesce, ma quello come diceva Rò non
è
niente di magico. Fa solo disperare e ti rimanda appena gli ormoni sono
finiti, tutto idnietro a ceffoni sui denti... quindi parliamo
di
tempo e
attività sprecata per qualcosa che è solo parte
del
bisogno del corpo, per quegli ormoni. Si,se ne ha bisogno per
il
benessere psicofisico ma... dammi un'indicazione, quali sono
i
dati degli uomini dopo che ho messo tutte le attività
varie?"
camminando osservando il muro e le piante fuori il perimentro
"Si..." fece lui con stanchezza "in effetti si nota come si sfoghino,
diano moltissimo nelle attività che sembrano interessargli,
a cui
si sono appassionati, registrando valori di utilizzo della Casa della
Seta minori. Dagli stessi intendo, nel tempo. Cosa danno nelle
attività ludiche come le chiami tu, ma in realtà
è
un modo celato per farli sgobbare e sfogare, senza troppo
sesso come
valvola di sfogo..:"
"QUindi funziona?" fece lei con un sorrisone
"Entriamo!" fece lui come offeso
"Stai perdendo e mi spingi all'interno? Che amico cattivo" rise
suadente lei mentre lui le passava un braccio intorno alle spalle e la
spingeva verso l'entrata
"Andiamo, bimba. Che vuoi
che ammetta"
superato il cancello per evitare
che avessero modo di sentirli "e comunque la Casa della Seta
è
utilizzata comunque..." poi si fermò e si voltò
verso il
gruppo che l iseguiva "Voi tre, andate ad avvisare, anche se ne sono a
consocenza ma meglio fare gli stupidi, della mia presenza il direttore.
E voi ragazze, per ora vorrei che... portiate il verbo tra gli ospiti
qui da ora in poi. Fingete come sempre di cercarmi e parlate di noi...
mentre nella realtà osserv ate, valutate, registrate,
controllate come sapete dal vostro lavoro, su, su" fece ai
tre
dell'ave maria e alle Fanciulle che lo proteggevano. Quel luogo era
sicuro e protetto, relativamente sicuro pensava, e quindi meglio che
qualcuno con l'occhio del professionista occhiasse tutti e tutto prima
di lui.
"ma non come prima, come una ricerca spasmodica di ritrovare equilibrio
con..." continuò lei appena soli
"Ok, è vero! Hai ragione e le attività ricreative
o come
le vogliamo chiamare che attraggono e fanno sgobbare gli uomini, nel
contempo sia divertendoli che allenandoli... funziona!
Vuoi
che lo ammetta? Fatto! Mio fratello è contento, dice che
trova
assurdo che tu possa dissociarti senza meditazione,
dando comuqnue
frutti e dice che sei un esempio di come le cose sfuggano a volte alle
leggi... è ammirato da come hai rivoltato una cosa che..."
"Oh ti prego! Innzitutto
sono un capra
in molte cose, ho solo fatto la cosa più ovvia, che potevate
fare meglio voi, e lo sai.. non ho chissà che
capacità.
Sono negata in tante cose e nei giochi di escape room faccio cadere
tutti isanti dal paradiso.... Poi... COn così
tanti
rignraziamenti e complimenti mi
sciolgo! Guarda, la pelle d'oca, i brividi... è
così
tanto cosa stò ricevendo di rigraziamento..."
mentre lo
perculava facendo la gatta morta attaccata al suo braccio, facendolo
ridere
"..." fermandosi nel viale di ingresso per guardarla negli occhi appena
tornato serio"Tu
non immagini le cose che ti dimostrano il mio e nostro ringraziamento.
Ma ricordati che siamo militari in primis, noi..."
"parli degli uomini che si congratulano tra loro a pedate nel culo e
pacche sulla schiena in stile Cannavacciuolo.... con scherzi, frasi
allucinanti, schiamazzi, bevute etilomiche da infarto e feste la sera
che la mattina sono zombie... e posso continuare!" mentre lui alzava
gli occhi al cielo "Si! Siete militari seri, duri, cazzuti, inclini
alla disciplina mentale e fisica e tanto altro..." gli disse smelenza
occhi negli occhi "quello però hce non comprendi
è cosa
voglio dirti, anche se lo prendi per presa in giro. Le leggi, serie e
dure, possono anche cercare di raddrizzare le persone, ma cacci
più mosche con una goccia di miele che con un
barile di
aceto... pensi che cosa ho attivato come attività fosse solo
per... farli sfogare e non fare più sesso?"
"no, ho capito il senso. Hai dato a loro dei motivi per alzarsi ogni
giorno. Come dici sempre il mondo non è di chi si alza
all'alba
e vince sugli altri, ma di chi è felice di alzarsi e vivere
quel
giorno. Oppure...Bocciare non è crudele, ma da
schifo
promuovere senza merito. E ancora, la gente vede solo le tre cose che
emergono da una persona. Il successo, i soldi, la posizione, le
capacità e meriti che gli si danno. ma dietro vi sono
nascosti e
non visti e considerati il rischio, il coraggio, il duro lavoro, la
persistenza, i cambiamenti, i dubbi, la lotta, i fallimenti, buone
abitudini... poi cosa cèra... l'azione, l'opera, il
procello,
delusioni, sacrifici, le notti tarde, la disciplina... queste cose come
dici vanno provate insieme a quelle buone ma no nci si alza per dei
motivi, se non si ha voglia di alzarsi, di esistere quel giorno...
è come morire. COme con te. E hai esposto a quegli uomini
qualcosa che non cèra prima. Da scoprire, vivere, magari
consdierare importanti e... portandoli a vivere e senrtirsi di voler
essere svegli il giorno dopo, e poi il successivo e via dicendo. Hai
dato delle opportunità e modi di bruciare il tempo e le
giornate
che no navevano, e ti ringrazio per loro. So bene che chi comprende, sa
dare davvero aiuto e risposte e come avevi detto, ci sono persone che
hanno bisogno di aiuto e una guida e quelli come te, siete meno ma ci
siete e con voi non cè aiuto che tenga. Ma se pensi che non
siamo riconoscenti..."
"Penso solo vedendo come mi trattano certi uomini e come tu e tuo
fratello... come dire... ve ne freghiate di seguire,
lasciando agl
ialtri tutto..." muovendo le mani cos efossero una bilanzia con due
piatti "voi siete sognatori e io credo in ciò che fate e
desiderate portare, oltre che giungere ma... cè tanto lavoro
che
no navete compreso. Previsto. E ancora, ci sono persone che
già
da voi e con voi , devono essere cambiare nel cuore e mente,
e nel modo di
approcciare la vita che... se non è un seme che parte da
voi,
tra voi... che senso ha cambiare il mondo? Sono secoli che va sempre in
quella situaizone, preferendo lo stallo e le cose tutte uguali
perchè sicure rispetto ai cambiametni... ma il mondo non
può cambiare così! E gli uomini
sembravano me, solo
con un unico pensiero. Correre agli incarichi perchè si
sentono
vivi nel mentre, per poi cadere in torpore e lentezza nel tempo
normale. Adesso... adesso sembra che si siano svegliati, siano anche
più legati e sfoghino le cose nei modi che ho presentato
cambiando, un pò alla volta ma se cè speranza con
loro...
allora anche per voi e il vostro sogno. Ma se no ncambiate tu e tuo
fratello insieme ai vostri uomini, se non siete vicini in questo, che
senso ha tutto?"
"Le abitudini sono dure a morire... bimba!"
"ma i veri sognatori non dormono mai, no? Ma anche i sognatori per
farlo, devono col tempo abituarsi ai cambiamenti intorno a loro e col
loro corpo e altro e adattarsi a questi... senza cambiare il succo.
Cambia il modo, il come, il perchè, il quando, il se e via
dicendo, ma... se cè qualcosa di così grande nel
cuore e
anima, nessun percorso nel suo succo può deviare tanto da
cancellarsi o altro. Le persone quando parlo... non comprendono cosa
dico e come, ma tu come Fiamma e Leader, dovresti essere la
loro guida
in molte cose. Anche nel mostrare come esempio..."
"Ho capito..." fece per chiudere il discorso
"Cè una cosa che vorrei chiederti... Sei sicura che non
resterai, oltre i vari rimpianti anche... con cose che non conosci non
provate? SO bene che non vuoi discutere su questa cosa, ma
cè
qualcosa che devo dirti..."
Lia che camminava al suo fianco aveva proseguito sola,
perchè
lui si era fermato e appena ascoltatoil suo discorso si era fermata
senza voltarsi.
"Serio, bimba... ho capito benissimo che rifuggi le affezioni a tal
punto da non voler neanche pensare di condivere dei momenti
anche
solo di... come si chiamano adesso, il termini che usi in italiano per
definire questa pratica..." schioccando le dita per ricordare mentre
lei si voltava seria e dura ma solo di profilo
"Cosa avevamo detto?"
"Lo so, ma voglio chiarire una cosa prima di andare a quel discorso
importante, sono serio..."
"Eh... che ne so, parli degli scopamici?" disse lei in inglese e la
aprola in italiano
"Eccolo, che suono itneressante. L'italiano l ostudiai solo per fare
bella figura, ma è così poco cosa so e solo per
salutare
e qualche frase di circostanza..., eppure ha suoni e modi di dire le
parole e le frasi che hanno un loro perchè... parole in
italiano
che hanno quasi corpo e cadenza rispetto l'inglese..."
"STRINGI!" fece lei chiudendo e riaprendo la mano più volte.
Gli
avea insegnato molto della sua lingua, quindi quel suo pergiversare su
cosa ormai del passato mentre in quel momento poteva parlare con lei in
italiano discreto ma comprensibile, era strano
"SApevo che ti saresti alterata... volevo dire, trovo un pò
strano da parte mia sentire qualcuno che evita come la peste l'idea di
sfruttare persone che conosce, considera amici e fidati..."
"cosa?" voltandosi totalmente verso di lui
"Si, bene che rispetto a te io ho il problema che non cè
nessuna
interessante da un legame stabile. E questo mi rende leggero dai legami
troppo invasivi ma nello stesso tempo mi fa venire come una solitudine
perchè... le relazioni che ho, sono solo fisiche, passionali
solo perchè sono belle, ma tranne qualcuna che è
un
pò più illuminata, non cè niente di
cerebrale. Se
fosse così avrei un'amica come t e e na persona vicina su
cui
posso fare affidamento, lontano dal solo lavoro. Mi sentirei
più... pieno d'affetto ma non è
così...Mi dispiace
che te ne andrai.."
"perchè anche voi, tu e tuo fratello siete soli come te e
ora ti punge... la solitudine, eh? brutta bestia..."
"Mh" si incupì lui "Ad ogni modo, dopo che te ne andrai, non
avrò nessuno, con l'amicizia come la nostra su cui
contare
a occhi chiusi, e la contentezza di tornare a casa e trovare
te
ad aspettare per passare il tempo in modo interessante, e
davvero
importante. Si, resterò solo, lo ammetto. E quelle ragazze
non
valgono tanto da bruciare il mio tempo... ah, questo rimanda al tuo
discorso del tempo che si dona a chi si vuole bene! Ora lo capisco.
Tuttavia io stesso, trovandole belle e pagandole, ne approfitto. NOn
sono mie amiche, l'amicizia mia e tua non è tale da pensare
al... scopamici si dice? comuqnue, sei ocme una sorella per me. Ma tu e
io siamo diversi. Io approfitto delle ragazze che prestano i loro
servizi per denaro, tu nonostnate la gente che conosci adesso
e
hai intorno, non hai nessuno da considerare neanche una volta per una
cosa che io stesso sfrutto ed è naturale? madame..."
"Madame!" fece lei incazzata
"NOO!! NOn è come pensi... Madame mi ha solo chiesto come
andavano le cose con gli uomini, se ancora ti protestavano davanti,
mettevano su scioperi contro di te... So come si comportano, ma certe
mentalità non si possono cambiare e lo sai. Non
facilmente...
però mi ha detto di essere stupita dal fatto che sei l'unica
persona che conosce in tutta la sua vita, questa, che non è
mai
stata con qualcuno, non ha mai provato l'innamoramento o deciso come
tutti di conoscere ciò che non sa, perchè tu non
conosci
e sai niente della pratica, che..."
"Milan... tu ricordi le clausule del nostro accordo?" incrociando le
braccia "E poi, stiamo parlando di questo qui, te ne sei accorto..."
"Voglio solo chiudere il discorso fino a ciò che devo dirti.
E devo, sento, di farlo qui e ora."
"Cosa ha Madame da interessarsi a me, e cosa faccio del
miocorpo?"
"Madame ti è amica, la consideri anche tu tale..."
"Certo, la ammiro, rispetto, è una donna che non sarei io
nenache tra vent'anni..."
"cazzate"
"... ma vi trovo fastidiosi, tu e lei, sempre a toccare un punto che
per me è chiuso"
"hai chiuso il tuo cuore e ogni briciolo di vivere questo mondo
materiale... a quattro mandate? Ti proibisci anche una volta,
qualcosa che come disse quello scemo che hai allontanato,
Rò...
abbiamo corpi fisici, sfruttiamoli. Conosci tanto di me
perchè
te ne ho parlato, una dei pochissimi che, parole tue.
potresti
scriverci un libro targandolo come comico" vedendola ridere sotto i
baffi ripensando a tutte le cose che le aveva raccontato. Dai
fallimenti, casini, errori e momenti imbarazzanti della sua sfera
privata e intima. E lui era l'uno di quattro persone a conoscere il
privato di lei, che l'aveva portata a sviare e chiduere certe cose.
Oltre lei e Milan solo due persone conoscevano quelle cose e nessun
altro.
" quindi?"
"QUindi" avvicinandosi a lei "capisco e comprendo il tuo modo di
vedere. Per evitare di creare involontariamente legami eccessivi che tu
non vuoi e senti, perchè non si rovini qualcosa che hai e
non
vuoi mandare in frantumi, ragioni secondo il pensiero per cui
, qualcuno che non deve tenere legami ocn tee...
comè
che hai detto l'altra volta? Tanto devo stare ferma e farlo fare e
sarebbe giò noioso, come quella votla con Rò...
OK, non
conosci la pratica ma la teoria si, e so che ti viene l'ansia e il
tremore, letteralmente, al ricordo di quelle volte e al pensiero di una
vicinaza troppo stretta con qualcuno, che viri verso
quello... ma
non ti sembra fredda questa cosa?"
"Eh?" fece lei confusa aggrottando le sopracciglia
"Te lo dico da amico, e da... conoscente di queste cose da entrambe le
sponde... cosa ti disse Rò, che trovasti triste? Che la sua
prima esperienza fu in una vacanza a quattordici anni con una ragazza
più grande. Ma non ti disse mai se erano amici, se provava
qualcosa per lei... e tu non hai chiesto. Perchè non volevi
sapere, corretto?" vedendola col broncio "non volevi neanche sentir
parlare di cosa lui poteva aver fatto perchè lo reputavi
cosa
sua e se non ti diceva niente, non chiedi. Lo hai fatto ocn me, tranne
qualche domanda per capire il discorso, hai ascoltato. Senza
chiedere o premere per sapere, non sei i ltipo. Lasci che sia la
persona a dire le cose. Non so lui, ma la mia prima volta fu a
casa, da dove vengo, con una ragazza che mi piaceva, non da
stare
con lei, prima di partire. Non vi furono promesse o simili d'amore, di
ritorno, di cose simili. Per come eravamo nel nostro angolino un
pò arretrato, se una ragazza faceva cose prima del
matrimonio,
cosa terribile, sempre che il fidanzato non l ostesse per sposare ed
era molto vicina la notte di nozze. In verità
cèra
già stata...!" rise lui mentre Lia spalancava la bocca
stupita e
mostrava uno stupore che lo faceva ridere
"Fammi capire, tu sei andato con una non fidanzata come volevi farmi
credere, ma sposata? Ma serio?!"
