Gli opposti si attraggono

di La fenice dorata
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                                                            PRIMO CAPITOLO
                                                            L'INIZIO E LA FINE
Stavo passeggiando davanti alla chiesa san siro, quando vidi Filippo, un ragazzo abbronzato, abbastanza alto, simpatico, e per come la pensavo , davvero carino; fisicamente, avevamo poche cose in comune, perchè io ero più bassa di lui di qualche centimetro, avevo gli occhi azzurri, e la pelle chiara; ma eravamo magri e sempre sorridenti. Eravamo opposti per certi aspetti, ma che dire, gli opposti si attraggono, no? Infatti, guardacaso, lui era il mio ragazzo, anche ero solo in prima media e avevo 11 anni. 
Lo guardai, e lui guardò me, con gli occhi lucidi, mi fece un cenno, e venne a salutarmi, stavo andando in gioielleria con mia mamma perchè mi si era rotta la collana poche ore prima. Allora distolse lo sguardo da me e disse '' ehi, Sofi, dove stai andando con tua mamma? Ci vieni alla serata delle medie stasera? Io ci vado.'' io dissi '' Sì, ci vado stasera, alla serata. Sto andando in gioielleria perchè mi si è rotta la collana, e vorrei farla sistemare.'' allora scese dalla bici e si avvicinò a me '' Senti, volevo chiederti se volevi fare un giro sulla bici con me, così finalmente possiamo andarci a prendere un gelto da soli, però se sei occupata...'' guardai mia madre e lei annuì ''Puoi andare, ci penso io alla collana.'' salimmo sulla bici, e andammo in gelateria. 
Ora però, saltiamo questa parte, e ritorniamo un po' indietro...
Il sabato prima, alla pizzata all'oratorio per il compleanno di Jolele e Nicola, c'erano tipo 10 persone: Giulia, la mia migliore amica, Giada, la mia diversamente simile (parola inventata da noi), Filippo, sapete chi è, Mia, una mia amica, Tommaso, il ragazzo di Giulia, Denis, Brian, Matteo,Nanni, che sarebbe Giovanni, Joele e Nicola. Vedete, io e Filippo, stiamo insieme da soli otto mesi, dal 15 luglio, per esattezza. Quella sera, ci siamo dati il primo bacio. E da quel giorno, ad adesso, mi sebra sia passata la settimana più lunga della mia vita. Continuo a pensarci, come una mosca che continua a ronzarmi attorno.
''Quindi questa sera ci sarà la serata delle medie, e sono talmente eccitata... e spaventata. Cosa mi metterò? I pantaloni a zampa di elefante, quelli strappati, o la gonna? Oppure il vestito nero?'' stavo pensando, mentre Filippo mi riportava a casa. Poi quando fummo davanti al portone, lui disse '' A dopo allora. Ciao.'' e mi diede un bacio sulla guancia. Io sorrisi, e lo abbracciai, ci guardammo, e entrai in casa. 
Adesso però devo andare, e continuerò questa storia domani, perchè quello che ho scritto sta realmente accadendo, e vi lascio a fantasticare su quello che potrà accadere. 
P.S 
Vi assicuro, che potrà accadere di tutto, questa sera.




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