Francamente, caro, me ne infischio anch'io

di Yanez76
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Rossella aprì gli occhi, sbadigliò e si stiracchiò voluttuosamente canticchiando a mezza voce.
 
E lei tutta arrossì quando lui la rimirò e fremendo le disse il suo amor...
 
Un nuovo giorno era iniziato da un bel po’, constatò notando la luce del mattino inoltrato che filtrava in raggi polverosi tra le imposte.
Si sentiva decisamente di ottimo umore; si alzò e mosse qualche passo nella camera per avvolgere il suo corpo nudo in una ricca e pacchiana vestaglia scarlatta, volgendosi poi, con un sorrisetto compiaciuto, verso il sontuoso letto dove Ashley Wilkes giaceva ancora profondamente addormentato.
Quello che era successo le sembrava adesso così ovvio e naturale che quasi si meravigliava non fosse accaduto prima. In fondo, nessun ostacolo aveva mai potuto veramente fermarla quando desiderava qualcosa: alla fine lei otteneva sempre ciò che voleva e Ashley non aveva fatto eccezione.
Era passato poco più di un anno dalla morte di Melania; ma adesso le sembrava che fosse trascorso un secolo.
Rossella aveva cercato di salvare il suo matrimonio con Rhett; ma, dopo la morte della piccola Diletta, suo marito non era più stato lo stesso. Sulle prime, lei aveva sperato che il tempo lo avrebbe guarito; ma le cose invece non avevano fatto che peggiorare: i segni della pazzia che l’uomo aveva manifestato fin da quando si era barricato nella stanza con il corpicino esanime della figlioletta - forse l'unico essere che avesse mai veramente amato - per impedirne il funerale, non avevano fatto che aggravarsi e il fiume di whiskey in cui lui aveva tentato di affogare il dolore della perdita aveva completato l'opera, facendogli perdere completamente la ragione. I suoi scatti di violenza si erano fatti sempre più frequenti e incontrollabili, tanto che si era dovuto disporne l'internamento in manicomio e lei, rimasta ormai unica amministratrice del suo ingente patrimonio, versava una generosa retta all’istituto perché lo trattassero bene.
Rossella non era certa di credere in Dio con la fervente fede di sua madre; ma era superstiziosa e mai avrebbe mancato alle promesse fatte a Melania sul letto di morte; così, quando Ashley, come era prevedibile non avendo alcun talento per gli affari, era presto giunto sull'orlo del fallimento e della miseria, si era presa cura di lui e del piccolo Beau al quale, pur non amando particolarmente i bambini, aveva finito con l'affezionarsi.
Lo aveva ripreso a lavorare per lei, scuotendolo dall’abbattimento in cui era sprofondato e costringendolo a ricominciare in qualche modo a vivere.
In fondo Ashley era ancora giovane, come lo era Rossella e così, dopo che lui ebbe pianto a lungo Melania, con il tempo, pian piano le cose tra loro avevano fatto il loro corso naturale fino alle logiche inevitabili conseguenze.




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