"Lei era una di quelle donne che le restrizioni le stanno strette! Sai,
come te pensava che le donne dovessero essere libere senza giudizi su
ocsa scegleivano di fare, e sperimentare... Stavo per partire, mi
abbordò e..."
"No, basta, non voglio sapere!"
"Ti sta venendo lo... sgutter, come chiami come ti senti, come quando
scopristi che lui era ancora fidanzato ed era pronto a fare festa con
te?" vedendola rivoltarsi con un broncio lungo accompagnato
da
esperessione irata
"Bella roba credere di avere un amico, che ti dice che non
cè più niente e tu pensi ok, poi scopri che si
fanno sol
otira e molla e ti sale il crimine quando chiedi , e ti risponde di no, non è possibile farsi
vedere
insimee perchè il fratello di lei è uno
stronzo, e
se ci vedeva, se qualcuno lo vedeva nel mentre cèra il
periodo
di tempo con un'altra e altre stronzate... ma subito mi chiedeva di
farlo, per condividere qualcosa diceva, mezz'ora... mezz'ora mi diceva
al cell, e sarebbe passato da casa mia per, parole sue per
... tempo per me non
cèra mai, sei
volte l'ho visto di presenza in un anno, eccome però lesto a
correre se cèra da farlo..."
"Lo so. Almeno ti ho sviato da cosa ti ho detto prima..."
passò
subito a riflettere tra sè rilassato "ad ogni modo, anche se
hai
i tuoi problemi... e per il mio lavoro prima... non trovo positivo per
te pensare seriamente, anche se non accadrà lo so, che credi
sia
meglio vedere comè con un professionista..."
"Certo, perchè tu pensi che sia meglio per chiunque, non
parlo
di me, pensare di provare la prima volta per forza e solo con chi
. Ceeerto! Si è visto dal nostro
lavoro cosa
finisce questa politica buonista. Video caricati online con
affossamento dell adonna, di lui no, mai. Ed era una cosa privata di
entrambi... Relazioni che dovrebbero essere solo e va bene
così, da scopamici che finisce a schifo!
perchè uno
dei due capisce, ma guarda caso, che prova delle robe e vuole di
più... libertà sessuale mi dicevano, e poi se vai
a letto
ocn uno o una basta, finito, deve essere relazione perchè
gli
ormoni arrivano il cervello e tu sbarelli! Come quando fai figli! Io
non rimangio cosa ho detto e indicavo situazioni come le mie o di
persone che non trovano nessuno che voglia passare qualche ora, anche
se a volte minuti..." ridendo "perchè definiti o definite
non
bombabili... ti prego Milan,s cendi dal tuo sogno in cielo e torna a
terra. Tu hai i tuoi passatempi mentre aspetti di beccare quella che ti
dia quel senso di innamoramento che sognate tutti. Ti ho mai detto
niente? Ti ho solo chiesto di evitare che queste ti prendano oltre la
mano anche tutto il resto..:"
"Ma lo fanno già" ridendo di gusto mentr elei alzava gli
occhi
al cielo "Ok, scusa. Mi è uscito... lo so. Non devo
permettere
loro di ottenere altro che i soldi e la visibilità tra le
persone che conosco. Niente dell'organizzazione. Le mando via quando
devo discutere di cose importanti, so cosa fare. Tranquilla, nessuna
donna mi fregherà..."
"Disse quell oche qualche attimo fa sognava la donna cerebralmente
perfetta per lui da tenersi vicino.."
"Non fare la cinica. Torniamo a te, sono seriamente
preoccupato del fatto che credi in questo pensiero"
"Davvero tu sei ancora fermo che la prima volta deve essere da fiaba?
Sei rimasto come altri all'idea che l'imene sia sinonimo di purezza
quando ha una funziona biologica tutt'altro che sessuale?"
"Lo so, anche grazie alle Lezioni che hai messo, l'imene è
una
membrana che dalla nascita alla sua rottura protegge, o meglio, si crea
nel feto per proteggere vagina e utero dal liquido amniotico,
terminando la sua funzione alla nascita, tranne i bagnetti!" ridendo"
ma nei secoli passati non consocevano molte cose, una tra queste, e
pensavano fosse una dimostrazione pratica del comportamento delle
donne..."
"E quindi, spiegami, se tu e Rò, per fare due esempi,
affermate
che il sesso sia un divertimento, un bisogno fisiologico per cosa
rilascia alla fine... per chi ci arriva... che è un elemento
indispensabile e necessario di una coppia... ma per favore, si vede
quando scema la passione che accade alle coppie... insomma, siete anche
convinti che la prima votla debba necessariamente essere fatta per
legame d'amore, per l'intimità di coppia, un qualcosa che
debba
essere da sogno, fiaba, indimenticabile... Infatti Rò mi
disse
che la prima volta l'avrei dovuta fare lui seduta al posto di guida e
io sopra di lui... romantico!" fece lei scuotendo la testa "Io non ho
fatto niente quel giorno e quando lui ci ritentò cercando di
spogliarmi, compresi la verità delle cose...ma lasciami dire
anche per le donne che hanno dovuto per la società farsi
fare
per necessità di matrimonio e prova di consumazione, che
è una grande boiata. Io non l'ho mai fatto, ma pure io so,
togliendo i tuoi racconti e le cose che leggevo online, che le prime
volte sono un bordello, peggio se entrambi non hanno esperienza, o non
ci si conosce da..."
"Si, va bene. Lo so che il primo incontro può accadere di
tutto e finire in un casino..."
"QUindi di che stiamo parlando? Io non voglio mai più le
mani di
qualcuno addosso e mi auguro solo che in base al risultato del test,
non accada qualcosa di brutto alla nuova me, da essere
l'inferno
e non un ricordo positivo. Dipenderò dalle sue scelte ma
guarda,
sudo freddo! Ho paura del dopo che me ne sarò andata per
lei, ma
non vedrò mai quello che piace a te e milioni di persone
positivamente, se non qualcosa da fare per accontentare
l'altro,
aver bisogno degli ormoni rilasciati dopo, dell'idea secondo
voi
che un legame resti e sia più forte col sesso... ma
scherziamo?
Mi è già bastato abbassarmi a dire si quel giorno
e per
poco non finiva male la volta successiva... mai più, Milan.
Non
permetterò a nessuno di avere ciò che vuole
perchè
questo è...vogliono una cosa, quando passa il tempo o si
stufano
o non gli va bene cosa sei TU.... tu, Rò, chiunque
può
raccontarmi tutte le storielle che vuole, qualasiasi cosa positiva o
preziosa che volete far intendere, ma per me non è
e non
sarà così. Ho detto a me stessa, ho scelto di on
accettare. Io rifiuto di scendere a compromessi per l'affetto di
qualcuno. E se avere qualcuno vicino significa dover stare come quella
volta ferma a guardare il soffitto facendo fare cosa vogliono, ma
nenache se fosse quella persona che tu credi esista per me!"
voltandosi e avviandosi
"E quindi morirai privandoti di conoscere qualcosa che non conosci?"
facendola rivoltare
"Milan... forse non ti è chiaro il senso delle mie parole.
Se
volevo una cosa meccanica, solo per sfogare il mio corpo, che
già mi odia e mi rifiuta, come ho detto andavo da un
professionista che sembrava decente per i miei canoni. Ma non l
ofaccio. perchè? Perchè non sarebbe
!
Cosa, devo provare? Come accade purtroppo negli strupri,
visto
che trattiamo anche questo schifo per cacciare quella feccia che lo fa,
il corpo se stimolato sfugge al controllo della persona. E ci sono
donne in terapia e devastate perchè subendo quello, vedendo
toccate e stimolate, il corpo ha reagito per fatti propri facendole
sentire uno schifo per cosa stavano provando, in una abuso!
Rò
diceva smepre che il corpo lo vuole, ne ha bisogno, serve fare sesso...
ma io mi sento un essere umano a tal punto da non scendere ai meri
istinti animali da scoparmi mezzo mondo, come invece pensate di tutet
le donne. Non voglio provare qualcosa solo perchè ne ho
bisogno!
Perchè è necessario per la salute psicofisica...
e
sticazzi! La persona sono IO o il mio corpo? Si, come dici il corpo
materiale lo abbiamo e sarebbe un peccato non sfruttarlo. Insomma, dai
ragione a Rò affermando che ce l'ho, devo, devo
usarla!"
"Non volevo dire..."
"oh, si invece! E lo sai. Me lo dici come amico. Mi hai presentato
tanta gente perchè trovassi qualcuno di interessante per
almeno
godermela prima di andarmene... ma l'ho detto e non lo ripeto
più. Se volevo solo una cosa meccanica, me ne andavo da un
tuo
collega, porcocazzo!" sbraitando e Milan capì che era
davvero
fuori controllo "e non esiste che tu e Madame mi facciate da amici se
continuate così. Madame è contenta dell'uomo
cheper caso
ha incontrato per un nostro incontro di lavoro in comune... buon per
lei, che si diverta! Ma non voglio qualcosa di meccanico e da fare
perchè serve, perchè significherebbe esser eocme
una
pancina, stare a pancia in su ferma e farlo fare, aspettando che
finisca e se nel caso il corpo prova qualcosa, bene! Ma cosa dovrei
provare? Una cosa meccanica per stimolazione solo per arrivare p
qualcosa che valga? Dimmelo, perchè non ti spieghi...Per me
non
è così! Se non provo, se non sento io,
se no n
desidero io, se non... Tu come nessuno, a meno che non ci sia qualcuno
come me, può comprendere cosè stata per me la mia
vita e
tutto quanto. Come mi sono sentiva sempre nella mia vita, come mi ci
facevano sentire perchè volevano, cosa è stato
dire
, ma è stata solo
l'apoteosi della disgrazia. Tu per il tuo ex lavoro con tutte le donne
di ogni età, hai detto che alla fine è stato un
sacrificio che non ti pesa, purchè avevi i fondi per il suo
sogno. Esser l'artefice del cambiamento del mondo. Ma uno come te
così come tantissimi altri, non potete capire
cosè stato
per me dover chiudere gli occhi e fare avvicinare Rò per
cosa
voleva, quel giorno è stato un tripudio di denigrazione,
schifo,
orrore e consapevolezza non cè niente di bello, per me in
questo
maledetto mondo! E non sono io a provare vergogna. Come si è
comportato, come mi ha trattata, come mi ha lasciata come una scema
nuda andandosene irritato perchè io non essendo come le
altre...
ma im ha devastata la volta dopo, quando osò lamentarsi che
non
volessi essere toccata e spogliata come voleva fare, urlando che ero
cambiata. Ecco... cosa puoi capire TU, di come ci si sente e
così non molte donne, visto che per tutta la mia vita ho
sentito
solo la cantilena ... Sempre io, sempre e solo io a
guardare,
capire gli altri, attenermi a cosa gli altri vogliono e si aspettano.
MA A ME CHI CI PENSA?!? Chi mai nella mia vita ha fatto qualcosa
davvero di cuore e per me da non aspettarsi niente, ma solo... continuo
a cercare di farti capire qualcosa che forse non ti entrerà
in
testa. NOn niente per me in questo mondo! Nella mia vita non ho avuto
NULLA, NIENTE, e le poche cose che desideravano mi erano negate o tutti
facevano orecchie da mercante. SOno così difficili e
impossibili
che cose che sognavo rispetto soldi, potere, posizione, essere
ammirati, passare per brava gente con la scusa di mogli e figli e tutte
le cazzate capitaliste e sociali della buona e falsa reputazione. Cosa
ne sai tu del mio dolore quando chiedevo del tempo ma mi si rispondeva
NO, per poi dirmi ... nella stessa telefonata, come se niente fosse,
solo
per quello... e quando e se avessi dato quello, io cosa avrei avuto in
cambio? Il solito così' come all'università.
pensavo che
quel capitolo della mia vita fosse terminato, e invece come mi
trattarono mentre mi ammalavo e cadevo dell'abisso.Sola con la merda
creatasi per gli altri. E poi la rabbia da uccidere quando Zay e Ric si
misero a dire che non credevano, non era possibile, non cèra
da
credere che fossi rimasta sola dopo aver mandato al diavolo anche loro
per cose che dicevano e aver deciso di stare sola come alla fine ho
fatto la mia vita... tutti a dire che mi conoscevano e poi semrpe
trattata come bugiarda, senza credere... Rò che mi diceva
che si
offendeva del mio dire... che non provavo niente e non sentivo niente
come lui e come tutte che nomnava di passare, come tutti dicono
....A AH AH AH" rise come Veròna al
cielo "per
questo il mondo è costellato di schifo, proprio per
questo... io
conosco solo cosa gli altri mi hanno mostrato e dato. E quando a quei
due che dicevano di essere amici ho chiesto un solo gesto di amicizia,
uno solo, la cosa che desideravo di più come adesso, come se
ne
avessi bisogno più dell'ossigeno o di voi del sesso... alla
fine
mi sono detta e mi coinoscevano,
eh?...Meglio soli
nella disperazione che vedere come è successo quella feccia
schifosa che avrei voluto portare con me all'inferno o torgliergli le
cose a cui tenevano di più vedendoli disperarsi fino alla
morte,
che vivevano piccole cose che desideravano, venivano elogiati, visti
con orgoglio, che avevano cose che... chi tra noi meritava? Per questo
mondo loro... e sono sempre rimasta dopo tutto quanto ho fatto, non
fatto, deciso e non deciso, per qualcosa che non ho mai avuto
comunque... non cè posto per me a questo mondo. E con voi,
non
cè denaro o altra cosa che possa... niente di ciò
che si
può comprare o ottenere come tutti quanti ambiscono... mi
renderà veramente felice. E così come io non
provo e
sento niente da finire come la geste si aspetta, come è
successo
da sempre per me. Per Rò, per quei due, tutti... io non sono
voi. Io sono io e sono anche noim, le personalità che ho
creato
per aiutarvi ma... io non sono voi e non cè niente per me e
ne
accetto di calarmi al vostro pensiero solo perchè
così
fan tutti..."
"Ok, va bene, calmati... ho qualcosa da dirti... di importante..."
"Mi sono già stufata di essere qui e ancora non ho visto il
posto allucinante..."
"Ma non ti ho detto una cosa importante riguardo al ringraziamento...
ricordi quandi ti dissi che
alla tua morte terrena ti avrei dato una sepoltura degna
del miglior onore?"
"NOn posso dire di aver avuto gli incubi ma... l'ho trovato parecchio
inquietante... guarda, mi tremano le gambe" camminando al suo fianco
verso una zona che non sembrava
l'edificio principale, ma più lontana da cui
provenivano voci e luci.
"Quella zona è... adibita ai riti. Una volta entrati,
vedremo delle persone che svolgono..."
