Writary

di Allen Glassred
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Day 2: Atlantide
Storia: Bloody Sunset
Personaggi: Meg e Gaby

 

“ Tu credi sia esistita davvero? “. La voce della ragazzina poco più grande fa lievemente sussultare l’altra, che da prima sembrerebbe essersi persa nei propri pensieri. “ Meg? Mi senti? “. Chiede, mentre a quelle parole la rossa scuote lievemente il capo, per poi puntare il suo sguardo verde acqua in quello dell’altra giovane.

 

“ Come? Scusami! Non ti ho sentita, puoi ripetere? “. Fa, mentre colei che si rivela essere Gaby incrocia lievemente le braccia al petto.


“ Oh insomma! Ma dove hai lasciato la tua testa? Sei distratta! “. Fa, mentre la sorella non le risponde. Sospirando pesantemente, la bruna afferra il libro illustrato per poi, in fine, indicare una foto su di esso. “ Credi sia esistita davvero? “. Chiede, mentre Meg osserva la fotografia con attenzione.

 

“ Parli di Atlantide? “. Chiede, mentre la maggiore annuisce semplicemente. “ Non so, ci sono tante teorie al riguardo “. Mormora, per poi fare una breve pausa: da un po' di tempo lei e la sorella si stanno interessando alle città sommerse, dato l’amore di quest’ultima per il mare e l’acqua. “ Ma tuo padre dovrebbe saperlo! Perchè non glielo chiedi? “. Fa ad un certo punto, mentre a quelle parole Gaby abbassa lo sguardo, posando il libro sul tavolo e scuotendo il capo.

 

“ Non posso: mio padre è in coma da lungo tempo. Non accenna a svegliarsi, e… “. Capendo di aver risvegliato in lei brutti ricordi, Meg pone rapidamente una mano su quella della sorella maggiore: sarà pur vero che hanno due padri diversi, ma condividono la stessa madre. Sono sorelle e si vogliono bene, ed a lei non piace vedere Gaby soffrire.

 

“ Perdonami, non volevo risvegliare in te brutti ricordi “. Fa, mentre Gaby scuote ancora una volta il capo.

 

“ Ah! Io sto qui a lamentarmi, mentre tuo padre è morto e tu non potrai mai più rivederlo! Almeno, io ho una speranza. Ma tu… “, A quelle parole Meg sorride amaramente: è vero. Suo padre Crowley è morto suicida anni prima, per salvare la vita di Allen e Krad ed aiutare ad attuare l’incantesimo che avrebbe chiuso Abaddon nella gabbia. Lei non potrà più rivederlo, mentre Gaby ha ancora una speranza: infatti, suo padre Gabriel ha perduto la propria grazia ed è finito in coma, tuttavia questa si potrà rigenerare con il tempo e, sicuramente, lui si risveglierà. Tuttavia pensa la rossa, non prova invidia per la sorella: loro madre, Rowena, ha cresciuto entrambe con amore ed affetto e non ha mai fatto mancare loro nulla. E ciò le basta, continua a ripetere a sé stessa.

 

“ Ehi! “. Fa ad un certo punto la minore, facendo alzare lo sguardo all’altra. “ Basta frignare! Possiamo scoprire se Atlantide è realmente esistita, sai? “. Chiede, mentre Gaby la guarda decisamente strabiliata.

 

“ Cosa? E come…? “. Chiede, mentre con una punta d’orgoglio Meg si porta una mano chiusa a pugno al petto, annuendo determinata.

 

“ Sono la figlia di Rowena! La figlia dell’allieva di Elluka Glassred, la più potente delle streghe! A differenza tua, io ho approfondito gli studi di magia ed ora so usare gli incantesimi di nostra madre. Incluso viaggiare nel tempo ed il teletrasporto… “. Fa enigmatica, mentre la sorella la osserva sempre più sorpresa. “ Se Atlantide è esistita, il mio incantesimo ci indicherà dove e quando! Così potremo andare a vederla di persona “. Sentenzia, mentre Gaby perde istantaneamente la precedente tristezza ed osserva la minore con una lieve punta di soddisfazione.

 

“ Hai ragione! Con il tuo potere ci teletrasporteremo nel momento e nel luogo esatto, mentre con il mio riusciremo a respirare sott’acqua senza affogare! Ma la mamma non ce lo farà mai fare “. Fa, mentre con sguardo decisamente furbo, così simile a quello di Crowley, Meg volge la foto della madre verso la parete e, in seguito, ridacchia.

 

“ Ma se la mamma non lo sa, non ne soffrirà “. Fa mentre, finalmente convinta, Gaby da il cinque alla rossa ed annuisce.

 

“ Va bene, allora! Andiamo alla ricerca di Atlantide! “. Fa, mentre Meg va a cercare alcuni libri di magia che appartennero ad Elluka: libri di cui è in possesso all’oscuro della madre, ma che le potranno ben presto tornare molto utili. E non solo nella ricerca di Atlantide.



 




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