Cara Tu, ti scrivo

di Questx sono Io
(/viewuser.php?uid=1165114)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Cara Tu,
è passato ormai un anno dall'ultima lettera. Un anno che forse è stato voluto/dovuto? Non saprei dirlo con certezza.
So soltanto che da quella lettera acerba, di un Io confuso, stanco, pieno di rimorsi, le cose non sono andate poi tanto meglio.
Ci ho azzeccato all'epoca, quando identificai nel rimorso la mia personale pena per contrappasso, il pegno per espiare ciò che ho commesso.
È come se quel giorno, quell'ultima volta che ci siamo visti, ignari che sarebbe stata l'ultima, mi fossi strappato un pezzetto di cuore per lasciartelo, come un macabro regalo di addio. Il problema è che il prezzo di quel pezzo di cuore è la pena di una ferita che non accenna a smettere di sanguinare, non abbastanza da uccidermi ma nemmeno da rinchiudersi.
"Che melodrammatico" avresti risposto tu, sbuffando un ciuffo dei tuoi mille capelli arruffati via dal naso, divertita dalla mia perenne aura di esasperata negatività. Purtroppo quella non è andata via, anzi, se possibile è pure peggiorata. Quel pezzetto mancante di cuore è, e resterà per sempre, la lapide delle mie azioni, un monito per l'Io che verrà in futuro a non seguire quella vecchia strada, a non sbagliare, e un perenne ricordo dentro me.

Ma c'è un MA. Perché io potrò soffrire, potrò rimpiangerti ogni giorno, cercare il tuo profumo nel vento di quella via, la tua risata nel cielo terso o le onde dentro al mare blu, MA quel pezzetto di cuore sarà tuo per sempre. E se questo è ciò che dovrò affrontare affinché quel pezzetto continui ad appartenerti, così sia, lo accetto.

Ti voglio bene, letteralmente, con tutto quello che resta del mio cuore.
A presto, Tu
Per sempre tuo
Io





Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=4014918