"Ho ben inteso, purtroppo!" fece lei irritata
Giunsero davanti un altro
ingresso,
immerso nel verde con visibile
già dall'enorme porta senza battenti contornata dalla luce
di
due fiaccole, dentro compariva una zona con panche e in
fondo una sezione come un altrare della chiesa e una statua enorme di
un gufo, così grande da sembrare irreale. Tutto era
illuminato
da fiaccole appese al muro. Entrati, sisistemarono vicino in muro che
cintava quella zona, nella penombra, visibili solo dagli addetti che li
avevano visti entrare o andavano in giro a svolgere i loro compiti, ne
l'officiante che sbraitava roba e ne chi seguiva la funzione, li
avevano visti o li vedevano.
"Il nostro compito è la caccia" le disse. Varcata la soglia
controllata da addetti del luogo, osservaron che da una zona
laterale entravano delle persone prive di sensi. E Lia ne riconobbe
alcuni dagli abiti.
"Sono... quelli che abbiamo cacciato?"
"Si. L'unica cosa buona di questo luogo è che se devono
svolgere
determinate funzioni, almeno utilizzano persone che meritano cosa gli
accade. Da quello che so sono nemici, persone con cui sono in
conflitto, persone che in qualche modo hanno fatto torti o sono un
fastidio..."
"quindi non a caso"
"No. Qui ci sono giudici
e procuratori
oltre pezzi grossi, ministri, varie figure ricchissime e potenti, non
qualsiasi ovviamente, ma
pezzi grossi che potevano avere fastidi da questi soggetti per vari
motivi e... quale modo migliore per toglierli di mezzo, se non offlirli
a un Dio in cambio di ciò che desiderano? o almeno, non mi
sono
mai interessato di cosa ne fanno..."
"strano per chi come te ama queste cose..."
"In fondo, loro
affermano nel discorso che quel tizio stò proclamando
." indicando con la testa l'uomo che
parlava come un vescovo a messa. E quel luogo stesso sembrava proprio
come in una messa religiosa sotto gli occhi di quella mastodontica
divinità. "Ma tornando al nostro discorso, visto che non
interessa a noi partecipare a questo... banchetto demoniaco... hai
chiesto dei miei amici..."
"ho la vaga idea di cosa gli possa essere accaduto, tranquillo"
"Ti sbagli" fece lui lapidario, che non sembrava quando pareva un
pò diverso, serio, compito, quasi regale e diverso dal
solito
Milan allegrotto, ma con un talgio quasi di offesa. Lia rimase a
bocca dischiusa a fissare l'ambiente intorno constatando l'odore
orribile che vi era, non i suoi incensi, ma come acre di erbe, forse,
penso? "Mi hanno tradito, mi hanno pugnalato alle spalle... ma ci sono
cose che rompono il cuore..."
"ti prego, sii chiaro"
"Allora lo dirò senza mezzi termini..." avvicinandosi al suo
orecchio mentre lei restava immutabile in viso e comportamento "Quei
tre erano miei cari amici, ma hanno avuto la spiacevole idea di non
credere nel Cambiamento ein un lavoro non solo fisico ma
anche
spirituale, ossia credere nel bene e la luce. E fu così che
presero accordi con esterni per prendere i loro capitali e gettarli nel
business della guerra. Sai di che parlo" sottovoce
"Armi, traffici vari, finanziamenti in luoghi di guerra per
accaparrarsi oggetti preziosi, potere ma anche oggetti da rivedere e
molto altro" fece lei laconica con la bocca dischiusa e seria,
osservando ogni cosa intorno
"Per loro non cèra futuro per qualcosa in cui io e mio
fratello
crediamo, e così quel giorno credettero di
tradirmi e buttarmi
via. E senza che io riprendessi ciò che era mio... e
così
mi sono dovuto difendere. Conoscendoti avresti attuato uno dei tuoi
piani come... far saltare in aria quel posto, fumando nel
compiacerti di
avergli fatto male e gettati all'inferno dove meritavano, poi magari
facendo ricadere la colpa, come hai fatto poi, a quella cellula
terroristica di cui conoscevi l'ubicazione ma la polizia...no! E
così hai fatto saltare senza che vi fossero morti parti del
palazzo, tanto come hai detto era moderno e tu li odi, lasciandoli
feriti dentro, e hai mandato un video falso rivendicando la
paternità del gesto come fossi loro, ed ecco che
la trappola
è andata a buon fine... io ho semplicemente raggruppato
delle
mie Ombre in posti strategici e con me, e al momento buono mi
sono
bastate due mini pistole da un colpo, nascoste perchè
davvero
minuscole, e... ho dovuto dire addio alla mia amicizia a dei cadaveri.
ma o erano loro o io e il mio sogno. Ho portato loro comunque
rispetto..."
"Ah si?" fece lei. Non aveva mostrato troppa sorpresa o altro. Ma si
capiva per chi la conosceva come Milan che fosse non nervosa ma quasi
punta sul vivo su qualcosa che non le piaceva. uccidere. Ma anche per
la pugnalata alle spalle, peggio se da amici
"So cosa pensi, te lo leggo, ma lasciarli vivi significava all'epoca,
come dire... avere delle palle al piede da portare via e tenere da
qualche parte sotto controllo. Adesso abbiamo luoghi specifici che
neanche Sing sing o i gulag... ma la mia rabbia e delusione la fecero
da padrone.
Non me ne pento se te lo stessi chiedendo. O sarei morto io, e con me
tutta l'organizione, oppure loro avrebbero fatto parte delle fila che
ingrassavano il peggio delle guerre. E se ti chiedi anche questo, ho
provveduto a sostituirli con persone molto simili con qualche plastica
in più che ne prendessero il posto, ovviamente cambiando
stile
di vita lontano da tutti, ma tenendo nelle mie mani di fatto, non in
quelle di quei sosia, ciò che era loro. Ho provveduto con un
ottimo calligrafo a procedere alla vendita a me di molte loro
proprietà e attualmente loro restano come soci minoritari di
questo e quello, fanno una sorta di vita normale ma tagliando i ponti
con tutti... se la persona è viva, sembra lui palese anche
da
impronte e tutto abilmente scambiate, e per la legge un
adulto
può anche allontanarsi senza che vi siano problemi... E io
ho in
mano adesso tutto ma non amo..."
"ho capito, per questo
non ami la
suddivisione dei poteri e la partizione del potere stesso.
Capisco..." fece lei con un cenno
del capo, come comprenedndo davvero molte cose
"E come ho detto, ho dato onore a loro, nonostante tutto. Sono i
protettori e custodi dell'organizzazione, dopotutto gli dovevo questo
ma che fosse anche un incarico post mortem come una
punizione"
fece lui sorridente
"Fammi capire, hai prima tolto di mezzo i tuoi ex amici che ti stavano
tradendo e sicuro peggio, li hai impachettati e portati via, nel mentre
macchinavi perchè ogni cosa loro diventass etua e
dell'organizzaizone, e poi... li hai puniti come ... che vuoi
dire?" aggrottando le sopracciglia mentre il tizio che berciava roba
assurda su cose sovrannaturali che il loro Dio poteva fare aizzava la
folla a cantilenare con lui
"Come i dittatori e altre persone, ho solo adottato la via del sosia.
Come la leggenda di Paul dei beatles, alcuni dittatori attuali...
storia simile. E come ho detto per la loro punizione... ci sono
trattati e settori della magia per cui è possibile creare un
circolo di magia e protezione con i morti. Il potere di un corpo e
anima umana abilmente giostrati sono grandi e potenti.
simboli
negromanti incisi sul corpo risvegliano e aplificano il soggetto per
dirigere a cosa serve tale potere. Da secoli il potere negromante ha
gettato negli edifici dei protettori e custodi per quel nuovo
luogo il potere dei prescelti per tale pratica. Come afferma un testo
. Ed è ciò che ho fatto,
chiedendo ad un
architetto-alchimista di renderli un catalizzatore,una forza,
una
presenza invisibile e intangibile, una protezione e custodia. Per
questo nei lavori di rifacimento, gli ho ordianto di rifare i piloni
interrati e presenti nel sotterraneo originale e di renderli...
visivamente di pregio architettonico e decorativo, ma
nascondendovi il
potere di conrtollare e ordinare ai soggetti murati in ogni pilastro di
attenersi agli ordini incisi nel loro loculo di contenimento e su di
se, sulla pelle. ..."
"..:" Lia lo fissò in uno strano sguardo ma non vi era
paura, ma
quasi come se dicesse
"quindi mi stai
dicendo che nel sotterrano, ghiacciaia, i..."
"Si. ho preso delle persone di grandi capacità e
carisma, che
però tentarono di togliermi di mezzo o altro, e li
ho resi miei
servitori da morti. Come ti ho detto noi militari dobbiamo fare una
scelta, è l'unica che trovai per salvarmi fu attaccare. Feci
sparire loro e loro possedimenti e da morti li ricreai catalizzatori di
potere e protezione, facendoli murare nei nuovi pilastri,
sempre con
tecniche antiche, niente cemento, ergendoli da zero per un
miglior
lavoro nel tempo al posto dei precedenti, perchè..."
"Cè gente murata o chiusa, come vuoi mettere, nei...
pilastri
dell'edificio? Sotto i nostri piedi? Hai usato le cazzate
religioso-magiche per... aHHH!!" fece lei irritata facendo una smorfia
con le labbra per poi tenerle con i lati in giù
"Possiamo dire che come tu rigiri la feccia, io ho fatto altrettanto...
che facevo, buttare un tesoretto del genere in qualche fossa e tanti
saluti? Per me, dal mio putno di vista, è un onore avere un
luogo di sepoltura..."
"Ma le senti le cazzate
che dici?" gli
chiese in italiano acida, e lui la comprese benissimo dall'abitudine da
un pò di allenarsi in quella lingua insieme
"Non mi credi?"
"E' proprio per questo che mi incazzo! perchè so che lo hai
fatto! Baffetto tedesco, i pazzi nel mondo, tu... tutti a cercare robe
magiche e mistiche perchè vi accompagnino in cosa... ma
cè ben altro e più potente di queste
cose..."
"tipo l'amore?" fece lui come un bambino che risponde con una battuta
"L'amore è una cazzata e itnendo quello creduto da tutti
allo
stesso modo. Seriamente, quei tre sono infilati là?" fece
lei
seria, in italiano, voltandosi non verso l'ambiente ma verso di lui per
guardarlo negli occhi
"Sono seriamente lì. Sono stati preparati da negromanti
esperti
e sigillati in un cerchio di muratura, con per tutto il fusto
formule e
riti e poi intorno più spesso del precedente, il pilastro
vero e
proprio..."
"Ma quindi all'itnerno questi pilastri osno vuoti?" domandò
lei preoccupata
"Assolutamnete no. Vi è solo una sorta di capsula di circa
due metri per..."
"Ah, quindi avete fatto una parte vuota per metterci lo stronzo di
turno con tutte le formulette e poi tutto il resto pieno? Fatto bene?"
"Ti sembro uno che risparmia o fa fare le cos edi fretta? Ti assicuro
che per qualche centinaio di anni, se tutto ben controllato e
custodito, reggeranno anche con terremoti. Nulla di cui aver paura. Ma
scusa, una volta a Zay non le dicesti che desideravi una vita fatta di
..:"
"Aspetta! Temo che come lei non abbiate compreso. Non intendevo una
vita come preticelli o sette, sono abominevoli loro. Io parlavo della
connesisone con la natura, parlando con lei dei concetti wicca e
utilizzo delle cose per il bene, del legame tra persone di fratellanza
e amicizia, di giorni e momenti passati con le persone lontano dallo
schifo della società attuale... il concetto è
molto
diverso. Si, ho desiderato una vita tra un nucleo di persone che si
vedevano fratelli, legati, senza drammi e cazzate degli stronzi
là fuori, con legami e contatti con la natura giusti e
rispettosi, anche con alcuni concetti dell'avvicinarsi e considerare la
parte spirituale... ma senza lo schifo che fa la gente. Mi viene il
vomito con le pratiche attuali delle donne sulle stronzate di placenta,
cordoni, riti di fertilità e nascita, e peggio tenersi un
uomo.
Quello schifo del mese nel caffè... ti prego! Questo mai! E
se
tu mi dici questo, temo che anche lei abbia frainteso, ma torniamo al
grosso del problema. Mi confermi, sicuro, che ti
possa cadere il
gamberetto se menti, che sotto i nostri piedi ci sono tre stronzi..."
"Loro sono nella parte centrale dell'edificio, ci osno pilastri
centrali e poi i laterali. Loro osno nella cinquina centrale. Ci sono
quattro pilatri itnorno ad uno al loro centro preciso, e loro sono a
riposare in tre di questi quattro. Quello centrale ho deciso di
decicarlo a te..."
"..." fissandolo come se le avesse detto che aveva flirtato con un
alieno
"Si... ho deciso che tu sarai, con il massimo degli onori se e quando
morirai con il corpo, il pilastro o colonna centrale in tutti i sensi.
Questo per il mio affetto e rispetto verso di te..."
"Alla faccia dell'affetto, sti cazzi, se sti stavo sui maroni che
facevi, mi mettevi crocifissa in una chiesa sconsacrata per le
cerimonie sataniche?"
"Carina, bimba" fece lui ridendo come un bambino "No, seriamente. Lo
ritengo un onore tenermi vicino le persone a cui tengo e ancor adi
più se secondo me, meritano di essere la
Colonna..."
"Milan, tu comprendi che stai dicendo?"
"Certo. Dorde e io abbiamo deciso da tempo di finire allo stesso modo.
Se uno muore prima, sarà un pilastro o colonna..."
"uuhh, uhh,uhh" fece lei disperata voltandosi come piangendo ma senza
lacrime, come le veniva quando la cosa era grossa e le veniva di
piangere dalla disperazione dell'assurdità
"Ti prego no nfare così. Per me meriti un posto
nel mio
cuore, come è per Dorde, e come ringraziamento e onore e
prestigio, è un luogo chiave..."
"Create pilastri di gente morta!" fece lei senza alzare la voce ma
comunque con tono lamentoso "e mi dici che sarà un onore da
parte vostra, per il vostro affetto, infilarmi in un loculo... a
supposta, dentro un pilastro con scrittine che mi ordinano di
fare la
vostra schiava? ma che avete nel cervello, procioni con la rabbia che
corrono sulle rotelle arrugginite?" aggerdendolo con i modi soliti di
andargli
petto contro contro petto e gesticolando quando era furiosa,
sebebne non urlasse ma stessero nelle zone oscure "che avete
nel cervello! Avete tolto un
vecchio mausoleo sotterraneo e avete chiesto a me che farci, e vi ho
detto
che... AAHH! ti prendere i a sberle! Ci sono dei tizi sotto i nostri
piedi murati e mi dici hce se ne vanno secondo la tua logica in giro a
farsi i cazzi degli altri?"
"Non credo che ti spiino in bagno, se credi questo, loro proteggono..."
ma non finì la frase perchè l'occhiataccia che
ricevette
fu da terrore
"E quindi mi dici che ti hanno pugnalato alle spalle e volevano farti
fuori, ma per amicizia li hai infilati là dentro,
fatto intorno
dei pilastri facendo mettere a degli scribacchini della morte dei testi
perchè li rendessero schiavi da proteggere...
perchè!!?!
Camminiamo in un cimitero e tu sei tronfio e orgolgioso dei tuoi
cosa... golem del cazzo? Cosa sarebbero, angeli guardiani di... cosa?
