HARRY POTTER E LA FORMULA DI DRACULA

di Totanolesso
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CAPITOLO PRIMO PRIVET DRIVE Harry Potter, un ragazzo inglese di tredici anni( ne avrebbe compiuti quattordici proprio quel giorno) si svegliò in piena notte il giorno del suo conpleanno, quel trentuno Luglio. Lui viveva con i suoi zii e suo cugino da quando aveva appena un anno. Aveva sempre saputo che i suoi genitori fossero morti in un incidente d'auto. Ma solo quando compì undici anni seppe la verità. I suoi genitori erano una strega e un mago e lui stesso era un mago. I suoi genitori non erano morti in un incidente d'auto ma erano stati uccisi da un malvagio mago di nome Tom Riddle ma che si faceva chiamare Voldemort(avete mai notato che in francese significa volo di morte? Nda) e la maggior parte dei maghi e le streghe non usavano pronunciare quel nome. Preferivano appellativi come tu sai chi o colui che non deve essere nominato. E come mago Harry frequentava una scuola di magia in Granbretagna di nome Hogwarts. Erano sette anni di studi. Durante il suo primo anno di studi si era trovato faccia a faccia con l'assassino dei suoi genitori. Ma Voldemort non era più il mago di un tempo, debole al punto che per mantenersi in vita doveva usare altre persone. Poi, durante il suo secondo anno di studi alla scuola di magia Voldemort si era rifatto vivo, questa volta tramite un diario stregato che era finito per sbaglio nelle mani di Ginny, la sorella del suo migliore amico Ron Weasley. Ma Harry era riuscito a sconfiggere il mago oscuro una seconda volta. Poi, durante il suo terzo anno di studi alla scuola di magia, Harry aveva vissuto gran parte dell'annno nella convinzione che un famigerato assassino di nome Sirius Black lo cercasse per ucciderlo. Ma Sirius, evaso dalla prigione dei maghi, Azkaban, era innocente. I crimini di cui era stato accusato erano stati commessi da Peter Minus. Le guardie della prigione dei maghi, Azkaban erano dissennatori, demoni che avevano la terribile facoltà di risucchiare dalle persone ogni sentimento di gioia obbligandoli a ricordare i momenti peggiori della loro vita. Harry sarebbe tornato a scuola il primo Settembre, al quarto anno per essere precisi. Harry si chiedeva se i suoi zii e suo cugino avrebbero festeggiato il suo compleanno. Molto probabilmente, come al solito, avrebbero completamente ignorato l'evento. Nella casa regnava un gran silenzio. Harry si rimise a dormire. Il giorno dopo Harry entrò in soggiorno. La tv era accesa. Nessuno sembrava avere notato Harry entrare nella stanza. Mentre zia Petunia serviva il pranzo, Solo dopo dieci minuti buoni zio Vernon si decise a parlare:"Libera quel maledetto uccello. Non ne poso più dei suoi versi. E passò a Harry una chiave. Harry la prese, salì in camera sua e aprì il lucchetto della gabbia della sua civetta bianca Edvige. Edvige volò dalla finestra aperta.




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