Da cosa dovrebbero proteggerti? bada, Milan... se non fossimo qui ti
prenderei a calci da ora a domattina..."
"Calmati, come ti ho detto è la verità e invece
di
lasciarti in una buca gelida e che ti avvolgerà fino alle
ossa,
renderò te e il tuo corpo un elemento potente e prezioso per
noi... Secondo la negromanzia ma altre..."
"ancora con 'ste cazzate"
"... ok, ma ascolta. Ogni oggetto tenuto, ancora di più se
con
cuore e importanza, da una persona raccoglie e ingloba aprte del potere
di una persona, e si dice anche un pezzo della sua anima..."
"ma l'anima non era tutta unica?"
".. tnato da esservi leggende su oggetti personali di persone che
ovunque andassero e appartenessero a qualcuno, mostravano come... di
contenere la persona stessa in essi. Infondere potere e
capacità
ad un oggetto è un eleemnto antico quanto l'uomo,
e si dice che
un edificio che possiede nei pilastri e colonne un guardiano o comunque
un soggetto in esso tenuto e..."
"che la terra mi colga
adesso!"
implorò lei alzando gli occhi al cielo mentre l'officiante
faceva lo stesso ma contro l'immen sa stuatua
"Un edificio eretto da soggetto di grande potere e capacità
è in grado di essere forte, protetto, potente... ascoltami,
un
edificio pregno..."
"NO, ascoltami tu! farò finta che non esistano e non
lascerò che la mia voglia di spaccarti la faccia finisca per
riversare ciò con un martello su quei pilastri stess,i,
finchè la rabbia non è scemata..." non
guardandolo ma
chiaramente incazzata, era partita di rabbia come prima "sono stati s
tronzi da vivi, ma farli tuoi
schiavi da morti, ti rende una persona ancora più di merda!
ma
anche ammesso che davvero questo tizio negromante avesse... fatto un
buon lavoro... tu capisci che ci sono tre stronzi, e a quanto pare
altri ai lati
dell'edificio-ma-se-è-vero-mai_porc-che...MMMHH" si
trattenne
dopo aver detto le cose veloci in preda alla furia "non voglio sapere
affatto dove sono gli altri infilati o..."
"non sono tutti dentro lo
Chateau,
alcuni anche fuori..."sospirò lui, non sempre si arrabbiava
così tanto e così tanto da dire parolacce e
sfuriare come
in quel momento, se si icnazza molto partiva come una trigre silenziosa
e letale, una matrona della vendetta, ma in quel momento sembrava voler
urlare come una pazza. E la portò a farla voltare
di nuovo
quest avolta con occhioni apertissimi e irati che
sembrava un gufo
"Quanto vorrei che non foste così scemi da credere e fare
queste
cose... ma è allucinante che tu per affetto e onore mi...
dentro
una supposta scarabocchiata in un pilastro, ma cazzo, che avete nel
cervello.... voi cresciuti con la religione! IO amo gli incensi,
l'ambietne
con candele, le atmosfere di luoghi di culto ma solo quello,
ciò
che sono e danno le cerimonie e feste di rignraziametno a qualcosa di
grande senza definire un dio ma... questa cosa è da prendere
te
come martello e schiaffarti di rabbia contro quei pilastri... E io che
vi lascio fare per evitare di bombardare tutto e mandarvi a fanculo..."
"ora mi sento meglio ad avertelo detto, so che sei così
adirata
da farti venire in mente di bombardatre con noi qui, adesso, questo
luogo, ma credimi, non cè niente da prendere con rabbia...
inoltre, lascia che te lo dica, quando ti arrabbi talmente da aver
superato la pazienza massima, diventi una furia da sbraitare parole..."
me venne interrotto
"Scusate Lord Milan, questa è la lista per la caccia
successiva.
Abbiamo apprezzato il vostro lavoro in generale ma quest'ultimo, in
particolare. La situazione non ha generat problemi e comprende cosa
intendo..." guardando Lia che sembrava serissima ma si stava solo
trattenendo
"La ringrazio, altrimenti non sarei un professionista, così
come
i miei uomini. Sempre a vostra disposizione... Ah, lei è la
mia
partner, è stata lei ad f effettuare la Caccia questa volta"
"I miei complimenti, signorina... o Lady, se è la partner di
Lord Milan. Ci auguriamo i servizi di ogni volta e... Lord Milan, Il
Signor Grainshow chiedeva di Lei per dei contratti da effettuare con
voi... finita la cerimonia lo raggiunga per cortesia, sembra che abbia
dei problemi..."
"Stia tranquillo, Lord Milan provvederà. Noi commerciamo in
piacere e in risoluzioni e siamo sempre precisi e
qualificati.
Vada tranquillo, saremo qualificati e professionali che tutto
sarà sistemato in uno schiocco di dita. E se ha bisogno, noi
saremo tutto ciò che vuole che... ma il nostro motto lo
conosce già" disse Lia con un
sorriso come quello dei ritratti, prendendo dalle dita di
Milan il
foglio che aveva ricevuto dall'uomo. Sembrava untuoso, viscido e
lecchino, seppur impomatato e ben vestito da apparire un Signore.
"Molto bene. La cerimonia terminerà tra poco e i leprotti
glorificheranno questa notte e il rito. Che il Dio sia con voi,
Signori" sorridendo e allontanandosi
"Lord... Milan...!?!" fece lei come disgustata
"I titoli sono importanti, mia cara...e io ci tengo. Se le persone mi
riconoscono in tal modo, è un buon segno. E sembra che tu
abbia
fatto colpo" ridendo, prendendole dalle mani la lista mentr elei li
scorreva
"Se, va bene... ma dimmi! Li uccideranno? Cosa ne fanno di quei...
scemi che abbiamo cacciato?"
"NOn so, ma se hai letto le loro schede... chi se ne importa. Erano
squali e carogne, non crucciarti di questo..."
"Ma che dici! Noi abbiamo un modo per pulire la feccia del mondo senza
uccidere. Li circoscriviamo e controlliamo, perchè non
possano
fuoriscire nel mondo! Per tenerli fermi e chiusi, come il vaso di
Pandora. Ma qui stiamo cacciando delle prede che... che cosa ne fanno?
E mi dici che non ti interessa? Non sarò colpa nostra se
stirano
le zampe?"
"Gli uccelletti invasivi sono un cancro per questo mondo, dal mio canto
no... cosa fanno altri di quelle persone non mi interessa.
Perchè anche queste persone qui, un giorno finiranno come
loro.
Tempo, solo un pò di tempo, e scaveranno e romperanno la
schiena
nella polvere, roccia, fango e sabbia per espirare i loro peccati.
Perchè ti crucci? Non sarai tu avere le mani sporche di
sangue e
l'anima oscurata dalla melma come la chiami... calmati! Noi ripuliamo
il mondo da nostre mani, togliendoli e portandoli altrove.
Che si
danninio loro..."
"Dunque è così? Saremo servili con loro ocn cosa
gli
interessa, in sporchi affari da vergogna per... E Dorde? Anche lui
accetta questo?"
"..."
"Parla!"
"Invece io ti chiedo un'altra cosa. Hai deciso da alcune settimane che
sei qui di cambiare idea e procedere a farti ritrarre senza sosta o
ordinando copie di quei ritratti, tutti a mano o stampati,
per
diffondere la tua presenza e tutto quanto ovunque.Dal tuo desiderio di
sparire e non esserci più, al decidere da nostre
conversazioni
di... divenire una presenza così presente, forte,
consociuta... "
"Ho cambiato, idea. E' un delitto? Come hai detto tu, la vendetta
può essere anche divertente... e quindi, divertiamoci. Anche
se
adesso da cosa hai detto mi verrano gli incubi.. divenire la Colonna
dello Chateau per onore... E non ho fatto niente. Allora se fossi stata
una grande mente del passato?"
"Chi non ha affrontato le avversità no nconosce la propria
forza. In quel caso come te però, chi la riconosce
dall'esterno.."
"no, non iniziare... voglio solo andarmene da questo posto! NOn mi
piace! Non tornerò"
"Mi sarebbe piaciuto..."
"Indosso gli abiti che mi prepari, ti accontento in varie cose,
presenzio alle tue feste e riunioni... e tutto il resto. per amicizia.
Ma non questo..."
"Vieni ti mostro questo" gli disse tirandoselo per un braccio verso una
stanza tra le ultime. Cercò di non pensare a molte
situazioni in
passato e irruppe dove lo voleva portare, mostando una stanza insolita
rispetto le altre. Appena varcata la soglia lui fissò tutto
stranito.
"perchè è totalmente dipinta da capo a piedi?
Intendo...
bella la parete con scenario fantasy, vuoi farci entrare amanti del
genere o del signore degli anelli?" cmposto e padrone di se stesso ma
dubbioso sul luogo
"Vieni" gli disse tirandoselo dietro, sedendosi su un bordo del letto e
dicendo a lui con una mano a battere sul copriletto, di fare altrettanto
"Nel senso?" un pò tirato dalla richiesta
"Non ti mangio mica" fece lei con un sorrisone "dai, non fare sempre
l'imbronciato e serio..." canzonandolo e lui controvoglia lo fece
QUando si fu seduto ma ai piedi del lett,o non nel lato dove era lei
osservando la stanza da quel punto, lei lo tirò dal colletto
della giacca infilando le dita e lo fece cadere di schiena con la sua
confuzione, per poi buttarsi anche lei toccandolo con la testa,
formando come un triangolo e alla fine prima che lui dicesse qualcosa,
battè le mani.
Al doppio battito di mani, la luce si spense e un nuovo scenario dai
toni di blu, verde, azzurro, viola, fucsia e verdi e gialli fluo
comparve nell'oscurità, come accendendosi.
Cèra abbastanza luce percettibile da vedere le sagome di
loro due, girandosi verso l'altro e Lia rise divertita.
"Allora... come ti sembra questo scenario se quello ti sembrava troppo
fiabesco?" gli sussurrò testa a toccare testa
"Cosa hai combinato?" le domandò come con un bambino che ha
fatto una marachella, osservando non più un
fantasy ma un luogo moderno con cattedrali antiche, in uno scenario
come
post apocalittico
"Doppio uso. Infondo, quello che si farà qui dentro
sarà
al buio o con le luci... le luci artificiali sono abbastanza da coprire
questo... ma se ci sono interessati a fetish stile mad max o altri
filoni simili... basta una luce speciale che le ragazze terranno
accese, comunque d'atmosfera e... tutti contenti!"
"Non ci credo" fece lui che sembrava serio per poi partire a ridere
"seriamente?"
"Ti sembra troppo?" disse monella "allora andiamo" alznandosi e
tirandoselo per la cravatta mentre lui un pò protestava
Entrarono nella stanza di fronte, erano le ultime quattro con effetti
speciali e lì appariva un murales di Pin Up smaliziate in
perfetto
stile anni cinquanta, sexy e invitanti. E con lo stesso giochetto si
farlo finire a schiena sul letto, mostrò battendo le mani
uno
scenario più... fiabesco. Le principesse disney unite a
principesse e donne famose dei videgiochi, per tutte le pareti in pose
sexy e con abiti un pò scesi nella scollatura e sguardo da
gatte, o le gonne alzate a mostrare le
gambe, salutaano chi vi entrava al buio.
"E questo chi farebbe.. insomma..."
"tu non hai idea, i signorini là fuori che ricerche fanno
online..."
"Ah! Ho capito... tu hai monitorato le loro ricerche online, e immagino
anche i dati dei loro telefoni privati, perchè abibamo un
servizio
privato di telefonia, per stilare una lista di gradimento per far
sistemare questo posto..."
"Yesss!" stando invece che dischiena, sulla pancia a fissarlo tenendo
la testa sui palmi delle mani puntellandosi coi gomiti "videogiochi,
film, anime, serie tv... quante donnine senza veli... per non parlare
del lato porn di disney che sembra interessare... i fetish e
illustrazioni che si guardano... e così mi sono detta,
invece di
cercare ragazze che propongono queste cose online, alimentando la parte
negativa di questo... mestiere... ho pensato di creare un parco giochi
qui... e di sopra ci sono ambientini anche per i tuoi gusti..." gli
sussurrò divertita mentre lui la guardava
accigliato
"Divertente..." come offeso, come non gli piacesse affatto
"Andiamo... non ti piacerebbe benedire e inaugurare questo posto oggi
come... che so, un rito di buona fortuna?" rise lei con le gambe che
sforbiacavano
"COSA?!?" domandò lui voltandosi quasi di lato a fissarla
"Invece del tuo casotto, potresti portare le signorine qui e
inaugurarlo. Invece di lanciare la bottiglia come si fa con le navi,
puoi schiumare champagne per tutto il posto ocn loro... oH!" fece lei
di colpo diventando serissima e sconvolta "NO! Sembra un'altra cosa...
cambio, cambio. Mi sono espressa male!"
Milan rise di gusto mentre gli affreschi sorridevano maliziosi dalle
pareti
"Ok, basta, andiamo..." si alzò mentre lei era rimasta
distesa
"ci sono altre sorprese?" le domandò mentre lo fissava
dubbiosa,
di più la mano che le allungava e si faceva aiutare a
scendere "Niente letto di piume?"
"No, il tuo è piume, questo carbone... senti che duro! E io
che
sento tutto per la mia malattia..." massaggiandosi le gambe appena
alzata
"E dimmi, hai dimenticato qualcosa?"
"Cosa... non hai ancor visto gli ambienti di lusso di sopra" sorrise
sorniona lei, ma lo vide come domandare anche con l'espressione e
inclinò la testa senza capire
"Intendo... musica, atmosfera..."
"Ovvio! Non avevi sentito un brano? Stavo provando i volumi e livelli
delle stanze, l'insonorizzazione e..."
"E quindi... come si mette la musica preferita?"
"Cellulare, amico mio. Cè un server che ha in memoria molti
brani e può agganciare la richiesta del cliente per altri
esterni.. colelgandosi online. Ogni stanza ha il suo piccolo impianto e
cè quello esterno che ascoltavi"
"Ah, Timeline... oh eccola di nuovo" disse uscendo dalla stanza "viene
dalla hall. capisco..." stropicciandosi un occhio
"Cos'hai?" gli domandò vicino con le manii intrecciate
dietro la schiena e un modo da presa in giro
"Niente... devo avere gli occhi un pò stanchi per i murales
notturni. Comunque sembra tutto sistemato... e pronto. Accessori ed
elementi igienici e di toeletta?"
"pronto, sistemato negli armadio e nella stanza degli addetti. Non
manca
niente. A ogni cambio di.. cliente, gli addetti procedono a
sterilizzare le superfici ocn luce ultravioletta e cambiare le lenzuola
come a un pitstop... rispettando l'igiene, si intende. I servizi
iginici sono a ogni stanza in una angolino eprivati. Tutto
viene
portato alla lavanderia dell'edificio..."
"Molto bene"
"Ancor a problemi con gli occhi? Posso portarti un paio di occhiali, se
ti servono..." fece lei vedendo la reazione sorpresa di lui e poi dura,
mentre la sua mascella si serrava
"Va tutto bene. E' stato passare dalla luce a colori fluorescenti..."
"Ah.ha!" lo canzonò " E cosa pensi.. che dirà tuo
fratello. Ne sarà soddisfatto, invitando perfino i clienti?"
"Eh?" colto all'improvviso tornando come sbigottito "P-parli di Dorde?
Cosa deve dire..."
"Già, perchè tu sei più vispo,
infantile, focoso e
stai stradipando gioia come durante la costruzione... guardati, non
stai più nei vestiti per la gioia" fece lei con quel modo di
fare da presa in giro che utilizzava anche con Veròna, e
quel
sorriso furbetto
"Lia!" fece lui come un rimprovero "Questo luogo non è un
gioco...In parte bordello, in parte bagno turco e in parte teatro e
burlesque... ha i suoi scopi ma lo sai bene, visto che lo hai proposto
tu. E' un ottimo progetto e ben strutturato. Ma farci una festa come
hai proposto tu..." come offeso
"Ah-ah ah" fece lei come divertita guardando i soffitti con
abbellimenti "quindi cosa mi hai detto stamattina prima di partire... e
poi tornare veloce... non si farà più?"
"... cosa" fece lui come se non sapesse niente, come gelato sul posto
"Sei troppo impegnato, Milan! Vuoi provare per rilassarti la vasca
speciale di sopra?!?" smielata
"Non scherzare, cosa..."
"ihih" fece e gli si avvicinò per portarsi a pochissimi
centmentri dal suo viso "se inizi ad avere perdite di memoria, che
peccato!" spingendolo poi con i palmi contro il suo petto per farlo
arretrare e scappare in una stanza, mostrando poi dalla porta un
oggetto che aveva in mano e gli aveva preso
"Cosa hai preso... Lia! Andiamo ragazza, ti diverti a sfruttare i
trucchetti che hai imparato da quei ladri che hai portato qui... Lia!"
le disse per poi seguirla nella stanza. Appena entrato si
guardò
attorno ma la vide con la coda dell'occhio dietro la porta.
"Un grande militare che si fa fregare da una civile" gli disse
chiudendo di botto la porta con una mano e un sorriso monello, per poi
avvicinarsi e con una mano verso la nuca portaregli testa verso di
lei, smollandogli un bacio. prima poggiato sulle labbra e poi profondo.
Bocca contro bocca, secondi dopo minuti, con lui che ricambiava e la
stava cingendo, finchè non lo lasciò,
sistemandogli la
coda bassa sulla spalla guardandolo come un'ammaliatrice. Lui era
rigido e sconcertato, non parlava ma solo respirava veloce.
"Vedi... so che i segreti sono segreti per un motivo. Ed esistono in
quanto tali. Ma a volte sarebbe meglio pensare bene a chi dovrebbe e
merita di sapere le verità... celate dietro quei segreti...
sarebbe
un bene per le persone giuste, essere parte di tale segreto..." gli
disse sussurrando, occhi negli occhi, dolcemernte
"Eh!.. C..I..."
"NOn sei tu
che prendi le decisioni?" gli chiese in un soffio con uno
sguardo dolce e innocente "ho fatto tanto lavoro, mi sono impegnata
così tanto, ma tu mi nascondi delle cose... tu, che so che
mi
conosci meglio... dell'altro" gli disse dando enfasi all'ultima parte
per poi dargli un bacio in un angolo delle labbra mentre lui si
protendeva per farlo anche lui, ma lo scansò
elentemente e
fu spinto contro il letto, finendo di nuovo schiena contro corpiletto
"Lia..." fece lui colto di sorpresa confuso muovendosi ocme una
bagarozzo, come lei chiamava gli scarafaggi, a zampe all'aria
guardandosi intorno confuso.
Ma lei lo rispinse giù e gli si sistemò ginocchia
contro
i fianchi e portando la testa verso di lui, parlò occhi
negli
occhi "Guardami... guardami bene..." gli disse mentre lui le stringeva
i polsi come a staccarla ma sembrava non volesse farle male.
Lei fissò quegli occhi per bene, inclinandogli la testa di
lato
e dall'altro, metnre lui senza agire con convinzione le teneva i polsi
ma non la staccava. Lui era solo rigido e quasi in lotta con se stesso
su cosa fare, le stringeva i polsi ma anche se poteva farlo per
maggiorazna di forza, non la scostò solo, cercava di parlare
ma
non riusciva a dire niente.Sentiva i capelli di lei che scendndo gli
carezzavano il viso e le mani, voleva alzarsi e rogliersela di dosso ma
si sentiva incapace, mentre lei lo studiava.
Dop aver fatto un sorriso vittorioso e cattivo eruttando in
un
"Lo sapevo!" lo colpì
con la fronte non troppo forte con la sua, facendogl idire un
"Ahi!" per poi alzarsi e agire come quando voleva fare la
maliarda nelle vesti di Veròna. Lui era
così
sorpreso che rimase
disteso, ma sollevando la testa e le mani avanti come a parare
qualcosa, la vide invece arretrare con grazia all'indietro e
poggiarsi contro
la porta. COn quel sorriso come nei ritratti e la testa inclinata. Con
quel sorriso che diceva .
Tiratosi su piano piano, rosso in viso e con l osguardo come di un
cervo contro i fari, balbettò qualcosa appena questa
scappò oltre la porta, e la richiuse dietro di
sè. A
chiave.Lui senza ricomporsi ma di volata, si fiondò alla
porta e
cercò di aprirla, urlando il suo nome, finchè non
la
sentì attraverso il legno.
"Tu dimmi la verità, e io non mi arrabbierò!
Amico mio...
è così che ti chiamo, ma lo siamo davvero...?
oppure giochi
anche tu, anche con me? Bada , non sono
stupida ne
scema, le capisco le cose... ma faccio finta di nulla e ok, ho usato
untuo
punto debole per cosa volevo raggiungere, ma non avevo altra scelta...
ora che so, cosa farai? Mi ucciderai?"
"Smettila, Lia. E apri... accidenti... apri o chiamo qualcuno..." fece
lui allotnandosi dalla porta e cercando il suo telefono tastandosi
ancora confuso, o se ve ne era
uno nellas tanza. NOtò come qualcosa di simile a un muro,
forse
era in interphon, e quando si allontanò di pochi passi, la
porta si
aprì e cadde dentro qualcosa di ferroso, dal rumore, che lo
riportò a voltarsi. ma la porta si era chiusa di nuovo.
"Mi hai rubato la pistola? Era quella?" fece lui stupefatto e irritato
vedendola a terra
"Un militare di classe al servizio di un tizio grosso, e non ti accorgi
che ti manca la pistola... andiamo bene!" fece lei di contro da oltre
la porta
"Non farmi arrabbiare! Apri! Non giocare col fuoco!"
"Su... decidi che destino devo avere! Finirò come quei tre?
O
quelli con la bambina nelle tue stanze? O sue? NOn ho paura della morte
lo
sai, anzi la ambisco come uno sposo con la prima notte... Beh, forse
ormai quello non più..." commentò lei tra
sè che
fece però ridere l'uomo dentro la stanza di botto, si sent'
lui scppiare a ridere anche se incavolato "non ridere, sono
seria! Tu sai che io so... e tu sei la mente principale... quindi
decidi, io sono qui. uccidimi...? dimmi cosa ne farai di me. Ma sappi
che
sono molto contrariata dalla tua presa in giro...la TUA!"
continuò seria, ma da dentro la stanza silenzio.
Lui era seduto sul letto con i gomiti sulle ginocchia ad a scoltarla
con
la pistola fra le dita, ma solo per tenerla, non per puntarla. E
sembrava riflettere oltre che stanco. Poi un tlack e la porta non si
aprì ma era
stata sbloccata, e lui si alzò lesto e andò ad
afferrare
la maniglia. Dopo pochi istanti diascoltare con orecchie tese, si
accorse di passi e
uscì veloce, per vederla raggiunger ela grande porta a due
battenti dell'entrata, voltarsi a guardarlo come in attesa di qualcosa.
Ma quando vide che lui non faceva niente ma la fissava, se la
svignò spingendo un battente e sparendo nella luce della
mattina.
Tre giorni dopo
Azienda di Uliano Egorkov e il suo amico e partener Martynov a
Kazan
"Ho riletto tutto, io e il mio amico vogliamo usufruire edi vostri
servizi e unirci al vostro gruppo. Circolano ottime voci su di voi, e
per questo mia moglie mi ha spinto ad incontrarla..."
Lei e sua moglie avete conosciuto non solo la mia partner, ma anche un
uomo a cui sono collegato... Il generale Savant"
"Si, grande membro di spicco del..." ma furono interrotti da qualcuno
che bussava alla porta
Nell'ampio e moderno ufficio, Milan, il signor Egorkov e la moglie,
insieme al segretario personale del secondo, procedevano alla firma di
un contratto. La segretaria entrò e annunciò la
persona
che chiedeva di essere ricevuta, cosa che fece squittire di contentezza
la signora Egorkov, sorprendere suo marito ma lasciare di stucco Milan.
Una donna entrò in un forte completo rosso in lana. la
giacca
aveva il colletto come una camicia, la chiusura obliqua sul cuorec con
tre enormi bottoni in tinta, hiudendo a punta su un seno, e poi
scendendo e tornando poco a sinistra dell ostomaco, com la parte finale
più larga e leggermetne arricciata. Le maniche erano sempre
più larghe dalla spalla a due sezioni che arricciavano fino
alla
parte finale ampia. La gonna era in stile anni cinquanta al ginocchio.
preso da ispirazione di un modelo di Christian Dior, era uno dei
modelli che lei usava con i capelli legati totalmente.
Lia comparve con un bel sorriso e fece una leggera riverenza salutando
i presenti, tenendo in mano una borsetta rettangolare a mano,
più grande di una pochette, mentre le scarpe erano ispirate
dal
tipo le piaceva, punta tonda, tacchetto, tipo bambola, ovviamente fatte
fare per accordarsi con l'abito e l'insieme non data l'aspetto di
vecchiume, ma tutto reinventato e adattato a lei perchè
fosse
formale ma meno gessato.
Milan la fissò in una modo che la fece sorridere di
più e
risutlare più calorosa con la donna, che ondeggiava sui
tacchi
compiaciuta.
"Lia... che contentezza vederti! Mi chiedevo appunto quando saresti
tornata, ed eccoti... potevi farti annunciare!"
"Mi dispiace gospozà Egorkov, ma ho chiesto io stessa di non
avvisare perchè fossi una sorpresa. E inoltre, sono stata io
a
presentarvi i nostri servizi e ad avere con voi il primo approccio. Era
importante da parte mia essere presente per la suggellazione dei nostri
rapporti di amicizia e lavoro. E inoltre..." continuò dopo
aver
stretto le mani della donna e aver raggiunto Milan "il mio posto
è al suo fianco. HO devoluto la mia vita al servizio di
quest'uomo, e con ciò il mio credo e il mio agire. Il mio
posto
è qui, come adesso, e con lui vi porgo il benvenuto nel
nsotro
gruppo. Ho dedicato la mia esistenza a ciò che sapete e per
questo morirò. La mia presenza qui non è un
obbligo, ma
un piacere e un dovere nei vostri confronti. Il mio partner non ha
bisogno della mia presenza per rappresentare ciò che siamo,
ma
come sua spalla e vostro contatto, devo essere tra voi per confermarvi
ogni cosa detta e accordata. Sono consigliera gestionale e di
relazioni, partner e fidata consulente del nostro capo, qui presente. E
inoltre, la cara gospozà Egorkov mi è cara, e mi
auguro
che lo stesso sia nei miei confronti. MI farebbe paicere rivederla per
il tè nel nostro solito luogo per goderci la compagnia
vicendevolemente..." votlandosi verso la donna.
Si era posizionata un passo dietro la posizione di Milan. Lui era
seduto rivolto verso l'altro uomo e come nei loro piani, lei doveva
stare un passo dietro di lui come un cerimoniale concordato, anche se
fosse stato in piedi, e come faceva sempre lei, aveva messo prima
indciando nel discorso la mano sul braccio di lui, poi sulla spalliera
della poltroncina.
"Oh, mia cara. Sarò così felice di incontrarci
nuovamente, certamente! Attendevo una tua telefonata, ma ora che sei
qui, spero resterai abbastanza da accompagnarmi in impegni a cui devo
presenziare..."
"Con immenso piacere." disse lei con un inchino alla
giapponese.
"procediamo per la firma?" chiese Milan.
Lia lo fissò mentre la donna tornava dal marito e si
preparavano
per la firma. Sia loro due che Martynov sareb bero divenuto membri del
gruppo creato da Milan. Questi ricambiò e da cosa lei vide,
sembrava per niente felice di trovarsela accanto. lei non
ricambiò nulla ma distolse lo sguardo ma fece un sorrisetto
preciso perchè lui lo vedesse.
"Se tutto quello che abbiamo discusso è qui presente..."
fece
l'uomo scrutando ancor auna volta il documento "e in caso di problemi,
se avessi bisogno..."
"Stia tranquillo. Io, partner e consigliera gestionale dell'uomo qui
presente, confermo che saremo vostri collaboratori, presneti e..."
"Ma non siete certo onnipotenti o onnipresenti! Può capitare
qualsiasi cosa e magari non poter ottemperare agli impegni presi.
Voglio solo comprendere..."
"Le confermo che quanto accordato, sarà..." fece Milan
tranquillo " perchè queste sue remore? perchè
adesso?"
"Conosco i gruppi segreti come i vostri. Ma non è facile
inquadrarla..." come una sorta di accusa verso Milan
"Comprendo... e quali sarebbero i dubbi"
"Chi è Lei? da dove viene? Come è giunto a
ciò che
è adesso? E altre domande che mi turbinano,
perchè se
comprende, temo..."
"Chi ha il potere, dimostra che è stato capace di
raggiungerlo.
O nessuno di noi, sarebbe qui" disse Milan pacato, mentre Lia restava
con una mano, la sinistra, sullo schienale in alto e la destra sul
braccio di Milan "noi operiamo in modo diverso dagli altri, ma se
preferisce soggetti che è risaputo... con una certa fama e
passato... ma più sicuri perchè li conosce... io
e la mia
partner operiamo nella fiducia per qualcosa di diverso da
ciò
che regola questo mondo. lei stessa "guardando Lia "non sarebbe qui al
mio fianco se non credesse in me... e mi creda, lei rispetta e
considera solo le persone che comprende nel modo che le aggrada. E
fidandosi di me, mi supporta e sostiene... "
"E che accade se inizio a dire la mia che è fuori dal coro?"
fece l'uomo sollevando una pistola, presa da uno dei cassetti sopra le
ginocchia
Lia e Milan non fecero nessun gesto, nessun commento o espressero
nulla. Fissarono l'arma all'inizio un pò contrariati. Lia
sorrise poi e guardò Milan come a comunicare con gli occhi,
poi
alzando la mano destra riuscì a far sfilare quella pistola
dalla
mano dell'uomo e prenderla nella sua. L'uomo mentre la pistola cercava
di scappar via, si spaventò e questa scappò via
facilemnte, anche se sarebbe finita via ugualmente, ma con meno potenza
e forza.
L'uomo avvertì come se qualcuno gli prendesse l'arma e se la
tirasse, ferendolo all'indice che stava sul grilletto. la moglie di lui
in qeui frangenti eruttava gridolini in preda all'ansia. Lia
soppesò l'arma e calcolò come da addestramento
che fosse
piena, quindi carica, e dalla calibrazione sulla mano aperta, con colpo
in canna, per come pendeva.
"Come è... " balbettò l'uomo
"Come le ho detto sono Consigliera gestionale e di relazioni, sua
partner e fidata amica..." sedendosi sul bracciolo destro della
poltrona di Milan puntellandosi sulle punte edi piedi, ma apparendo
elegante e a suo agio in quella posizione. La mano destra poggiata
sulla spalla destra di Milan, nella mano destra la pistola che in quel
momento volteggiava come sospesa sul palmo. Milan sorrideva sotto i
baddi, un braccio, il sinistro, su un ginocchio di lei,
l'altra
mano a sostenere la testa, con gomito sul bracciolo sinistro.
Sembravano come un quadro di un sovrano e la sua fidata al fianco ma
anche sul trono stesso, sebbene sul bracciolo.
"Come le ho detto, noi operiamo in modi che solo i nostri collaboratori
e seguiaci, conoscono... abbiamo scelto voi per le persone che siete e
desideriamo il vostro appooggio qui, così come noi vi daremo
il
nsotro ovunque e qualunque cosa... Questi siamo noi, potete fidarvi o
annullare e ce ene andremo, come se nulla fosse accaduto. NOn siamo
come le persone che conosce, le ripeto, noi oc nsideriamo lei
persone... di potere ne abbiamo quando ne vogliamo, è altro
ciò che ci interessa..."
"Io mi fido..." disse la moglie dell'uomo, come spingendolo
Concluso l'accordo e la firma, si congedarono. Lia promise alla donna
di incontrarsi come da accordo, con sorrisi e calore, mentre Milan le
faceva un inchino e un baciamano, salutandola come cara amica e
invitandola alla prossima festa dei consociati.
Non dissero nulla dall'uscita dall'ufficio fino alla macchina.
Camminarono come da accordo, lei un passo dietro ma durante il tragitto
lui la fissava di sott'ecchi e lei mostrava un sorriso monello come nei
ritratti, aumentandogli la rabbia, come si notava dai sospiri.
Ma nessuno dei due riferì parola, finchè non
entrarono
nell'auto. Avevano una Mercedes-Benz classico colore nero, modello
limousine Pullman. Con otto posti, mini bar, interni in pelle,
illuminazione, sei porte. lei si era sistemata nei sedili posteriori
mentre lui la fissava arrabbiato mentre la faceva entrare, per poi
posizionarsi su quello centrale di fronte a lei. Chiese all'autista di
partire, poi rimase a fissarla serio e arrabbiato, mentre lei sorrideva
sorniona.
"Raccontami, come sei arrivata?"
"Con un volo, quei tre mi hanno accompagnata... mi aspettano alla Torre
adesso" alzando le spalle come se non le importava
"Lia... perchè hai deciso di intervenire?"
"Non lo so, dimmelo tu..." disse aprendo la borsetta e tirando fuori
una sigaretta con zippo
"Non usi il bocchino?"
"Per ora no. So che me lo hai reglato tu,
ma attualmente non mi viene di tenerlo in mano... comuqnue..." ma si
fermò quando lui le prese dalle mani lo zippo e le accese la
fiamma per avviare la sigaretta "Ammettilo, amico mio, stavi ridendo
mentre la donna sprizzava felicità per la mia presenza..."
"E come non potevo... se il marito sapesse come mai è
così frizzantina pensando a... quando passerà il
tempo
con te..."
"Eh... felici per cosa offro ma non per me, veramente..."
"..."
"Eh già... noi commerciamo in piacere e risoluzioni.
Ascoltiamo, accompagniamo..."
"Diamo alle persone ciò che desiderano ma non possono,
ambiscono
anche solo una volta, desiderano la forza e la vicinanza di qualcuno in
ciò che non possono vivere o essere... se il marito sapesse
che le farai prendere..." facendola sorridere "ma questo non
cambia
che sono arrabbiato!" disse irato stropicciandosi l'occhio
"Si, lo so. Lo avevo messo in conto... ma quel che ho detto
è
vero, reale, e..." cambiando espressione inclinando la testa " che
succede?"
Lui si stava guardando intorno con ansia e agitazione e lei rimase a
fissarlo come se non capisse, finchè non parev illuminarsi
ma
lui rispose.
"Ho perso una lentina... non riesco a vederla qua dentro"
"E la c erchi per fare cosa...?"
"Non per metterla, ovviamente. Ma questa macchina costa e anche se
puliranno come sempre a ogni uso, non mi va di lasciare un indizio..."
fissandola con un'espressione che diceva
"Oh, Dorde! Se no nci fossi io..." fece smaliziata, tirando fuori dalla
borsetta un paio di occhiali fini e sottili. Erano con montatura
ultrasottie e superleggera, elegante. Lui la fissò tra il
sorpreso e il contrariato
"Ragazza, sei impossibile, ma ora come ora intuisco che forse avevi
ragione..." togliendosi quela rimasta nell'altro occhio e prendendo i
suoi occhiali che lei aveva portato. Se li infilò e poi con
l'indice sul ponte se li spinse bene "Bada,
però..."
"il tuo piccolo segreto, che cerchi di renderlo tabù e
impossibile da avvertire... Dorde, se me ne sono accorta io, anche se
devo dire perchè avete passato con me più tempo
che con
altri... ma bastava guardarvi bene. Tu sei un pò
più
alto, alcuni centimentri, ma se per caso entrambi state fermi in
determinati punti, sebbene le scarpe, come dire, si nota che qualcosa
non va. Anche perchè, và, cercate di spacciarvi
per la
stessa persona ma non siete gemelli..."
"Abbiamo preso ispirazione dalla storia delle sorelle Bucci di
Auschwitz e dell'angelo della morte. Non fraintendere, la gente la
prima cosa che sicuro...." guardando dal finestrino "a scuola.. la
nostra scuola era così base e semplice, eppure ci sono
isnegnanti che viaggiano per il paese per lezioni extra sulla storia,
scienze... e ricordo che venne uno storico della seconda guerra
mondiale a parlare per ore. E presentò i racconti di molti
sopravvissuti, affermando che il modo migliore per non far avverare di
nuovo tutto quello era la consapevolezza e il ricordo. Senza ricordare
la storai, l'umanità non andrà avanti,a ffermanva
e
continuava dicendo che era per questo che atrocità del
genere
non accadevano più nei paesi di primo mondo..."
"AH AH AH " fece lei sollevando la testa a ridere mentre fumava,
accavallando le gambe proiettate verso sinistra "o fors ediciamo che
con le atomiche, sticazzi che scoppia qualcosa come una guerra tale...
è solo dalle parti degli stronzi arretrati che conosciamo
che le
cose accadono! perchè rischiare una guerra atomica,
perchè ad alcuni prudono le dita per far scattare l'ordine
pigiando i pulsanti... con le atomiche no esisterà
più
una guerra mondiale. Ecco perchè paesi del secondo mondo
nelle
americhe del sud e la corea più in alto... afffermano tutti
che
no ncè modo di salvare quei disgraziati in mani a dittatori
atroci quanto baffetto tedesco! Mettila come vuoi, senza le atomiche
saremmo ancor ain un campo di battaglia e non so che pensare... cosa
è meglio, non aver avuto le atomiche sperando in colpi di
stato
sperando nel meglio o averle ma con questo pretesto non poter salvare
chi urla aiuto ma resta nel silenzio? COme fanno mi chiedo tutti quanti
a non udire l'ulrlo delle voci senza voce? Il concetto è
interessante ma quel tizio dimentica molte cose, anche se parlava ai
ragazzini quindi lo capisco..."
"Vero. Però, ricordo di molti nomi di gerarchi e le loro
foto,
all'epoca usavano ancor ai proiettori su carrello in una stanza buia. E
poi foto originali di quei campi e poi i sopravvissuti. Per me
è
stato un pò come fu per te oltre queste cose che mi
segnarono,
quando provasti tristezza per la storia della piccola fiammiferaia, i
miserabili, o quel cartone da bambina dove due bambini piccoli erano
rimasti soli chiamando i genitori che non comparivano ma sembravano
spariti e cercavano di arrngiarsi e tu finisti per avere la febbre.
Ricordo che non dormii per giorni ricordando quelle foto e poi la
storia delle sorelle scambiate per gemelle e salvatosi
così...
mi fece star male anche la storia degli esperimenti di quell'uomo per
rendere gli occhi blu e come e non riuscivo a immagire come si
sentissero le cavie ... ecco perchè crediamo che le cavie
debbano essere volontarie e consapevoli, accettando "mentre lei
sorrideva "e io mio fratello che unite le classi seguimmo tutto e
ascoltammo la storia di quelle sorelle... non siamo gemelli, io sono
più grande, ma siamo così simili che tutti
scambiavano me
epr lui e viceversa. Per gioco ci vestivamo uguali o ci scambiavamo gli
abiti, sebbene chi vedeva bene capiva che a volte a me venivano troppo
corti ma ridevamo e ci divertivamo a sentirci chiamare con il nome
dell'altro. Eravamo così uguali che a volte per lui ero io
che
entravo in classe e prendenvo i voti... Almeno finchè non
iniziai ad avere il cambio di voce e la diversità era
più
netta. ma la gente non ci faceva caso, prendeva per buono che chi
vedeva fossi io o Milan nel caso. E questa cosa ci restò
crescendo. Milan... è uno stupido e infantile, troppe volte,
e
un lavoro come il militare non è proprio per lui, intendo
agire
come un militare senza che qualcosa in te si incrini. Ammetto che molte
volte sono dovuto intervenire io al suo posto e ho fatto ilsuo lavoro.
E' mio fratello minore, per certi incarichi in cui aveva
rimorsi
ancor prima di fare..." guardandosi le scarpe "è un
pò
come te. Io sono un pò più dritto e sicuro in
cosa va
fatto, anche se mi pento di molte cose a cui ho fato
perchèavvenissero, ma se sei un militare non puoi avere
rimorsi
o ripensamenti. Questo ti insegnano. Lui è un animo
più
libero e facilmente colpevolizzante. Ha fatto il suo obbedendo agli
ordini ma... quando ti dicon di prendere delle persone, peggio se donne
e bambini, e accompagnarli con l'aereo fino nel loro paese in pieno
conflitto sapendo per chi erano che sarebbero finiti malissimo e
peggio, con l'ordine di sparare senza pensarci in caso di rifiuto o
tentato..." scuotendo la testa "ecco perchè forse hai
compreso
la differen za... perchè lui è meno ferreo nella
comprensione delle nostre cariche"
"Oltre l'altezza, mi sono accorta che qualcosa era strana per i vostri
caratteri. Cercate di creare una persona unica ma alla fine
ciò
che siete viene fuori ugualmente. I gusti nel vestire nelle piccole
cose, le manie per sistemarsi gli occhiali..." fece lei con sorriso
sornione
"Si... io al contrario di Milan devo mettere gli occhial iper leggere o
lavorare... di solito uso le lentine solo quando devo spacciarmi per
Milan o non voglio proprio portalri... è solo che le lentine
le
odio, mi danno fastidio e la procedura laser... attualmente non mi
ispira, anche se da noi sarebbe tre volte più sicuro che
altrove...."
"Poi il modo di arrabbiarvi, di comportarvi se in crisi o adirati o in
un impeto di discussione. i dialoghi... tante volte che parlavo con te,
Milan cadeva dal pero e iniziava ad a gitarsi, o tu al contrario ti
irrigidivi e ti arrabbiavi risultando ancor apiù serioso e
freddo. E altro, altro... piccole cose, e sono sicura che anche Jd e
Lubo che sono quelli che osservano di più... no
ndico che
hanno capito ma hanno visto qualcosa che li ha fatti riflettere. Almeno
con me, però, potevate essere sinceri e..."
"Aspetta, non sono ancora riuscito a trovarla..."
"E basta! Appena arriviamo mi metto io stessa a passare laspirapolvere
per auto mentendo... ho perso un orecchino... nessuno dirà
niente, sono abituata a fare io tutto... calm! Relax" fece eli
acavallando le gambe come una attrice anni trenta "E comuqnue se sei
punto sul vivo da maschio per lo scherzo alla Casa della seta, non
potevi credere che io... OH!" fece lei da spavalda a sorpresa.
Milan le aveva sfilato via la scarpa del piede che dondolava,
buttandola sul sedile accato al suo con sguardo serio, sistemandosi
cravatta e giacca, cosa che la fece sorridere
"Guarda che sporchi la pelle dei sedili"
"E' messa di lato, non si suola. Adesso possiamo parlare un
pò
più pari.... sai, non credo che per le tue... hai capito,
non
credo che toccheresti suolo, qualsiasi senza scarpe! Calmati tu..."
fece lui urtato guardando a sinsitra dal finestrino mentre lei
sorrideva malignamente "Non ho gradito cosa..."
Sussultò quando lei facendosi leva con l'unica scarpa
rimasta si
sollevò e si piombò sulla sua coscia sinistra,
sedendosi.
"Non giocare con me e i miei fastidi per la sporcizia"
"E tu non non tremare come una foglia, ridiga come un palo, mentre
cerchi di farmi arrabbiare ma nonhai superato si tuoi tormenti, vuoi
che provo pena per te?" le disse cercando di mantenere la calma mentre
si fissavano n egli occhi
"MhhhUUHH" mugulò lei offesa, imbronciandosi con le gote
gonfie
"ti riprendi in fretta noto, sorprenderti di nuovo è stato
un
buco nell'acqua" disse con delusione, scivolando all'indietro verso la
scarpa dopo averla recuperata con la sinistra e sistemandosi con la
gamba destra contro quella di lui, come accavallata
"Lia!... " vedendola stravaccata con la schiena quasi verso il
finestrino, ridendo di gusto
"Vuole aiutarmi o lascia questa povera fanciulla scalza il compito di
rivestirsi?" dolcemente e ghigno mentre gli mostrava tra le dita della
mano sinistra la scarpa
".." prendola ma guardandola male "io no ncredo affatto che tu non
sapessi vivere nel mondo che dici di... non ridere" mentre lei se la
rideva di gusto vedendolo arrabbattarsi per rimetegliela, sempre con la
gamba sopra la sua coscia "Sono più che sicuro che tu sappia
farcela con le tue carte nel mondo là fuori da sola. Se sai
prendermi in giro così, non stento a credere a farcela..."
"Lo pensi tu... e comunque io posso... perchè sei tu!"
"E se ti fossi sbagliata e di Milan come figura ve ne era... uno solo?"
"Guardami!" fece lei seria, come cambiando carattere di colpo,
finchè non la fissò negli occhi mentre le
controllava che
la scarpa fosse ben messa "ti sembro una che fa ciò che ho
fatto
a te, l'unico modo per farti calare le difese..."
"Appunto! In generale, con Milan lo avresti fatto?"
"No!" fece lei come se fosse elementare "se no nfossi stata sicura non
sarebbe accaduto. Milan... Bah! A quanto pare mi conosci poco per
credere questo!"
"Sai che non è così! E' solo che non
capisco..."
"Non capisci... " con uno sguardo eloquante, mentre si acedenva una
sigaretta senza muoversi, come una Maya desnuda di traverso al sedile
con quel contatto con lui "vuoi ancora raggirarmi o cosa?"
"E tu, quando la finirai di prendere in giro te stessa e rifiutando la
realtà?"
"mh... quindi la metti così" disse lei cambiando posizione e
mettendosi spalla contro spalla con lui, di fianco ma come se la
sorregesse "quindi ritieni i miei ocmportamenti come quelli di Milan e
non una prova di fiducia?"
"Milan è quel che è... so che hai agito per
confermare
cosa avevi capito, ma trovo irrispettoso verso di me questo
atteggiamento..." mentre lei fumava e sorrideva, con una tempia sulla
sua spalla
"Divertente... invece di pensare che so ... "
"Tu che fai così con qualcuno, lo so, non cosa da tutti i
giorni. Anzi, sono sorpreso della tua vicinanza con Jd da abbracciarlo
o qeusto con me, ma non andare troppo oltre..."
"Mh" fece lei fissandolo negli occhi "già, alla fine sono
sempre
io quella che ci perde, in questo. Sono io che... mi ritrovo
a
fare marcia indietro pena ciò che è insito negli
altri..."
"Non volevo..."
"Come no..." fece lei sollevandosi e guardando fuori dal finestrino
"non ti sei accorto di un'altra cosa? La mia me vera, quella profonda,
quando verrà fuori di questo passo? Se ttuti quanti appena
io mi
avvicino troppo partite in quarta? Mi ritrovo sempre a perdere,
guardandovi negli occhi, le persone che conosco e che forse consideravo
vicine, perchè l'umanità primordiale è
più
forte! Abbraccio Jd ma solo quello, e... anche con te! Mi è
proibito essere me stessa, anche solo come scherzo perchè
poi...
E così tutta la mia vita!" sbuffando "Se sono IO, alla gente
non
piace e inizia a fare..."
"qua la questione..."
"So qualè la questione! Credi che tra voi sia meglio che
là fuori? NO, altrimenti non mi sentirei così',
non
proverei ancora e sempre lo stesso di prima, non arriverei in camera
mia dopo le cose chef accio nella giornata, anche per gli altri per...
sentirmi comuinque allo stesso modo! E poi voi mi nascondete le cose...
tenete segreti! Con me! Non perchè io sono migliore ma
sistemo i
vostri casini, anche se non sono capace ci provo, e come con gli altri
non vi fidate ma tenete segreti..:"
"Comè che dice un detto...? due persone possono mantenere un
segreto solo se uno di loro è morto. O se come me e Milan,
giochi e manovri in modo tale che..."
"Ehm, voi non vi parlavate sempre. Ho notato come tu non raccontavi il
tempo passato insieme, cosa ci eravamo detti o cosa era accaduto, e lui
era come... se sentisse gli spoiler di qualche film o serie tv e non
sapesse come comportarsi..."
"Colpa mia, lo so... è solo che tu sei una delle poche
persone
co cui ho avuto più vicinanza, così come lui.
Come te,
noi siamo soli alla fine. Dopo quanto accaduto con i suoi tre amici
e le persone che conosciamo e sappiamo che... sono pronte a
tutto
per ciò che vogliono... ma tu sei tu. Sei la persona
più
vicina che abbiamo posso dire, che ci conosce meglio. Anche se non mi
va, per niente, che tu te ne vada..."
"Non ho altre parole che le seguenti. E' un viaggio dettato dalla mia
scelta, volontà, decisione, di sola andata e so
che non
cè possibilità di tornare, e forse è
meglio
così. Per chi lo vedrà, giusto o sbagliato, sto
solo
facendo quello che credo sia meglio per me. Facciamo tutti i giorni
scelte che condizionano la nostra vita nel bene o nel male,
praticamente decidiamo sempre noi la strada che vogliamo prendere con
le nostre scelte, così come io ho rovinato la mia scegliendo
di
accontentare chi mi stava intorno, per un'accettazione che non ho mai
avuto...poi in parte esiste pure la fortuna ma raramente ci aiuta
davvero... e anche in voi noto del buonismo che mi vorrebbe incatenata
qui..."
"Non darci la colpa..."
"Infatti, perché gli umani sono portati a dare la colpa al
qualcuno? Io no ndo totalmente la colpa agli altri, anche io ho le mie
colpe appunto... E un modo per scaricare le colpa al destino...quanto
noi siamo liberi di decidere cosa è sbagliato o giusto,
senza
esserne prigionieri del destino... In qualsiasi circostanza della vita,
la cosa più pericolosa da fare è stare immobili,
lo so
per esperienza... e ancora, ognuno è artefice del proprio
destino.... quindi io non vedo perchè sia così
difficile
per tutti voi non accettare che io ho deciso, scelto, di andarmene. So
bene che tanti mi etichetterebbero come stupida, debole, incapace di
vivere... "
"incapace di vivere non proprio. Se fosse per te, ed è da te
anche per creare il tuo mondo ideale, rivolteresti questo
mondo
come un calzino e lo prnederesti a sberle per continaure cosa hai
già iniziato. Vivresti se avessi uno scopo brillando
così
forte e dalla fiamma bianca da bruciare tutti gli altri" fece lui
ridendo, sistemandosi gli occhiali
"Eh... resta il fatto che non comprenderanno, e voi, mai... quanto sia
necessario per me, andarmene. E' come... come se mi chiamasse qualcosa
che mi dicesse . O almeno
è
come lo intendo... è come se mi cchiamasse e mi fosse
necessario... andarmene. Solo chi prova l ostesso può
capire,
non è un bisogno di trovare pace imemdiata come altri, che
sono
in una situazione di merda e sono sotto disperazione da fare un gesto
del genere quando invece cè possibilità,
speranza, un
giorno nuovo per loro... loro avrebbero bisogno ma non cè
nessuno per loro..."
"tranne cosa hai fatto. Hai fermato dei suicidi e dato loro delle
possibilità... le tue azioni sono state un tantino eccessive
per
me per come le hai rivoltate, ma hai fatto ciò che chi gli
stava
intorno non faceva. Hai fatto per chi come te..."
"Con me... è diverso. Quel vuoto orribile, quel senso di
inesistenza e... aggiunta alla solitudine... voi fate parte di un mondo
che non è il mio. "Il mondo" e tutte le sue meraviglie
...Questo
mondo lì fuori, è il vostro mondo. Un mondo
umano, un
mondo materiale atroce ma bellissimo... Ma resta pur sempre
il
vosto, di mondo. Questo è il mio mondo,vedi..." disse
prendendo
dalla borsetta un oggetto rettangolare. Grande circa quanto la borsetta
a mano, che non era piccola, si rivelò essere un diario con
copertina in pelle spessa tre o quattro millimentro da un lato lucente
e con impresso un motivo elaborato e dentro, vellutato contro le pagine
non rilegate a filo, ma tenute da elastici appositi, che bloccavano
gruppetti di fogli di formato di più grande ripiegati e
permettevano di isnerirne ancora. " in questo diario ho iniziato a
scrivere di una vita che avrei voluto... esistesse. Di una me che
avrebbe potuto essere. E poi un'altra, con variabili che si snodano in
determinati punti o da altri. Esistenze piene, degne, di
esistere. Una sorta di omaggio o memoriale di qualcosa che non
vivrà mai , di ciò che potevo essere, invece di
diventqare questo guscio vuoto che urla e si dispera. In un
corpo
che non mi sopporta più. Si è ammalto, mi
rifiuta, non mi
segue, mi si rivolta in mille sintomi diverse e capisco che anche lui
è stufo di me..." portandosi il diario alla fronte per poi
poggiarlo sulle ginocchia, guardandolo "questo corpo
è
come tutti gli altri. Mi rifugge e mi urla contro la sua ira. E' stanco
di me e el mio dolore che corrode anche lui..."
"E anche per quel segreto... quello che tenti di far credere ma alla
fine prendi in giro anche te stessa, cercando di cadere nella bugia..."
le disse a mò di rimprovero guardandola
"Che importanza ha? per colpa tua, tre giorni fa, hai scoperto la
cosa... e quindi? Non cambia lo stato delle cose! E' un supplizio per
me esistere... la vita di prima era una gabbia da cui potevo scappare
solo in tre modi... come ho fatto con voi, fuggendo e scomparendo
arrancando tra i poveri e cercando qualcosa che forse non
troverò mai... o da morta. Morendo male, però.
Perchè non cè nessuno che mi ami a tal punto da
essere
nel suo cuore ma allo stesso tempo capire e accettare veramnete il mio
bisogno di andare... e restare al mio fianco fino all'ultimo attimo. Un
addio senza dolore, senza tormenti, placido, sereno, sentendo al mio
fianco il calore di chi davvero mi amava. Invece in altri mondi
paralleli se avete ragione, morirò in modi orribili, o se va
bene per una siringa, soffrendo fino all'ultimo respiro e da sola. Un
momento in cui sarò sola per più tempo e... ma
sola, su
un freddo pavimento, in un luogo che non era mio o per me... e con la
consapevolezza che anche da morta sarò investita da rabbia e
odio perchè non ho pensato agli altri, così' mi
penseranno... Quanto avrei voluto che qualcuno mi tenesse nel suo cuore
da trovare prezioso il tempo con me... che dicesse non so . E che mi raccontasse
di me
in cose che avrei potuto fare, come queste storie, in cui avrei avuto
quel tipo di felicità che desideravo, in esistenze che si,
non
sarebbero divenute reali ma... che prima di morire avrei sentito il
loro cuore da quei racconti o storie, o il tempo passato insieme e nei
loro occhi la felicità e l'orgoglio del mio esistere...
senza
sentire sempre gente che diceva e via dicendo. Perfino Zay e Ric lo dicevano
anche se
pensano di non averlo fatto, e alla fine ho scelto
l'isolamento e
la solitudine forzata, perchè ero stanca di sentire anche
non
detto esplicitamente, che .... che la gente desiderava che io
cambiassi, per essere come pensavano che dovessi essere... e dovevo
sempre io cambiare. Sempre e comunque, lì a dare consigli su
cambiemtni SOLO miei. E io l' a sentire e vedere tutti uguali e allo
stesso modo... Cambiare, essere diversa e secondo le aspettative. Ho
sentito fin da piccola di morti seppelliti con oggetti donati da chi
amano come ultimo segno materiale d'amore, per accompagnarli nel
passaggio da carne a polvere... e ho sempre sognato di immaginarmi
prima della cremazione con tra le braccia un qualcosa come questo
"riprenendo il diario "con dentro il cuore e l'amore di qualcuno che mi
conosceva e vi metteva su quelle pagine me, e magari lui o loro, ma vi
fossi io per come mi conosceva ed ero, come ero in ogni situaizione e
tipo di vita, senza finzione. E pensare mentre bruciavo per divenire
cenere, a quelle pagine impregnate di parole che mi seguivano
nell'aldilà, perchè non mi sentissi sola ma le
avessi
sempre vicine per ascoltarle o leggerle, e sentire un pò di
quel
calore che non conosco. Per riposare come dicon osempre, tranquilla e
senza dolore, con il loro cuore davvero vicino e quei sogni e quelle
vite anche se non vissute, ma lì ad accompagnarmi e restarmi
vicino. Cancellando ciò che dimora in me...Ma so che come
per
tutto, alla fine, non è altro... no
naccadròà
mai... che un pezzo delle mie storie in cui qualcuna che no nsono io,
vive e ottiene non tutto, ma briciole di felciità che
valgono
più dei sogni inutili di tanti altri. Ed è per
questo che
vorrei che altri comprendessero e bruciassero come supernove in questa
vita..."
" una delle frasi che alleghi ai dipinti che fai
metetre ovun que dove dai dei contributi, o lo affermi alle persone a
cui hai fatto e dato, anche come Veròna..."
"Pazzo è vivere come una nullità anche quando hai
l'oscurità che ti scorre nelle vene, pazzo è
farsi
umiliare e farsi calpestare, trascinarsi in una miserabile esistenza
quando hai un lupo hiuso nel tuo corpo e la chiave per liberarlo ma
tutto stà nella tua scelta..." sorrise amaramente lei " sono
sempre stata quella in più sbagliata, o come con Zay, la
gente
mi parlava solo perchè ero amica sua o diceva
"Lo credi tu..."
"Dorde" fece con gentilezza ma anche con rimprovero "abbiamo un buon
rapporto, siamo amici, insomma come fu per Zay e Ric ma... oltre che
voi siete sempre in giro e anche se passiamo molto tempo insieme, alla
fine è..." guardando il diario "sai anche tu che sebbene vi
sia
grata per l'accettazione, ancora, di nuovo, non ho niente che mi tenga
legata a questo mondo. non cè un qualcosa che mentre avanzo
mi
ferma e a guardarlo mi fa ricordare che invece qualcosa esiste... non
cè nulla di ciò. Anche se hai scoperto quella
cosa, io
resto sempre vuota e incapace di regegre una vita che per gli altri
sarebbe perfetta. Giusta. Decente. Come per ogni lavoro, Non basta
saper fare, bisogna saperci fare. Mi sento sola, vuota, incoerente con
tutto quanto, incapace di accettare comè questo mondo per le
teste di cazzo che riescono con lo schifo a giungere... e poi ci sono
gli uomini dello Chateau. Dopo che me ne sarò andata,
toccherà a te e tuo fratello, per davvero proseguire e
migliorare, perchè ricorda...cambiare e migliorare sono due
cose
diverse,gli esseri umani possono cambiare le loro vite ma solo
cambiando le abitudini mentali."
"Lo so, ma perchè..."
"Se io dovessi morire, e intendo seriamente, quel giorno dei test...
finalmente una morte priva di dolore come accade a ogni suicida per
mano propria, per favore... mantieni la tua promessa. Rendimi cenere,
con questo in mano. perchè divenitino come me seguendomi.
Alla
fine è l'unica cosa in cui credo. IN cui voglio
credere. Da
Rò, Zay con tutte le sue cose e Ric... ah!" fece con un
sorriso
amaro "quante ne ho combinate con la scusa di prendere per vero cosa
diceva. lei sapeva bene che ogni volta avevo dubbi e rimostranze su
cosa diceva e accadeva. Facevo domande, le peortavo all'attenzione
tutte le cose che mi sembravano sbaglliate, o impossibili o... ma poi
non ho più creduto in nulla. Così come la
concezione
dell'amore e dell'affetto. Sono sicura che loro due come ttuti se mi
ricordano, è solo per le parti in cui ero come mi volevano.
Non
ricorderanno la me e faranno sempre a dire che ero io che sbagliavo,
che questo era così per questo motivo, se era
così per
l'altro... e l'intenzione era sempre quella. Io, dovevo essere non come
ero, cambiare, non... avrei desiderato una cerimonia di saluto, come in
quel mio sogno, ma non accadrà mai perchè me ne
andrò nella sofferenza di quell'atto materiale e crudo e
senza... così come neinte come questo diario, come ultimo
dono
per me, la vera me, fatto da chi mi amava. Ho rimpianti, tanti, ma sono
consapevole che come la mia malattia, è la mia punizione...
a
questo mondo non meriti neanche una morte onorevole e dignitosa."
"ma io te la darò"
"Ah, intendi infilarmi in una Colonna portante?"
"sai che significa..."
"Si, so cosa significa. Vuoi davvero che io resti
lì? Non sarà per egoismo, il tuo?"
"..."
"Lo so che sei ancora bruciato da cosa ho fatto per avere conferma del
mio sospetto. Ho colpito male il tuo senso di uomo e... pensala come
vuoi. Ma so cosa nascondi, non Milan, di lui lo so che mai... ma se hai
in mente qualcosa, rendimene partecipe, peggio se riguarda me. Sarebbe
ciò, come quel che i miei hanno fatto. All'inizio si era
data la
morte per certa della mia identità e hanno fatto un
fumerale.
Funerale... capisci?!? Io che non ne volevo. Vlevo restare... nascosta
e ignota... e invece quella bara! E poi hanno scoperto, per tua idea di
posticipare la sostituzione, di fare la sorpresona che
ero
ancora viva e loro ottimo, hanno preso per buono tutto, anche dai dati,
e vai così... il viso rovinato riplastificato... la voce
danneggiata per l'esplosione... riconoscimento accertato... ma non sai
che male mi hanno fatto con quel funerale andando contro i miei
voleri... e so che tu farai lo stesso per egoismo per... ciò
che... vorrei solo che non mi dicessi che sei mio amico e per questo
agirai.... almeno tu, donami rispetto!"
" ma io lo faccio. Anche se tu giochi sporco..." fece lui come
rimprovero "Ad esempio, rimprovero smepre Alaric quando sono allo
Chateau dicendogli "
"Che significa?"
".. lascia stare... invece, pensavo... dimetnichiamo la Torre. Io fino
a stasera sono libero. Dove ti piacerebbe andare?"
"Andare?!?"
"vorrei visitare qualche posto che no conosco con te..."
"Dorde... stai prendendo una cosa che ho detto per essere gentile e
cancellare i nostri..."
"Nulla di ciò. Siamo amici. Mi hai dato il tuo tempo
ascoltandomi, consigliandomi... anche a mio fratello, ovvio... ma sei
stata presente quando avevamo bsogno e ci conosciamo bene, siamo
più affiini noi che tu e Milan... almeno sulle cose serie,
tralasciando gli scherzi e i casini che combinate..." facendola ridere
"ti abbiamo ocnsiderata partner, braccio destro e consigliera
gestionale perchè noi non siamo capaci... e anche se ti
ringraziamo varie volte, e sapendo... quanto pesa la solitudine senza
persone adatte a noi... vorrei davvero giungere a quel giorno che te ne
andrai passando dle tempo con te. Te lo devo..."
"Adesso siete diventati tutti..."
"NO! Lascia stare... allora, so che prima di incontrare quella donna
saresti andata da qualche parte..."
"Si, volevo visitare dei musei"
"Musei... Adrik" comunicando con l'autista dal dispositivo apposito,
ricevendo la risposta dall'uomo alla guida "Potresti dirmi che musei ci
sono in questa città?" in russo, ma lei capiva benissimo
"Certo, Signore... Posso consigliarle Il Cremlino di Kazan, il Museo
Nazionale della Repubblica del Tatarstan,il Museo del
millesimo
anniversario di Kazan, il Museo della vita socialista, il Museo
dell'infanzia felice, il Museo di Storia Naturale del Tatarstan, il
Museo delle armi degli spiriti guerrieri, il Museo d'Arte, il Tatar
Avyly o Tatar Village, la Casa-Museo di Vasily Aksenov, la
Casa-Museo di Lenin, il Museo di Chak-chak, il Museo Kayum
Nasyri..."
"Cosa cè di interessante in quelli che hai elencato?
"Dunque... al Museo Nazionale della Repubblica del Tatarstanil vi
sono reperti minerari; mostre uniche nella regione. Al Museo
di
Storia Naturale del Tatarstan, vi trova la storia della
Repubblica del Tatarstan, è un'istituzione scientifica ed
educativa e un centro di informazione con la storia
geologica, la
fauna, il mondo fossile, la vegetazione e le risorse minerali. Il museo
utilizza tecnologie interattive e moderne dove può
anch
scoprire il suo peso nello spazio su diversi pianeti utilizzando scale
speciali, vedere vari corpi celesti usando un telescopio interattivo,
osservare una raccolta di minerali e informazioni sulla loro
estrazione. Ogni padiglione non solo di reperti, ma anche di pannelli
al plasma, chioschi speciali con touch screen e monitor. Questo museo
fa parte dei pacchetti di viaggio. Il Museo delle armi degli spiriti
guerrieri
presenta unaa collezione delle armi dei soldati tartari, i
loro
antenati storici e culturali.Sono materiali provenienti dagli scavi
archeologicidalla tarda età del bronzo all'Orda d'oro.
Attributi
usati dagli antichi guerrieri, oggetti di armi militari,
equipaggiamento per cavalli con ricche decorazioni e ogni oggetto che
racconta come vivevano i tartari, gli sciti, gli unni, i sarmati in
tempo di pace e in guerra. Anche qui la tecnologia moderna rende
interattiva la visione. Poi cè Tatar Avyly, il museo a cielo
aperto. Un etno-villaggio medievale dei Tartari, la
loro
storia e cultura. La Casa-Museo di Vasily Aksenov rispetto gli altri
due è centro di turismo. L'antica casa-museo di uno degli
scrittori più famosi. L'atmosfera dell'era sovietica e il
luogo
di lavoro di Vasily Aksyonov sono completamente ricreati qui. E il
Museo di Chak-chak dedicato al piatto tartaro. In una casa
mercantile di valore storico si illustra, mostra la preparazsione e
altro su questo piatto e altri, come il baursak, come il
tosh,
con il tè profumato di un samovar. Ancora, ilMuseo
Kayum
Nasyri, uno dei più grandi scienziati. Fu lui a porre le
basi
della moderna lingua letteraria dei tartari. Questo grande uomo
è conosciuto come etnografo, storico, linguista, scrittore
ed
educatore. presenta materiali etnografici unici..."
"Ti ringrazio. Allora..." riflettendo "oggi faremo tappa in alcuni
luoghi, non socialisti però" menter Lia rideva "quindi
procedi
con il primo" ricevendo l'ok dall'autista
"Dorde..." iniziò lei ma lui scosse la testa
"Se Milan fosse qui non andrebbe in un museo ma sono sicuro che ti
seguirebbe lo stesso..."
"Pur di non lavorare"
"anche quello" ridendo insieme "ma da persone simili, è
giusto
condividere del tempo se si ha..." guardando l'orologio "devo tornare
dalGenerale questa sera, quindi il tempo cè, anche per
accompagnarti a quell'incontro e aspettarti per le altre tappe prima di
prendere l'aereo. Diciamo che vorrei sfruttare questa giornata per
chiarire molte cose ed evitare di avere punti di scontro in futuro..."
"come vuoi... Io che personalità devo utilizzare oltre
quell'appuntamento con lei, per essere al tuo fianco?"
"Nè partner, se consigliera, ne altro... solo tu.
Così come solo io..."
"mi auguro solo che non lo faccia per ciò che ho detto o
perchè ti senti in colpa e voi scusarti..."
"Guarda..." come colpito sul vivo "... signorina, sei tu che
dovresti chiedermi scusa per cosa hai fatto tre giorni fa! Mi hai preso
in giro e..."
"Ah-ah!" fece lei con sguardo monello riponendo il diario nella
borsetta "brucia, eh?!? Sevo essere solo io a emendare i miei peccati?
Vuoi metterla così? OK..." rise mentre si comportava in modo
frizzantino sistemandosi sul sedile opposto a lui e fissandolo,
incrociando le braccia, metnre lui sospirava come a stringere i denti.
"ma dimmi..." fece lei spezzando il silenzio dopo un pò,
dondolando una gamba sull'altra "di cosa parlate tu e tuo fratello?
Adesso sarà possibile avervi insieme epr discutere le cose,
o
dovete fare cambio e scambio come sempre? Tu che ti anscondi dietro i
paraventi fingendo che non vuoi farti vedere mentre invece vai
impettito ovunque osannato...Leader! leader!" cantilenò
ridendo
cattiva mentre lui sembrava irrequieto "non è colpa mia se
le
persone sono facili da ingannare. Almeno lo è per una cosa
buona, proteggerci a vicenda scambiandoci..."
"Mh... ok... ma non hai risposto"
"Si... non volevo parlarne a Milan, che sapesse che tu sai... ma mi hai
fatto capire, quando ho scoperto il tuo segreto "facendole cambiare
l'espressione "che sarebbe meglio essere tutti insieme e non divisi.
dobbiamo dirglielo, che sai e che ora pretendi che in tre sia meglio
del nostro trucco... e poi, parliamo di tutto, non abbiamo segreti...!"
"MPh!" fece lei cercando di trattenersi. il tuo segreto! Lia lo
fissò in malo modo, tra il preoccupato e il non volerne
sentire
parlare e dentro di sè erutteva la paura. Spostò
lo
sguardo al finestrino contariata.
ha parlato?
David ha cantato?
Adesso sa tutto?
Il mio piano è andato in fumo?
Cosa ne sarà delle Chiavi?
"E per continuare breevemente sul tuo segreto.. prendendoci in giro"
fece lui serio e Lia lo fissò. NO, pensò, non era
quello il
segreto di cui parlava e che aveva celato con David ad entrambi. Le
Chiavi erano al sicuro. Doveva solo farsi che lei diventasse
la Chiave maestra dell'organizzazione, doveva questo almeno al suo
impegno fino a quel momento.Eppure quella frase e rabbia, offesa che
lesse su di lui la fecero innorvosire.
"Dimentichiamo quello che è successo tre giorni fa..."
"Intendi alla Casa della Seta o quando ti ho affrontata nella Casa
delle Lapidi?" fece con un gesto di gola come a spronarla "non so se
essere arrabbiato per come mi hai raggirato per scoprire le mie lentine
e capire che non ero Milan, o cosa nascondi di più a te
stessa e
non accetti. Non sarebbe un mistero, un segreto, ma mi dispiace per te
stessa che ti racconti le bugie..."
"Ho detto dimentichiamo. pensi che mi vendicherà per cosa
hai
cercato di fare e lo hai scoperto? Incidente, così lo
considererò, chiuso. Guarda, non lo ricordo nemmeno. Certo
che
è assurdo, e no ntornerò e ne tu, nell'argomento
mai
più... che cosa hai fatto sia corretto pensando che fosse
giusto, mentre io non posso essere me stessa, con nessuno,
perchè vi saltano gli ormoni! Nenahce in questo cavolo di
posto
sarò mai ME, e così per sempre. Non cè
ne uno che
mi abbia fatta sentire tranquilla da tornare semplicemente ME e invece
eccomi ancora a cammianre come la persona che mi hanno resa... non vi
lamentate poi se odio e voglio vedere bruciare nella disperazione tutti
così che comprendano ME per una volta..."
"..."
"Come detto, dimentichiamo, guarda, non è accaduto niente,
la
prossima volta se accade però sparerò nei marron
glassè e ci siamo capiti, e sai che lo faccio, mentre io
sono
condannata a non poter esprimermi come voglio per voi avere... Basta!
QUindi, a Milan...?"
"Non ho detto tutto a Milan" inziiando il discorso scontroso "di molti
dei nostri discorsi perchè
pensavo alla nostra privacy, ma anche per questa cosa, che lui no
nsapeva di nostre discussioni, hai capito..."
"Ok...quindi ti racconta tutto...?!" fece come domanda ma lui la
guardò fisso perchè aveva avutoun modo di porla
strano
"bene o male si..."
"ha raccontaot anche a te cosa combina in ambito sociale e privato...?"
ridendo di gusto
"Si, so molte cose... a volte si ocmporta in modi che... lascia
stare..."
"Mh... quindi ti ha raccontato anche quello..."
"...?" fissandola con le braccia incrociate
"Lo sapevo... " fece lei contrariata ma sembrava più che
stesse
giocando che altro "se te lo ha raccontato capisco perchè
dici
che non dovrei stargli troppo vicina o finisco per... esserne
influenzata"
"Di cosa parli?"
"ti lamenti, rispetto a lui che invece mi fa i compliemtni, di molte
cose... il benveuto all'aquila, gli spettacoli di Veròna,
cosa
metto in gioco..."
"cosa combini per dar corpo ai tuoi incubi, lo so"
"Lo sai... immagino che tu sia serio anche per questo"
"..."
"Andiamo! Non è colpa mia se le persone hanno bisogno di un
messaggio per comprendere le cose..."
"cosa hai fatto" chiese lui stanco, comprenedndo dove stesse andando la
situazione
"... ma lo sai...te lo ha detto"
"mi ha detto tante cose, su..."
"Ok..." fece lei in modo confabulatorio e pettegolo "non è
colpa
mia, come ho detto se ha affermato che con il nostro contratto ci si
sarebbe pulito le mezzelune e..."
"chi...? Ah... aspetta... perchè quest acosa l'ho
già sentita..."
"Quelli come lui sono un cancro, ecco perchè deve capire..."
"ti prego spiegami, ho paura..."
"la prima votla che ha detto quella frase gli ho fatto recapitare un
camion pieno di... anime di carta igienica..."
"anime?" confuso
"si, l'anima della carta igienica... ah ah ah... ho fatto cumulare le
anime della carta igienica da tutto lo Chateau e le Torri francesi e ho
mandato come pacco dono in una grande scatola come se contenesse roba
pregiata... insomma, quella grande scatola di legno con su scritto
ha vomitato tutte
le anime
delle carta igienica..."
"A chi lo hai mandato..,?" fece lui mezzo a ridere e mezzo dispiaciuto
per lo scherzo "Aspetta... stai parlando dell'incidente..."
"Mph! Ho registrata la sua faccia! Dovevi vederla..."
"Ecco perchè dico che tu e Milan quando si tratta di scherzi
e
punizioni non dovreste... lasciamo stare. E la seconda? Tu sai che
accade che gente del governo come lui..."
"Che faccia... il primo messaggio non ha dato frutti, o meglio, da
ciò che so ha ordinato di trovare il colpevole ma pensa
davvero
che noi ci facciao sgamare...? Caruccetto!! E poi ho mandato prima i
piccioni addestrati a... dare un saluto..."
"Saluto... nooo!" fece lui orripilato
"Quei vermi prelibati erano troppo teneri... avresti dovuto vedere la
sua reazione nel trovare macchina e casa in quelle condizioni....!"
ridendo come veròna "E poi ho mandato i corvi"
"corvi..."fece lui terrorizzzato dal seguito
"ho insegnato loro a suonare un certo motivetto con un sassolino nel
becco. Sapessi che bravi! E ho detto loro con un laser come da
addestramento... dove battere il ritmo! Che ne sapevano loro, piccoli
pennuti, che i vetri e le facciate sono fragili..."
Dorde si riportò su gli occhiali sospirando e chiundendo gli
occhi mentre lei chiedeva "sei ancora sicuro che valga tenermi in vita?"
"Le prime volte che ti dissi
era per
le proiezioni per testarle e vedere i risultati con le cavie sul campo.
Non per fare la terrorista... che reazione ha avuto?" finendo per ridere
"la vuoi vedere? Posso mettermi vicino a te?" fece lei mostrando il
cell sorniona
"quante cose combinerai ancor afinchè non cadranno
disperati?"
"finchè non ci chiameranno per nostro intervento...
giocherò molto volentieri con loro... e ricordati, io
nonsono
una militare..."
"Già... hai rivoltato questa discriminazione di tutti contro
di
te per fare tutto questo... e passarla liscia. Non sei militare, puoi
agire contro leggi e regole"
"E a te dispiace?"
"..." vedendola sorridere divertita avviando un video ma non portandosi
vicino alui, restando di fronte "non saresti tu, altrimenti..."
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